Analisi dei dati e teoria

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Transcript della presentazione:

Analisi dei dati e teoria Qualche esercizio di economia del lavoro

Le statistiche del mercato del lavoro A vostro avviso qual è la struttura del mercato del lavoro alla fine del 2015 in Italia? Quali sono i tassi di disoccupazione, partecipazione, occupazione e inattività? Come si calcolano? Sono simili tra regioni del Centro-Nord e del Sud? Com’è andata la domanda di lavoro? Dove trovo i dati? L’aumento della disoccupazione è stata determinata dagli elevati salari? Dove cercate i dati per dare la risposta?

Risposta: La struttura Stesso Mese Anno precedente Mese precedente 1. Popolazione 15-64 Posso calcolare il tasso di occupazione/inattività e disoccupazione Per genere, nonché totale Fonte: Istat, Flash ottobre 2015 OCCUPATI E DISOCCUPATI (mensili)

Risposta: Le statistiche 2. Occ/Pop 15-64 Dis/FL Inatt/Pop 15-64 Tasso di attività/partecipazione= FL/ POP 15-64 = M = ?% F = ?% Occupati 22545 Disoccupati 3016 Inattivi 15-64 13956 Totale 15-64 39517 64.7 Calcolate voi! Fonte: Istat, Flash ottobre 2015 OCCUPATI E DISOCCUPATI (mensili)

Statistiche: la struttura dll’occupazione

Risposta: Le statistiche 2. La struttura delle macroregioni

I salari: Alla fine di settembre 2013 i contratti collettivi nazionali di lavoro in vigore per la parte economica riguardano il 49,2% degli occupati dipendenti e corrispondono al 47,4% del monte retributivo osservato. A settembre le retribuzioni contrattuali orarie registrano un incremento tendenziale dell'1,8% per i dipendenti del settore privato e una variazione nulla per quelli della pubblica amministrazione. 3. Cercate voi i dati relativi per il 2015 e commentate: è cambiato qualcosa?

Quindi conta molto anche la crisi economica …

Verifico che il “maggior tempo libero” si paga in termini di minor consumo 59%

La domanda di lavoro

…ne consegue che i posti vacanti

La scelta tra lavoro e tempo libero Un individuo, ogni giorno, deve allocare il modo ottimo il consumo di beni e servizi e le ore di tempo libero. Supponete che l'unica fonte di reddito dell'individuo sia quella derivante dal lavoro e che il mercato del lavoro sia perfettamente concorrenziale. Supponete, inoltre, che le ore a disposizione dell'individuo durante la giornata siano apri a T0. Le preferenze dell'individuo fra il consumo ed il tempo libero sono espresse dalla seguente funzione di utilità: U = C1/2+ X1/2 (1) dove C è la quantità del bene di consumo e X sono le ore di tempo libero. Sia w il salario per ogni ora lavorata e p il prezzo del bene di consumo. Determinare: 1) Il vincolo di bilancio in funzione del consumo e del tempo libero 2) le funzioni di domanda del bene di consumo e del tempo libero 3)l'offerta di lavoro 4)la scelta ottima dell'individuo nel caso in cui: T0 = 12, w = 2 e p = 1

Soluzione Il vincolo di bilancio dell'individuo sarà dato dall'uguaglianza tra le risorse (reddito da lavoro) e gli impieghi di queste risorse (consumo), pertanto pC = wL e quindi C= dove L sono le ore di lavoro. Le ore di lavoro possono definirsi come T0 - X, cioè le ore totali a disposizione dell'individuo al netto delle ore di tempo libero. Sostituendo nel vincolo di bilancio , otteniamo pC = w(T0 - X) pC + wX = wT0. 2) La scelta ottima sarà data dall'uguaglianza tra saggio marginale di sostituzione e rapporto tra i prezzi. SMS = dU/dX/dU/dC = w/p. Pertanto, avremo che dU/dX = 1/2*X-1/2 [cioè X(1/2-1)] dU/dC = 1/2*C-1/2. Pertanto, la condizione di ottimo sarà data da dU/dX/dU/dC = (1/2*C1/2)/ (1/2*X1/2)= w/p C/X = (w/p)2 C = (w/p)2 * X

