Aggiornato al Decreto-Legge 30 dicembre 2016, n

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IL JOBS ACT E LA SEMPLIFICAZIONE DELLE PROCEDURE E DEGLI ADEMPIMENTI A CARICO DI CITTADINI E IMPRESE Aggiornato al Decreto-Legge 30 dicembre 2016, n. 244, convertito con modificazioni dalla L. 27 febbraio 2017, n. 19 Per informazioni più dettagliate e costantemente aggiornate si rinvia alla normativa di riferimento Cassetto Giuridico

E’ entrato in vigore il 24 settembre 2015. Il D. Lgs. n. 151 del 14 settembre 2015 rubricato “Disposizioni di razionalizzazione e semplificazione delle procedure e degli adempimenti a carico di cittadini e imprese e altre disposizioni in materia di rapporto di lavoro e pari opportunità, in attuazione della legge 10 dicembre 2014, n. 183” è stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 221 del 23 settembre 2015 - Suppl. Ordinario n. 53. E’ entrato in vigore il 24 settembre 2015. Cassetto Giuridico

Esso consta di 43 articoli suddivisi in 3 titoli:   Titolo I “Razionalizzazione e semplificazione delle procedure e degli adempimenti e revisione del regime delle sanzioni” a sua volta suddiviso in 4 capi. Titolo II “Disposizioni in materia di rapporto di lavoro e pari opportunità “a sua volta suddiviso in 2 capi. Titolo III “Disposizioni finali”. Cassetto Giuridico

Il Titolo I a sua volta è suddiviso in 4 capi:   ·  Capo I Razionalizzazione e semplificazione in materia di inserimento mirato delle persone con disabilità ·  Capo II Razionalizzazione e semplificazione in materia di costituzione e gestione del rapporto di lavoro ·   Capo III Razionalizzazione e semplificazione in materia di salute e sicurezza sul lavoro ·   Capo IV Revisione del regime delle sanzioni Cassetto Giuridico

Capo I Disposizioni in materia di rapporto di lavoro; Il Titolo II “Disposizioni in materia di rapporto di lavoro e pari opportunità“ è suddiviso in 2 capi:   Capo I Disposizioni in materia di rapporto di lavoro; Capo II Disposizioni in materia di pari opportunità. Cassetto Giuridico

Il D. Lgs. n. 151 del 2015 risponde ai criteri di delega previsti dalla L. n. 183 del 2014, tra i quali: Cassetto Giuridico

Criteri di delega la valorizzazione del sistema informativo per la gestione del mercato del lavoro e il monitoraggio delle prestazioni erogate; l'integrazione del sistema informativo con la raccolta sistematica dei dati disponibili nel collocamento mirato nonché di dati relativi alle buone pratiche di inclusione lavorativa delle persone con disabilità e agli ausili ed adattamenti utilizzati sui luoghi di lavoro;  

Criteri di delega   l’adozione di uno o più decreti legislativi per introdurre disposizioni di semplificazione e razionalizzazione delle procedure e degli adempimenti a carico di cittadini e imprese, allo scopo di conseguire obiettivi di semplificazione e razionalizzazione delle procedure di costituzione e gestione dei rapporti di lavoro nonché in materia di igiene e sicurezza sul lavoro;   

Criteri di delega la revisione del regime delle sanzioni, tenendo conto dell'eventuale natura formale della violazione, in modo da favorire l'immediata eliminazione degli effetti della condotta illecita, nonché la valorizzazione degli istituti di tipo premiale e la previsione di modalità semplificate per garantire data certa nonché l'autenticità della manifestazione di volontà del lavoratore in relazione alle dimissioni o alla risoluzione consensuale del rapporto di lavoro;

Criteri di delega la revisione della disciplina dei controlli a distanza sugli impianti e sugli strumenti di lavoro, tenendo conto dell'evoluzione tecnologica e contemperando le esigenze produttive ed organizzative dell'impresa con la tutela della dignità e della riservatezza del lavoratore;

Criteri di delega Il riconoscimento eventuale, compatibilmente con il diritto ai riposi settimanali ed alle ferie annuali retribuite, della possibilità di cessione fra lavoratori dipendenti dello stesso datore di lavoro di tutti o parte dei giorni di riposo aggiuntivi spettanti in base al contratto collettivo nazionale in favore del lavoratore genitore di figlio minore che necessita di presenza fisica e cure costanti per le particolari condizioni di salute.

