NAPOLI 14 I 15 I 16 Settembre 2017 Logo Univ. UNIVERSITA’ DEGLI STUDI MEDITERRANEA DI REGGIO CALABRIA DIPARTIMENTO DI ARCHITETTURA E TERRITORIO D’ArTe ----------------------------- GAETANO GINEX Amabili resti La cancellazione delle tracce non è mai definitiva: Sistemi fortificati e “muri”. Le vie bizantine in Calabria un caso studio.
Mosaico del pavimento del serpente che si arrotola su sé stesso della Chiesa di San Demetrio Corone (CS) 1187 Le scale aperte del ‘700 napoletano costituiscono evento urbano e architettonico di inusitata meraviglia e trovano nell’architetto Ferdinando Sanfelice (Napoli, 18 febbraio 1675 – 1 aprile 1748) esempi magistrali di inedita sperimentazione formale e strutturale. Sanfelice è stato uno degli architetti più creativi del Settecento napoletano, famoso soprattutto per le monumentali scale aperte da lui costruite. Degne di nota nell’architettura del Sanfelice sono infatti le scale. Piuttosto che essere concepite quali caratteristiche incidentali impostate a lato del cortile, l’architetto napoletano diede loro posizioni centrali e di primo piano, tali da diventare importanti caratteristiche architettoniche di per sé. In questo articolo si esamineranno le scale di derivazione sanfeliciana. Queste scale sono state scelte per il peculiare valore urbano, spaziale e costruttivo, e sono state oggetto di una campagna di rilievo architettonico ed ambientale. Il tema trattato si occupa del caso studio dei resti di fortificazioni bizantine lungo il limes che attraversa la Regione Calabria e sul ruolo che queste fragili preesistenze rappresentano nella definizione dei caratteri architettonici bizantini. La fase di rilievo è stata caratterizzata da campagne di rilievo sui siti delle architetture di epoca bizantina in Calabria. Il fine è stato quello di fornire un quadro sullo stato degli studi e della ricerca sul sistema bizantino in Calabria con un interesse alla lettura diacronica del sistema fortificato. Parole chiave: Limes, Bizantini. Sistemi fortificati GAETANO GINEX Le vie bizantine in Calabria: un caso studio.
Le scale aperte del ‘700 napoletano costituiscono evento urbano e architettonico di inusitata meraviglia e trovano nell’architetto Ferdinando Sanfelice (Napoli, 18 febbraio 1675 – 1 aprile 1748) esempi magistrali di inedita sperimentazione formale e strutturale. Sanfelice è stato uno degli architetti più creativi del Settecento napoletano, famoso soprattutto per le monumentali scale aperte da lui costruite. Degne di nota nell’architettura del Sanfelice sono infatti le scale. Piuttosto che essere concepite quali caratteristiche incidentali impostate a lato del cortile, l’architetto napoletano diede loro posizioni centrali e di primo piano, tali da diventare importanti caratteristiche architettoniche di per sé. In questo articolo si esamineranno le scale di derivazione sanfeliciana. Queste scale sono state scelte per il peculiare valore urbano, spaziale e costruttivo, e sono state oggetto di una campagna di rilievo architettonico ed ambientale. Via dei monaci ortodossi dall’Europa al Medio Oriente GAETANO GINEX Le vie bizantine in Calabria: un caso studio.
Le scale aperte del ‘700 napoletano costituiscono evento urbano e architettonico di inusitata meraviglia e trovano nell’architetto Ferdinando Sanfelice (Napoli, 18 febbraio 1675 – 1 aprile 1748) esempi magistrali di inedita sperimentazione formale e strutturale. Sanfelice è stato uno degli architetti più creativi del Settecento napoletano, famoso soprattutto per le monumentali scale aperte da lui costruite. Degne di nota nell’architettura del Sanfelice sono infatti le scale. Piuttosto che essere concepite quali caratteristiche incidentali impostate a lato del cortile, l’architetto napoletano diede loro posizioni centrali e di primo piano, tali da diventare importanti caratteristiche architettoniche di per sé. In questo articolo si esamineranno le scale di derivazione sanfeliciana. Queste scale sono state scelte per il peculiare valore urbano, spaziale e costruttivo, e sono state oggetto di una campagna di rilievo architettonico ed ambientale. GAETANO GINEX Le vie bizantine in Calabria: un caso studio.
