LE FRATTURE DELL’ACETABOLO Prof. G. Guido, Dott. V. Bottai

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LE FRATTURE DELL’ACETABOLO Prof. G. Guido, Dott. V. Bottai UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI PISA U.O. ORTOPEDIA E TRAUMATOLOGIA II Direttore: Prof. R. Capanna LE FRATTURE DELL’ACETABOLO Prof. G. Guido, Dott. V. Bottai

FRATTURE ACETABOLO “FRATTURE DIFFICILI”

FONDAMENTALE PER SCELTA E BUONA RIUSCITA TRATTAMENTO CLASSIFICAZIONE FONDAMENTALE PER SCELTA E BUONA RIUSCITA TRATTAMENTO CLASSIFICAZIONE JUDET-LETOURNEL

FRATTURE PELVI ANZIANO EPIDEMIOLOGIA FRATTURE PELVI ANZIANO INCREMENTO DI TUTTE LE FRATTURE PELVICHE IN > 60 aa (Kannus I., 2000; Ferguson TA., 2010) 1970-1977 INCREMENTO FRATTURE PELVICHE 23%; INCREMENTO FRATTURE PELVICHE IN PAZ. OSTEOPOROTICI DAL 18-64% (Kannus I 2000) STUDIO MULTICENTRICO SU 3260 PAZ. CON TRAUMI PELVICI INCREMENTO DI INCIDENZA IN PAZ. ETA’ 50-70 aa (Gansslen A.1996) PAZ. 80 aa INCIDENZA FRATTURE PELVICHE 4 vv MAGGIORE RISPETTO A PAZ. DI 60 aa (Krappinger D., 2010)

FRATTURE ACETABOLO ANZIANO EPIDEMIOLOGIA FRATTURE ACETABOLO ANZIANO FRATTURE ACETABOLO = 10-20% FRATTURE PELVICHE IN PAZ. OSTEOPOROTICI (Callaway DW., 2007) INCREMENTO DELLE FRATTURE ACETABOLARI SCOMPOSTE IN PAZ. > 60 aa DAL 10% AL 24% (Ferguson TA., 2010) FRATTURE ACETABOLO SONO ASSOCIATE A FRATTURE IN ALTRA SEDE IN PAZ. > 65 aa SOLO NEL 30% (Butterwick D., 2015)

EZIOPATOGENESI FRATTURE ACETABOLO PATTERN DI FRATTURA GIOVANE ANZIANO 50% traumi a bassa energia TRAUMA REGIONE TROCANTERICA CON TRASMISSIONE FORZE ANTEROMEDIALMENTE A: -COLONNA ANT. -PARETE ANT. -LAMINA QUADRILATERA 82% traumi ad alta energia PARETE POSTERIORE (Letournel E., 1993) PATTERN DI FRATTURA

PATTERN FRATTURE ACETABOLO PAZIENTE ANZIANO “GULL SIGN” 23-26% colonna anteriore e posteriore 15-19% colonna anteriore + frattura trasversa incompleta 11-19% colonna anteriore isolata 8-13% parete posteriore isolata (38% associate a impatto marginale, 44% associate a pluriframmentarietà) 0,4-2% colonna posteriore isolata Ferguson TA., 2010 Daruka JS., 2014

APPROCCIO MULTISPECIALISTICO DIAGNOSI PAZIENTE ANZIANO CRITICITA’ AGGIUNTE DIAGNOSI TARDIVA (AUMENTO MORTALITA’) (Lehmann R., 2008) DOLORE PERCEPITO IN MANIERA DIFFERENTE, MINORE COLLABORAZIONE (Gibson SJ., 2001) NECESSITA’ VALUTAZIONE DI: - COMORBIDITA’, STATO CLINICO ANTECEDENTE FRATTURA (CHARLSON INDEX) (ASA Am Society of Anestesiology) ASPETTATIVA DI VITA, - QUADRO ARTROSICO ANTECEDENTE - QUALITA’ OSSO APPROCCIO MULTISPECIALISTICO (Guerado EB., 2012)

DIAGNOSI VALUTAZIONE TC

FRATTURE COMPOSTE DA INSUFFICIENZA DIAGNOSI SOPRATTUTTO FRATTURE COMPOSTE DA INSUFFICIENZA 20% Tc NEGATIVA HANNO RMN POSITIVA (Hakkarinen DK., 2012) 5% RIMANGONO SOTTODIAGNOSTICATE SOPRATTUTTO IN OSSO POROTICO (Dominguez S., 2005)

SIA CHIRURGICO CHE CONSERVATIVO TRATTAMENTO SIA CHIRURGICO CHE CONSERVATIVO MANTENERE FUNZIONALITA’ ANCA RIDURRE TEMPI DISABILITA’ RIDURRE COMPLICANZE A BREVE E LUNGO TERMINE FINALITA’ GIOVANE = ANZIANO (Manson T., 2016) SCELTA TRATTAMENTO STATO SALUTE RICHIESTE FUNZIONALI QUALITA’ OSSO (OSTEOPOROSI) QUADRO ARTROSICO ANZIANO INDICAZIONE CHIRURGICA QUANDO, RISPETTO AD UN TRATTAMENTO INCRUENTO, DIMINUISCE LA % DI EVENTUALE SUCCESSIVO IMPIANTO PROTESICO

TRATTAMENTO INCRUENTO ANZIANO INDICAZIONI TRATTAMENTO INCRUENTO ANZIANO FRATTURE MINIMAMENTE SCOMPOSTE E STABILI CONGRUENZA DELLA SUPERFICIE ARTICOLARE LIMITAZIONI ARTICOLARI PREFRATTURATIVE (GRADO DI ARTROSI) COMORBIDITA’ CHE CONTROINDICHINO L’ATTO CHIRURGICO (Manson T., 2016) (Buller L.T.., 2015) (De Bellis UG., Calori GM., 2013) PESSIMA QUALITA’ OSSEA

