LA POLITICA PROFESSIONALE NEL NUOVO PROFESSIONALISMO

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Transcript della presentazione:

LA POLITICA PROFESSIONALE NEL NUOVO PROFESSIONALISMO Willem Tousijn Università di Torino Ferrara 23 ottobre 2017

LA TESI Il mondo delle professioni è investito da un cambiamento: dal vecchio al nuovo professionalismo → il nuovo professionalismo include il ruolo politico dei professionisti

IL VECCHIO PROFESSIONALISMO La logica professionale: la relazione professionista-cliente è caratterizzata da a-simmetria informativa (conoscenze scientifiche) → autonomia professionale = capacità e diritto del professionista di prendere le decisioni fondamentali sull’attività lavorativa → giurisdizione professionale e monopolio. Decisioni di due tipi: tecniche (sui mezzi) e etiche (sui fini) → enfasi sui mezzi, i fini dati per scontati e identificati con i valori (codici deontologici)

I FATTORI DEL CAMBIAMENTO La logica consumerista: più potere ai consumatori/clienti/pazienti: crescita dei livelli di istruzione → nuovi atteggiamenti e nuovi comportamenti: dal paziente “deferente” al paziente “esigente” La logica manageriale → dall’efficacia all’efficienza: concorrenza, esternalizzazione, riorganizzazione del lavoro (nuove mansioni, specializzazione), retribuzione in base ai risultati, qualità, valutazione, Evidence Based Practice (linee-guida,protocolli), nuove tecnologie, figure manageriali

IL NUOVO PROFESSIONALISMO Il dibattito interno alla professione medica: il recupero dei valori tradizionali compromessi dagli scandali. Debolezza: approccio prescrittivo, diretto a recuperare fiducia, prestigio e potere. Il dibattito nella ricerca accademica: il cambiamento nelle pratiche lavorative → quattro nuovi elementi: Nuovo rapporto con il paziente: più coinvolgimento e più partecipazione Nuovi rapporti inter-professionali: indebolimento delle “giurisdizioni professionali”, ruoli più flessibili, confini più permeabili, crescita di molte professioni sanitarie, lavoro in equipe Auto-regolazione collettiva e accountability: linee-guida (EBP), lavoro di gruppo, partecipazione dei laici Assunzione di funzioni manageriali: progettazione, pianificazione, linee-guida e protocolli, monitoraggio, valutazione, formazione. I ruoli ibridi. Elemento tradizionale che permane: competenze tecniche specialistiche, fondato su un corpus di conoscenze scientifiche

GLI ERRORI DA NON RIPETERE Arroccarsi nella difesa dei propri confini professionali (giurisdizione) Adottare una strategia di crescita professionale fondata su obiettivi normativi, sul terreno giuridico (come negli anni ’90) → la professionalizzazione è un processo da giocare essenzialmente sui luoghi di lavoro Concentrarsi sui mezzi (tecnici) dimenticando i fini (politici)

DAI MEZZI AI FINI: PER UNA POLITICA PROFESSIONALE Nel vecchio modello professionale i fini delle professioni sanitarie sono dati per scontati e considerati condivisi: cura delle malattie, allontanamento dalla morte. Enfasi sui mezzi tecnici e sui valori (codici deontologici) Dal Codice deontologico degli infermieri: “assistenza secondo i principi di equità e giustizia” (art.4), “rispetto dei diritti fondamentali dell’uomo” (art.5), “salute come bene fondamentale della persona e interesse della collettività” (art.6) Necessità di tradurre i valori in fini. La salute come bene supremo e valore condiviso? Insufficiente, non descrive il comportamento umano Dai valori ai fini: “la razionalità tecnica dipende dal consenso sui fini” (Schoen 1983): quando i fini sono molteplici, confusi, contraddittori, controversi, i professionisti non possono sottrarsi a (né essere esclusi da): la questione dei fini. Oggi la nuova transizione epidemiologica (cronicità, malattie multiple) richiede un ripensamento dei fini: la qualità della vita → chi decide? Il recupero della soggettività (medicina narrativa, medicina centrata sul paziente): oggetto della M. è la vita del paziente, non il suo corpo

CHI DECIDE? Le scelte (politiche) da fare (Fuchs 1974): Salute o istruzione, o sicurezza, o altro? Quale salute? Cura o prevenzione? Oggi o domani? Ospedali o territorio? Prodotta da chi? Medici, infermieri, altri professionisti ? La tua vita o la mia ? Le “scelte tragiche”: a) come le istituzioni allocano risorse scarse: il caso dell’epatite C (Bosco 2016); b) come i professionisti allocano risorse scarse (criterio della compassione, effetto certezza, criterio della completezza: Elster 1995).

I fini delle politiche sanitarie: tre approcci L’appoccio tecnocratico-manageriale: privilegia certi tipi di conoscenza (quantificazione, esplosione degli indicatori di performance), depoliticizza (riduce il ventaglio delle scelte), considera i fini come scontati, genera espulsioni e diseguaglianze (Sassen 2015, Bosco 2016) L’approccio etico: i valori morali dell’individuo. Per i professionisti: orientamento al servizio, attraverso selezione, socializzazione, codici deontologici. Art.16 CD: “L'infermiere si attiva per l'analisi dei dilemmi etici vissuti nell'operatività quotidiana”. I comitati di bio-etica: valori, non fini. L’approccio politico: le politiche sanitarie come discorsi pubblici → “attuale degenerazione del discorso pubblico” → “ridurre gli effetti dei veleni in circolazione” (Bosco 2012). Il caso delle vaccinazioni: l’importanza della narrazione.

Gli infermieri come attori delle politiche sanitarie Dal codice deontologico (art.47): “l’infermiere contribuisce a orientare le politiche sanitarie”. Quale contributo? Fini e mezzi fondati sulla conoscenza scientifica → sviluppo della ricerca infermieristica + narrazione Tre livelli di azione politica: nazionale, locale, organizzativo Gli ostacoli: la debolezza della professione infermieristica (dominanza medica, carenze della ricerca, scarsa rappresentanza nei luoghi decisionali), la motivazione dei professionisti

GRAZIE PER L’ATTENZIONE RIFERIMENTI BIBLIOGRAFICI Bosco, N. (2012), Non si discute, Torino, Rosenberg & Sellier Bosco, N. (2016), Esclusione ed espulsione economico-sociale nell’Italia della crisi: i soggetti, i processi, Paper per la IX Conferenza ESPAnet Italia, Macerata Elster, J. (1995), Giustizia locale, Milano, Feltrinelli (ed. or. 1992) Freidson E. (2001), La terza logica, Bari, Dedalo Fuchs, V.R. (1974), Who Shall Live?, New York, Basic Books Sassen, S. (2015), Espulsioni, Bologna, Il Mulino Schoen, D. (1993, ed.or. 1983), Il professionista riflessivo, Bari, Dedalo