eroga SERVIZI Politica sanitaria Ferrera, p.171-172 garantisce un adeguato livello di cura e assistenza sanitaria alla generalità dei cittadini Obiettivi generici delle politiche sanitarie: promozione del benessere guarigione dalle malattie sollievo dalle sofferenze impedimento o attenuazione della cronicità delle patologie Quattro orizzonti di azione per le politiche sanitarie: Prevenzione primaria mira ad eliminare le cause di insorgenza delle malattie e i possibili fattori di rischio per la salute Prevenzione secondaria mira ad individuare le malattie in fase precoce e fermarne lo sviluppo Diagnosi e cura mirano ad identificare le cause delle malattie, rimuoverne lo stato patologico o ritardarne il decorso Riabilitazione mira a recuperare le capacità funzionali compromesse dalla malattia e impedirne la cronicità
I fattori che influenzano lo stato di salute Ferrera, p.173 I fattori che influenzano lo stato di salute determinanti di salute: fattori o condizioni che possono modificare in senso positivo o negativo lo stato di salute individuale o di una popolazione Sistema sanitario 15-20% Ambiente 20-30% Fattori socio-culturali, economici e stile di vita 40-50% Patrimonio genetico 20-30% Salute
modelli di sistema sanitario: Sistema mutualistico (categoriale) Sistema universalistico Sistema assicurativo (privato) Solidarismo categoriale, prestazioni sui base contributiva Solidarismo generalizzato, finanziamento con prelievo fiscale Nessuna logica solidaristica: assicurazioni sociali private nel quadro italiano, con la riforma del 1978 (legge 833 istitutiva del SSN) il sistema si presenta pubblico e universalistico. E’ finanziato dalla fiscalità generale e tendenzialmente gratuito (con progressiva compartecipazione alla spesa: ticket)
La configurazione istituzionale del Sistema Sanitario Nazionale
Come funziona nel suo complesso il sistema sanitario
Come funziona il sistema sanitario a livello locale
4 livelli di assistenza Servizi medici di base (medico di medicina generale e pediatra di libera scelta) Servizi sanitari di secondo livello (ospedali e servizi specialistici ambulatoriali) Servizi sanitari di terzo livello (prestazioni riguardanti malattie e interventi molto rari o l’uso di apparecchiature molto costose) 4. Assistenza farmaceutica
L’EVOLUZIONE DEL SISTEMA SANITARIO IN ITALIA In origine sistema mutualistico che negli anni ‘60 comincia a trasformarsi e nel 1978 diventa universalistico LEGGE 833/1978 ISTITUZIONE DEL SERVIZIO SANITARIO NAZIONALE Definizione di un modello unitario, organico e integrato Obiettivi unificazione degli interventi di prevenzione, cura e riabilitazione globalità cioè la salute collocata nel contesto individuo-ambiente generalizzazione del diritto d’accesso ai servizi sanitari uguaglianza come superamento degli squilibri sociali e territoriali
GLI ELEMENTI INNOVATIVI DELLA 833/78 LE CRITICITA’ CHE PORTA CON SE’ - la tutela della salute come diritto del cittadino e interesse della collettività - il SSN deve garantire la globalità delle prestazioni - garanzia di prestazioni erogate senza alcuna distinzione tra condizioni individuali o sociali e secondo criteri di uguaglianza l’attuazione del SSN compete allo stato e agli enti locali al fine di consentire la partecipazione dei cittadini alla sua organizzazione e gestione nuovo assetto organizzativo centrato su unità sanitarie locali (USL) LE CRITICITA’ CHE PORTA CON SE’ Forte correlazione tra politica e gestione Scarsa attenzione alla base conoscitiva della produzione (popolazioni, costi, quantità, qualità, etc.) Esecuzione degli interventi senza programmazione né degli obiettivi, né delle risorse Rapida crescita della spesa (meccanismo di finanziamento a piè di lista)
L’EVOLUZIONE DELLA SPESA SANITARIA 1982-1994
LA RIFORMA DELLA SANITA’ (D.LGS 502/92) LE DIRETTRICI DEL CAMBIAMENTO REGIONALIZZAZIONE AZIENDALIZZAZIONE NUOVO RAPPORTO PUBBLICO/PRIVATO (ACCREDITAMENTO, LIBERTÀ DI SCELTA) MEDICINA DI BASE CONVENZIONATA UTENTI / CLIENTI
INCIDENZA DELLA SPESA SANITARIA PUBBLICA E PRIVATA SUL PIL fonte elaborazione su dati Istat
Come funziona il sistema sanitario a livello locale
I PRINCIPI ISPIRATORI DEL D.LGS. 229 DEL 1999 • Completare il decentramento dei poteri alle Regioni • Valorizzare la programmazione e responsabilizzare la verifica ai diversi livelli la questione del FEDERALISMO SANITARIO i 20 modelli di sanità regionale
Possibili domande sugli argomenti trattati Quali sono le finalità delle politiche sanitarie? (Ferrera, pp.171-174) I fattori che influenzano lo stato di salute (Ferrera, pp.171-174) I tre modelli di sistema sanitario (Ferrera, pp.174-176) Le caratteristiche principali del sistema sanitario nazionale (Ferrera, pp.176-183) I contenuti e gli obiettivi della legge istitutiva del SSN 833/1978 (Ferrera, pp.171-174) Punti di forza e punti di debolezza del SSN nell’epoca della sua costruzione (Ferrera, pp.190-222) La riforma del SSN nel 1992: quali caratteristiche, quali implicazioni (Ferrera, pp.190-222) Le differenze tra il modello di SSN delineato nel 1978 e quello del 1992 (Ferrera, pp.190-222) La realizzazione del federalismo sanitario: cosa è, quando avviene (Ferrera, pp.190-222) La organizzazione della sanità in Italia: il ruolo dello Stato, delle Regioni, dei territori (Ferrera, pp.190-222)
