Il trauma del lutto: ricostruzione psicologica ed emotiva dopo il dolore della perdita Dott.ssa Laura Testa.

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Transcript della presentazione:

Il trauma del lutto: ricostruzione psicologica ed emotiva dopo il dolore della perdita Dott.ssa Laura Testa

Il trauma del lutto Definizione Il lutto è il sentimento di intenso dolore che si prova per la perdita, in genere, di una persona cara. La morte “dell’altro", specialmente se è una persona vicina, è stata considerata da sempre dalla psicologia come l’evento che provoca non solo una perdita fisica e reale, ma fondamentalmente una perdita emotiva nella persona che sopravvive.

La morte di una persona significativa “... é un terremoto,a cui seguono le scosse di assestamento!”

Reazioni al lutto La reazione al lutto è influenzata da diversi fattori: le circostanze che hanno portato al decesso; la prevedibilità o meno con cui esso è avvenuto; le caratteristiche personali di chi subisce il lutto, (l’età, il ruolo ricoperto all’interno della famiglia, il grado di parentela, la qualità della relazione, le caratteristiche psicologiche personali); le risorse presenti all'interno del contesto in cui si vive.

Elaborazione del lutto É un percorso psicologico nel quale vengono modificati il significato ed i vissuti emotivi legati alla perdita della persona con la quale si era sviluppato un legame affettivo significativo. “Assenza ... più acuta presenza”(A. Bertolucci, poeta)

Elaborazione del lutto 1) Fase di disperazione acuta (shock) Questa fase è caratterizzata da stordimento e protesta. Vi può essere immediato rifiuto e sono comuni crisi di rabbia e di dolore. Può durare da alcuni momenti a giorni e può interessare periodicamente la persona afflitta per tutta la durata del processo di lutto.

Elaborazione del lutto 2) Fase d'intenso desiderio e di ricerca della persona deceduta Questa fase è caratterizzata da irrequietezza fisica e da preoccupazione eccessiva verso il morto.

Elaborazione del lutto 3) Fase di disorganizzazione e disperazione La realtà della perdita comincia a essere accettata. Domina una sensazione che la vita non sia reale e la persona afflitta sembra essere chiusa in se stessa, apatica e indifferente. Spesso si verificano insonnia e calo ponderale, così come la sensazione che la vita abbia perso il suo significato. La persona addolorata ricorda costantemente lo scomparso e vive un senso di delusione quando si riconosce che i ricordi sono solo ricordi.

Elaborazione del lutto 4) fase di riorganizzazione In questa fase gli aspetti acuti del dolore cominciano a ridursi e la persona afflitta inizia ad avvertire un ritorno alla vita. La persona perduta viene ora ricordata con un senso di gioia, ma anche di tristezza, e la sua immagine viene interiorizzata.

Elaborazione del lutto RITUALI E MANIFESTAZIONI ESTERNE piangere, le esequie, i necrologi, il vedere il cadavere, le veglie funebri, le espressioni di condoglianze,il funerale. ELEMENTI DI CONTINUITA’ DELLA RELAZIONE fotografie oggetti appartenuti al defunto proseguire qualche suo progetto Racconti di episodi della sua vita

Elaborazione del lutto IL TEMPO da solo NON GUARISCE IL DOLORE

Dall'amare in presenza.... all'amare in assenza Elaborazione del lutto Esito fisiologico Dall'amare in presenza.... all'amare in assenza I ricordi diventano i mattoni di una rappresentazione interiore, un ponte tra il mondo con e senza il defunto

Elaborazione del lutto La psicologia “ingenua” ci dice: “non devi piangere, sii forte” “prima o poi passa” “non pensarci, fai altro”

Disturbo da lutto persistente complicato DSM V A. L'individuo ha vissuto la morte di qualcuno con cui aveva una relazione stretta. B. Dal momento della morte, almeno uno dei seguenti sintomi è stato presente per un numero di giorni superiore a quello in cui non è stato presente e a un livello di gravità clinicamente significativo, ed è perdurato negli adulti per almeno 12 mesi e nei bambini per almeno 6 mesi dopo il lutto: Un persistente desiderio/nostalgia della persona deceduta: Tristezza e dolore emotivo intesi in seguito a morte. Preoccupazione per il deceduto. Preoccupazione per le circostanze della morte. Nei bambini, questa preoccupazione per il deceduto può essere espressa attraverso i contenuti del gioco e il comportamento e può estendersi fino alla preoccupazione per la possibile morte di altre persone vicine.

Disturbo da lutto persistente complicato DSM V C. Dal momento della morte, almeno sei dei seguenti sintomi sono stati presenti per un numero di giorni superiore a quello in cui non sono stati presenti e a un livello di gravità clinicamente significativo, e sono perdurati negli adulti per almeno 12 mesi e nei bambini per almeno 6 mesi dopo il lutto.

Sofferenza reattiva alla morte Marcata difficoltà nell'accettare la morte. Nei bambini,questa difficoltà dipende dalla capacità di comprendere il significato e la definitività della morte. Provare incredulità o torpore emotivo riguardo la perdita. Difficoltà ad abbandonarsi a ricordi positivi che riguardano il deceduto. Amarezza o rabbia in relazione alla perdita. Valutazione negativa di sé in relazione al deceduto o alla morte (per es.: senso di autocolpevolezza). Eccessivo evitamento di ricordi della perdita (per es.: evitamento di persone, luoghi o situazioni associati al deceduto; nei bambini questo può includere l'evitamento di pensieri e sentimenti che riguardano il deceduto).

Disordine sociale/dell'identità Desiderio di morire per essere vicini al deceduto. Dal momento della morte, difficoltà nel provare fiducia verso gli altri. Dal momento della morte, sensazione di essere soli o distaccati dagli altri. Sensazione che la vita sia vuota o priva di senso senza il deceduto, o pensiero di "non farcela" senza il deceduto. Confusione circa il proprio ruolo nella vita, o diminuito senso della propria identità (per es.: sentire che una parte di se stessi è morta insieme al deceduto). Dal momento della perdita, difficoltà o riluttanza nel perseguire i propri interessi o nel fare piani per il futuro (per es.: amicizie, attività).

Con lutto traumatico Lutto dovuto a omicidio o suicidio con persistenti pensieri gravosi riguardo alla natura traumatica della morte (spesso in risposta a ricordi della perdita), tra cui gli ultimi momenti del deceduto, il grado di sofferenza e delle ferite, o la natura dolosa o intenzionale della morte.

IL LUTTO È COME UNA FERITA il cui processo di “cicatrizzazione” richiede tempo e fatica per poter tornare a vivere una vita diversa da quella di prima, ma densa di valore se riusciamo ad integrare la perdita nella trama della nostra vita.

“La morte conclude la vita, ma non conclude una relazione che continua nella mente del sopravvissuto” (Anderson, scrittore) IL LEGAME CONTINUA E L'ATTACCAMENTO PURE “La morte non esiste figlia. La gente muore solo quando viene dimenticata...Se saprai ricordarmi, sarò sempre con te” (I. Allende, scrittrice)

Grazie per l’attenzione