Tra le numerose modifiche apportate dal D. Lgs. n. 151 del 2015, in tema di razionalizzazione e semplificazione in materia di inserimento mirato delle persone con disabilità si evidenziano le seguenti:  

Modifiche al Capo I Titolo I L’art. 1 del D. Lgs. n. 151 del 2015 stabilisce i principi che informano le linee guida in materia di collocamento mirato delle persone con disabilità: 

i principi che informano le linee guida in materia di collocamento mirato promozione di una rete integrata in relazione alle competenze in materia di reinserimento e di integrazione lavorativa delle persone con disabilità da lavoro, per l'accompagnamento e il supporto della persona con disabilità presa in carico al fine di favorirne l'inserimento lavorativo;

i principi che informano le linee guida in materia di collocamento mirato promozione di accordi territoriali con le organizzazioni sindacali dei lavoratori e dei datori di lavoro comparativamente più rappresentative sul piano nazionale, le cooperative sociali di cui alla legge 8 novembre 1991, n. 381, le associazioni delle persone con disabilità e i loro familiari, nonché con le altre organizzazioni del terzo settore rilevanti, al fine di favorire l'inserimento lavorativo delle persone con disabilità;

i principi che informano le linee guida in materia di collocamento mirato individuazione, nelle more della revisione delle procedure di accertamento della disabilità, di modalità di valutazione bio-psico-sociale della disabilità, definizione dei criteri di predisposizione dei progetti di inserimento lavorativo che tengano conto delle barriere e dei facilitatori ambientali rilevati, definizione di indirizzi per gli uffici competenti funzionali alla valutazione e progettazione dell'inserimento lavorativo in ottica bio-psico-sociale;

i principi che informano le linee guida in materia di collocamento mirato analisi delle caratteristiche dei posti di lavoro da assegnare alle persone con disabilità, anche con riferimento agli accomodamenti ragionevoli che il datore di lavoro é tenuto ad adottare;

i principi che informano le linee guida in materia di collocamento mirato promozione dell'istituzione di un responsabile dell'inserimento lavorativo nei luoghi di lavoro, con compiti di predisposizione di progetti personalizzati per le persone con disabilità e di risoluzione dei problemi legati alle condizioni di lavoro dei lavoratori con disabilità, in raccordo con l'INAIL per le persone con disabilità da lavoro;

i principi che informano le linee guida in materia di collocamento mirato individuazione di buone pratiche di inclusione lavorativa delle persone con disabilità.

Modifiche al Capo I Titolo I L’art. 8 del D. Lgs. n. 151 del 2015 modifica l'articolo 9 della legge n. 68 del 1999, prevedendo: a) l’abrogazione dei commi 2 e 5; b) l’inserimento, dopo il comma 6, del comma 6 bis che istituisce, nella Banca dati politiche attive e passive, la “Banca dati del collocamento mirato”.

Modifiche al Capo I Titolo I  L’art. 3 del D. Lgs. n. 151 del 2015 [come modificato a sua volta dal D. L. 30 dicembre 2016, n. 244, convertito con modificazioni dalla L. 27 febbraio 2017, n. 19] stabilisce “1. L'articolo 3, comma 2, della legge 12 marzo 1999, n. 68 e' abrogato con effetto dal 1° gennaio 2018. 2. All'articolo 3, comma 3, della legge 12 marzo 1999, n. 68 le parole da: «e l'obbligo di cui al comma 1 insorge solo in caso di nuova assunzione» sono soppresse con effetto dal 1° gennaio 2018.

