Temperatura dell’aria La meteorologia è una branca della scienza che studia i fenomeni fisici che avvengono nell’atmosfera. Si occupa di due aspetti: tempo atmosferico e clima. Tempo atmosferico e clima dipendono da una serie di variabili legate tra di loro: Temperatura dell’aria; Pressione atmosferica; Umidità; Precipitazioni; Vento.
La temperatura dell’aria La temperatura dell’aria dipende dal calore che proviene dal Sole e da quello che viene riflesso dalla superficie terrestre. In un dato luogo dipende: Dall’ora del giorno; Dalla stagione; Dall’esposizione. Considerando luoghi diversi la temperatura dell’aria dipende: Latitudine: è più alta all’equatore e minore ai Poli; Altitudine: gli strati più bassi dell’atmosfera ricevono più calore dalla Terra.
La pressione atmosferica L’aria è materia e come tutte le cose materiali ha in peso. L’azione di questo peso sui tutti i corpi esercita una pressione, chiamata pressione atmosferica. La pressione atmosferica è la forza esercitata dall’aria sull’unità di superficie. A livello del mare la colonna d’aria sovrastante esercita una pressione di 1033 g su centimetro quadrato di superficie. Questo peso è uguale al peso di una colonna di mercurio (Hg) alta 760 mm. Questo valore è utilizzato come unità di misura della pressione atmosferica e si chiama atmosfera (atm): 1 atm = 760 mm Hg = 1033 g/cm2 = 1013 mbar
Isobare, cicloni e anticicloni I meteorologi per analizzare come si modifica nel tempo la pressione atmosferica, utilizzano delle carte delle ISOBARE, ossia certe geografiche dove però sono tracciate linee che uniscono punti con uguale pressione. L’unità di misura della pressione utilizzate in meteorologia è il millibar. Come già visto una atmosfera corrisponde a 1013 millibar. Accanto a ciascuna isobara è indicato un valore che corrisponde ai millibar.
Dall’osservazione delle carte delle isobare precedenti cosa possiamo dedurre? Che ‘’il peso’’ dell’aria atmosferica non è sempre le stesso e varia in continuazione nella stessa area geografica. Perché? Dalle carte precedenti è possibile osservare che sono presenti zone, ad andamento circolare, dove la pressione è maggiore (indicate con A) e zone dove la pressione è minore (indicate con B). Queste zone atmosferiche sono comunemente chiamate cicloni e anticicloni.
Cicloni e anticicloni Un ciclone (indicato con B) è una zona atmosferica dove la pressione è minore delle aree circostanti. Al suo interno l’aria è calda e umida e tende a salire. Giunta negli strati più alti dell’atmosfera però incontra aria più fredda e quindi il vapore acqueo tende a condensare e formare nubi che, eventualmente, possono dare origine a fenomeni atmosferici. Un ciclone per questo motivo è associato a ‘brutto tempo’. Un anticiclone (indicato con A) è una zona in cui la pressione atmosferica è maggiore rispetto alle zone circostanti. Al suo interno l’aria è fredda e secca, quindi più pesante e tende a scendere. Essendo l’aria povera di umidità l’anticiclone è associato a ‘bel tempo’.
I venti Cos’è il vento? È una massa d’aria in movimento. A questo punto della lezione dovresti sapere perché si muove questa massa d’aria. Scala continentale Scala locale
Il vento quindi è un movimento orizzontale di una massa d’aria da una zona di alta pressione ad una zona di bassa pressione. Il vento è descritto sulla base di due sue caratteristiche: Direzione: provenienza del vento in riferimento ai quattro punti cardinali; Velocità: espressa in km/h. In ambiente marino, come unità di misura della velocità, si una il nodo, pari a 1,852 km/h.
La rosa dei venti