CeR.I.P.A. Sostenibilità del Welfare e Servizio Sanitario Nazionale Quali prospettive Prof. Gennaro ROCCO
Rapida evoluzione socio demografica ed epidemiologica CeR.I.P.A. Alcune problematiche comuni ai paesi occidentali ad economia avanzata: Crisi economica Crisi occupazionale Rapida evoluzione socio demografica ed epidemiologica
CeR.I.P.A. Alcune problematiche comuni ai paesi occidentali ad economia avanzata: Modificazione della struttura dei nuclei familiari Distribuzione del reddito poco egualitaria Progressivo invecchiamento della popolazione Aumento della cronicità Aumento delle pluripatologie
CeR.I.P.A. Alcune problematiche comuni ai paesi occidentali ad economia avanzata: Costante aumento della domanda di servizi e prestazioni sanitarie e sociali da parte dei cittadini Costo crescente delle innovazioni, in particolare di quelle farmacologiche
CeR.I.P.A. L'Italia è tra i paesi che registrano le maggiori disuguaglianze nella distribuzione dei redditi, seconda solo al Regno Unito nell'Unione europea e con livelli di disparità superiori alla media dei paesi Ocse I ricchi sono sempre più ricchi e i poveri sempre più poveri. "Gini-Growing inequality impact” 2015
Indice di GINI Eurostat 2015
CeR.I.P.A. In vent’anni il numero medio di componenti in famiglia è sceso da 2,7 (media 1994-1995) a 2,4 (media 2014-2015) Sono aumentate le famiglie unipersonali: dal 21,1 per cento al 31,1 per cento al contrario, le famiglie numerose – ovvero quelle con cinque o più componenti – hanno registrato un costante calo (dall’8,4 al 5,4 per cento) (ISTAT)
CeR.I.P.A. Quasi una famiglia su tre è dunque composta da una sola persona Ciò è conseguenza di profonde trasformazioni demografiche e sociali che hanno investito il nostro Paese: il progressivo invecchiamento della popolazione, innanzitutto, ma anche l’aumento delle separazioni e dei divorzi, così come l’arrivo di cittadini stranieri che, almeno inizialmente, vivono da soli
CeR.I.P.A. Il rapporto ISTAT 2017 fotografa un’Italia che invecchia e con un’economia al rallentatore Due fattori dei quali non si può non tener conto per la definizione di efficaci politiche sociali e sanitarie per i prossimi anni L’invecchiamento della popolazione è l’aspetto demografico che contraddistingue il nostro paese nel contesto internazionale La natalità continua a diminuire: il minimo registrato nel 2015, risulta superato nel 2016 (474.000) (ISTAT rapporto Maggio 2017)
CeR.I.P.A. Aumenta l’aspettativa di vita (80.6 per gli uomini e 85.1 per le donne) ed aumentano esponenzialmente le fasce di età più avanzate Al 1 gennaio 2017 la quota di giovani (0-14 anni) ha raggiunto i livelli più bassi in assoluto (13.5 %) Gli ultraottantenni sono 4 milioni e cento e rappresentano il il 6.8% della popolazione. L’indice di vecchiaia è pari a 165.2 persone con oltre 65 anni ogni 100 giovani sotto i 15 anni (ISTAT rapporto Maggio 2017)
CeR.I.P.A. Gli individui con più di 65 anni sono oltre 13 milioni e mezzo e rappresentano ormai oltre il 22 % della popolazione Nel 2050 in Europa ci saranno 53 over 65 ogni 100 persone in età lavorativa (oggi sono 28) In Italia saranno addirittura 74 ogni 100
CeR.I.P.A. Scenari socio economici ed epidemiologici….. Nell’ipotesi più favorevole tra il 2011 e il 2030, il Fondo Sanitario Nazionale, per soddisfare il fabbisogno, dovrebbe aumentare da 106 miliardi di € a oltre 156 miliardi di €, con una variazione di oltre 50 miliardi di € Nell’ipotesi più impegnativa, il Fsn arriverebbe a superare i 186 miliardi di € nel 2030, con una variazione quindi di oltre 80 miliardi (Cerm 2014)
CeR.I.P.A. Proiezione della spesa sanitaria al 2060 In una fase iniziale si avrà una riduzione della spesa pubblica per la sanità con effetti a decorrere dall’anno 2016, quando si dovrebbe assestare al 6,8 % rispetto al Pil. La previsione del rapporto fra spesa sanitaria e Pil raggiungerà il punto più basso nel 2020 (6,6 %), per poi assumere un profilo crescente che si assesterà attorno al 7,6 % circa nell’ultimo decennio del periodo di previsione (2050-2060).
