Sintesi da Teodosio al Medioevo

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Transcript della presentazione:

Sintesi da Teodosio al Medioevo Impero romano Sintesi da Teodosio al Medioevo

Crisi dopo la morte di Giuliano Nuove invasioni causate dal dilagare dei barbari: Gli Unni (stirpe mongolica) premono verso Occidente sui Visigoti (stirpe germanica) che si riversano sulle frontiere dell’impero romano. Gli imperatori, incapaci di fronteggiarli cercano una soluzione pacifica. Valente (364-378) accoglie i Visigoti in Tracia e li arruola come soldati, ma la convivenza è difficile. I Visigoti, insieme ad Alani e Ostrogoti, devastano la penisola balcanica. 378 Battaglia di Adrianopoli (Tracia) Grave sconfitta romana (Valente muore), percepita come traumatica; Defezione di cittadini romani dalla parte dei barbari; S. Ambrogio a Milano vi vedeva i segni premonitori della fine del mondo.

Barbari e popoli romanizzati Nuove problematiche sociali: La presenza dei barbari nell’impero è sempre più diffusa; Difficile convivenza tra barbari e popolazioni romanizzate Soprattutto dopo la sconfitta di Adrianopoli ondate di odio antibarbarico ed episodi di intolleranza; L’autorità imperiale è messa in discussione dalla supremazia militare dei barbari. Cristianizzazione dei Goti: Già dalla metà del IV sec. Missionari cristiani avevano iniziato l’opera di evangelizzazione dei Goti: Il vescovo Ulfila traduce in lingua gotica la Bibbia; Nei decenni successivi si ebbe una conversione massiccia dei Goti al Cristianesimo nella confessione ariana

Teodosio Concede ai Goti di insediarsi pacificamente nell’Illirico. 390 – Il popolo (cristiano) di Salonicco uccide un generale goto. Reazione di Teodosio per evitare la ribellione dei Goti: carneficina del circo di Salonicco. Reazione della Chiesa. Il vescovo di Milano Ambrogio scomunica l’imperatore. Teodosio chiede perdono  SVOLTA NEI RAPPORTI TRA STATO E CHIESA: MORALE SOTTOMISSIONE DELL’IMPERATORE ALLA CHIESA

Editto di Tessalonica 380 – Cristianesimo unica religione ufficiale dello Stato. Abrogazione della libertà di culto. Ribellione della nobiltà romana ancora in maggioranza pagana (Flavio Eugenio): Vittoria schiacciante di Teodosio al fiume Frigido.

Divisione dell’Impero 395 – Morte di Teodosio Prima di morire divise l’impero e lo assegnò così ai suoi due figli: Arcadio (395-408)  Oriente Onorio (395-423)  Occidente Onorio, di soli undici anni, fu affidato dal padre al generale vandalo Stilicone. Teodosio voleva un impero diviso, ma unitario, invece i due settori assunsero caratteri nettamente autonomi.

Vittorie di Stilicone a difesa dell’impero 402 – vittorie di Pollenzo e di Verona contro Alarico (Visigoti) Invece di infierire sugli sconfitti, anche in considerazione delle condizioni difficili in cui versava l’esercito imperiale, i Visigoti furono arruolati nell’esercito romano come federati. Il senato e la corte imperiale accusarono ingiustamente Stilicone di tradimento. 405 – vittoria di Fiesole contro gli Ostrogoti.

Morte di Stilicone 406 - Grande crisi militare dell’Occidente; Coalizione di popoli (Alamanni, Alani, Vandali, Burgundi), sulla spinta degli Unni affluirono nei territori imperiali. Ribellione delle Gallie. Stilicone chiese contributi straordinari per finanziare la difesa a danno soprattutto dei grandi proprietari terrieri (classe senatoriale). L’impero d’Oriente non intervenne in aiuto dell’impero d’Occidente. Il popolo e l’esercito era deluso dal fatto che Stilicone (tenuto da sempre in sospetto in quanto barbaro) non riuscisse ad ottenere rapide e decisive – quanto impossibili in quel momento - vittorie. 408 – a seguito della ribellione dell’esercito al generale Stilicone, l’imperatore Onorio lo fece decapitare come un traditore.

Il sacco di Roma La morte di Stilicone lasciò l’impero indifeso e l’esercito allo sbando. 410 – i barbari guidati da Alarico, re dei Visigoti, si abbattono su Roma e la saccheggiano. Il sacco di Roma fu ricordato a lungo come una vergognosa catastrofe, un evento epocale che è da alcuni ritenuto la fine dell’evo antico. Alarico muore poco dopo mentre avanzava verso l’Italia meridionale.

Il primo regno romano-barbarico Ataulfo, figlio di Alarico, nuovo re dei Visigoti, occupa la Gallia meridionale; Per trovare un’intesa pacifica con l’impero romano sposa Galla Placidia, figlia di Onorio, precedentemente fatta prigioniera da Alarico. Vallia, successore di Ataulfo, ottenne da Onorio l’autorizzazione allo stabilirsi dei Visigoti come federati nella regione dell’Aquitania  Regno visigoto di Tolosa.

Frammentazione dell’impero Nuove invasioni barbariche: Angli, Sassoni e Juti  Britannia; Vandali, Alani, Svevi  penisola iberica Burgundi  attuale Borgogna Alani  Portogallo Vandali (Genserico)  Africa (maggiore fornitrice di grano per l’impero) Unni (Attila)  Gallie

Attila e Leone Magno 451 – Unni (Attila)  Italia settentrionale  Roma. Si temeva un nuovo sacco di Roma. Il papa Leone I guidò un’ambasceria per andare incontro ad Attila e convincerlo a recedere. Attila si ritirò dall’impresa: Italia devastata da guerre e miseria; Rischio di un intervento dell’imperatore d’Oriente; I barbari già insediati in Italia erano ostili agli Unni. 454 – Morte di Attila e disgregazione della potenza degli Unni.

Ultimi anni dell’Impero d’Occidente Incursioni dei Vandali che conquistano Sardegna e Corsica e che nel 455 saccheggiano Roma. Estrema decadenza dell’impero con imperatori deboli per lo più scelti e manovrati dall’esercito o dalla corte aristocratica.

Caduta dell’Impero d’Occidente 475 – Oreste, un nobile romano, fa proclamare imperatore suo figlio Romolo tredicenne Chiamato ROMOLO AUGUSTOLO. Odoacre, generale di stirpe barbarica, lo depose e lo esiliò in Italia Meridionale. Le insegne imperiali furono mandate a Costantinopoli. Odoacre si proclamò rex gentium e regnò in Italia dopo aver chiesto ed ottenuto il riconoscimento dell’imperatore d’Oriente.

Inizio del Medioevo L’Evo Antico si ritiene concluso con la caduta dell’Impero Romano d’Occidente. 476 – 1492 MEDIOEVO V-XI sec.  Alto Medioevo XII-XVI  Basso Medioevo Età Moderna: dagli ultimi anni del XV secolo alla fine del XVIII o inizi del XIX secolo. Età Contemporanea: dalla fine del XVIII o inizi del XIX secolo ad oggi.