CONTROINDICAZIONI TRATTAMENTO INCRUENTO ANZIANO INSTABILITA’ POSTERIORE INTERESSAMENTO DI ZONE DI CARICO INTERESSAMENTO DELLA LAMINA QUADRILATERA CON MEDIALIZZAZIONE DELLA TESTA FEMORALE (Manson T., 2016) (Buller L. T., 2015) (De Bellis UG., Calori GM., 2013)

TRATTAMENTO INCRUENTO ANZIANO CONTROINDICAZIONI TRATTAMENTO INCRUENTO ANZIANO INDICAZIONI TRATTAMENTO CHIRURGICO ANZIANO TIMING TIPOLOGIA

TRATTAMENTO CHIRURGICO TIMING PAZIENTI CON 3 O PIU’ COMORBIDITA’ IMPORTANI TRATTATI ENTRO LE 24 ORE HANNO > MORTALITA’ (Sexson SB.,1987) ATTESA > 2 GG RADDOPPIA LA MORTALITA’ AD 1 ANNO DALLA FRATTURA (Zuckermann JD 1999) STABILIZZAZIONE DEFINITIVA PRECOCE DIMINUISCE LA MORBIDITA’ (Vallier HA., 2010) TEMPI CHIRURGICI E PERDITE EMATICHE NON CAMBIANO SIGNIFICATIVAMENTE PER CHIRURGIA ESEGUITA DOPO LE 48 ORE (Dailey SK., 2014) TIMING DETTATO DALLA STABILITA’ DEL PAZIENTE (Brian W., 2012)

ALTERNATIVE CHIRURGICHE TRATTAMENTO ALTERNATIVE CHIRURGICHE

TRATTAMENTO CHIRURGICO SINTESI TRATTAMENTO DI SCELTA PER MOLTE FRATTURE DELL’ANZIANO (Buller L.T., 2015) FONDAMENTALE RICERCA DI RIDUZIONE QUANTO PIU’ ANATOMICA POSSIBILE (Bastian JD., 2013; O’Toole RV., 2014) PERCENTUALE DI PROTESIZZAZIONE A DISTANZA VARIABILE IN BASE ANCHE ALLA PORZIONE ACETABOLARE INTERESSATA (MansonT., 2016) QUALITA’ OSSO GIOCA UN RUOLO DETERMINANTE (Hill Brian W., 2012) ANZIANO RISULTATI PEGGIORI RISPETTO AL GIOVANE (Ferguson TA., 2010, Mears DC., 2003)

TRATTAMENTO CHIRURGICO SINTESI + PROTESI PAZIENTI ALTAMENTE SELEZIONATI (Jauregui J., 2015) - FRATTURA ESTREMAMENTE COMMINUTA, - LES IMPATTO DELLA TESTA FEMORALE, - LES. DA IMPATTO DEL “DOME” > 40%, FRATTURA ASSOCIATA TESTA-COLLO FEMORE, - MARCATA ARTROSI PRE-ESISTENTE - OSTEOPOROSI RITARDO ATTO CHIRURGICO (Pagenkopf E., 2006) SINTESI FRATTURA SUFFICIENTE PER PERMETTERE STABILITA’ COTILE (Manson T., 2016) RIDUCE I TEMPI DI NON CARICO? (Mears DC., 2002; Hill B.W., 2012)

SINTESI vs SINTESI+PROTESI ANZIANO COMPLICANZE SINTESI vs SINTESI+PROTESI ANZIANO Butterwick D., 2015

TRATTAMENTO CHIRURGICO “DELAYED PROSTHESIS” DOPO TRATTAMENTO INCRUENTO DOPO FALLIMENTO SINTESI SCELTA INIZIALE CHE SEGUE STABILIZZAZIONE SENZA RICERCA ACCURATA RIDUZIONE IN PAZIENTI SELEZIONATI20

CONSIDERAZIONI FRATTURE ACETABOLO IN PROGRESSIVO AUMENTO NELL’ANZIANO CON COMPLICAZIONI AGGIUNTE AUMENTO ASPETTATIVA VITA E CAMBIAMENTO RICHIESTE FUNZIONALI HA DETERMINATO EVOLUZIONE ANCHE DEL TRATTAMENTO CHIRURGICO LA MAGGIOR PARTE SONO A BASSA ENERGIA E COME TALI SONO A TUTTI GLI EFFETTI FRATTURE DA FRAGILITA’ VALUTAZIONE QUALITA’ OSSA FONDAMENTALE PER CORRETTA SCELTA TRATTAMENTO CURA DELL’OSSO ALTRETTANTO IMPORTANTE PER OTTIMIZZARE RISULTATO E MOTIVI MEDICO-LEGALI

CONCLUSIONI PRINCIPALI DIFFERENZE GIOVANE/ANZIANO -COMORBIDITA’ E RICHIESTE FUNZIONALI ARTROSI QUALITA’ OSSEA GIOVANE INDICAZIONE PRINCIPALE E’ LA SINTESI, NELL’ANZIANO PER ETA’, QUALITA’ OSSEA, EVENTUALE ARTROSI VI PUO’ ESSERE UNA FASCIA DI PAZIENTI CON INDICAZIONE A COMBINAZIONE SINTESI-PROTESI O A EVENTUALE PROTESI POSTICIPATA A FRATTURA CONSOLIDATA IN CASO DI TRATTAMENTO INCRUENTO

GRAZIE