La scoperta dell’America

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Transcript della presentazione:

La scoperta dell’America Classe 2A A.s. 2017/2018

Verso nuovi mondi Bartolomeo Diaz Cristoforo Colombo Vasco Da Gama 1487 Cristoforo Colombo 1492-93 Vasco Da Gama 1497-98 Amerigo Vespucci 1499 Ferdinando Magellano 1520-22 Pedro Cabral 1500-02 Giovanni Caboto 1496-97

Esploratori del 1500 Vasco Da Gama: esploratore portoghese che raggiunse l’India doppiando il Capo di Buona Speranza (Africa). Amerigo Vespucci, esploratore fiorentino, intuì che le Nuove Terre scoperte non appartenevano all'Asia. Nel 1507 gli fu attribuita la scoperta dell’America dal cosmografo tedesco Martin Waldesseemuller. Ferdinando Magellano, navigatore portoghese al servizio degli spagnoli; fu il primo a circumnavigare il globo terrestre. Raggiunse per primo il passaggio per l'Oceano Pacifico, noto come lo Stretto di Magellano. Interessante ciò che il navigatore italiano Pigafetta riporta nella sua relazione a proposito dell'incontro con gli indigeni: "Il capitano, dopo averlo sfamato, «gli presentò uno specchio grande d’acciaio, nel quale subito che vide la sua figura, fu grandemente spaventato e saltò all’indietro, e nel saltare gittò tre o quattro delli nostri per terra».

Le conoscenze astronomiche del tempo Quando Cristoforo Colombo propose di raggiungere le Indie na cvigando ad ovest della Spagna era convinto che la Terra fosse rotonda; infatti su un mondo sferico sarebbe stato possibile raggiungere l'India anche navigando verso ovest L'idea di navigare verso ovest per raggiungere le Indie risale agli antichi Greci. Il geografo greco Strabone riporta i risultati di Posidonio:"delle misure più recenti della Terra, questa è quella che considera più piccola la circonferenza della Terra: Posidonio ha stimato la sua circonferenza pari a 180·000 stadi...«. Il filosofo greco Aristotele (384-322 a.C.) affermava nei suoi scritti che la Terra era sferica, a causa dell'ombra circolare proiettata sulla Luna durante un'eclisse lunare.

L’Atlantico: centro di rotte commerciali Andare nelle Indie era diventato sempre più pericoloso, per la presenza degli Arabi. Per evitare di passare il Capo di Buona Speranza, gli Spagnoli e i Portoghesi navigarono quindi verso ovest e crearono nuovi scali commerciali. L’Atlantico pertanto divenne la rotta commerciale più importante.

Le nuove rotte Le nuove rotte servivano ad ampliare i commerci con altri popoli e a conquistare nuovi territori, come l’Africa e l’ America del sud.

Cristoforo Colombo: un navigatore italiano! Buscar el Levante por el Poniente»: raggiungere l’Oriente andando verso Occidente. Il «No» del Portogallo non lo ferma. La regina Isabella di Castiglia, contro il parere degli esperti, supporta l’idea di Colombo. Lui stesso contribuisce al finanziamento della spedizione con milletrecento ducati spagnoli prestati da un banchiere fiorentino, Berardi. Parte con due caravelle, la Nina e la Pinta, e una «Nao», una nave galiziana, la Maria.

Le civiltà precolombiane: gli «Indiani», secondo Colombo… Chiamate così per sottolineare il fatto che esistevano già prima dell’arrivo di Colombo Maya Aztechi Inca

I Maya Vivevano nello Yucatàn, l’attuale Messico, e l’odierno Guatemala. Fagioli, cacao e mais alla base della loro alimentazione. Erano esperti astronomi, in grado di osservare i pianeti e le stelle con incredibile precisione, pur non possedendo né telescopi né strumenti moderni. Le piramidi: non erano sepolture, bensì templi, dove i sacerdoti celebravano i culti. Abili matematici: i Maya arrivarono al concetto di zero e fecero grandi scoperte in astronomia prima di ogni altra cultura. Un comitato costituito da ricercatori italiani e spagnoli ha proposto all’UNESCO di inserirla nella lista del patrimonio culturale immateriale dell’umanità.

Gli Aztechi o «Mexica». Situati nell’attuale Messico Durante il Regno di Montezuma conobbero la massima espansione. Fondarono la città di Tenochtitlán e creando una solida monarchia guerriera. La loro era un’economia prevalentemente agricola, ma erano anche abili commercianti e artigiani: realizzavano sontuosi oggetti di oreficeria e gemme intagliate. Per primi trassero dal cacao una gustosa bevanda, chiamata xocolatl, da cui cioccolata, da xoco (rumore) e atl, acqua. L’ingenuità di Montezuma, che credette di riconoscere in Cortés l’incarnazione del dio Quetzalcóatl, contribuì al loro sterminio da parte degli Spagnoli.

