LA REAL FAVORITA La via dell’acqua.

Slides:



Advertisements
Presentazioni simili
GLI ACQUEDOTTI.
Advertisements

LA MIA RICERCA SU IL BATTISTERO DI SAN GIOVANNI
LE FOGNATURE ROMANE.
L'acqua che beviamo. Seminario sulla qualità dell'acqua di Modena Modena, 12 gennaio 2012 Ing. Roberto Menozzi, Dott.ssa Francesca Romani, Gestione Impianti.
LE CISTERNE Nel territorio di Cisternino i pozzi e le cisterne piene di acqua piovana hanno sempre costituito una ricchezza inestimabile data la scarsità.
Si parte !!! Visiteremo la città di MILANO, l’antica MEDIOLANUM, poiché si trova al centro della pianura.
Gita Scolastica in Calabria Prima tappa: Seminara Seconda tappa: Scilla Terza tappa: Reggio Calabria Museo Archeologico Nazionale Lungomare Falcomatà.
Le Fonti energetiche rinnovabili RELATORE: Dott. Luca Orioli Altre Fonti Kyoto e certificati verdi Risparmio Energetico.
CENTRALE IDROELETTRICA. E' un impianto che utilizza acqua per produrre energia.
L'Energia e la Centrale Geotermica. COS'è L'ENERGIA GEOTERMICA? L'energia geotermica è il calore contenuto all'interno della Terra che risale in superficie.
Le ipotesi formulate sull’ opera scultorea sono : Che arrivasse da altri luoghi Che fosse importato il marmo dalla Grecia Che fosse una copia di una statua.
SERBATOIO IDRICO di Corigliano d’Otranto Ha una capienza di metri cubi, che orrispondono a 22 milioni di litri d’acqua. E’ il più grande serbatoio.
Sicuramente non tutti i turisti conoscono tutto del Salento, molto probabilmente non conosceranno il significato delle pozzelle di Castrignano dei Greci.
HEALTHY GARDEN Istituto Comprensivo 6 Perugia Plesso Fontignano Via Arezzo, 18 Tel. e fax
L’arte romana Architettura Roma 11 Campidoglio Tempio di Venere
I FENOMENI ENDOGENI DELLA TERRA
I monumenti a Caserta La città di Caserta ha origini antiche ed incerte; l'area sulla quale fu edificata la reggia fa parte di un territorio naturale.
SECONDA TAPPA: SIRACUSA
L’ARTE EGIZIA.
( Sant’Angelo dei Lombardi )
COLLEGAMENTI VERTICALI
ARTE MESOPOTAMICA.
Laboratorio di Public History LA STORIA SIAMO NOI
STRUTTURE Si definisce struttura un qualsiasi montaggio di materiali destinato a sostenere dei carichi. Struttura naturale: struttura.
SQUADRA ORO BLU LINGUAGLOSSA ACQUE REFLUE
L’OSMOSI E LE PIANTE.
L’ARTE ROMANICA.
Santa Maria Capua Vetere
Fonti di approvvigionamento dell’acqua
La storia della gocciolina Chiara
Energia elettrica dall’acqua
Classe 3a C Scuola Primaria 4 Novembre
L'ACQUA A MARSIGLIA Quando i Foceani arrivarono a Marsiglia, non ebbero bisogno di fare lavorari per l'approvvigionamento idrico : utilizzavano due.
Il paradiso sconosciuto
LAVORO arte romana.
Relazione Visita centro Amap e fonte del Gabriele.
Studenti: Leonardo diaco Luca garofalo Davide marchesini Docenti:
Le antiche civiltà del Mediterraneo
CENTRO STORICO Città di Vigevano.
VIAGGIO NELLE ISOLE TREMITI
ARTE ROMANA.
La mostra di Archimede.
LA COSTRUZIONE DI UN EDIFICIO
La tipologia del tempio viene fissata tra l’ VIII e il VII secolo a.C.
CATTEDRALE, TORRE CAMPANARIA E BATTISTERO DI PISA
QUANTI IMPIANTI IN UNA CASA?
Unità interdisciplinare classi prime
I FENICI.
DALLA FONTE AL RUBINETTO
Le antiche unità di misura
DUOMO DI MODENA L’atto di fondazione del Duomo risale al 23 maggio 1099 sull’antica cattedrale. È uno dei pochissimi edifici di cui si conoscono sia l’architetto.
Basilica di San Lorenzo
La rappresentazione della realtà
Una introduzione allo studio del pianeta
And/m EREMI RUPESTRI Già a partire dal IV sec. d.C. in numerose zone del centro Italia, grazie alla ricchezza di grotte, anfratti e canyon ed alla vicinanza.
Le case dell’epoca romana
La tettonica a placche.
LA CENTRALE IDROELETTRICA
La corrente elettrica Alessandro D. 3F.
CARBONE Francesco IIIF
LE PIANTE DI CHRISTIAN STROLLO.
-Agnese Pedrazzoli; Federica Iannucci-
La Colonna Traiana Gemma Papi 1 C.
L a chiesa della Spina E la scultura gotica a Pisa
IDROSFERA.
Patent: SIDR wipo. int/search/en/detail. jsf
Il mare.
IMPIANTO IDRICO E RISCALDAMENTO
LE STRUTTURE DEGLI EDIFICI.
Transcript della presentazione:

LA REAL FAVORITA La via dell’acqua

Castelletti a Porta d’Ossuna La rete di approvvigionamento idrico cittadino si avvaleva del principio dei vasi comunicanti in un sistema di castelletti romani (dividicula) detti urne o giarre, collegati fra loro da tubature in argilla (catusi), materiale molto permeabile, che spesso nei percorsi sotterranei veniva a contatto con il sistema fognante. Castelletti a Porta d’Ossuna

Nei castelletti l’acqua veniva immessa in tubi conici divergenti (tubo zappa) che trasportavano 16-17 litri al secondo. Catuso Raccordo fra Catusi

Condotte per la distribuzione d’acqua. Con la fondazione della Real Tenuta della Favorita le acque del Gabriele vennero in buona parte concesse in enfiteusi alla famiglia reale per l’irrigazione dei fondi a coltura sperimentale e per gli allevamenti di bestiame. Fu realizzato un lungo acquedotto che conduceva le acque dalle sorgenti del Gabriele fino al Parco. Condotte per la distribuzione d’acqua.

Anche alla Favorita l’acqua fu distribuita mediante castelletti che però il Marvuglia trasformò in elementi architettonici ornamentali , disposti in linea retta lungo una strada in terra battuta.

Procedendo lungo la via delle acque, a partire dalla palazzina cinese alle spalle del Museo Pitrè si incontra la prima torre d’acqua, che presenta una torretta serbatoio chiusa a cupola e priva di recinzione sull’abaco percorribile.

Un’altra colonna d’acqua Emerge in seguito una grossa colonna sul cui basamento quadrato si apre l’ingresso al vano della scala a chiocciola che conduce alla copertura costituita da un capitello dorico. Una recinzione in ferro delimita l’abaco e la sommità della torretta.

La Fontana d’Ercole La fontana circondata da una serie di alti cipressi che le fanno da sfondo, è costituita da due vasche concentriche dal centro delle quali si innalza una colonna scanalata alta 12,5 metri. Sul capitello, ornato da 4 teste di leoni, dalla cui bocca zampilla acqua, si alzano due gradini che fanno da basamento alla statua d’Ercole appoggiato alla clava.

La statua in marmo, posta in cima alla colonna, è una copia dell’Ercole Farnese custodito al Museo Nazionale di Napoli.

Quattro teste egizie ornano la vasca più interna; una cancellata chiude la vasca esterna.

Proseguendo s’incontra una stele che sorge su un basamento a pianta quadrata coronato da un timpano ornato agli angoli da quattro teste egizie. È cava, e originariamente era intonacata.

Fontana - abbeveratoio Dietro la stele sorge la fontana a pianta rettangolare. Sul fronte principale la vasca ha come fondale una parete nella quale è ricavata una nicchia semicircolare decorata con motivi a stucco.

Fontana - abbeveratoio Sul lato posteriore, privo di decorazione, l’acqua, sgorgando da un getto posto sulla copertura, scorre su una scala doppia e si raccoglie su una vasca di dimensioni ridotte.

Il Bosco Niscemi La via d’acqua attraversa un lecceto esteso 5 ha, fatto impiantare dal re Ferdinando IV insieme ai campi con colture di sommacco e falsopepe.

Il Bosco Niscemi Il Bosco Niscemi a pianta quadrata è riuscito ad arrivare pressoché integro ai giorni nostri, benché ceduo: le chiome dei lecci, ancora incredibilmente frondose, formano una galleria verde nelle stradelle secondarie attorno alla fontana d’Ercole, mentre intorno ad essa si può ammirare ciò che resta della quinta di cipressi che faceva da sfondo alla vasca.