La nascita dell’antropologia
Evoluzionismo filosofico Dottrina filosofica della seconda metà dell’ottocento basata sul principio che la realtà, fisica e sociale, sia in continua trasformazione e che proceda gradualmente verso forme di organizzazione sempre più complesse e armoniose (H. Spencer)
Evoluzionismo antropologico Dottrina secondo cui la storia dell’umanità è una successione di stadi culturali che procedono dal semplice al complesso, sulla linea di un progresso/evoluzione costante. Questo processo è unilineare e universale, nel senso che la cultura è una sola, unica per tutta l’umanità, e le differenze tra le culture non sono che stadi diversi della sua evoluzione.
Principali esponenti dell’evoluzionismo Lewis Morgan Edward Tylor James Frazer
Etnologo e antropologo Lewis Morgan (1818-1881) Etnologo e antropologo statunitense. Visse a lungo tra gli Irochesi e compì spedizioni fra le popolazioni indigene del Kansas, del Nebraska, delle Montagne Rocciose e del Nuovo Messico.
“Le società antiche” di L.Morgan In questo saggio tracciò uno schema evolutivo delle società umane che si articola in tre tappe obbligate: Vita selvaggia (società di caccia e raccolta) Barbarie ( società orticole e agricole) Civiltà ( società alfabetizzate e dotate di tecnologia)
“Sistemi di consanguineità e di affinità nella famiglia umana” L “Sistemi di consanguineità e di affinità nella famiglia umana” L.Morgan E’ il primo testo di antropologia della parentela. Utilizzando il metodo comparativo, confronta i sistemi di parentela presso le tribù dei nativi americani, arrivando a teorizzarne una evoluzione articolata in cinque tappe:
La famiglia consanguinea, in cui il matrimonio avveniva tra fratelli e sorelle. La famiglia punalua, in cui vigeva il divieto di matrimonio tra fratelli e sorelle. La famiglia sindiasmiana, nella quale le coppie nascevano e si scioglievano spontaneamente. La famiglia patriarcale, in cui l'autorità suprema spettava al capo di sesso maschile. La famiglia monogamica, basata sull'uguaglianza tra maschio e femmina, che si va evolvendo verso la famiglia nucleare.
Edward Tylor (1832-1917) Inglese, studiò alla facoltà di Scienze Biologiche dove si laureò nel 1857, specializzandosi in Zoologia e Botanica. E’ considerato, insieme a Morgan, uno dei fondatori dell’antropologia. Al contrario di Morgan lavorò perlopiù su resoconti di missionari e esploratori (antropologo da tavolino)
Definizione di cultura “La cultura, o civiltà, intesa nel suo ampio senso etnografico, è quell’insieme complesso che include la conoscenza, le credenze, l’arte, la morale, il diritto, il costume e qualsiasi altra capacità e abitudine acquisita dall’uomo come membro di una società”.
“Cultura primitiva”(1871) In questo saggio si occupò di storia delle religioni applicando il seguente schema evolutivo: Animismo Politeismo Monoteismo
James Frazer (1854-1941) Antropologo e storico delle religioni scozzese, scrisse un’enciclopedia in 12 volumi, intitolata “Il ramo d’oro. Studio sulla magia e la religione” in cui passa in rassegna i miti, le credenze, le usanze, le cerimonie e i rituali delle antiche religioni.
J.Frazer “Il ramo d’oro” 1915 Adottando l’approccio evoluzionista, considera la magia e la religione sistemi pre-scientifici di conoscenza nati per tentare di esercitare, non riuscendoci, quel dominio sulle forze naturali che sarà il tratto caratteristico della scienza moderna.
Franz Boas (1858-1942) Di origini tedesche, partecipò ad una spedizione scientifica in Canada dove si appassionò di etnografia studiando gli Inuit. Trasferitosi negli USA cominciò a studiare i nativi americani. E’ il padre dell’antropologia statunitense. Fra i suoi allievi più noti: Ruth Benedict, Margaret Mead, Alfred Kroeber.
