Nazionale AIIAO MODELLI E STRUMENTI ASSISTENZIALI

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Nazionale AIIAO MODELLI E STRUMENTI ASSISTENZIALI IV Congresso Nazionale AIIAO MODELLI E STRUMENTI ASSISTENZIALI Fare la differenza in oncologia Milano, 20-21 novembre 2015 1 1 1

I modelli assistenziali in oncologia: scale di valutazione SESSIONE MODELLI ASSISTENZIALI I modelli assistenziali in oncologia: scale di valutazione e approccio narrativo di Giovanna Artioli

Si tratta di una RIFLESSIONE che nel tempo si è strutturata, ma necessita ancora di contributi…. ***************** DA COSA HA AVUTO ORIGINE LA RIFLESSIONE ?

Origini e sviluppo di un pensiero attorno all’infermieristica L’esperienza professionale nella formazione lo studio e l’insegnamento di teorie infermieristiche e la riflessione sulla loro così scarsa capacità applicativa la tesi fondamentale: l’idea di uomo influisce sulla concezione di assistenza infermieristica ma quale idea di uomo?: la persona ‘essere di relazione’ la scoperta di nuovi ‘strumenti di relazione’: narrazione, counseling skills, agenda del paziente, autobiografia.. 4 4 4

Origini e sviluppo di un pensiero attorno all’infermieristica Il contatto con la pratica professionale la difficoltà/fallimento dell’applicazione reale di una teoria infermieristica proveniente da altri contesti la ‘potenza’, nella pratica, del modello biomedico legato alla malattia la consapevolezza di poter invertire la rotta: non dalla teoria alla pratica, ma dalla pratica verso una sua possibile integrazione, in un percorso di circolarità teoria-pratica leggere il modello italiano a partire dalla pratica, acquisirne consapevolezza e di lì partire per decidere in che direzione andare 5 5 5

Qual è oggi il modello prevalente nella pratica? ? ? ? ? ? Una ricerca svolta in un dottorato (2013) relativa a un dichiarato modello Gordon applicato nella clinica ha evidenziato…… Bisogni bio-fisiologici

La scienza infermieristica e i relativi paradigmi Il paradigma della totalità Il paradigma della simultaneità La contrapposizione tra positivismo e fenomenologia 7 7

Paradigma positivista o della totalità Prende le mosse dall’empirismo logico, che costruisce una concezione del mondo rigorosamente scientifica. Per quanto riguarda la ricerca, attribuisce un rilievo particolare all’osservazione e alla sperimentazione. I principali esponenti del paradigma ritengono che nella persona umana si possono studiare singole parti o aspetti per individuare gli eventuali problemi di assistenza infermieristica Il metodo d’elezione è il problem solving scientifico o processo di Nursing e Lo strumento è il Piano di assistenza (cartaceo, informatizzato...) L’ambito di analisi della persona è rappresentato dai bisogni/problemi legati alla malattia 8 8

Paradigma fenomenologico o della simultaneità O Interpretativo, si ispira alla fenomenologia esistenziale, che dà risalto alle realtà umane complesse, interiori, integrate con il contesto (i vissuti, i sentimenti, le idee, le interpretazioni, i significati..). I suoi esponenti si rifanno alla tradizione delle scienze umane e utilizzano metodi interpretativi del fenomeno Il metodo fondamentale è interpretativo del fenomeno Gli strumenti utilizzati sono di natura qualitativa (i diversi strumenti della comunicazione/relazione: il colloquio, l’agenda del paziente, la narrazione, l’autobiografia..) Gli ambiti di analisi della persona sono costituiti anche dai vissuti, dalle emozioni, dai significati, dalle storie personali narrate…. 9 9

Quale Modello ne deriva per la pratica? VERSO Il MODELLO INTEGRATO Modello positivista Modello fenomenologico 10 10 10

Nel 2005 il primo contributo: Assessment infermieristico Approccio orientato alla persona (*) (*) Artioli G, Copelli P., Assessment infermieristico. Approccio orientato alla persona, Poletto Editore, Milano 2005

Struttura concettuale Concetto di uomo: multidimensionalità e relazione Concetto di malattia: disease + illness Approccio integrato quantitativo (scale di valutazione) + qualitativo (intervista semistrutturata) che indaga: dimensione bio-fisiologica psicologica sociale valoriale Modello: Individuazione dei bisogni o dimensioni della persona (18 bisogni) Valutazione multidimensionale della persona Conoscenza e competenza per la decisionalità del professionista dia. 13 13

