Corso di Psicopatologia delle Dipendenze Dott.ssa Daria Piacentino

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Transcript della presentazione:

Corso di Psicopatologia delle Dipendenze Dott.ssa Daria Piacentino DOPING Roma, 23 gennaio 2015 Corso di Psicopatologia delle Dipendenze Dott.ssa Daria Piacentino

DOPING Definizione: il doping consiste nell’assunzione o nell’abuso di sostanze e farmaci con lo scopo di aumentare artificialmente la performance fisica dell’atleta. Il ricorso al doping avviene generalmente in vista o in occasione di una competizione agonistica ed è un'infrazione sia all’etica dello sport, sia a quella della scienza medica.

DOPING Origine della parola: 3 possibili origini. 1) “dop”, bevanda alcolica usata come stimolante nelle danze cerimoniali del sud Africa nel 1700; 2) “doop”, termine olandese che indica una miscela densa e che è entrato nello slang americano per descrivere l’uso, da parte dei rapinatori al fine di drogare le proprie vittime, di un mix di tabacco e semi del Datura stramonium (stramonio), contenente alcaloidi e in grado di causare sedazione e allucinazioni;

DOPING Origine della parola: 3) “dope”, termine usato fino alla fine del 1800 per indicare la preparazione di un prodotto viscoso di oppio da fumare. Nel 1900 tale termine si è esteso a qualsiasi sostanza stupefacente-narcotizzante e viene riferito anche alla preparazione di droghe designate a migliorare la prestazione dei cavalli da corsa.

DOPING Regolamentazione: I regolamenti sportivi vietano il doping. Il Comitato Internazionale Olimpico (CIO) ha stilato un elenco di sostanze e farmaci proibiti che viene tenuto costantemente aggiornato e stabilisce l'obbligo per gli atleti di sottoporsi ai controlli anti-doping, che si effettuano mediante l'analisi delle urine (in subacuto) e in alcuni casi anche del sangue (in acuto) e dei capelli/peli (in cronico) controlli incrociati.

DOPING Regolamentazione: Gli atleti che risultano positivi alle analisi (negli ultimi anni si preferisce l'espressione non negativi) vengono squalificati per un periodo più o meno lungo. Nei casi di recidiva si può arrivare alla squalifica a vita. Il CIO ha istituito un'apposita agenzia, la World Anti-Doping Agency (WADA, www.wada-ama.org), che si occupa della lotta al doping.

DOPING Regolamentazione: Negli ultimi anni in numerosi paesi, tra cui l’Italia, il doping è diventato un reato, sotto la fattispecie della frode sportiva. A tal fine, in Italia, il 14 dicembre 2000 viene emanata la legge n. 376 "Disciplina della tutela sanitaria delle attività sportive e della lotta contro il doping“, che consente un'individuazione più precisa e una condanna del fenomeno del doping.

DOPING Regolamentazione: Tale legge permette di colpire più efficacemente una pratica che in precedenza era sanzionabile solo sul piano sportivo. È punibile: - l'atleta che fa uso di sostanze dopanti; - il medico che le prescrive o somministra; - il commerciante che le vende.

DOPING Regolamentazione: Il 23 ottobre 2007 viene approvata l'introduzione del passaporto biologico, un documento che registra il profilo personale (valori del sangue e delle urine) di ciascun atleta. Si tratta di un documento elettronico costituito da tre moduli (ematologico, steroideo, endocrinologico).

DOPING Regolamentazione: In Italia, un D.Lgs. del 12 marzo 2009 ha approvato una lista delle sostanze considerate dopanti, suddivisa in 5 sezioni: 1) classi vietate 2) principi attivi appartenenti alle classi vietate 3) farmaci contenenti principi attivi vietati 4) elenco in ordine alfabetico dei principi attivi e dei relativi farmaci 5) pratiche e metodi vietati

DOPING Regolamentazione: Nel 2013 la WADA ha pubblicato una lista aggiornata delle sostanze vietate in competizione e fuori competizione (in/out competition) e dei metodi vietati.