“ASCENDANT AD MONTES” ( Si stabiliscano sui monti…) Nell’ 885 Niceforo Foca il Vecchio, fu inviato dall’imperatore Basilio I, su richiesta di Papa Giovanni VIII, a difendere i THEMI BIZANTINI della Calabria e della Puglia dai Saraceni. Scacciati i Longobardi e gli Arabi ridiede unità amministrativa alla regione assegnandole il nome di Calabria che in età classica era stato dato alla penisola salentina. Al THEMA di CALABRIA venne proposto uno stratega. La riconquista bizantina si ebbe anche all’azione religiosa dei monaci basiliani, esplulsi dalla Sicilia dagli Arabi. Nel biennio 885-886, il condottiero bizantino, rioccupò in Calabria Santa Severina, Tropea, Amantea respingendo gli invasori Saraceni in Sicilia. Conquistò inoltre anche i territori longobardi della Calabria e della Basilicata portando così a termine la riunificazione di quasi tutta l’Italia meridionale sotto la sovranità di Bisanzio. Il generale rafforzò la difesa dei territori dai Saraceni, invitando la popolazione a stabilirsi in kastellion borghi posti nelle alture più facilmente difendibili grazie alla configurazione naturale del terreno, secondo il motto: “ASCENDANT AD MONTES” ( Si stabiliscano sui monti…) Le scale aperte del ‘700 napoletano costituiscono evento urbano e architettonico di inusitata meraviglia e trovano nell’architetto Ferdinando Sanfelice (Napoli, 18 febbraio 1675 – 1 aprile 1748) esempi magistrali di inedita sperimentazione formale e strutturale. Sanfelice è stato uno degli architetti più creativi del Settecento napoletano, famoso soprattutto per le monumentali scale aperte da lui costruite. Degne di nota nell’architettura del Sanfelice sono infatti le scale. Piuttosto che essere concepite quali caratteristiche incidentali impostate a lato del cortile, l’architetto napoletano diede loro posizioni centrali e di primo piano, tali da diventare importanti caratteristiche architettoniche di per sé. In questo articolo si esamineranno le scale di derivazione sanfeliciana. Queste scale sono state scelte per il peculiare valore urbano, spaziale e costruttivo, e sono state oggetto di una campagna di rilievo architettonico ed ambientale. GAETANO GINEX Le vie bizantine in Calabria: un caso studio.
Individuazione dei principali tracciati bizantini in Calabria Le scale aperte del ‘700 napoletano costituiscono evento urbano e architettonico di inusitata meraviglia e trovano nell’architetto Ferdinando Sanfelice (Napoli, 18 febbraio 1675 – 1 aprile 1748) esempi magistrali di inedita sperimentazione formale e strutturale. Sanfelice è stato uno degli architetti più creativi del Settecento napoletano, famoso soprattutto per le monumentali scale aperte da lui costruite. Degne di nota nell’architettura del Sanfelice sono infatti le scale. Piuttosto che essere concepite quali caratteristiche incidentali impostate a lato del cortile, l’architetto napoletano diede loro posizioni centrali e di primo piano, tali da diventare importanti caratteristiche architettoniche di per sé. In questo articolo si esamineranno le scale di derivazione sanfeliciana. Queste scale sono state scelte per il peculiare valore urbano, spaziale e costruttivo, e sono state oggetto di una campagna di rilievo architettonico ed ambientale. Individuazione dei principali tracciati bizantini in Calabria Il progetto di ricerca ha definito otto aree sensibili ognuna facente parte di un percorso che ri-definisce un possibile tracciato bizantino verificato dalla presenza di testimonianze certe GAETANO GINEX Le vie bizantine in Calabria: un caso studio.
Le scale aperte del ‘700 napoletano costituiscono evento urbano e architettonico di inusitata meraviglia e trovano nell’architetto Ferdinando Sanfelice (Napoli, 18 febbraio 1675 – 1 aprile 1748) esempi magistrali di inedita sperimentazione formale e strutturale. Sanfelice è stato uno degli architetti più creativi del Settecento napoletano, famoso soprattutto per le monumentali scale aperte da lui costruite. Degne di nota nell’architettura del Sanfelice sono infatti le scale. Piuttosto che essere concepite quali caratteristiche incidentali impostate a lato del cortile, l’architetto napoletano diede loro posizioni centrali e di primo piano, tali da diventare importanti caratteristiche architettoniche di per sé. In questo articolo si esamineranno le scale di derivazione sanfeliciana. Queste scale sono state scelte per il peculiare valore urbano, spaziale e costruttivo, e sono state oggetto di una campagna di rilievo architettonico ed ambientale. Prima individuazione delle vie e dei percorsi che nelle varie aree in cui è stata suddivisa la Calabria rappresentano punti certi della presenza bizantina testimoniata da strutture emergenti come chiese, castelli o resti di antiche fortificazioni. GAETANO GINEX Le vie bizantine in Calabria: un caso studio.
