La Via Francigena: Verso l'anno 1000 si sviluppa la Via Francigena, cioè la strada che collegava Roma ai paesi dell'Europa Centro-Settentrionale. Occorre.

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La Via Francigena: Verso l'anno 1000 si sviluppa la Via Francigena, cioè la strada che collegava Roma ai paesi dell'Europa Centro-Settentrionale. Occorre sottolineare che non esiste una via Francigena unica ma piuttosto una serie di percorsi e varianti che i pellegrini percorrevano nei loro viaggi. Il termine “francigena” è difficile da definire: la strada di quelli nati in Francia o dei Franchi o ancora la strada che ha origine in Francia.

Curioso è il fatto che cambi nome a seconda della zona che attraversa Curioso è il fatto che cambi nome a seconda della zona che attraversa. In Valle d’Aosta è nota come “via publica domini comitis”, in Piemonte come “via francisca o strata pellerina”, in Lomellina “strada lombarda” e in Oltrepò “strata regia”. La definizione più adatta alla realtà è “strata publica peregrinorum et mercatorum” cioè una via percorsa sia dai pellegrini che dai mercanti.

Sigerico Arcivescovo di Canterbury: Sigerico nel 990 percorre il viaggio di ritorno da Roma a Canterbury in 81 tappe che indica nel suo diario di viaggio. Una parte del percorso attraversa la provincia di Pavia.

Tappe in provincia di Pavia: Partendo da Corte Sant’Andrea in territorio piacentino e procedendo verso ovest l’itinerario di Sigerico toccava: Santa Cristina; Pavia; Tromello; Robbio; Cozzo Lomellina.

Logo ufficiale della Via Francigena:

Le vie di pellegrinaggio in territorio pavese: In territorio Pavese si incontrano tre vie importanti di pellegrinaggio: Via della Costa che ricalcava nell'Oltrepò l'antica via Postumia; Via del Monginevro che una volta giunta a Pavia si dirigeva in Francia attraverso Lomellina; Via del San Bernardo di età Augustea utilizzata dal Vescovo Sigerico nel 990 nel tornare da Roma per andare oltralpe.

La Via Francigena nel basso pavese:

Nel basso pavese la via Francigena è conosciuta anche come Via Regina e ricalca parte del percorso di Sigerico. Uscendo da Pavia est si imbocca la statale 234 per Cremona che riprende quasi fedelmente l’antico tracciato. Passato l’incrocio per Broni - Stradella si svolta a destra verso Valle Salimbene, dirigendosi a sud verso il Po e si incontra la frazione di Motta San Damiano.

Motta San Damiano: In origine questa frazione era per i Longobardi un luogo molto importante dal punto di vista strategico, perchè permetteva di controllare il traffico lungo la strada in direzione di Cremona. Qui si trova ancora un piccolo oratorio di epoca medioevale.

Proseguendo si incontra la frazione di San Leonardo, che sorge su un dosso elevato, in posizione di controllo. Apparteneva all'ordine dei Templari, che avevano costruito un ospedale destinato esclusivamente ad accogliere i romei, i pellegrini diretti a Roma. Fu attivo fino al 1400. A San Leonardo c'è ancora una località chiamata Ospitaletto ma non rimane nulla, se non questo nome, ad indicare la presenza dell’antico hospitale. Interessante è l’abitato di Vaccarizza.

Vaccarizza: Nella cappella privata della cascina si trova un basso rilievo in pietra arenaria che risale al XI sec. raffigurante il Cristo in Croce. Ai piedi della croce, a destra e a sinistra, la Vergine e San Giovanni. La scultura è molto vicina a quelle della facciata di San Michele di Pavia.

San Giacomo: Procedendo verso est si incontra San Giacomo della Cerreta. Qui si trova un oratorio che risale alla prima metà del XV secolo e sorge sulle fondamenta di un edificio sacro molto più antico. Dei documenti del 1100 già ne parlano. Qui si offriva vitto e alloggio ai pellegrini ed era possibile attraversare il Po. La strada curvava verso nord fino ad arrivare a Belgioioso.

Da Belgioioso si prosegue, seguendo l’attuale S. S Da Belgioioso si prosegue, seguendo l’attuale S.S. Pavia - Cremona, verso Corteolona, fondata in epoca tardo-romana. Qui esisteva una antica villa romana completamente autosufficiente che i longobardi scelsero come residenza estiva. Liutprando scelse l’abitato per costruire il palazzo reale estivo e una chiesa dedicata a Sant’Anastasio, i cui resti sono visibili nella cascina Castellaro, inserita nel paese, in posizione di controllo sulla valle dell’Olona. Vi era un luogo di accoglienza per i pellegrini.

A Corteolona fu firmato l'atto di fondazione dell'Università di Pavia nell'anno 825 dall'imperatore Lotario.

Santa Cristina: A due chilometri da Corteolona si trova il borgo di Santa Cristina, sede di un’importante abbazia benedettina, a cui i re longobardi donarono tutto il territorio circostante fino al fiume Lambro. Del monastero rimane pochissimo, inglobato in un edificio privato.