DOPING Sostanze vietate in competizione e fuori competizione (2013): - S1 Agenti anabolizzanti a) Steroidi androgeni anabolizzanti (SAA) b) Altri agenti anabolizzanti - S2 Ormoni, sostanze correlate e relativi fattori di rilascio - S3 β-2 agonisti

DOPING Sostanze vietate in competizione e fuori competizione (2013): - S4 Modulatori ormonali e metabolici a) Inibitori dell’aromatasi b) Modulatori selettivi dei recettori per gli estrogeni (SERMs) c) Altri agenti ad azione anti-estrogenica d) Agenti che modificano la funzione della miostatina (che limita la crescita muscolare) e) Modulatori metabolici

DOPING Sostanze vietate in competizione e fuori competizione (2013): - S5 Diuretici e altri agenti mascheranti

DOPING Sostanze vietate solo in competizione (2013): S6 Stimolanti S7 Narcotici S8 Cannabinoidi - S9 Glucocorticosteroidi

Sostanze vietate solo in competizione e solo in alcuni sport (2013): DOPING Sostanze vietate solo in competizione e solo in alcuni sport (2013): P1 Alcool (etanolo) - P2 β-bloccanti

DOPING Metodi vietati (2013): M1 Manipolazione del sangue e dei componenti del sangue - M2 Manipolazione fisica e chimica - M3 Doping genetico

DOPING S1 Agenti anabolizzanti a) Steroidi androgeni anabolizzanti (SAA): - SAA esogeni: 1-androstenediolo, 1-androstenedione, danazolo, gestrinone, nandrolone, ossandrolone, stanozololo

DOPING S1 Agenti anabolizzanti a) Steroidi androgeni anabolizzanti (SAA): - SAA endogeni (se somministrati per via esogena): testosterone, diidrotestosterone, deidroepiandrosterone (DHEA), androstenediolo, androstenedione, loro metaboliti e isomeri b) Altri agenti anabolizzanti: clenbuterolo, modulatori selettivi del recettore degli androgeni (SARMs)

DOPING S2 Ormoni, sostanze correlate e relativi fattori di rilascio a) Agenti stimolanti l’eritropoiesi: eritropoietina (EPO), darbepoetina (dEPO), stabilizzatori del fattore ipossia-inducibile (hypoxia-inducible factor, HIF) b) Gonadotropina corionica umana (hCG), ormone luteinizzante (LH), proibiti negli uomini

DOPING S2 Ormoni, sostanze correlate e relativi fattori di rilascio c) Corticotropine d) Fattori di crescita: ormone della crescita (GH), fattore di crescita insulino-simile (IGF-1), fattore di crescita dei fibroblasti (FGF), fattori di crescita di derivazione piastrinica (PDGF)

DOPING S3 β-2 agonisti Sono proibiti tutti i β-2 agonisti, inclusi entrambi gli isomeri ottici, ad eccezione di: - salbutamolo per via inalatoria (al massimo 1600 μg nell’arco delle 24h); - formoterolo per via inalatoria (al massimo 54 μg nell’arco delle 24h); - salmeterolo se assunto per via inalatoria nel rispetto del regime terapeutico indicato dalle case produttrici.

DOPING S4 Modulatori ormonali e metabolici a) Inibitori dell’aromatasi (enzima che converte il testosterone in estrogeni): anastrozolo, exemestano, formestano b) Modulatori selettivi dei recettori per gli estrogeni (SERMs): raloxifene, tamoxifene

DOPING S4 Modulatori ormonali e metabolici c) Altri agenti ad azione anti-estrogenica: clomifene, ciclofenil d) Agenti che modificano la funzione della miostatina: inibitori della miostatina e agenti affini e) Modulatori metabolici: insuline, agonisti del recettore δ attivato dal proliferatore del perossisoma (PPARδ)

DOPING S5 Diuretici e altri agenti mascheranti a) Diuretici: acetazolamide, amiloride, furosemide, spironolattone, diuretici tiazidici b) Desmopressina c) Espansori del plasma: glicerolo, somministrazione e.v. di albumina, destrano, e mannitolo d) Probenecid

DOPING N.B. L’uso in e fuori competizione, nella misura in cui è applicabile, di qualsiasi quantità di una sostanza soggetta ad un valore soglia (ossia formoterolo, salbutamolo, catina, efedrina, metilefedrina e pseudoefedrina) in associazione con un diuretico o altro agente mascherante richiede il rilascio di una specifica Esenzione a Fini Terapeutici (TUE) per quella sostanza, in aggiunta all’esenzione rilasciata per il diuretico o altro agente mascherante.

