peso corporeo superiore del 20% rispetto al normale causata da obesità Eccedenza del peso corporeo superiore del 20% rispetto al normale causata da un aumento dei depositi adiposi
Quando il peso corporeo eccede quello teorico per meno del 20%, si parla si sovrappeso; oltre il 20% si tratta di obesità L’indice di massa corporea (IMC o BMI) consente di stabilire subito se il soggetto si trova in un range di normalità per quanto riguarda il peso corporeo BMI = massa corporea (Kg)/altezza (m2)
Questa formula, tuttavia, non sempre è applicabile
La diagnosi dell’obesità,più che su dati ponderali, L’eccesso ponderale può essere dovuto a sviluppo della massa muscolare o a ritenzione idrica La diagnosi dell’obesità,più che su dati ponderali, dovrebbe basarsi sulla valutazione dei depositi adiposi
L’obesità costituisce un problema medico-sociale grave perché: innalza l’indice di mortalità in quanto aumenta l’incidenza di varie malattie riduce l’efficienza fisica e la capacità lavorativa è in costante aumento nei Paesi occidentali
Cause 1. Fattori genetici La leptina è stata scoperta negli anni 90, attraverso ricerche sui topi ob, obesi e iperfagici Questi topi sono privi del gene OB che codifica la sintesi di leptina negli adipociti La somministrazione di leptina ai topi ob comportava una riduzione di peso fino al 40% Da qui la speranza iniziale che la leptina potesse risolvere il problema della obesità umana
Come si spiega la resistenza alla leptina? Negli umani obesi, invece, la somministrazione di leptina non funziona Diversamente dai topi ob, infatti, l’uomo produce leptina Perché allora non funziona come segnale di sazietà? Probabilmente negli obesi si sviluppa, a livello ipotalamico, una resistenza alla leptina Come si spiega la resistenza alla leptina? Una ipotesi è che, negli obesi, per evitare che i neuroni ipotalamici siano sommersi dalla eccessiva quantità di leptina, siano espresse in quantità maggiore proteine che, agendo a diversi livelli, inibiscono l’azione della leptina
metabolismo efficiente genotipo parsimonioso Studi di genetica di popolazione fanno pensare che l’obesità sia legata a meccanismi poligenici (più di 300 geni) che determinano la sensibilità a fattori ambientali predisponenti Le persone con un metabolismo efficiente spendono poca energia e risparmiano calorie. Hanno un genotipo parsimonioso
In certe condizioni ambientali, l’efficienza metabolica Un esempio eclatante: gli indiani Pima degli Stati Uniti e del Messico In certe condizioni ambientali, l’efficienza metabolica si rivela vantaggiosa
Condizioni spesso associate all’obesità sono l’iperinsulinemia e l’ipotiroidismo 2. Fattori ormonali Gli ormoni che regolano l’assunzione del cibo sono segnali che informano sia sullo stato di sazietà (segnali a breve termine) che sullo stato di adiposità (segnali a lungo termine) La grelina è un ormone oressizzante prodotto dalle cellule del fondo dello stomaco, che agisce direttamente sull’ipotalamo La leptina, essendo prodotta direttamente dal tessuto adiposo, informa sullo stato di adiposità Disordini riguardanti questi due ormoni o la loro interazione può essere una delle cause dell’obesità
La leptina è solo una delle adipochine prodotte dalle cellule adipose, sostanze a funzione ormonale che intervengono in diverse funzioni L’adiponectina, ad esempio regola il metabolismo energetico e aumenta la sensibilità all’insulina di fegato e muscoli Nei soggetti obesi viene prodotta meno adiponectina con conseguente aumento della probabilità di insorgenza del diabete II Le secrezione di resistina, invece, è proporzionale al grado di adiposità La resistina sembra inibire l’azione dell’insulina, per cui potrebbe essere uno dei fattori che correlano l’obesità al diabete di tipo 2
Disfunzioni ormonali indotte dall’obesità Insulina: insulinoresistenza a cui consegue iperglicemia Ormoni tiroidei: Il T4 (forma inattiva) è nella norma, ma il T3 (forma attiva) viene distrutto più velocemente GH: diminuiscono i picchi di produzione Ormoni sessuali: nel maschio diminuisce la produzione di testosterone ed aumenta quella di estrogeni; nella femmina compare irsutismo ed ovaio policistico
3. Fattori anatomo-funzionali Nell’ipotalamo è situato il centro per il controllo dell’adiposità dell’organismo che è settato su un set point che ci mantiene nel normopeso Se il set point è starato per alterazioni anatomiche o funzionali, ci si allontana dal peso forma Spesso le persone obese che riescono a ritornare al normopeso, hanno una percezione più alta della fame di coloro che sono sempre state di peso normale. Questo ad indicare un’alterazione del set point
Fattori che possono influenzare il comportamento alimentare, 4. Fattori ambientali Fattori che possono influenzare il comportamento alimentare, condizionando il soggetto a consumare più cibo: disponibilità quasi illimitata di cibo pubblicità ossessiva da parte dei media ritmi di lavoro sedentarietà e maggiore consumo di cibo nel tempo libero ipernutrizione durante l’infanzia L’eccesso alimentare causa obesità se costante e protratto nel tempo