Metodo induttivo Applicò all’antropologia il metodo induttivo articolato in tre fasi: Osservazione diretta dei fatti Raccolta e analisi dei fatti Elaborazione di teorie e leggi
Il particolarismo culturale Contrario all’evoluzionismo di Morgan e Tylor, elaborò la teoria del particolarismo culturale, secondo cui ogni cultura deve essere studiata e compresa in relazione allo specifico ambiente in cui si sviluppa. Tale teoria apre la strada al relativismo culturale
Altri contributi fondamentali Studioso di linguistica, pubblicò una grammatica comparativa della lingue dei nativi americani Studiò il rito del potlach
Margaret Mead (1901-1978) Allieva di Boas, pubblicò una serie di saggi che oggi sono considerati dei classici dell’antropologia: 1926 “L’adolescenza in Samoa” 1935 “ Sesso e temperamento in tre società primitive” 1949 “Maschio e femmina”
La scuola cultura e personalità Fu fondata dagli allievi di Boas che concepirono la cultura come un sistema di comportamenti che caratterizza un determinato ambiente sociale, trasmesso da una generazione all’altra attraverso l’inculturazione. Tutti i membri di una cultura condividono dei comportamenti che costituiscono i i tratti comuni della loro personalità di base ovvero un denominatore comune
Alfred Kroeber (1876-1960) Allievo di Boas studia, soprattutto le popolazioni indiane della California. Nel 1917 pubblicò un saggio intitolato “Superorganco”: Kroeber riprende la nozione di superorganico da Herbert Spencer, il quale l’aveva coniata per definire un ordine di fenomeni distinti da quelli organici; tuttavia, mentre per Spencer i due ordini di fenomeni sono comunque legati l’uno all’altro, Kroeber rifiuta ogni possibile punto di contatto tra l’ordine biologico e quello socio-culturale.
Il superorganico Il Superorganico è rimasto celebre come una delle opere più controverse dell'antropologia culturale. La tesi presentata da Kroeber nel saggio afferma che la cultura costituisce un ordine di fenomeni autonomi e separati rispetto agli altri livelli in cui si articola la realtà, che sono sostanzialmente quattro: Inorganico; Organico; Sociale; Individuale.
Il concetto di cultura Per Kroeber la cultura è un fatto collettivo, riguarda cioè i comportamenti e le idee dei gruppi sociali e non dei singoli individui
Ruth Benedict (1887-1948) Studiò antropologia alla Columbia University sotto la guida di Boas Fu la prima donna ad insegnare antropologia in una università statunitense Fu insegnante di Margaret Mead e Cora DuBois
Ruth Benedict Pubblicò nel 1934 il saggio “Modelli di cultura” dove mise a confronto tre civiltà primitive: i Pueblos del Nuovo Messico, i Dobu della Nuova Guinea e gli Indiani della costa nord-occidentale d'America (principalmente i Kwakiutl). Rielaborò la definizione di cultura eliminando le arti, le tecniche, l’economia ecc. riducendola al linguaggio e al comportamento in quanto espressioni (simboli) del pensiero
Il configurazionismo Con questo termine si indica la teoria di Ruth Benedict secondo cui ogni cultura è il risultato unico e irripetibile della combinazione e interconnessione di idee, valori e comportamenti
Cora Du Bois (1903-1991) Nacque a New York da immigrati svizzeri. Fu allieva di Ruth Benedict e Franz Boas Partecipò alle ricerche sul campo condotte in California da Alfred Kroeber Studiò gli abitanti dell’isola di Alor in Indonesia e nel 1944 pubblicò il volume “Il popolo di Alor”.
Interpretazione psicoanalitica Riprendendo la teoria psicoanalitica, nell’adattamento antropologico di Abram Kardiner, sostiene che la personalità degli aloresi si caratterizza per la mancanza di un forte Super-Io, che si traduce in una predisposizione al sospetto e all’instabilità caratteriale
La personalità modale Arnold Van Gennep Read more http://www.infonotizia.it/riti-di-passaggio-riassunto-antropologia-culturale-capitolo-3-la-costruzione-culturale-dell-identita/ A determinare questi tratti della personalità erano fattori culturali: le madri per dedicarsi al lavoro nei campi erano costrette a lasciare i bambini al villaggio, causando in loro un senso di abbandono e frustrazione (perdita dell’oggetto d’amore). Questi tratti caratteriali erano i più frequenti ma non gli unici, fra gli abitanti di Alor; per tale ragione sostituì il concetto di personalità di base con quello di personalità modale