POLITICHE SOCIOASSISTENZIALI Rimozione delle condizioni di disagio sociale che le persone possono incontrare nel corso della vita Servizi destinati al benessere delle persone che hanno come valore proprio la relazione e la personalizzazione si qualificano per i connotati della socialità e della relazionalità, presuppongono il rapporto personale e una forma di reciprocità tra chi realizza il servizio e chi lo riceve SERVIZI SOCIALI
pensioni e trattamenti assistenziali servizi sociali alla persona trasferimenti interventi standardizzati la cui definizione è scollegata dai bisogni specifici della persona prestazioni economiche la cui configurazione è differenziata in ragione del titolo per cui gli individui ne beneficiano (criteri oggettivi di accesso) ma indifferenziata in relazione alla soggettività del beneficiario REGOLATI, PRODOTTI E FINANZIATI DALLO STATO pensioni e trattamenti assistenziali servizi interventi destinati al benessere delle persone che hanno come valore proprio la relazione e la personalizzazione si qualificano per i connotati della socialità e della relazionalità (che attribuisce loro il tratto della intangibilità), presuppongono il contatto personale e una forma di reciprocità tra chi realizza il servizio e chi lo riceve (da cui deriva il tratto della negoziabilità), si caratterizzano per una sostanziale coincidenza tra il servizio e il prodotto (che conferisce un particolare rilievo al tratto della qualità) REGOLATI, PRODOTTI E FINANZIATI DAI TERRITORI servizi sociali alla persona
I SERVIZI SOCIALI servizi per la persona resi da persone CARE, prendersi cura prestazioni ad elevato contenuto di socialità e di relazionalità servizi per la persona resi da persone I diversi settori delle politiche sociali vedono la presenza di differenti attori istituzionali: politiche previdenziali e assistenziali STATO politiche sanitarie REGIONI politiche socioassistenziali (Regioni) TERRITORI I SERVIZI SOCIALI SONO NORMATIVAMENTE DEFINITI SU BASE REGIONALE MA DI COMPETENZA DEGLI ENTI LOCALI, IN RACCORDO CON LE ASL
I SERVIZI SOCIALI target minori in stato di disagio o abbandono famiglie in stato di bisogno (economico e/o sociale) disabili anziani, in particolare se non autosufficienti soggetti deboli (psichiatrici, tossicodipendenti, detenuti) tipologia di prestazioni a) servizio sociale professionale e segretariato sociale per informazione e consulenza al singolo e ai nuclei familiari b) servizio di pronto intervento sociale per le situazioni di emergenza personali e familiari; c) assistenza domiciliare; d) strutture residenziali e semiresidenziali per soggetti con fragilità sociali; e) centri di accoglienza residenziali o diurni a carattere comunitario
Asili nido Centri diurni di tipo socio-educativo per portatori di handicap Inserimento sociale e lavorativo delle persone in situazione di svantaggio e bisogno Centri di accoglienza per situazioni di emergenza assistenziale e sviluppo di servizi residenziali Pagamento delle rette nelle residenze sanitarie per anziani con difficoltà economiche Informazione e segretariato sociale a cittadini e utenti dei servizi Assistenza economica a persone in difficoltà attraverso trasferimenti monetari continuativi o straordinari (minimo vitale), esoneri da tariffe, ecc. Assistenza domiciliare di tipo sociale Assistenza abitativa tramite alloggi protetti Assistenza ai minori tramite affidamento familiare
La riforma dell’assistenza sociale: la legge 328/2000 È l’atto finale di un lungo percorso (il primo progetto di legge di riforma dell’assistenza risale al 1969) ma rappresenta comunque un risultato non pienamente compiuto tenta di rispondere ad una serie di evidenti contraddizioni del quadro dei servizi sociali contemporanei: - frammentarietà del quadro normativo di riferimento - interventi disomogenei nel territorio italiano per tipologia , contenuti, prestazioni, modalità di accesso - diversa consistenza quantitativa e qualitativa dei servizi 3. mira ad una sistematizzazione organica del quadro, dal punto di vista della normativa, delle competenze dei finanziamenti
SERVIZI SOCIALI Insieme di interventi volti a contrastare situazioni di indigenza, per mezzo di servizi sociali e di trasferimenti monetari, finanziati attraverso la fiscalità generale. Eleggibilità: individuazione di uno stato di bisogno e dell’insufficienza di risorse per farvi fronte (prova dei mezzi) Fruizione: aperta a tutti (salvo priorità di accesso e quote differenziate di compartecipazione) ma condizionata
presupposti del sistema integrato di interventi e servizi sociali (328/2000) rivolto a tutti i cittadini che possono incontrare nel corso della vita alcune difficoltà che possono anche ripetersi e che richiedono assistenza, orientamento e sostegno ma con accesso prioritario per le situazioni di maggiore gravità o di svantaggio economico-sociale (universalismo selettivo); finalizzato a produrre politiche sociali di promozione della normalità della vita delle persone e non solo politiche che aiutano le situazioni di crisi e di disagio (opportunità, agio) basato su standard che devono essere comunque presenti su tutto il territorio nazionale (livelli essenziali) mirato a valorizzare le reti comunitarie, gli attori sociali del territorio, il ruolo delle famiglie (sussidiarietà orizzontale) mette al centro il principio della integrazione delle politiche dei servizi sociali non solo con quelle sanitarie ma anche con l’insieme delle politiche che interagiscono sulla qualità della vita dei cittadini (abitazione, formazione, lavoro)
la spesa per i servizi sociali spesa comunale procapite 120 euro (ma con forti variazioni regionali) circa il 25% della spesa è a carico degli utenti