5. Rallentamento metabolico Il rallentamento metabolico dovuto all’invecchiamento, se non accompagnato da un adeguata diminuzione di apporto calorico, può portare ad obesità 6. Fattori psicologici L’obesità è un disturbo metabolico e non del comportamento, ma ansia, stress o depressione possono diventare concause nello sviluppo della patologia
Non è solo la quantità di grasso corporeo ad essere pericolosa, ma anche la sua localizzazione Il grasso androide (a mela) è più facile da smaltire, ma è più pericoloso per la salute a b Il grasso ginoide (a pera) è molto resistente, ma comporta meno rischi per la salute Obesità androide (a) e ginoide (b)
Come si fa a sapere se si è obesi viscerali? Il rapporto fra la misura del giro vita e quella del giro bacino (Waist to Hip Ratio = WHR) non deve essere superiore a 0,92 negli uomini e a 0,82 nelle donne La misura del giro vita non deve superare i 94 cm nell’uomo e gli 80 cm nella donna
Perché il grasso viscerale è più pericoloso? E’ più sensibile agli ormoni lipolitici: cortisolo e catecolamine Bisogna ricordare che i trigliceridi del grasso viscerale sono idrolizzati con facilità, per cui nel sangue viene riversata una grande quantità di acidi grassi liberi
L’eccesso di acidi grassi in circolo può avere questi effetti: ostacolare la captazione di glucosio da parte del muscolo e quindi il suo catabolismo (aumento della glicemia) sopprimere nel fegato la demolizione dell’insulina (aumento dell’insulinemia) aumento della sintesi di trigliceridi nel fegato Placche ateromatose e aumento della pressione del sangue
I depositi adiposi aumentano quando il bilancio energetico dell’organismo è positivo, cioè quando le entrate di energia superano le uscite Questo squilibrio si verifica quando l’alimentazione è in eccesso e/o si riduce la spesa energetica
L’obesità umana, quindi, può dipendere Terapie: L’obesità umana, quindi, può dipendere dall’interazione di numerosi fattori Conoscere l’eziologia dell’obesità è il primo passo per curarla Il trattamento dell’obesità si articola in quattro punti: 1. dietoterapia 2. programma di attività fisica 3. trattamento psicoterapico 4. trattamento medico
Dietoterapia dell’obesità Perché? La restrizione calorica deve essere moderata: 500-1000 Kcal/die 1 La perdita di peso dopo un po’ diminuisce, poi si ferma. Quali sono le ragioni? Le persone a dieta diventano meno attive Il costo energetico di ogni attività decresce al diminuire della massa corporea Si riduce il metabolismo basale Sono attivati i meccanismi ipotalamici che scatenano la fame Gli adipociti diminuiscono di volume ma non di numero
È necessario ridurre l’apporto di grassi Perché? 2 È necessario ridurre l’apporto di grassi Apportano più calorie Sono depositati nel tessuto adiposo con estrema facilità Un eccesso di lipidi alimentari è depositato in misura del 90-95% Hanno il più basso effetto termogenico 3 È meglio frazionare i pasti 4 È importante mangiare lentamente
Programma di attività fisica Fondamentale perché la sola dietoterapia non è in grado di mantenere stabilmente una riduzione ponderale Benefici dell’esercizio fisico ai fini della perdita di peso: Aumenta la spesa energetica, mantenendola elevata anche dopo la fine dell’esercizio Consente di moderare le restrizioni caloriche Facilita la mobilitazione e l’ossidazione dei lipidi, soprattutto a livello addominale Migliora la peristalsi intestinale
Aumenta la perdita di massa grassa, preservando la massa magra Previene la riduzione del metabolismo basale Contribuisce a mantenere nel tempo il calo ponderale Ha effetti anti-stress e riduce la sensazione di fame Quale tipo di esercizio è utile per perdere peso?
tipo di esercizio frequenza intensità durata L’efficacia dimagrante di un esercizio dipende dal carburante consumato dai muscoli: molti carboidrati, pochi grassi esercizio breve e intenso esercizio moderato e prolungato aumenta la quota di grassi ossidata Vanno considerati quattro parametri: tipo di esercizio frequenza intensità durata
Trattamento psicoterapico È indicato quando il soggetto ha un cattivo rapporto col cibo Trattamento medico Orlistat: inibisce la lipasi e quindi la digestione dei grassi Sibutramina: agisce sul SNC, promuovendo la sazietà e aumentando la spesa energetica
Gli endocannabinoidi sono neurotrasmettitori, prodotti da neuroni corticali, che si legano agli stessi recettori a cui si legano i cannabinoidi esogeni (fitocannabinoidi) Intervengono, tra l’altro, nella regolazione dell’assunzione di cibo: sono responsabili della gratificazione alimentare Negli obesi il sistema degli endocannabinoidi è sovrastimolato Il rimonabant è un bloccante selettivo dei recettori CB1 a cui si legano gli endocannabinoidi
Farmaci utilizzati per altre patologie (diabete o depressione per es Farmaci utilizzati per altre patologie (diabete o depressione per es.) si sono dimostrati utili anche nella cura dell’obesità La chirurgia bariatrica è un’importante alternativa all’uso dei farmaci per i grandi obesi (IMC >= 40 Kg/m2). Ne esistono vari tipi, ma mirano tutti a ridurre il volume gastro-intestinale. Ha un buon successo, con rare complicanze