La sociologia economica francese Lo strutturalismo disposizionale di Bourdieu L’actionalisme di Touraine L’individualismo metodologico di Boudon L’approccio strategico di Croizer
Tre figure chiave per Boltanski: Bourdieu E’ stato allievo di pierre bourdieu con cui ha fondato nel 1975 la rivista actes de la reserche en sciences sociales. La collaborazione con boUrdieu e’ proseguita fino alla stesura comune del famoso saggio “La production de l’ideologie dominante” nel 1976. Fino ad allora la sociologia francese era dominata da quattro autori: BOUDON, BOURDIEU; CROZIER E TOURAINE
E.P. Thompson Un altro autore che ha influenzato molto B. è stato E. P. THOMPSON. Il suo lavoro sui quadri di azienda dagli anni Trenta ad oggi mostra come una categoria, lungi dal potere essere data per scontata, si costruisce in un processo politico per poi istituzionalizzarsi in un discorso amministrativo, oggettivarsi nelle istituzioni e incarnarsi in rappresentazioni al tempo stesso sociali, politiche e cognitive. Importanza del lavoro di categorizzazione e costruzione storica di una categoria sociale
Hirschman In seguito ha subito l’influenza di A.Hirschman: Il libro le Nouvel esprit du capitalisme (scritto con Chiapello alla fine degli anni Novanta) e’ dedicato appunto a Hirschman. In questo libro Boltanski e Chiappello definisicono il capitalismoè una organizzazione sociale animata da un’”esigenza di accumulazione illimitata del capitale attraverso mezzi formalmente pacifici” Questa organizzazione non può “accontentarsi di offrire la sua intrinseca insaziabilità” e deve invece costantemente riprodurre le proprie basi morali. Da un lato il mercato autoregolato, dall’altro l’approccio strutturalista secondo il quale le istituzioni, in quanto sistemi di regole prescrittive, regolano l’economia. Per l’EC l’unità di analisi non è lo scambio o la regolazione, ma il coordinamento. Ad esempio il prezzo da solo non è sufficiente a rendere possibile lo scambio, occorre anche intendersi sulla qualità del prodotto. Un subfornitore che fabbrica un pezzo destinato ad un produttore lo fa secondo standard precisi, solitamente negoziati.
Fonda il GSPM Nel 1985 fonda con Laurent Thévenot il Groupe De sociologie politique et morale con cui ha intrapreso un programma di ricerca di analisi del rapporto tra dimensione morale e politica della vita collettiva e del quale sarà direttore dal 1985 al 1992. In questi stessi anni prende anche corpo il programma di ricerca dell’economia delle convenzioni (EC) promosso oltre che da B e T anche da Alain Desrosieres e Robert Salais Thevenot era economista e proveniva dal Politecnico e più attento alla dimensione formale, mentre B. era più attento a quella storica. L’intenzione era di riaprire la riflessione sul rapporto tra categorie e valutazione. Influenza di Durkheim. Norme sociali incorporate nei fatti sociali. I fatti sociali hanno sempre una loro normatività che indica non solo il mondo com’ è ma come dovrebbe essere. Ciò è possibile grazie al processo di categorizzazione. Le categorie sono socialmente costruite.
Che cos’è una convenzione Una convenzione è una rappresentazione collettiva che delimita il campo di possibilità teoriche. Weber definisce una convenzione un costume all’interno di un gruppo sociale (cioè di una popolazione dotata di forme di identificazione sociale preliminari al coordinamento. In che modo gli attori si orientano? Grazie al ricorso a categorie e valutazioni (aspetto cognitivo)
Mondi di giustificazione Modi in cui l’agire economico viene giustificato o legittimato Per Boltanski esistono sei tipi diversi di giustificazione (tabella 11.1 manuale): A) di mercato (prezzo) B) domestico (fiducia, stima) C) industriale (efficacia della performance) D) civico (soldarietà) E) ispirazione (creatività e innovazione) F) opinione (dimensione comunicativa, notorietà)
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Fine del patto di Parsons Voi economisti studiate il valore noi sociologi studiamo i valori. Voi vi occupate dei mercati e noi delle relazioni sociali In realtà: I mercati non sono semplicemente radicati nelle relazioni sociali, sono essi stessi delle relazioni sociali
Contributo di Boltanski alla SE Critica alla concezione universale e astratta dell’attore razionale che massimizza le sue utilità grazie alle virtù del calcolo Attenzione al ruolo delle credenze, della cultura e del modo in cui gli uomini nel concreto si accordano tra loro Analisi storica dei cambiamenti nello “spirito del capitalismo”