Struttura del mercato e Entrata:

Slides:



Advertisements
Presentazioni simili
Forme di mercato La distinzione tra le diverse forme di mercato
Advertisements

Mercati non concorrenziali
11 ECONOMIA INDUSTRIALE (MERCATO, CONCORRENZA, REGOLE) LEZ 12 Augusto Ninni Università di Parma a.a
Corso di “Economia Industriale Internazionale”
1 Facoltà di Economia U niversità degli Studi di Parma Corso di Economia Industriale Cap. 11 Anno Accademico
Concorrenza perfetta e innovazione di prodotto
La condizione di equilibrio dell'impresa che massimizza il profitto Problema dellimpresa Scegliere il livello di produzione che massimizza il profitto.
LE FORME DI MERCATO.
PARTE IX CONCORRENZA PERFETTA.
CORSO DI ECONOMIA INDUSTRIALE
Facoltà di Economia Università degli Studi di Parma Corso di Economia Industriale Cap. 11 Anno Accademico
Microeconomia Introduzione Teoria del consumatore Impresa e produzione
CONCORRENZA PERFETTA bene omogeneo (es
FORME DI MERCATO: CAP 7: monopolio (1 solo venditore) e concorrenza monopolistica (bene differenziato) CAP 8: concorrenza perfetta (bene omogeneo) Determinazione.
1 Facoltà di Economia U niversità degli Studi di Parma Corso di Economia Industriale Cap. 6 Anno Accademico
Il mercato.
Struttura del mercato e Entrata: Cenni Costi di entrata Scala minima efficiente Barriere all’entrata Prezzi predatori Altre forme di deterrenza.
La domanda di lavoro dell’impresa concorrenziale Nelle lezioni precedenti abbiamo fornito un quadro di riferimento per l’analisi dei MERCATI DEI PRODOTTI.
23 DIFFERENZIAZIONE DEI PRODOTTI L’argomento: le imperfezioni della concorrenza le imperfezioni della concorrenza Oggi impareremo i concetti di: prodotti.
REGOLAMENTAZIONE DELLE IMPRESE PUBBLICHE
CONCORRENZA PERFETTA bene omogeneo (es. agri, tessile) domanda dell’impresa piatta impresa price-taking decide solo la quantità in equilibrio P=MC (e D=S)
21 l’offerta concorrenziale NEL LUNGO PERIODO L’argomento: la curva d’offerta di mercato la curva d’offerta di mercato in un’ industria concorrenziale.
Abbiamo visto che i salari reali sono determinati dai vantaggi assoluti (ovvero dalla produttività)…
Lezione 16 Concorrenza perfetta Nuovo libro 7.1.3; Vecchio libro
Business Planning Dall’idea al progetto imprenditoriale
L’impresa perfettamente concorrenziale
CONCORRENZA PERFETTA bene omogeneo (es
Classe 3 La Domanda di Lavoro Stefano Gagliarducci
Imposta sul reddito d’impresa
Lezione 17 Concorrenza imperfetta e monopolio saltare e e 8.3; 8.4
Capitolo 6 Imprese e incentivi
Capitolo 7 Equilibrio nei mercati concorrenziali
Capitolo 7 Equilibrio nei mercati concorrenziali
La funzione di domanda di mercato delle biciclette è
Offerta in concorrenza perfetta: il lato dei costi
Regolamentazione delle imprese pubbliche
Efficienza, carenze dei mercati e implicazioni per l’intervento pubblico (la prospettiva “costruttivistica) (parte 1)
Scheda e curva di offerta
Microeconomia 10 cfu Docente: Dimitri Paolini
I DAZI IN CONCORRENZA IMPERFETTA
SODDISFARE LE OPPORTUNITÀ DI MARKETING
Le barriere all’entrata
Concorrenza perfetta e concorrenza monopolistica
I fondamenti della concorrenza imperfetta
Nuove teorie del commercio internazionale
Innovazione tecnologica come fonte di vantaggio competitivo
L’approccio all’analisi di settore
Prezzo iniziale  4  Q1 = Q2 = 8
Corso di Economia e Gestione delle Imprese
SCHEMA MODELLO DI BUSINESS PLAN
FORME DI MERCATO: CAP 7: monopolio (1 solo venditore) e concorrenza monopolistica (bene differenziato) CAP 8: concorrenza perfetta (bene omogeneo) Determinazione.
Esercitazione 5 Economia Politica - Terracina
Esercitazione 5 Economia Politica - Terracina
REGOLAMENTAZIONE DELLE IMPRESE PUBBLICHE
IL RAPPORTO IMPRESA- AMBIENTE
Il vantaggio di costo un’impresa possiede un vantaggio di costo quando riesce a produrre a costi unitari comparativamente più bassi dei concorrenti.
Il commercio internazionale
Le barriere all’entrata
Lezione 9 Prof. Giorgia Giovannetti
La ‘concorrenza’ Economia
La concorrenza perfetta
Il mercato nel pensiero economico Lezione 8 Cournot
1.2 Il funzionamento del mercato del lavoro
Economia politica Lezione 17
Economie di scala e di differenziazione
Il mercato nel pensiero economico Lezione 15 Concorrenza monopolistica
Capitolo 11 La concorrenza perfetta
IL MODELLO DI CHAMBERLIN DI CONCORRENZA MONOPOLISTICA
I mercati contendibili
Capitolo 12 Il monopolio.
Transcript della presentazione:

Struttura del mercato e Entrata: Costi di entrata Scala minima efficiente Barriere all’entrata Prezzi predatori Altre forme di deterrenza

Struttura del mercato Finora abbiamo sempre considerato come un dato la struttura di mercato (es. monopolio, oligopolio, concorrenza perfetta) Cosa determina il numero di imprese operanti e la loro dimensione? Misure della concentrazione del mercato: Numero di imprese operanti Quota di mercato detenuta dall’impresa più grande, o dalle n imprese più grandi Indice di Herfindahl: somma del quadrato delle quote di mercato di tutte le imprese (minimo 0 – max 1)

Numero di imprese in equilibrio Ipotesi: imprese simmetriche libertà di entrata In equilibrio: nessuna impresa attiva deve avere incentivo ad uscire dal mercato  П(n*)  0 Nessuna impresa non attiva desidera entrare sul mercato  П(n*+1) < 0 Il numero di imprese dipenderà dalla dimensione del mercato e dalla struttura dei costi

Concentrazione in Germania, Francia e Belgio C4 (%) in Germania C4 (%) in Belgio 100 100 80 80 60 60 40 40 20 20 C4 (%) in Francia C4 (%) in Francia 20 40 60 80 100 20 40 60 80 100 C4 misura le quote di mercato delle prime 4 imprese in ordine decrescente di dimensione. Ogni punto rappresenta un settore produttivo (un’industria)

Struttura dei costi AC MC MC AC q* q min AC economie di scala diseconomie di scala q* min AC q

Dimensione efficiente Rendimenti di scala crescenti  costo medio decrescente Misura delle economie di scala:  = AC/MC Se  > 1  economie di scala Se  < 1  diseconomie di scala Se  = 1  dimensione efficiente Se i costi medi sono sempre decrescenti  dimensione efficiente “infinita” Scala minima efficiente: dimensione minima per la quale il costo medio dell’impresa è vicina al suo minimo (es. max 10% in più del costo minimo)

Economie di scala e concentrazione Economie di scala (e scala minima efficiente) sono concetti strettamente collegati al rapporto tra costi fissi e costi marginali Maggiore è il rapporto tra costi fissi e costi marginali, più sono elevate le economie di scala (e la scala minima efficiente) … … e maggiore è la concentrazione del mercato I costi fissi agiscono da barriera all’entrata (specie se si tratta di costi “sunk”)

Dimensione e struttura del mercato Concorrenza à la Cournot. Costi: C = F + c qi Domanda Q = (a − P) S , dove S è una misura della dimensione del mercato Profitti di equilibrio: Π(n) = S [(a-c)/(n+1)]2 - F Equilibrio Free entry Π(n) ≥ 0 ≥ Π(n + 1) S Π(n) = 0 ⇒ n = (a − c) √ − 1 F S n = (a − c)√ − 1 F

Il valore di equilibrio di n Cresce in a, S Decresce in F , c La relazione tra S e n è crescente ma meno che proporzionale Intuizione: un alto S porta ad un maggiore n, ma un alto n porta ad una riduzione di p, che a sua volta limita l’aumento di n

Altri fattori rilevanti La concentrazione del mercato può dipendere, oltre che da fattori tecnologici: Eventi storici particolari che hanno determinato un vantaggio competitivo durevole (es. vantaggio tecnologico, brevetti) Costi di entrata “endogeni”  i costi di entrata possono essere una funzione crescente della dimensione del mercato (es. pubblicità) Regolamentazione del mercato

Deterrenza all’entrata Le decisioni di entrata su un mercato possono dipendere dal comportamento strategico delle imprese già operanti Supponiamo esista un’unica impresa sul mercato. Di fronte alla “minaccia” di entrata di un’altra impresa, essa potrà reagire: lasciando spazio all’entrante (accomodando) cercando di bloccare l’entrata del concorrente

Entrata su un mercato Potenziale entrante Monopolista (incumbent) Non entra Monopolista (incumbent) (0, 50) Bloccare Accomodare (xB, yB) (xA, yA)

Entrata bloccata e minaccia credibile I costi di entrata determinano la convenienza o meno a bloccare l’entrata Entrata bloccata: il costo di entrata è talmente alto che il monopolista può produrre l’output di monopolio senza preoccuparsi della minaccia di entrata Quando il costo di entrata è basso, il monopolista dovrà accordare l’entrata perché la sua minaccia di reazione non è credibile (bloccare l’entrata è troppo costoso) A livelli intermedi del costo di entrata, la minaccia può essere credibile  il monopolista può scegliere di  la propria capacità produttiva rispetto a quella di monopolio, ma di un  appena sufficiente a scoraggiare l’entrata

Prezzi predatori Reagire all’entrata dell’impresa concorrente abbassando i prezzi al di sotto del costo marginale La strategia può essere vincente: se l’impresa dispone di adeguate risorse finanziarie Se i prezzi bassi fungono da segnale di efficienza produttiva e quindi scoraggiano le imprese concorrenti Quando il controllo di una quota minima di mercato è fattore cruciale per “sopravvivere” nel lungo periodo Quando la strategia non viene individuata dall’autorità antitrust!

Altre forme di deterrenza Proliferazione prodotti Contratti a lungo termine Vendite collegate e bundling