Bisogni e dimensioni della persona 1. Riposo e sonno 2. Movimento 3. Integrità dei tessuti 4. Alimentazione 5. Eliminazione intestinale 6. Eliminazione urinaria 7. Respirazione 8. Integrità sensoriale e cognitiva 9. Cura di sè 10. Sicurezza fisica 11. Libertà dal dolore 12. Comunicazione 13. Immagine corporea 14. Stress, coping, adattamento e qualità di vita 15. Autonomia e autodeterminazione 16. Vissuti di malattia e tono dell’umore 17. La dimensione socio-culturale: persona, famiglia e comunità 18. La dimensione valoriale-spirituale 14 14

Nel 2007: 2° contributo: la scoperta degli strumenti di relazione da applicare all’infermieristica

Therapeutic emplotment Nuovi strumenti per l’assistenza infermieristica L’Agenda del paziente Le counseling skills La narrazione L’autobiografia Therapeutic emplotment 16 16

Nel 2010 il 3° contributo 17 17

Modello Narrativo (ad integrazione) (*) Struttura concettuale Persona: esperienza soggettiva (interiore) Salute/malattia: disease + illness + sikness Ambiente: unità persona/famiglia Assistenza infermieristica: prendersi cura + curare + comprendere + accompagnare Al modello tradizionale utilizzato nella pratica si integra la narrazione per identificare il problema (*) Marcadelli S. Artioli G. Nursing narrativo. Un approccio innovativo all’assistenza. Maggioli Editore 2010 18 18

NARRAZIONE E’ il racconto dell’esperienza di malattia del paziente e/o del familiare. Si colloca in una dimensione privilegiata all’interno della relazione tra infermiere/sanitario e paziente. In particolare, può essere utilizzata in diversi modi: per migliorare la qualità della comunicazione, la qualità della vita, per migliorare la cura (in termini di outcome di salute) Per favorire l’adattamento alla condizione di malattia ….... 19 19

prendersi cura globale della persona, Utilizzare la narrazione nell’assistenza significa: riconoscere che anche le storie personali, le emozioni, le percezioni soggettive, le interpretazioni, i significati di malattia possono essere oggetto dell’attenzione dell’infermiere, significa entrare nella prospettiva del prendersi cura globale della persona, cioè riusciamo a valutare anche quei bisogni psicosociali, che normalmente nella realtà non consideriamo 20 20

(tradizionale + narrativo): Nel modello integrato (tradizionale + narrativo): I “casi” sono l’insieme dei dati/informazioni che si raccolgono con l’accertamento eseguito con metodo tradizionale; le “storie” sono invece quei racconti narrati direttamente dalle persone, che vengono interpretati narrativamente. Casi e storie sono utilizzati insieme per arrivare alla diagnosi infermieristica 21 21

Il caso della signora Albina, ovvero di una dispnea da sforzo, ingravescente, in presenza di edemi declivi. Un esempio: La storia della Signora Albina Ovvero “non vorrei che fosse la mia fine” 22 22

Assessment della persona 4° contributo Riedizione di Assessment della persona In pubblicazione (febbraio 2016) 23 23

Struttura concettuale Concetto di uomo: multidimensionalità e relazione Concetto di malattia: disease + illness + sickness Approccio integrato quantitativo (scale di valutazione) + qualitativo che utilizza: Intervista semi-strutturata Agenda del paziente Intervista narrativa Individuazione dei bisogni o dimensioni della persona (23 bisogni) Conoscenza e competenza per la decisionalità del professionista Interprofessionalità degli autori (Documento in progress….) dia. 24 24

Bisogni e dimensioni della persona Bisogni e dimensioni della persona 1. Riposo e sonno 2. Movimento 3. Integrità dei tessuti 4. Nutrizione 5. Eliminazione intestinale 6. Eliminazione urinaria 7. Funzionalità respiratoria 8. Percezione sensoriale e cognitiva 9. Cura di sè 10. Sicurezza 11. Dolore 12. Omeostasi termica 13. Funzionalità cardiovascolare 14. Comunicazione 15. Immagine corporea 16. Adattamento allo stress, resilienza e strategie di coping 17. Autonomia e autodeterminazione 18. Vissuti, speranza e aspettative 19. La dimensione socio-culturale: persona, famiglia e comunità 20. La dimensione valoriale-spirituale, cultura, etnia 21. Aderenza terapeutica e self empowerment 22. Autostima e autoefficacia 23. Tono dell’umore 25 25