INCA Il loro Impero fu il più vasto mai esistito in America, ma nel 1532 fu distrutto dagli Spagnoli. Capitale Cuzco: il nome Cuzco (qosqo in lingua nativa) significa “ombelico”, perché si credeva che si trovasse proprio nel centro del mondo. Le strade erano ricavate scavando i fianchi della cordigliera, spaccando il granito delle Ande. Il sistema viario dell’Impero era completato da ponti di funi sospesi ad altezze da capogiro… . Copre una lunghezza di circa 30.000 chilometri andando dall’attuale Colombia all’Argentina e al Cile, passando per Perù, Ecuador e Bolivia. Furono autori di molte scoperte in campo medico. Come testimoniano i reperti, praticavano con successo operazioni chirurgiche anche molto complesse; come antidolorifici essi utilizzavano le foglie della pianta della coca.

IL TRATTATO DI TORDESILLAS Nasce il colonialismo IL TRATTATO DI TORDESILLAS Chiamato anche “trattato di ripartizione del mondo”, fu firmato il 7 giugno 1494 tra i re Cattolici di Spagna e Giovanni II di Portogallo: tutto ciò che si trovava ad ovest della linea sarebbe stato della Spagna, tutto ciò che si trovava a Est di questa linea, sarebbe stato del Portogallo. Il problema è che non si sapeva ancora che cosa c’era, perché quando viene stipulato il trattato le terre scoperte da Colombo erano praticamente solo le Bahamas..

Se i portoghesi erano stati brutali, incapaci e poco intelligenti, gli Spagnoli nel Nuovo Mondo li superarono: la febbre dell'oro e l'avidità delle ricchezze li aveva accecati.

Gli Spagnoli si trovarono ad affrontare due grandi civiltà, quella azteca e inca che avevano dato vita a importanti imperi. Conferirono alla loro opera di colonizzazione una connotazione militare, considerando gli indigeni solo come manodopera da sfruttare, fino allo stremo delle forze.

I Portoghesi erano più esperti degli Spagnoli nella colonizzazione perché avevano fondato prima di entrare nel nuovo mondo delle colonie nelle Canarie e nelle Azzorre. La caratteristica principale della colonizzazione portoghese fu sia agricola che commerciale.

COLONIE PORTOGHESI Goa in India Asia Africa Nel 1530 e il 1540 creano scambi commerciali Asia Africa L’obiettivo era creare un collegamento con l’India  circumnavigando l’ Africa  Per togliere il controllo ai Veneziani  sul commercio delle spezie Nel 1498 raggiungono per la prima volta l’ India con Vasco Da Gama

Malacca in Indonesia Giava in Indonesia

Elmina  in Ghana Ceylon in India

Oltre all’oro e all’argento tanto sognati…

Curiosità: il pomodoro Originario del Messico e delle Ande peruviane, il pomodoro giunse in Italia dapprima nelle repubbliche Marinare di Napoli e Genova. In Francia fu il cuoco di Napoleone a preparare il cosiddetto pollo alla Marengo. La leggenda narra che una volta conclusa la battaglia di Marengo (14 giugno 1800) che vide fronteggiarsi l'armata d'Italia, comandata da Napoleone Bonaparte e le truppe austriache il generale francese chiese a Dunand di preparargli la cena. Le uniche provviste che il disperato cuoco riuscì a trovare furono 3 uova, 4 pomodori, 6 gamberi di fiume, 1 gallina, qualche spicchio di aglio.

Il cacao A cavallo fra il Cinquecento e il Seicento il cacao fu probabilmente importato in Italia, e precisamente in Piemonte. Non bisogna inoltre dimenticare che nell’Italia meridionale regnavano gli Spagnoli e fu probabilmente anche per la loro influenza che il cacao si diffuse in Italia.

ANIMALI DA E VERSO IL NUOVO MONDO… Durante la conquista delle Americhe vennero scoperte nuove specie animali; altre, già note agli Europei, furono introdotte nel Nuovo Mondo.

Non dimentichiamo però… Vari tipi di malattie giunsero dall’Europa conseguenze Gli indigeni non possedevano le difese immunitarie per contrastare tali malattie e ne furono decimati. Ciò causò la rapida diminuzione della popolazione. Malattie più diffuse Vaiolo Tifo Morbillo

In ordine di presentazione Silvestri Matteo Marzilli Dario Imbriaco Lorenzo Barsalini Martina Bianchi Martina Bava Linda Bertelli Matilde Pellegrini Joél Mazza Luca Bialoskorski Claudio Brisigotti Niccolò Isella Martina Grassi Giorgia Lopopolo Greta Baccan Aurora Grassi Gaia Zizzo Cristina Prof. Guidotto M. Prof.ssa Coniglio E. Prof.ssa rizzo a. Prof.ssa Rotuletti R.