Capitolo V. Schizofrenia e altri disturbi psicotici
Allucinazioni ≠ Illusioni Allucinazione: percezione sensoriale che ha il senso impellente di realtà di una percezione oggettiva, ma si manifesta in assenza di una stimolazione esterna del relativo organo di senso Allucinazioni ≠ Illusioni Delirio: falsa convinzione che comporta un’interpretazione non corretta di percezioni ed esperienze Bizzarri ≠ Non bizzarri
Principali tipi di delirio Controllo Erotomaniaci Gelosia Grandiosità Inserzione del pensiero Persecuzione Riferimento Somatico Trasmissione del pensiero
Sintomi psicotici positivi: allucinazioni deliri eloquio disorganizzato comportamento grossolanamente disorganizzato o catatonico Sintomi negativi: appiattimento dell’affettività alogia abulia
Schizofrenia Devono essere presenti almeno due sintomi psicotici positivi e negativi Varie tipologie: paranoide disorganizzato catatonico indifferenziato residuo Fasi del decorso: prodromica attiva residuale
Disturbo delirante: uno o più deliri non bizzarri che persistano per almeno un mese Disturbo psicotico breve: insorgere improvviso di uno o più sintomi psicotici positivi Disturbo schizoaffettivo: sintomi psicotici combinati con caratteristiche del disturbo dell’umore Disturbo schizofreniforme: sintomi positivi della schizofrenia ma di durata inferiore
La familiarità nella schizofrenia Se un familiare soffre di schizofrenia, gli altri membri hanno probabilità più elevata di sviluppare la malattia La percentuale di coppie di gemelli monozigoti, che presentano lo stesso disturbo, è del 48% contro il 17% dei gemelli dizigoti Dal confronto tra bambini adottati, quelli che hanno genitori biologici schizofrenici hanno un rischio superiore di sviluppare la malattia
Eziologia della schizofrenia Anomalie strutturali: dilatazione dei ventricoli (riduzione tessuto cerebrale e perdita di materia grigia nell’area prefrontale) Sistema dopaminergico: eccessiva trasmissione dopaminergica (anfetamine) Diatesi-stress I fattori genetici sono predisponenti, ma è necessario l’intervento di fattori ambientali per l’insorgere della patologia
Frieda Fromm-Reichmann: madre schizofrenogena Scuola di Palo Alto: disfunzioni di comunicazione all’interno della famiglia (doppio legame) Due o più persone Esperienza ripetuta Ingiunzione primaria negativa Ingiunzione secondaria in conflitto con la prima Terza ingiunzione che impedisce alle vittime di sfuggire alla situazione La vittima impara a percepire la realtà secondo il doppio legame Christopher Frith: meta rappresentazione o consapevolezza di sé
Trattamento (integra farmacologia e interventi psicosociali) Ricovero in fase acuta (servizi di diagnosi e di cura) Famiglia: interventi mirati ad abbassare l’emotività espressa familiare Trattamento riabilitativo psicologico: social skills training addestramento a un lavoro retribuito - recupero e potenziamento delle competenze cognitive di base
Diagnosi precoce della schizofrenia Riconoscimento dell’esordio psicotico e assistenza precoce Valutazione e trattamento della crisi Sostegno nella fase di recupero Valutazione diagnostica: SCID, Brief Psychiatric Rating Scale, PANSS Terapia farmacologica: neurolettici (basse dosi)
Regola dei terzi Dopo un episodio psicotico acuto: un terzo guarirà e tornerà a svolgere la vita precedente un terzo si riprenderà dalla fase acuta, ma dovrà continuare a prendere farmaci e avrà una riduzione nel rendimento sociale e lavorativo un terzo evolverà verso una condizione cronica
Nel trattamento della schizofrenia storicamente sono state attuate metodiche di dubbia o nulla fondatezza teorica (metodica elettroconvulsivante, lobotomia frontale) Elementi che hanno favorito queste metodiche: assenza di risorse alternative nel trattamento degli psicotici sovrastima dei vantaggi rispetto ai rischi risultati molto rari ma presenti spregiudicatezza della classe medica nella difesa del proprio ruolo autoconvincimento di poter fare qualcosa di utile una medicina non ancora basata sulle evidenze