Sintesi storia economica

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Transcript della presentazione:

Sintesi storia economica Il mercantilismo (XVI° sec.): gli studi economici iniziano ad affrontare i problemi come fenomeni connessi tra loro La moneta, il denaro (accumulato) è l'indicatore principale della ricchezza di una nazione Per raggiungere questo scopo la bilancia commerciale deve essere sempre in attivo : come ? a) Incremento del commercio b) incremento manifattura c) nuove rotte di navigazione d) mantenimento dei salari bassi e quindi riduzione dei costi e incentivo al lavoro minorile e) aumento delle esportazioni (premi statali) e freno all'import f) abolizione dei dazi all'export

I fisiocrati La vera ricchezza risiede nella natura...e quindi nella produzione agricola e allevamento Tutte le altre attività sono solo un accessorio : servono alla trasformazione dei beni della terra L'obiettivo da raggiungere per la ricchezza di una nazione è quello produrre una quantità crescente di beni grazie ad una quantità decrescente di beni utilizzati per produrli surplus di lavoro... Le altre attività servono solo a contribuire alle spese sostenute La natura regola l'agricoltura e quindi anche l'economia di un paese : le norme devono rifarsi a queste leggi immutabili

Il liberismo Utilitarismo, individualismo, libertà economica : i 3 principi-cardine del liberismo Utilitarismo : istinto innato dell'uomo a ricercare il proprio utile Individualismo : la società è un'unione artificiosa di singoli individui e ciò che conta è il singolo con i suoi specifici bisogni e obiettivi Libertà economica : i singoli, perseguendo il proprio interesse alla fine raggiungono un equilibrio tra di loro...ma in caso contrario lo Stato può intervenire, (il meno possibile), con l'apparato giudiziario

I classici (XVIII°sec.) Adam Smith, David Ricardo, Thomas Robert Malthus : i nomi più noti che hanno influenzato anche economisti moderni e attuali La teoria del VALORE e del « valore di scambio » è al centro del ragionamento Alla base del valore di scambio c'è il valore d'uso (ad es. di un bene) Il valore d'uso però non influenza il valore di scambio Obiettivo degli imprenditori è la ricerca del massimo profitto in un regime di libera concorrenza e di libera iniziativa garantita dallo STATO

Il valore Il valore di scambio (il prezzo) si determina dall'incontro della domanda e dell'offerta Questo valore è quindi in continua oscillazione fino ad un prezzo « stabile » detto prezzo di mercato Il prezzo di mercato ingloba il « costo di produzione » cioè il valore del lavoro che è anch'esso una merce come le altre Il valore del lavoro è rappresentato dal suo costo di produzione cioè le spese sostenute per la « riproduzione » dei lavoratori

La scuola psicologica - così come la psicologia analizza il rapporto del singolo individuo con sé stesso o con gli altri mettendo in secondo piano la cultura sociale e/o il contesto, in economia, una visione psicologica vuol dire che il VALORE segue un pricipio INDIVIDUALISTICO - il valore è legato all'utilità e in particolare all'utilità marginale cioè dell'ultima dose a disposizione di un bene - si sposta l'attenzione dal costo di produzione all'utilità attribuita al bene dall'individuo

Un esempio di utilità marginale il paradosso del valore dell'acqua ORO : costo altissimo perchè merce rara e un'utilità marginale che continua ad essere alta anche in una dose aggiuntiva perchè è ancra elevato il valore che gli attribuiamo (anche se non è indispensabile alla vita) ACQUA : costo molto basso perchè si trova in modo illimitato in natura ma pur avendo un'utilità enorme rispetto all'oro perchè è un bisogno fondamentale ha un'utilità marginale inferiore rispetto all'oro PERCHE' ? Perchè non conta solo l'utilità marginale ma anche il COSTO MARGINALE, cioè il costo totale di produzione di una dose aggiuntiva : nel caso dell'acqua il costo marginale è molto più basso di quello dell'oro

Differenza tra utilità totale e utilità marginale - prima dose : utilità 10 - seconda dose : utilità 8 - terza dose : utilità 6 - quarta dose : utilità 4 - quinta dose : utilità 2 Prime QUATTRO dosi : utilità totale = 28 ; marginale = 4 CINQUE dosi : utilità totale = 30 ; marginale = 2 L'utilità marginale è decrescente Ma quando questa comincia ad essere negativa anche quella totale inizia a decrescere

Utilità del bene o costo di produzione ? - utilità del bene e quindi anche l'utilità marginale non può spiegare al 100% il livello di un prezzo - il costo di produzione e qundi anche il costo marginale non può spiegare al 100% il livello di un prezzo.... QUINDI ? - OCCORRE DISTINGUERE TRA BREVE PERIODO E LUNGO PERIODO UN CONCETTO TIPICAMENTE ''MACROECONOMICO'' - Nel breve periodo la domanda si adegua all'offerta che è fissa e il valore del bene è legato alla sua utilità marginale ; - Nel lungo periodo l'offerta si adegua alla domanda e allora entra in gioco il costo di produzione

I costi Il Costo rappresenta il valore dei fattori impiegati per produrre un bene Costo di produzione ; costo di distribuzione ; costo di vendita ; costi generali ; tasse ; ecc. Il costo NON VA CONFUSO COL PREZZO : il prezzo di un prodotto, infatti, può essere legato al costo (o ai costi) ma poi dipende dal MERCATO cioè dal VALORE DI MERCATO cioè il prezzo per il quale vi siano compratori disposti a comprare un determinato bene a quel determinato prezzo COSTI FISSI : non variano al variare del livello di beni prodotti (es. L'affitto di un capannone industriale, gli stipendi, le assicurazioni) COSTI SEMI-VARIABILI : es. energia elettrica, manutenzione COSTI VARIABILI : es. materie prime

MARX Valore = costo di produzione = lavoro incorporato punto di partenza delle teorie di MARX In realtà c'è un « plusvalore » cioè quella quantità di lavoro « regalato » all'imprenditore in quanto non necessario alla sussistenza del lavoratore : da qui nasce l'accumulazione capitalistica Come per i classici la ricchezza quindi sta nella produzione/produttività cioè nella trasformazione delle materie prime in beni di consumo

Il lavoro - il lavoro quindi secondo Marx diventa esso stesso una merce, soggetta alla legge del mercato ; - se aumenta l'offerta (il cosiddetto esercito di riserva) il suo valore (salario) diminuisce : questo è un effetto artificioso del capitalismo che tende ad accumulare ricchezze e a non redistribuirle - questo anche quando, con le macchine, aumenta la produttività del lavoratore : in questo caso aumenta la disoccupazione e i salari tendono a diminuire

Il valore applicato al lavoro - il lavoro, per l'operaio (ex contadino espropriato della terra e divenuto ora semplice salariato), rappresenta due tipi di valore : VALORE D'USO : la capacità di un determinato bene di soddisfare un bisogno VALORE DI SCAMBIO : IL VALORE SUL MERCATO DOVE ENTRANO IN GIOCO DOMANDA E OFFERTA