DOPING S6 Stimolanti a) Stimolanti “non specificati”: cocaina, amfetamina, benzfetamina, etilamfetamina, metamfetamina, modafinil

DOPING S6 Stimolanti a) Stimolanti specificati: adrenalina (fatta eccezione per la somministrazione locale, per es. nasale o oftalmologica), catina (solo se la concentrazione nelle urine supera i 5 μg/ml), efedrina e metilefedrina (solo se la concentrazione nelle urine supera i 10 μg/ml), selegilina, sibutramina, stricnina

DOPING S6 Stimolanti N.B. Anche la caffeina, in misura molto minore, ma ugualmente efficace, è stata per alcuni anni inserita nella categoria degli stimolanti, poiché un suo grave abuso produce effetti molto simili a quelli degli stimolanti più usati.

DOPING S6 Stimolanti N.B. Attualmente le seguenti sostanze non sono considerate sostanze proibite: - caffeina (caffè, Red Bull e altre energy drinks, guaranà) - nicotina - bupropione - sinefrina

DOPING S6 Stimolanti Tuttavia la WADA, previa consultazione degli altri Firmatari e Governi, ha incluso tali sostanze nel Programma di Monitoraggio 2013 al fine di identificare un eventuale loro abuso nello sport.

DOPING S7 Narcotici Eroina, metadone, morfina, fentanil e suoi derivati, ossicodone, ossimorfone

DOPING S8 Cannabinoidi a) Cannabinoidi naturali: cannabis, hashish, marijuana b) Cannabinoidi sintetici: δ-9-tetraidrocannabinolo (THC) c) Cannabinomimetici: “spice” (droga contenente JWH018, JWH073, HU-210)

DOPING S9 Glucocorticosteroidi Sono proibiti tutti i glucocorticosteroidi quando somministrati per via orale, e.v., i.m. o rettale

DOPING P1 Alcool (etanolo) L’alcool è proibito solo in competizione, nei seguenti sport: - aeronautica - karate - tiro con l’arco - motociclismo/automobilismo La rilevazione viene effettuata mediante analisi del respiro e/o del sangue. La soglia di violazione delle norme anti-doping (valori ematologici) è stabilita in 0.10 g/l.

DOPING P2 β-bloccanti I β-bloccanti sono proibiti solo in competizione, nei seguenti sport: - tiro con l’arco (dove sono proibiti anche fuori competizione) - automobilismo - biliardo - golf - freccette - sci/snowboard

DOPING P2 β-bloccanti Atenololo, bunololo, carvedilolo, labetalolo, pindololo, propranololo, timololo

DOPING M1 Manipolazione del sangue e dei componenti del sangue a) Somministrazione o reintroduzione nel sistema circolatorio di qualsiasi quantità di: sangue autologo/omologo/eterologo, prodotti contenenti globuli rossi di qualsiasi origine b) Potenziamento artificiale dell’assorbimento, trasporto o rilascio di O2, che includono: sostanze chimiche perfluoridiche, prodotti di emoglobina modificata

DOPING M2 Manipolazione chimica e fisica a) Manipolazione al fine dell’alterazione dell’integrità e conformità dei campioni raccolti in occasione di controlli anti-doping: sostituzione e/o alterazione dell’urina (per es. proteasi), etc. b) Infusioni e/o iniezioni endovenose di più di 50 ml per un periodo di 6 h, ad eccezione di quelle legittimamente ricevute nel corso di ricoveri in ospedale o indagini cliniche

DOPING M3 Doping genetico (al fine di migliorare la performance fisica) a)Trasferimento di: polimeri di acidi nucleici, sequenze di acido nucleico b) Utilizzo di: cellule normali o geneticamente modificate

DOPING M3 Doping genetico “Atleta geneticamente modificato, OGM”: a) Potenziamento genetico: in California è stato sviluppato un farmaco, GW1516, che attiva il gene responsabile della crescita delle fibre muscolari, alla base dello sprint. Per esempio, tutti gli atleti di alto livello sono portatori del gene Actn3. Negli europei questa mutazione è presente nel 50% degli individui, mentre nei neri questa percentuale passa all'85%.

DOPING M3 Doping genetico “Atleta geneticamente modificato, OGM”: a) Un DNA da sherpa: il gene Ace (enzima convertitore dell'angiotensina), complice di aterosclerosi, IMA e diabete, ha anche un lato "buono" per certe qualità atletiche. Gli sherpa himalayani ne posseggono una variante, Ace I, che facilita le risalite agli 8000. Introdurla in un maratoneta, gli darebbe un grande vantaggio.