Soluzione (cont.) Sostituendo nel vincolo di bilancio espresso in termini di ore di tempo libero otteniamo ((w/p)2 * X) + wX = wT0 w/p*X + X = T0 X(1+w/p) = T0 X* = T0/(1+w/p) Il consumo sarà invece C* = (w/p)2*T0/(1+w/p) c) l'offerta di lavoro sarà data dalla differenza tra la dotazione di tempo e la scelta ottima di tempo libero, cioè T0 - X*. Pertanto, avremo che L* = T0 - T0/(1+w/p) = T0(1 + w/p - 1/(1+w/p)) = T0*(w/p)/(1+w/p). e) Sostituendo i parametri otteniamo che X* = 12/(1+2) = 4 C* = (22)*12/3 = 16 L* = 12 - 4 = 8.

Elasticità dell’offerta di lavoro al salario Domanda: supponete di considerare l’offerta di lavoro di una donna sposata e di una donna nubile, immaginando che il salario offerto sul mercato sia w=2€/ora e che offrano rispettivamente 5 ore di lavoro e 7 ore. All’aumentare del salario di 1 unità l’offerta di lavoro della donna sposata aumenta di 0,17, quella della donna nubile di 0,02. Immaginate ora che lo Stato per sostenere la partecipazione al lavoro femminile riduca la tassazione media sul reddito da lavoro dal 22% al 18% solo per le donne. Quale effetto avrà sull’occupazione totale femminile? (ipotizzate che la tassazione sia applicata allo stesso modo al salario in questo caso specifico)

Risposta: elasticità offerta Soluzione: E al netto della tassazione:

La partecipazione al lavoro in ambito familiare Considerato un modello di partecipazione con cassa comune. La coppia formata da Claudio e Giovanna offre 20 ore del loro tempo tra lavoro domestico e di mercato (10 a testa). La crisi economica richiede un supplemento di 1 ora di lavoro per l’acquisto dello stesso quantitativo di beni sul mercato (21 ore totali – vedi nota), chi la offrirà, sapendo che entrambi vengono pagati 12 Euro/ora per il lavoro nel mercato, mentre il prodotto domestico di Giovanna vale 15€/ora e quello di Claudio 10€/ora. Qui interessa solo la valutazione tra salari relativi. L’ipotesi che i beni di consumo siano più costosi (l’inflazione è aumentata) comporta un aumento del prezzo, che in questo problema non viene dato e quindi è un dato che non interessa. Il punto è: chi offrirebbe l’ipotetica ora in più?

Risposta: scelta lavorativa in ambito familiare 120 100 Claudio Beni Consumo Prodotto domestico 120 150 Giovanna Beni Consumo Prodotto domestico 252 Beni Consumo 240 Coppia Offrirà 1 ora di lavoro in più Claudio, perché Il suo salario relativo È più alto Giovanna 120 Claudio 150 Prodotto domestico 250

Domanda di lavoro: i fattori Considerate che l’impresa debba decidere tra due fattori alternativi di lavoro da associare ad un impianto di produzione (capitale fisico: K) nella fase espansiva della sua produzione: Il fattore LI è rappresentato da lavoro prestato da immigrati, che sono perfetti sostituti di K; Il fattore LN è rappresentato da lavoro prestato da nazionali, che sono perfetti complementari a K. Riportate in un grafico le due scelte e giustificatele.

Funzione di produzione con diverse elasticità CURVA DÌ ESPANSIONE DELL’IMPRESA K LN ISOQUANTI DI PRODUZIONE  = 0  = 1  = 5 LI  =  L

Domanda di lavoro: i prezzi e la forma di mercato Considerate un’impresa monopolistica che possa decidere il prezzo da praticare per i propri prodotti. Quale effetto ha l’aumento del prezzo del prodotto sulla domanda di lavoro?