Le fortificazioni del territorio calabrese si possono dividere in: - fortificazioni montane - fortificazioni collinari Nel territorio calabrese tali tipologie prendono il nome di “Motte”, siti rurali fortificati utilizzati per controllare il passaggio dello Stretto, costruite dai Bizantini e che furono successivamente potenziate dai Normanni. Le Motte reggine, le "Quattro Motte", sono così denominate: - Motta Anòmeri (Ortì), - Motta Rossa (Sambatello), - Motta San Cirillo (Terreti) - Motta Sant'Aniceto (tra Motta San Giovanni e Paterriti), oltre a Motta Sant'Agata e il Castello di Calanna. Le scale aperte del ‘700 napoletano costituiscono evento urbano e architettonico di inusitata meraviglia e trovano nell’architetto Ferdinando Sanfelice (Napoli, 18 febbraio 1675 – 1 aprile 1748) esempi magistrali di inedita sperimentazione formale e strutturale. Sanfelice è stato uno degli architetti più creativi del Settecento napoletano, famoso soprattutto per le monumentali scale aperte da lui costruite. Degne di nota nell’architettura del Sanfelice sono infatti le scale. Piuttosto che essere concepite quali caratteristiche incidentali impostate a lato del cortile, l’architetto napoletano diede loro posizioni centrali e di primo piano, tali da diventare importanti caratteristiche architettoniche di per sé. In questo articolo si esamineranno le scale di derivazione sanfeliciana. Queste scale sono state scelte per il peculiare valore urbano, spaziale e costruttivo, e sono state oggetto di una campagna di rilievo architettonico ed ambientale. GAETANO GINEX Le vie bizantine in Calabria: un caso studio.
Modelli dei percorsi in senso orario Le scale aperte del ‘700 napoletano costituiscono evento urbano e architettonico di inusitata meraviglia e trovano nell’architetto Ferdinando Sanfelice (Napoli, 18 febbraio 1675 – 1 aprile 1748) esempi magistrali di inedita sperimentazione formale e strutturale. Sanfelice è stato uno degli architetti più creativi del Settecento napoletano, famoso soprattutto per le monumentali scale aperte da lui costruite. Degne di nota nell’architettura del Sanfelice sono infatti le scale. Piuttosto che essere concepite quali caratteristiche incidentali impostate a lato del cortile, l’architetto napoletano diede loro posizioni centrali e di primo piano, tali da diventare importanti caratteristiche architettoniche di per sé. In questo articolo si esamineranno le scale di derivazione sanfeliciana. Queste scale sono state scelte per il peculiare valore urbano, spaziale e costruttivo, e sono state oggetto di una campagna di rilievo architettonico ed ambientale. Modelli dei percorsi in senso orario La ricerca inoltre ha individuato 6 percorsi che caratterizzano il limes bizantino, da Gerace a Platì di cui la testimonianza più importante è la cattedrale di Gerace dedicata all’Aghia Kyriaki (Santa Ciriaca) 1085, da Staiti a Samo con la Chiesa di Santa Maria dei Tridetti (1060), da Bova a Condofuri, da Bagaladi a Pellaro, da Reggio Calabria a Scilla, da Santa Cristina d’Aspromonte a Taureana. GAETANO GINEX Le vie bizantine in Calabria: un caso studio.