DOPING Utilizzare sostanze e farmaci senza un reale bisogno può danneggiare l’organismo in modo grave. nn

DOPING Effetti dannosi sull’organismo: SAA (testosterone, diidrotestosterone, deidroepiandrosterone (DHEA), androstenediolo, androstenedione)

DOPING Effetti dannosi sull’organismo: Gli SAA costituiscono la famiglia degli ormoni sessuali maschili. Il prototipo è il testosterone, ormone prodotto dall’organismo che, in condizioni normali, favorisce l’aumento della massa muscolare e la crescita del tessuto osseo (azione anabolizzante), parallelamente allo sviluppo dei caratteri sessuali maschili (azione androgena).

DOPING Effetti dannosi sull’organismo: Il testosterone e, più in generale, gli SAA si usano come farmaci in caso di malattie come il deficit di sviluppo e di crescita e, illegalmente, come agenti dopanti, per sfruttare la loro azione sullo sviluppo della massa muscolare e sulla riduzione della massa grassa.

DOPING Effetti dannosi sull’organismo: L’uso di SAA provoca: a) nell’uomo: ipertrofia testicolare, oligo-azospermia, ginecomastia, alopecia, ipertrofia prostatica, calo della libido, impotenza funzionale, comportamento aggressivo a) nella donna: virilizzazione (comparsa di caratteri sessuali maschili secondari), amenorrea

Effetti dannosi sull’organismo: DOPING Effetti dannosi sull’organismo:

DOPING Effetti dannosi sull’organismo: L’abuso di SAA provoca: cancerogenesi (carcinoma prostatico, carcinoma epatico), iperglicemia, ipertensione arteriosa, angina pectoris, IMA e disturbi psicopatologici, come disturbi alimentari e deflessione del tono dell’umore (distimia, depressione)

Effetti dannosi sull’organismo: DOPING Effetti dannosi sull’organismo:

DOPING Effetti dannosi sull’organismo: STIMOLANTI (cocaina, amfetamina/metamfetamina, efedrina)

DOPING Effetti dannosi sull’organismo: L’uso di stimolanti provoca: eccitazione ed euforia, falsa sensazione di forza e vigore, che non corrispondono alla realtà (non si percepisce in modo corretto la fatica), per cui si può arrivare ad effettuare sforzi superiori alle proprie possibilità fino a danneggiare muscoli e cuore.

DOPING Effetti dannosi sull’organismo: Al termine dell’effetto provocato dagli stimolanti spesso può seguire una fase duratura di stanchezza fisica e deflessione del tono dell’umore (distimia, depressione)

DOPING Effetti dannosi sull’organismo: L’abuso di stimolanti provoca: - aumento della frequenza cardiaca - aumento della pressione arteriosa - aumento estremo della temperatura corporea Si può arrivare a effetti molto gravi come: angina pectoris, IMA, emorragia cerebrale, insonnia, cefalea cronica, allucinazioni, disturbi psicopatologici fino alla paranoia e alla psicosi.

Effetti dannosi sull’organismo: DOPING Effetti dannosi sull’organismo:

DOPING Effetti dannosi sull’organismo: CANNABINOIDI (cannabis, hashish, marijuana δ-9-tetraidrocannabinolo (THC))

DOPING Effetti dannosi sull’organismo: L’uso di cannabinoidi provoca: distorsione della percezione, non corretta valutazione del rischio. L’atleta compie azioni che non metterebbe in atto in condizioni normali.

Effetti dannosi sull’organismo: DOPING Effetti dannosi sull’organismo:

DOPING Effetti dannosi sull’organismo: L’abuso di cannabinoidi provoca: eccessivo rilassamento del tono muscolare, aumento della frequenza cardiaca, vampate di calore, riduzione delle facoltà intellettive, disturbi psicopatologici, fino alla psicosi e al disturbo bipolare.

DOPING Effetti dannosi sull’organismo: AGENTI STIMOLANTI L’ERITROPOIESI (eritropoietina (EPO), darbepoetina (dEPO), stabilizzatori del fattore ipossia-inducibile)

DOPING Effetti dannosi sull’organismo: L’uso di agenti stimolanti l’eritropoiesi, più spesso rappresentato da trasfusioni dei EPO provoca: aumento della produzione di globuli rossi e quindi del trasporto di O2. Il sangue diventa più denso e il rischio di morte per trombosi (occlusione vascolare da coagulo) aumenta del 400%.

Effetti dannosi sull’organismo: DOPING Effetti dannosi sull’organismo:

Effetti dannosi sull’organismo: ALCOOL (etanolo) DOPING Effetti dannosi sull’organismo: ALCOOL (etanolo)

Effetti dannosi sull’organismo: DOPING GENETICO