Tra le principali modifiche apportate dal D. Lgs. n. 151 del 2015 in tema di razionalizzazione e semplificazione in materia di costituzione e gestione del rapporto di lavoro si evidenziano sinteticamente le seguenti:  

Ex art. 15 del D. Lgs. n. 151 del 2015, come modificato dal Decreto Legge 30 dicembre 2016, n. 244 convertito con modificazioni dalla L. 27 febbraio 2017, n. 19, “a decorrere dal 1° gennaio 2018, il libro unico del lavoro è tenuto, in modalità telematica, presso il Ministero del lavoro e delle politiche sociali. 2. Con decreto del Ministro del lavoro e delle politiche sociali, da emanare entro sei mesi dalla data di entrata in vigore del presente decreto legislativo, sono stabilite le modalità tecniche e organizzative per l'interoperabilità, la tenuta, l'aggiornamento e la conservazione dei dati contenuti nel libro unico del lavoro di cui all'articolo 39 del decreto-legge 25 giugno 2008, n. 112, convertito, con modificazioni, dalla legge 6 agosto 2008, n. 133”.

Modifiche al Capo II del Titolo I ex art. 16 comma 1 tutte le comunicazioni in materia di rapporti di lavoro, collocamento mirato, tutela delle condizioni di lavoro, incentivi, politiche attive e formazione professionale, ivi compreso il nulla osta al lavoro subordinato per cittadini extracomunitari nel settore dello spettacolo, si effettuano esclusivamente in via telematica secondo i modelli di comunicazione, i dizionari terminologici e gli standard tecnici di cui al decreto del Ministro del lavoro e della previdenza sociale 30 ottobre 2007, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana 27 dicembre 2007, n. 299;

Modifiche al Capo II del Titolo I il potenziamento della Banca dati politiche attive e passive, ex art. 17;

l’abrogazione dell’autorizzazione del lavoro all’estero, Modifiche al Capo II del Titolo I l’abrogazione dell’autorizzazione del lavoro all’estero, ex art. 18;

la semplificazione del collocamento della gente di mare, Modifiche al Capo II del Titolo I la semplificazione del collocamento della gente di mare, ex art. 19.

disposizioni in materia di rapporto di lavoro Tra le principali modifiche apportate dal D. Lgs. n. 151 del 2015 in tema di disposizioni in materia di rapporto di lavoro si ricordano, sinteticamente:

a distanza del lavoratore la revisione della disciplina dei controlli a distanza del lavoratore Fermi restando i diritti di cui al decreto legislativo 8 aprile 2003, n. 66, la possibilità per i lavoratori di cedere a titolo gratuito i riposi e le ferie da loro maturati ai lavoratori dipendenti dallo stesso datore di lavoro, al fine di consentire a questi ultimi di assistere i figli minori che per le particolari condizioni di salute necessitano di cure costanti, nella misura, alle condizioni e secondo le modalità stabilite dai contratti collettivi stipulati dalle associazioni sindacali comparativamente più rappresentative sul piano nazionale applicabili al rapporto di lavoro.

l’introduzione con decreto ministeriale, per i lavoratori del settore privato, di ipotesi di esenzione dal rispetto delle fasce di reperibilità in caso di malattia l’introduzione di modalità semplificate per effettuare le dimissioni e la risoluzione consensuale del rapporto di lavoro con modalità telematiche su appositi moduli resi disponibili dal Ministero del lavoro e delle politiche sociali attraverso il sito istituzionale

Tra le principali modifiche apportate dal D. Lgs. n. 151 del 2015 in tema di disposizioni in materia di pari opportunità del Titolo II, si ricordano, sinteticamente:

la modifica della composizione e dei compiti del Comitato nazionale di parità; la modifica delle competenze e della procedura di designazione e nomina delle consigliere; l’introduzione del principio secondo cui per le consigliere di parità non trova applicazione lo spoil system di cui all’art. 6, comma 1, della legge n. 145/2002;