Percorso n° 1 Percorso n°2 I percorsi progettati verificati nella fase del rilievo possono essere così definiti: - Percorso n° 1 da San Giorgio Morgeto a Mammola attraversando i territori di Galatro e Cinquefrondi. In questa via-tracciato del territorio di San Giorgio Morgeto si sono individuate e rilevate le emergenze come i resti del castello edificato nel X secolo dai bizantini e in seguito ampliato dai normanni di cui restano visibili solo il mastio e tracce delle mura e delle torri. L’antico convento dei monaci bizantini sempre nel territorio di San Giorgio e il monastero Basiliano di Sant’Elia nel territorio di Galatro e i resti del convento di San Filippo d’Argirò nel territorio di Cinquefrondi oltre al monastero di Santa Barbara e i resti dell’antico monastero del Kellerana nel territorio di Mammola. Queste testimonianze risultano così evidenti per una prima individuazione di un percorso che si struttura lungo una via di collegamento che ha all’interno numerose deviazioni che comunque dipendono dal collegamento principale che da Galatro conduce a Mammola. - Percorso n° 2 da Stilo a Roccella Jonica attraversando i territori di Bivongi, Pazzano, Monasterace, Caulonia. Fig. 05 In questa via-tracciato del territorio di Stilo si sono individuate e rilevate le emergenze come il castello di Stilo di epoca normanna costruito nell’ XI secolo sul Monte Consolino oltre al più importante manufatto di epoca bizantina di tutta l’area analizzata la Cattolica di Stilo, un tempietto greco-bizantino la cui costruzione risale al X secolo. Molto importante è anche il piccolo monumento-chiesa di San Nicola da Tolentino appartenente all’Ordine Eremitano di Sant’Agostino. Questo splendido esempio bizantino si affaccia sul mare Jonio ed è posizionato nelle colline della Vallata dello Stilaro. Nel territorio di Bivongi assume una forte presenza il monastero ortodosso di San Giovanni Theristis. Nel periodo normanno si impose come uno dei più importanti monasteri basiliani del meridione d’Italia e fu attivo fino al XV secolo. Le scale aperte del ‘700 napoletano costituiscono evento urbano e architettonico di inusitata meraviglia e trovano nell’architetto Ferdinando Sanfelice (Napoli, 18 febbraio 1675 – 1 aprile 1748) esempi magistrali di inedita sperimentazione formale e strutturale. Sanfelice è stato uno degli architetti più creativi del Settecento napoletano, famoso soprattutto per le monumentali scale aperte da lui costruite. Degne di nota nell’architettura del Sanfelice sono infatti le scale. Piuttosto che essere concepite quali caratteristiche incidentali impostate a lato del cortile, l’architetto napoletano diede loro posizioni centrali e di primo piano, tali da diventare importanti caratteristiche architettoniche di per sé. In questo articolo si esamineranno le scale di derivazione sanfeliciana. Queste scale sono state scelte per il peculiare valore urbano, spaziale e costruttivo, e sono state oggetto di una campagna di rilievo architettonico ed ambientale. GAETANO GINEX Le vie bizantine in Calabria: un caso studio.
Le scale aperte del ‘700 napoletano costituiscono evento urbano e architettonico di inusitata meraviglia e trovano nell’architetto Ferdinando Sanfelice (Napoli, 18 febbraio 1675 – 1 aprile 1748) esempi magistrali di inedita sperimentazione formale e strutturale. Sanfelice è stato uno degli architetti più creativi del Settecento napoletano, famoso soprattutto per le monumentali scale aperte da lui costruite. Degne di nota nell’architettura del Sanfelice sono infatti le scale. Piuttosto che essere concepite quali caratteristiche incidentali impostate a lato del cortile, l’architetto napoletano diede loro posizioni centrali e di primo piano, tali da diventare importanti caratteristiche architettoniche di per sé. In questo articolo si esamineranno le scale di derivazione sanfeliciana. Queste scale sono state scelte per il peculiare valore urbano, spaziale e costruttivo, e sono state oggetto di una campagna di rilievo architettonico ed ambientale. Abaco dei Castelli individuati lungo il “limes” bizantino Abaco delle Chiese individuate lungo il “limes” bizantino GAETANO GINEX Le vie bizantine in Calabria: un caso studio.
Le scale aperte del ‘700 napoletano costituiscono evento urbano e architettonico di inusitata meraviglia e trovano nell’architetto Ferdinando Sanfelice (Napoli, 18 febbraio 1675 – 1 aprile 1748) esempi magistrali di inedita sperimentazione formale e strutturale. Sanfelice è stato uno degli architetti più creativi del Settecento napoletano, famoso soprattutto per le monumentali scale aperte da lui costruite. Degne di nota nell’architettura del Sanfelice sono infatti le scale. Piuttosto che essere concepite quali caratteristiche incidentali impostate a lato del cortile, l’architetto napoletano diede loro posizioni centrali e di primo piano, tali da diventare importanti caratteristiche architettoniche di per sé. In questo articolo si esamineranno le scale di derivazione sanfeliciana. Queste scale sono state scelte per il peculiare valore urbano, spaziale e costruttivo, e sono state oggetto di una campagna di rilievo architettonico ed ambientale. GAETANO GINEX Le vie bizantine in Calabria: un caso studio.
