IL WELFARE IN AZIENDA: COS’È Il welfare aziendale è l’insieme delle iniziative realizzate da un’azienda per migliorare il benessere e la protezione del lavoratore e delle sua famiglia È un’opportunità per rispondere a nuovi bisogni dei dipendenti nel campo della salute, della previdenza, dell’istruzione, del tempo libero, della protezione e per meglio conciliare la vita lavorativa con quella familiare. Inoltre, con la Legge di Stabilità 2016 e la Legge di Bilancio 2017, sono stati introdotti importanti benefici fiscali sia per l’azienda sia per il lavoratore in caso di erogazione di premi di risultato sotto forma di beni e servizi welfare.
IL WELFARE ANCHE NELLE PMI INDUSTRIALI E ARTIGIANE La spesa complessiva per il welfare nel 2016 è stata di 666,6 miliardi di euro pari al 39,9% del Pil nazionale. Nel 2016, attraverso un questionario, Confartigianato ha indagato i bisogni emergenti delle famiglie: dalle oltre 4mila risposte, sono emerse tre priorità: salute, assistenza alle famiglie, educazione e istruzione. Secondo il Rapporto 2017 delle Assicurazioni Generali sullo stato del welfare nelle Pmi, realizzato con la partecipazione di Confartigianato, è raddoppiato (dal 9,8% al 18,3%) nell’ultimo anno il numero delle imprese che ha avviato piani di welfare aziendale.
IL WELFARE IN AZIENDA: PROSPETTIVE Sette imprese italiane su dieci (69%) oggi manifestano l’intenzione di investire in piani welfare per i propri dipendenti: il 33% è pronto a implementare i piani in atto; il 36% ha deciso di mettere in campo nuovi investimenti nel settore. (Fonte: A.T. Kearney novembre 2017) Le imprese potenzialmente interessate da programmi di welfare sono più di 200mila, con un bacino di potenziali utenti superiori a un milione mezzo di lavoratori. Il tutto, al netto delle aziende, di tutti i settori, che negli ultimi anni hanno già attivato misure che vanno in questa direzione. (Fonte: Terzo Rapporto Secondo Welfare in Italia 2017)
IL WELFARE IN AZIENDA: QUALI SERVIZI I servizi più diffusi nelle aziende italiane sono i buoni spesa e le agevolazioni commerciali (87%) mentre nelle aziende internazionali risultano molto più diffusi i servizi legati alla cultura, svago e tempo libero e al welfare contrattuale (70%). Le maggiori differenze tra la reale diffusione dei servizi offerti e quelli considerati più interessanti riguardano i servizi per i figli dei dipendenti (diffusi nel 28% delle aziende ma ritenuti i più interessanti nel 66% dei casi) e i servizi alla persona e ai familiari (diffusi nel 19% delle aziende ma ritenuti i più interessanti dal 59% degli intervistati). Nelle previsioni di sviluppo delle singole voci del paniere welfare al primo posto c’è la flessibilità di orario e di organizzazione del lavoro con una percentuale del 46 (Fonte: Indagine Doxa sullo stato di welfare aziendale in Italia)
IL WELFARE IN AZIENDA: PERCHÉ? Nelle aspettative e motivazioni attribuite dalle aziende al ricorso a programmi di welfare al primo posto figura il miglioramento della soddisfazione personale di chi lavora in azienda (51%). Le rilevazioni dei sentimenti nei confronti del welfare attestano atteggiamenti positivi (89%), dove prevalgono il senso di utilità e di servizio e il senso di modernità e di innovazione. Nelle rilevazioni sulle valutazioni in merito al futuro del welfare aziendale, prevale la previsione di crescita per il 74%. Il livello di conoscenza della normativa è alto nelle aziende sopra i 250 dipendenti (63%) (Fonte: Indagine Doxa sullo stato di welfare aziendale in Italia)
IL WELFARE IN AZIENDA: LE NORME Il tetto massimo di reddito da lavoro dipendente che consente l’accesso alla tassazione agevolata (cioè per beneficiare dell’imposta sostitutiva dell’Irpef e delle relative addizionali pari al 10%) è stato elevato nel 2017 da 50 a 80mila euro Gli importi dei premi erogabili sono saliti da 2 a 3mila euro nella maggior parte dei casi, e da 2.500 a quattromila per le aziende che coinvolgono i lavoratori nell’organizzazione del lavoro WWW.UBI.WELFARE.IT/ARTSER/
IL WELFARE IN AZIENDA: I VANTAGGI PER LE IMPRESE Riduce i costi del personale grazie all’esenzione fiscale e contributiva Può sostituire la parte variabile della retribuzione, aumentando il potere di spesa del dipendente che riceve il 100% del lordo Come premio di risultato, aumenta la produttività e quindi le performance aziendali Riduce i costi di ricambio del personale (turnover) e aiuta a trattenere i talenti Migliora il clima aziendale WWW.UBI.WELFARE.IT/ARTSER/
IL WELFARE IN AZIENDA: I VANTAGGI PER IL LAVORATORE Maggiore potere di spesa Nessuna forma di tassazione: il beneficio è netto Riceve un sostegno alle spese familiari di tutti i giorni Può spendere il proprio “credito” come preferisce: dalle spese mediche alla benzina, dalle spese per l’istruzione allo shopping. Massima libertà di scelta Maggior soddisfazione e miglior equilibrio vita-lavoro WWW.UBI.WELFARE.IT/ARTSER/
IL WELFARE IN AZIENDA: I VANTAGGI FISCALI Il premio aziendale convertito in welfare porta più valore netto al lavoratore dipendente rispetto al premio in solo denaro (1000 euro di valore welfare contro i 561 euro netti di premio in denaro). E costa all’azienda 300 euro in meno. Ipotesi calcolata sulla base di un’aliquota Irpef del 38%.
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