CeR.I.P.A. In Italia, nel 2015, la spesa sanitaria corrente ha raggiunto i 149 miliardi di euro, in crescita dello 0,9% rispetto all’anno precedente. Questo marginale aumento è sostanzialmente da ricondurre ai consumi sanitari privati, che valgono 34 miliardi e che rappresentano il 23% della spesa totale. Sole 24 ore sanità
Welfare state CeR.I.P.A. Complesso di politiche pubbliche messe in atto da uno Stato che interviene, in un’economia di mercato, per garantire l’assistenza e il benessere dei cittadini, modificando in modo deliberato e regolamentato la distribuzione dei redditi generata dalle forze del mercato stesso. Il welfare comprende pertanto il complesso di politiche pubbliche dirette a migliorare le condizioni di vita dei cittadini. Treccani
Welfare state CeR.I.P.A. Gli obiettivi perseguiti dal welfare sono fondamentalmente tre: assicurare un tenore di vita minimo a tutti i cittadini; dare sicurezza agli individui e alle famiglie in presenza di eventi naturali ed economici sfavorevoli di vario genere; consentire a tutti i cittadini di usufruire di alcuni servizi fondamentali, quali l’istruzione e la sanità. A. Briggs
CeR.I.P.A. Tale contesto in forte evoluzione, richiede nell’immediato futuro, nuove e rivoluzionarie strategie innovativi modelli organizzativi coraggiose politiche di assistenza alle persone
CeR.I.P.A. E questo vale, soprattutto per le persone appartenenti a categorie fragili Sono proprio queste categorie che possono trovare nelle professioni che si occupano di sociale e di sanitario risposte innovative ed originali ed ispirate ai principi ed ai valori che ne rappresentano da sempre i “fondamentali”
CeR.I.P.A. Prestigiose Università, Enti, Centri studio e di ricerca sono impegnati nell’analisi delle diverse questioni attinenti in particolare all’analisi degli elementi ed alla conseguente definizione di scenari di prospettiva Un punto comune di domanda e di preoccupazione è certamente quello riguardante la sostenibilità del sistema pubblico ed universalista
CeR.I.P.A. Gli elementi di preoccupazione non mancano e i dati relativi all’accesso alle cure e soprattutto alle carenti politiche della prevenzione sono purtroppo chiarissimi
CeR.I.P.A. Lo scorso anno Circa 11 milioni di italiani non hanno effettuato esami o visite specialistiche o comunque hanno rinunciato a prestazioni sanitarie per motivi economici
CeR.I.P.A. Servono politiche tendenti a rendere più equa la distribuzione dei redditi Politiche di sostegno del lavoro soprattutto per i giovani Riduzione degli sprechi Politiche di sostegno alle famiglie Incentivi per le nascite Ridefinire i lea
CeR.I.P.A. Incentivare il lo sviluppo di sistemi mutualistici di copertura sanitaria integrativa Politiche fiscali più idonee e rigorose Accesso agli istituti di sostegno vigenti (assegni familiari, aspettative e permessi ecc.) anche per i lavoratori autonomi attraverso detrazioni fiscali Revisione del sistema pensionistico …………………………………………….