Le scale aperte del ‘700 napoletano costituiscono evento urbano e architettonico di inusitata meraviglia e trovano nell’architetto Ferdinando Sanfelice (Napoli, 18 febbraio 1675 – 1 aprile 1748) esempi magistrali di inedita sperimentazione formale e strutturale. Sanfelice è stato uno degli architetti più creativi del Settecento napoletano, famoso soprattutto per le monumentali scale aperte da lui costruite. Degne di nota nell’architettura del Sanfelice sono infatti le scale. Piuttosto che essere concepite quali caratteristiche incidentali impostate a lato del cortile, l’architetto napoletano diede loro posizioni centrali e di primo piano, tali da diventare importanti caratteristiche architettoniche di per sé. In questo articolo si esamineranno le scale di derivazione sanfeliciana. Queste scale sono state scelte per il peculiare valore urbano, spaziale e costruttivo, e sono state oggetto di una campagna di rilievo architettonico ed ambientale. Chiesa di San Giovanni Theristis a Bivongi percorso n° 2, Cattolica di Stilo percorso n° 2, Chiesa di San Nicola da Tolentino percorso n° 2, Cattedrale di Gerace percorso n° 3 GAETANO GINEX Le vie bizantine in Calabria: un caso studio.
territorio di Seminara percorso n° 8 Le scale aperte del ‘700 napoletano costituiscono evento urbano e architettonico di inusitata meraviglia e trovano nell’architetto Ferdinando Sanfelice (Napoli, 18 febbraio 1675 – 1 aprile 1748) esempi magistrali di inedita sperimentazione formale e strutturale. Sanfelice è stato uno degli architetti più creativi del Settecento napoletano, famoso soprattutto per le monumentali scale aperte da lui costruite. Degne di nota nell’architettura del Sanfelice sono infatti le scale. Piuttosto che essere concepite quali caratteristiche incidentali impostate a lato del cortile, l’architetto napoletano diede loro posizioni centrali e di primo piano, tali da diventare importanti caratteristiche architettoniche di per sé. In questo articolo si esamineranno le scale di derivazione sanfeliciana. Queste scale sono state scelte per il peculiare valore urbano, spaziale e costruttivo, e sono state oggetto di una campagna di rilievo architettonico ed ambientale. Chiesa degli Ottimati a Reggio Calabria percorso n° 7 e Chiesa di Sant’Elia e Filareto nel territorio di Seminara percorso n° 8 GAETANO GINEX Le vie bizantine in Calabria: un caso studio.
Le scale aperte del ‘700 napoletano costituiscono evento urbano e architettonico di inusitata meraviglia e trovano nell’architetto Ferdinando Sanfelice (Napoli, 18 febbraio 1675 – 1 aprile 1748) esempi magistrali di inedita sperimentazione formale e strutturale. Sanfelice è stato uno degli architetti più creativi del Settecento napoletano, famoso soprattutto per le monumentali scale aperte da lui costruite. Degne di nota nell’architettura del Sanfelice sono infatti le scale. Piuttosto che essere concepite quali caratteristiche incidentali impostate a lato del cortile, l’architetto napoletano diede loro posizioni centrali e di primo piano, tali da diventare importanti caratteristiche architettoniche di per sé. In questo articolo si esamineranno le scale di derivazione sanfeliciana. Queste scale sono state scelte per il peculiare valore urbano, spaziale e costruttivo, e sono state oggetto di una campagna di rilievo architettonico ed ambientale. L’approccio informatico, combinato con le più avanzate tecniche di rilevamento ha consentito inoltre di ricostruire modelli virtuali sia dal punto di vista architettonico, che dal punto di vista archeologico in un processo di conoscenza, conservazione e monitoraggio continuo dei siti indagati. GAETANO GINEX Le vie bizantine in Calabria: un caso studio.
Le scale aperte del ‘700 napoletano costituiscono evento urbano e architettonico di inusitata meraviglia e trovano nell’architetto Ferdinando Sanfelice (Napoli, 18 febbraio 1675 – 1 aprile 1748) esempi magistrali di inedita sperimentazione formale e strutturale. Sanfelice è stato uno degli architetti più creativi del Settecento napoletano, famoso soprattutto per le monumentali scale aperte da lui costruite. Degne di nota nell’architettura del Sanfelice sono infatti le scale. Piuttosto che essere concepite quali caratteristiche incidentali impostate a lato del cortile, l’architetto napoletano diede loro posizioni centrali e di primo piano, tali da diventare importanti caratteristiche architettoniche di per sé. In questo articolo si esamineranno le scale di derivazione sanfeliciana. Queste scale sono state scelte per il peculiare valore urbano, spaziale e costruttivo, e sono state oggetto di una campagna di rilievo architettonico ed ambientale. GAETANO GINEX Le vie bizantine in Calabria: un caso studio.