Un esempio: Stress, resilienza e coping Il concetto di resilienza si riferisce proprio alla capacità di riorganizzare positivamente la propria vita dinanzi alle difficoltà e quindi di mantenere un discreto livello di adattamento anche in condizioni di vita molto sfavorevoli (essere flessibili e resistere agli urti). Scale di valutazione 1. Ego-Resilience Scale (Block & Block, 1980; Block & Kremen, 1996), 2. Resilience Scale (Wagnild & Young, 1993), (validata in ital.) Connor-Davidson Resilience Scale (Connor & Davidson 2003) (validata in italiano) = Disturbo Post-Traumatico da Stress (ricerca con ‘espressive writing’) Resilience Scale for Adults (Fridborg, Hjemdal, Rosenvinge & Martinussen, 2003) Brief Resilient Coping Scale (Sinclair & Wallston, 2004). Strumento qualitativo Intervista semistrutturata Agenda del paziente Intervista narrativa 26 26

Esempi di spezzoni narrativi Stress, resilienza e coping Esempi di spezzoni narrativi Storia della malattia Mi parli un po’di lei. Quando ha avuto inizio il suo problema? E’ cambiata la sua vita in seguito all’esperienza che sta vivendo? Percezione del vissuto di malattia Significato attribuito alla malattia Evoluzione futura della vita e della malattia (minaccia reale/percepita al benessere) “I tanti controlli, le corsie dell'ospedale, il corridoi infiniti, via e vai di gente con espressioni di dolore. E' stato faticoso!” “L'aiuto di chi mi è stato vicino ha cambiato la parola, il terrore quando mi hanno detto la prima volta: tu hai un tumore” ‘‘ Non penso al domani, è troppo lontano, nebuloso... penso all'oggi. Alle visite che devo fare.’’

Un esempio: VISSUTI, SPERANZA ED ASPETTATIVE Psychological Distress Inventory (PDI, Morasso et al., 1996) Auto o etero somministrato Composto da 13 item che misurano il disagio psicologico generale (distress). Messo a punto per i pazienti con malattia neoplastica, fa riferimento all’esperienza dell’ultima settimana del paziente. Può essere utilizzato anche con altre tipologie di patologia. Mental Adjustment to Cancer (MAC; Greer, 1987). Versione italiana a cura di Grassi & Watson (1992) Auto o etero somministrato 40 item su scala Likert che misurano 5 tipologie di risposte emozionali: Spirito combattente, Negazione/Evitamento, Fatalismo, Preoccupazione ansiosa Impotenza/Sfiducia. Specifico per i pazienti con malattia oncologica. Esiste una versione ridotta, il mini-MAC, più facile e veloce da somministrare. Il mini-MAC è stato preliminarmente adattato al campione italiano (Grassi, Buda, Cavana, Annunziata, Torta, & Varetto, 2005) 28 28

PSYCHOLOGICAL DISTRESS INVENTORY (PDI) Nel corso dell’ultima settimana: Per nulla Poco Abbastanza Molto Moltissimo 1. Pensa che la sua voglia di parlare con gli altri sia diminuita? □ 2. Si è sentito tranquillo? 3. Ha avuto momenti di ansia, di tensione interna? 4. Si è sentito stanco, senza energia? 5. Si è sentito più solo? 6. Si è sentito meglio? 7. Ha avuto momenti di sconforto o depressione? 8. Pensa che la sua malattia possa averle creato problemi di immagine fisica che prima non c’erano? 9. Si è sentito senza valore? 10. Si è sentito senza volontà? 11. L’interesse per il mondo che la circonda è diminuito? 12. Le è sembrato che il suo desiderio sessuale sia diminuito? 13. La sua malattia ha influenzato negativamente le sue relazioni con gli altri? Le risposte vanno codificate in modo tale che: Per nulla = 1; Poco = 2; Abbastanza = 3; Molto = 4; Moltissimo = 5

necessità di prendere decisioni nel presente? Scenari futuri o necessità di prendere decisioni nel presente? ****** 30 30

Bibliografia di riferimento Artioli G., Montanari R. e Saffioti A., Counseling e professione infermieristica, Carocci Faber 2003 Artioli G., Copelli P., Assessment infermieristico: un approccio orientato alla persona Poletto Editore, Milano 2005 Artioli G. e Amaducci G., Narrare la malattia, nuovi strumenti per l'assistenza infermieristica, Carocci Editore, 2007 Marcadelli S. e Artioli G:, Nursing Narrativo. Un approccio innovativo per l'assistenza. Maggioli Editore, 2010 Tropea S., 'Therapeutic emplotment': a new paradigm to explore the interaction between nurses and patients with a long-term illness. J Adv Nurs. 2012 Apr;68(4):939-47. doi: 10.1111/j.1365-2648.2011.05847 La Sala R, Foà C, Artioli G, Mancini T, Sarli L. Therapeutic adherence and health outcomes in acute coronary syndrome (SCA) patient: the role of nursing. Acta Biomed. 2014 Jun 24;85(3):14-27. PMID: 25265440 [PubMed - in process] Artioli G., Copelli P., Foà C., La Sala R, Valutazione della persona, Poletto editore, Milano, in press