“Gestione del gruppo di Formazione: Strategie Didattiche e Giochi”

Slides:



Advertisements
Presentazioni simili
Comprensione e rielaborazione di testi espositivi discontinui
Advertisements

Report Esito questionario consultivo delle azioni formative Solo per Istituti Comprensivi Anno scolastico 2014/2015 A cura di: Dott. Alessandro Gallo Area.
L’avvio della valutazione del sistema educativo di istruzione, secondo il procedimento previsto dall’art. 6 del D.P.R. n. 80/2013, costituisce un passo.
GRUPPO Processo di Team building di Alessandra Fermani Università degli Studi di Macerata
SCUOLA DI PSICOTERAPIA COGNITIVA S.R.L. DIRETTORE DELLE SCUOLA : PROF. FRANCESCO MANCINI SEDE DI ANCONA Responsabile sede: Sig.ra Monia Camilletti ANCONA,
IDEAZIONE E REALIZZAZIONE DI UN GIORNALINO PER RAGAZZI.
Programmazione per Obiettivi
Percorso di scrittura creativa per bambini
Il valore della vita emotiva
La mediazione culturale nei Servizi per l’Impiego
Istituto di Istruzione Superiore Ettore Majorana – Avezzano
Comunicazione interna
Comunicazione esterna
Sequenza Didattica all’interno di un corso di Educazione Sanitaria
Non si vede bene che col cuore. L’ essenziale è invisibile agli occhi.
MANUALE spazio web comitati tecnici per AMMINISTRATORI e membri CT
Psicologia della Comunicazione 6 CFU – 30 ore Docente Alessandra Tasso
Il modello della ricerca-intervento
L’indagine sull’opinione degli studenti
Comunicare in una riunione Indicazioni essenziali
Modulo 1 - Presentazione
Lo strumento dell’intervista qualitativa
Piano Lauree Scientifiche
Organizzazione Aziendale
Come Scrivere la tesi: Consigli dai Nostri Professori
Reciprocal TUTORING.
IL RUOLO DEL TUTOR DI SCUOLA PER I DOCENTI NEO-ASSUNTI
DOCENTI neo-assunti Incontro iniziale
C’è un’inadeguatezza sempre più ampia
LABORATORIO METODOLOGICO
Ricerca on line degli articoli
IL CIRCLE TIME O Tempo del cerchio.
Il modello Puntoedu.
Obiettivi per l’Istituto Obiettivi per gli Studenti
Dimensione "Avalutativa"
Organizzazione Aziendale
Il ruolo del tutor di scuola per i docenti neo-assunti
22 gennaio 2015 Primo incontro
Il successo attraverso il lavoro di squadra
La relazione - Giulio Colecchia
PROGRAMMA DI FORMAZIONE COMPORTAMENTALE CAPO SQUADRA PORTALETTERE
Psicologia generale ψ Pagina docente:
IL Progetto “Comunic/Azione” Ragioni e prospettive
Per una visione “ecologica” dell’Alternanza
Vi presentiamo il prodotto di un progetto che ci ha visto realmente “protagonisti” nella costruzione del nostro sapere ed “impegnati” nell’acquisizione.
Area delle competenze trasversali
Unlocking Children’s Rights
per un Apprendimento di qualità
L'AUTOVALUTAZIONE DEL CIRCOLO "G. CARDUCCI"
LA RELAZIONE EDUCATIVA E LA PROMOZIONE DEGLI APPRENDIMENTI __________________ Immacolata Messuri FARE DALLA SLIDE 16
Area delle competenze trasversali
Dr.ssa Marilena Paggiato
Dr.ssa Anna D’Andretta U.O. Prevenzione DDP San Severo
prof. Barbara Pojaghi anno accademico 2015/2016
Leggi, teoria e pratica.
Indagine Internazionale
“una totalità dinamica caratterizzata
ATTIVITA’ FORMATIVE PRATICHE, A. A
FINALITA’ Saper utilizzare i mezzi tecnologici a supporto dell’apprendimento OBIETTIVI Acquisire un metodo di studio efficace Organizzare i propri materiali.
per un Apprendimento di qualità
Progetto “Comunic/Azione”
USR CAMPANIA POLO REGIONALE IIsS A.TORRENTE
Senza Zaino Per una scuola comunità
QUESTIONARIO PER I PARTECIPANTI
Progetto continuità Primaria - Secondaria a.s. 2016/2017
Valutiamo insieme la validità di alcune strategie che spesso vengono messe in atto per gestire l’attenzione della classe.
La metodologia del nostro curricolo di italiano: principi generali
IC Bovio-Pontillo-Pascoli
google. it/url
Classi prime Il primo anno di scuola primaria ha come scopo prioritario di rilevare eventuali ostacoli legati al linguaggio o all’apprendimento che possono,
Transcript della presentazione:

“Gestione del gruppo di Formazione: Strategie Didattiche e Giochi” Issas - 18 Gennaio 2018 Dott.ssa Barbara De Ronzo Psicoterapeuta e Mediatore Familiare www.barbaraderonzo.it

Di cosa parleremo oggi? Tipologie di gruppi e relative funzioni del Conduttore/Formatore Strategie attive e giochi Gestione del tempo e delle domande

Quale è la paura più grande per un formatore?