Le scale aperte del ‘700 napoletano costituiscono evento urbano e architettonico di inusitata meraviglia e trovano nell’architetto Ferdinando Sanfelice (Napoli, 18 febbraio 1675 – 1 aprile 1748) esempi magistrali di inedita sperimentazione formale e strutturale. Sanfelice è stato uno degli architetti più creativi del Settecento napoletano, famoso soprattutto per le monumentali scale aperte da lui costruite. Degne di nota nell’architettura del Sanfelice sono infatti le scale. Piuttosto che essere concepite quali caratteristiche incidentali impostate a lato del cortile, l’architetto napoletano diede loro posizioni centrali e di primo piano, tali da diventare importanti caratteristiche architettoniche di per sé. In questo articolo si esamineranno le scale di derivazione sanfeliciana. Queste scale sono state scelte per il peculiare valore urbano, spaziale e costruttivo, e sono state oggetto di una campagna di rilievo architettonico ed ambientale. Modello 3D del territorio calabrese che contiene i siti che caratterizzano le vie bizantine. Possiamo così considerare 8 percorsi bizantini: Percorso di San Giorgio Morgeto con il castello e il monastero di S. Elia, Percorso di Stilo con la Cattolica e il castello, Percorso di Gerace con la Cattedrale e il castello, Percorso di Staiti, con la chiesa di Santa Maria dei Tridetti, Percorso di Bova con il castello e la chiesa di Santo Niceto, percorso di Sant’Aniceto con il castello e le piccole chiesette bizantine, Percorso di Reggio Calabria con la chiesa degli Ottimati, Percorso di Oppido Mamertina con il castello e la chiesa dei SS. Elia e Filareto. GAETANO GINEX Le vie bizantine in Calabria: un caso studio.
Le scale aperte del ‘700 napoletano costituiscono evento urbano e architettonico di inusitata meraviglia e trovano nell’architetto Ferdinando Sanfelice (Napoli, 18 febbraio 1675 – 1 aprile 1748) esempi magistrali di inedita sperimentazione formale e strutturale. Sanfelice è stato uno degli architetti più creativi del Settecento napoletano, famoso soprattutto per le monumentali scale aperte da lui costruite. Degne di nota nell’architettura del Sanfelice sono infatti le scale. Piuttosto che essere concepite quali caratteristiche incidentali impostate a lato del cortile, l’architetto napoletano diede loro posizioni centrali e di primo piano, tali da diventare importanti caratteristiche architettoniche di per sé. In questo articolo si esamineranno le scale di derivazione sanfeliciana. Queste scale sono state scelte per il peculiare valore urbano, spaziale e costruttivo, e sono state oggetto di una campagna di rilievo architettonico ed ambientale. Quadro sinottico GAETANO GINEX Le vie bizantine in Calabria: un caso studio.
Le scale aperte del ‘700 napoletano costituiscono evento urbano e architettonico di inusitata meraviglia e trovano nell’architetto Ferdinando Sanfelice (Napoli, 18 febbraio 1675 – 1 aprile 1748) esempi magistrali di inedita sperimentazione formale e strutturale. Sanfelice è stato uno degli architetti più creativi del Settecento napoletano, famoso soprattutto per le monumentali scale aperte da lui costruite. Degne di nota nell’architettura del Sanfelice sono infatti le scale. Piuttosto che essere concepite quali caratteristiche incidentali impostate a lato del cortile, l’architetto napoletano diede loro posizioni centrali e di primo piano, tali da diventare importanti caratteristiche architettoniche di per sé. In questo articolo si esamineranno le scale di derivazione sanfeliciana. Queste scale sono state scelte per il peculiare valore urbano, spaziale e costruttivo, e sono state oggetto di una campagna di rilievo architettonico ed ambientale. Sperimentare linee guida per interventi di conservazione e monitoraggio avanzato del patrimonio bizantino della Calabria. Il risultato finale sarà quindi la realizzazione di documenti multimediali e guide sperimentali utili al fruitore per ricostruire il quadro storico della Calabria bizantina. GAETANO GINEX Le vie bizantine in Calabria: un caso studio.