Risposta prezzi e forma di mercato Relazione tra prezzo e Costo marginale Quando l’elasticità della domanda al prezzo conta w CMgL P’M Pc=w pM DL= VPMgL L Pc=w L’aumento del prezzo del bene fa diminuire La domanda di lavoro Perché fa diminuire il prodotto DBENI = VPMgL RMgL Q Q’* Q*

Equilibrio Concorrenza perfetta (Fonte: D. Vannoni e M Equilibrio Concorrenza perfetta (Fonte: D. Vannoni e M. Piacenza -2009-10 ) Ipotizzate che il salario minimo sia superiore al salario di equilibrio sul mercato del lavoro meno qualificato. Utilizzando il grafico di domanda e offerta di tale mercato, individuate il salario di equilibrio, il numero di occupati e quello dei disoccupati. Mostrate anche il totale delle retribuzioni ricevute dalla categoria dei lavoratori a bassa qualifica. Supponete ora che il ministro del lavoro proponga un innalzamento del salario minimo. Che effetto avrebbe l’approvazione di tale aumento sull’occupazione? Che effetto avrebbe tale aumento sulla disoccupazione? Tale variazione della disoccupazione dipende dall’elasticità della domanda, dall’elasticità dell’offerta, da entrambe o da nessuna delle due? Se la domanda di lavoro a bassa qualifica fosse anelastica, il proposto aumento del salario minimo farebbe aumentare o diminuire le retribuzioni totali della categoria dei lavoratori poco qualificati? La risposta che avete dato cambierebbe se la domanda fosse elastica?

Mercato del lavoro a bassa qualifica Salario minimo wm maggiore del salario “naturale” d’equilibrio wE, all’equilibrio “vincolato” il salario sarà quello minimo imposto, qd la quantità domandata e qs la quantità offerta di lavoro: qs > qd  (qd – qs) = disoccupazione salario Mercato del lavoro a bassa qualifica S Offerta di lavoro disoccupati wm Equilibrio senza salario minimo wE: salario d’equilibrio qE: quantità di lavoro offerta e domandata in equilibrio (numero di lavoratori che si offrono di lavorare uguale al numero di lavoratori che vengono impiegati) wE Totale delle retribuzioni (numero lavoratori impiegati x salario) D domanda di lavoro n. occupati qd qE qs n. lavoratori disposti a lavorare Quantità di lavoro

Salario S Offerta di lavoro wm1 wm wE D domanda di lavoro qd1 qd qE qs disoccupazione con salario minimo aumentato aumento del salario minimo S Offerta di lavoro wm1 disoccupazione con salario minimo iniziale wm wE aumento dell’offerta di lavoro diminuzione dell’occupazione D domanda di lavoro qd1 qd qE qs qs1 Quantità di lavoro

Il salario minimo aumenta passando a wm1 > wm Il salario minimo aumenta passando a wm1 > wm. Al nuovo salario minimo, più elevato, diminuisce la quantità domandata di lavoro (qd1 < qd) e quindi diminuisce l’occupazione (qd1 numero di lavoratori effettivamente occupati, determinato dalla domanda di lavoro delle imprese). La variazione dell’occupazione dipende soltanto dalla elasticità della domanda di lavoro; dato che siamo in presenza di un eccesso di offerta l’elasticità dell’offerta di lavoro è ininfluente. Il salario minimo più elevato determina un aumento della quantità offerta di lavoro (qs1 > qs) e una diminuzione della quantità domandata, come visto al punto precedente; il risultato complessivo è un aumento della disoccupazione: (qs1 - qd1) > (qs – qd). La variazione della disoccupazione dipende sia dall’elasticità della domanda che dell’offerta di lavoro: l’elasticità della domanda determina l’ammontare della variazione della quantità domandata di lavoro; l’elasticità dell’offerta determina l’ammontare della variazione della quantità offerta di lavoro.

Se la domanda di lavoro a bassa qualifica fosse anelastica l’aumento del salario minimo proposto farebbe aumentare le retribuzioni totali. Con una curva di domanda di lavoro anelastica l’aumento del salario minimo provoca una diminuzione meno che proporzionale della quantità domandata di lavoro. L’aumento del salario è percentualmente maggiore rispetto alla diminuzione dell’occupazione quindi le retribuzioni totali aumentano. Se la domanda di lavoro a bassa qualifica fosse elastica le retribuzioni totali diminuirebbero poiché la percentuale di incremento del salario minimo sarebbe minore della percentuale di riduzione della quantità di lavoro domandata.

Totale delle retribuzioni Domanda anelastica disoccupazione con salario minimo aumentato aumento del salario minimo S Offerta di lavoro wm1 disoccupazione con salario minimo iniziale wm wE Totale delle retribuzioni (numero lavoratori impiegati x salario) aumento dell’offerta di lavoro Domanda elastica D domanda di lavoro qd1 qd qE qs qs1 Quantità di lavoro diminuzione dell’occupazione