La sensazione dell’inefficacia

POSSIEDONO CONOSCENZE TEORICHE MOLTI FORMATORI POSSIEDONO CONOSCENZE TEORICHE SONO PORTATORI DI ESPERIENZE POSITIVE DI RISOLUZIONE DI CONFLITTI ...... MA..... HANNO SMARRITO “LA CASSETTA DEGLI ATTREZZI” E SPESSO NECESSITANO DI STIMOLI PER RITROVARLA.

Quindi occorre: LEGGERE,DECODIFICARE E GESTIRE LE DINAMICHE ALL'INTERNO DEL GRUPPO DI FORMAZIONE AFFINARE LE CAPACITA' DI CONDUZIONE ARRICCHIRE LA CASSETTA DEGLI ATTREZZI DI STRUMENTI METODOLOGICI FACILITANTI L'ATTENZIONE, L'APPRENDIMENTO E LA PARTECIPAZIONE DEGLI ALLIEVI, TRASFORMANDO SITUAZIONI PROBLEMATICHE IN OCCASIONI DI APPRENDIMENTO ESPERIENZIALE.

Tipologia del gruppo Storia del gruppo: è un gruppo spontaneo i cui membri si conoscevano precedentemente o è stato creato da altri (es segreteria)? E’ un GRUPPO CHIUSO? (l’inizio e la fine sono prefissati e uguali per tutti) O un GRUPPO APERTO? (c’è la possibilità di entrare e uscire in qualsiasi momento)

Tipologia del gruppo OMOGENEITA’/ETEROGENEITA: i membri del gruppo condividono lo stesso obiettivo/hanno caratteristiche simili? Durata: limitato nel tempo o senza una definizione precisa?

ESSERE IN GRUPPO.....E' DIVERSO DA………… ESSERE UN GRUPPO

Le funzioni del formatore Qualunque sia lo stile di conduzione adottato dal conduttore, questi svolge funzioni specifiche funzione socio-psicologica orientata al buon funzionamento del gruppo ; funzione cognitiva relativa allo sviluppo dell’apprendimento.

La funzione socio-psicologica stabilire e mantenere un clima proficuo di discussione, rasserenando l'ambiente e favorendo un tono costruttivo nella discussione; mantenere il sistema di comunicazione efficace; alimentare nel gruppo una buona opinione di se stesso, ma senza arrivare al compiacimento narcisistico del proprio lavoro,

La funzione cognitiva presentare l'argomento delle sessioni formative; stimolare l'apporto dei membri, animandola, variandola, suggerendo nuove aperture; orientare la discussione nella direzione più idonea, mantenendo viva l’attenzione e la partecipazione elaborare i contributi dei partecipanti, effettuando ricapitolazioni e sintetizzandoli alla fine in una conclusione organica e di carattere collettivo.

Il formatore come facilitatore Per facilitare la comunicazione nelle relazioni di gruppo è importante promuovere un clima di Rispetto Accettazione incondizionata dell'altro, come persona distinta da noi Empatia, come identificazione con lo stato d'animo dell'altro

Articolazioni del tempo IMPOSTAZIONE Definizione precisa e circoscritta dell'obiettivo di lavoro; Introduzione al tema PRESENTAZIONE DEL TEMA Presentare, aiutandosi con lucidi o altri strumenti (filmati, letture di brani, articoli, esercitazioni) il tema e i contenuti della sessione.

Articolazioni del tempo CONCLUSIONE E' il punto di arrivo della sessione formativa e può riguardare: chiarimento di posizioni; sintesi teorica concettuale; ipotesi di lavoro.

LA NASCITA DI UN GRUPPO DI FORMAZIONE...

Il primo incontro Utilizzare un linguaggio semplice, formulare frasi brevi, conoscere le aspettative del gruppo. Fare in modo di essere capito, comunicare calore ed interesse, UNIRE le persone. Suggerimento: Giochi di fiducia e “rompighiaccio”

Giochi “rompighiaccio” L’autopresentazione Come ci vedono gli altri ... E noi stessi L’intervista

Gestione delle domande tecniche Domande di approfondimento: si risponde in modo preciso ed accurato OPPURE si richiede al gruppo di rispondere se la domanda è: -poco chiara - richiede un’opinione o è centrata sui valori.

Gestione delle domande tecniche Domande anticipatorie: scriverle alla lavagna e rispondere al momento opportuno, offrendo un prima risposta e rimandarle per una trattazione più ampia. Domande a catena: raccoglierle insieme in un discorso logico e rispondere.

Gestione delle domande tecniche Domande a risposta sconosciuta: rimandarle al gruppo; rifiutare se al di fuori dell'obiettivo; rinviarle esplicitamente per documentarsi meglio. Domande fuori obiettivo: in caso di domande astratte, personali, ecc. rifiutare esplicitandone il motivo.

Alla fine della sessione E' importante verificare il suo andamento e gli effetti prodotti al fine di poterne monitorare nel tempo l'efficacia del proprio insegnamento ed aumentare la competenza della gestione dei momenti collettivi.

Alla fine della sessione stendere un report della sessione chiedere a ciascuno dei partecipanti il grado di utilità e soddisfazione percepita, nonchè suggerimenti di miglioramento ed automiglioramento in vista di incontri e riunioni successive. autovalutazione del proprio comportamento operativo e dell'andamento della riunione attraverso una check-list per migliorare nel tempo la propria performance ed il proprio stile