Il crollo dell’impero romano

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Transcript della presentazione:

Il crollo dell’impero romano

linea del tempo

La rivoluzione tardo - romana Durante i due secoli precedenti la fine dell’Impero romano d’Occidente si verificò nell’Impero una profonda trasformazione definita “rivoluzione tardo-romana”. Tale cambiamento si verificò in più fasi Fase 1, prima metà del III secolo: epoca di pace e relativo splendore. Massima espansione dell’Impero. Fase 2, seconda metà del III secolo: cedimento delle strutture militari che proteggevano il limes ( confine ), continue sconfitte romane contro i popoli stanziati ai confini settentrionali e orientali, cristianizzazione; popoli barbari si insediano entro i confini imperiali.

L’economia imperiale entrò in crisi nel momento in cui le conquiste erano in gran parte terminate e quindi i ricavi di esse vennero a mancare.

Il limes reno-danubiano Il pericolo “barbaro”

Romani e barbari: il II secolo d. C. Lungo il confine dell’impero romano, il limes, vi fu una situazione di conflittualità permanente tra le popolazioni locali e le genti stanziate al di là del limes, i “Barbari”. I rapporti tra romani e barbari furono molto intensi, soprattutto dal II secolo d.C. Dal III secolo molti guerrieri barbari furono assoldati nell’esercito romano, raggiungendo cariche militari anche elevate. Il rapporto si squilibrò a favore dei barbari a partire dalla fine del III secolo.

Chi sono i barbari? Per i romani «barbari» sono… …i popoli che vivono oltre i confini dell’impero. «Barbaro» diventa sinonimo di «incivile» Visigoti Ostrogoti Goti germanici Franchi Angli e Sassoni Alamanni Burgundi Vandali Longobardi barbari Qual è per voi il significato della parola “barbaro”? E i Romani cosa intendevano col termine “barbaro”? (v. anche Glossario del testo di storia). Quali erano i popoli barbari? Quasi tutte le popolazioni barbariche protagoniste delle migrazioni e delle invasioni del IV e del V sec d.C. erano di origine germanica. Fanno eccezione gli Unni. Tra i nomi delle popolazioni barbariche riuscite a riconoscere popoli a noi contemporanei? non germanici Unni Paolucci, Signorini, L’ora di storia © Zanichelli editore 2010

Movimenti di popoli non romani nel III secolo

I problemi del III secolo: l’esercito e le spese statali La nuova organizzazione dell’esercito, formato da seicentomila soldati, fece raddoppiare le spese. Furono aumentate le tasse e ampliata la burocrazia, per gestire le necessità legate alla raccolta fiscale. Per rispondere alle spese gli imperatori aumentarono le tasse Le necessità della guerra spinsero gli imperatori a escludere i senatori e l’aristocrazia dai comandi militari, mentre vennero promossi ai gradi più alti militari di carriera provenienti dai ceti meno importanti Si verificò quindi un forte ricambio sociale ai vertici dell’impero romano

L’impero romano alla vigilia delle invasioni barbariche impero romano d’occidente impero romano d’oriente Nel 395 d.C. l’impero romano è diviso in due parti: impero d’oriente (o impero bizantino) e impero d’occidente. Quale imperatore aveva deciso questa separazione? Teodosio, prima di morire, divise l’impero tra i suoi due figli. Notate, sulla carta, la presenza di popoli barbarici oltre i confini dell’impero. Nel 331 Costantino trasferì la capitale da Roma a Bisanzio (Costantinopoli) Alla morte di Teodosio nel 395 l’impero fu diviso in due parti.

Occidente e Oriente a confronto (IV secolo d.C.) Impero d’Occidente Impero d’Oriente debole e povero solido e ricco tasse gravose carenza di schiavi vasti latifondi città spopolate moneta solida cristianesimo forte terre fertili, coloni città floride Sapreste dire, alla fine del IV secolo, quale parte dell’impero era florida e quale era carica di problemi? La grave situazione dell’Occidente da quali fattori era determinata? Quali elementi rendevano forte la parte orientale dell’impero?

I barbari entrano nell’impero romano Migrazioni dei Goti, III-IV secolo d.C. Invasioni dell’Impero Romano, IV-Vsec. D.C.

I barbari si muovono per stanziarsi nell’impero Alcune popolazioni barbariche, soprattutto i Goti, varcarono il limes per stanziarsi entro i territori imperiali. Le cause furono diverse: - erano consapevoli della debolezza militare dell’impero - erano spinti alle spalle da altri popoli che si muovevano a loro volta verso Occidente

La fine dell’impero d’Occidente Nel 378 i Visigoti penetrati nell’Impero sconfiggono l’imperatore Valente ad Adrianopoli La fase che andò dal 407 al 430 vide l’instaurazione definitiva dei barbari in Occidente. Nel 410 i Visigoti saccheggiarono Roma, un evento che agli occhi dei contemporanei apparve quasi come l’avvicinarsi della fine del mondo.

La deposizione di Romolo Augustolo da parte del re degli Eruli Odoacre pone fine formalmente all’impero d’Occidente: è il 476 d.C.

L’Europa nell’ anno 476 d. C.

Paolucci, Signorini, L’ora di storia © Zanichelli editore 2010

In Italia fiorisce il regno ostrogoto (493 – 553) Nel 493 gli Ostrogoti, guidati da Teodorico, uccidono Odoacre e creano il regno ostrogoto, la cui capitale è Ravenna. Teodorico è re Goti e dei Romani. L’Italia conosce un lungo periodo di pace. Teodorico volle mantenere separate le popolazioni su cui regnava, affidando ai senatori romani il compito di amministrare il regno e ai propri uomini quello di difenderlo. Per garantire questa divisione furono vietati i matrimoni misti. Il regno ostrogoto ebbe fine quando i Bizantini vinsero una lunga guerra per riconquistare l’Italia Paolucci, Signorini, L’ora di storia © Zanichelli editore 2010