POLICLOROBIFENILI o PCB IDROCARBURI POLICICLICI AROMATICI o IPA

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Transcript della presentazione:

POLICLOROBIFENILI o PCB IDROCARBURI POLICICLICI AROMATICI o IPA Molecole organiche (di sintesi) tossiche (Persistent Organic Pollutants POPs) *Tossiche *Persistenti *Bioaccumulo *Trasporto *Effetti su salute o ambiente sul luogo o lontano dal luogo di origine I più tossici e persistenti: la «sporca dozzina» PESTICIDI POLICLOROBIFENILI o PCB DIOSSINE IDROCARBURI POLICICLICI AROMATICI o IPA Vantaggi e svantaggi di un «legame stabile»: Scarsa reattività Persistenza Organoclorurati e stabilità del legame C-Cl: largo impiego in elettronica e plastiche tossici su piante e insetti  largo impiego come pesticidi NON si sciolgono in acqua IDROFOBI  Apolari SI sciolgono nei tessuti «grassi» e negli oli ACCUMULO e BIOACCUMULO CONTROLLO e REGOLAMENTAZIONE NORMATIVE

Pesticidi : molecole che bloccano un processo metabolico  uccidono o controllano organismi indesiderati Molecole diverse per obiettivi diversi (insetti, piante, funghi) Paesi diversi diverso impiego di pesticidi Insetticidi: a) salvaguardia salute umana da malattie trasmesse da insetti vettori b) salvaguardia dei raccolti zolfo (SO2) (velenoso per inalazione) H3BO3 As e suoi composti (velenosi per ingestione) Hg e suoi composti MA inorganici e organometallici persistenti e MOLTO TOSSICI per uomo e animali ORGANICI (piccole quantità, meno tossiche per l’uomo) Organoclorurati: stabili (non degradano), insolubili in aq, solubili nei grassi, tossicità alta per insetti ma bassa per l’uomo Esaclorobenzene (HCB) Toxafene (miscela di cloroderivati del canfene Ciclopentadieni clorurati legato a composti organici vario genere  diversi insetticidi  DDE (metabolita di DDT) no efficace ma persistente p-diclorodifeniltricloroetano (DDT): non si scioglie, non evapora, non reagisce con la luce, metabolizzato Il mondo vegetale è ricco di insetticidi naturali – sintetizzati dalle piante per autodifesa da insetti e funghi

Ceppi resistenti (es. DDT DDE, non attivo!) Tossicità: acuta e cronica, si esprime in DL, DL50 Bioaccumulazione, e bioconcentrazione,(ripartizione tra acqua/ambiente e solvente/tessuti), catena alimentare Insetticidi: Organofosfati : più recente generazione, persistenza breve durata (degradano velocemente a acido fosforico e alcoli), maggiore tossicità acuta per uomo e mammiferi Carbammati: simili organofosfati, persistenza breve durata (reagiscono con aq e i prodotti non sono tossici) Bassa tossicità per contatto Molecola originale elevata tossicità acuta

Ritrovati nelle acque piovane! Erbicidi: distruggono le piante erbacee, senza rovinare i raccolti (diserbanti) Composti inorganici come Na3AsO3 NaClO3 CuSO4 e organometallici – tossici e persistenti nel suolo Oggi sostituiti da derivati organici dell’arsenico: più selettivi, meno tossici per i mammiferi Triazine: metabolizzate dalle piante superiori (a prodotti non tossici), tossiche per tutte le piante a elevate concentrazioni Forme di resistenza Bassa persistenza nei terreni (pochi mesi) MA moderatamente solubile in acqua  inquinamento delle falde acquifere/pozzi NON sono rimosse dai normali trattamenti di potabilizzazione (solo carbone attivo) NO tossicità acuta ma possibile cancerogeno Ritrovati nelle acque piovane! Cloroacetammidi: sostituti di triazine tossiche per i pesci Cancerogene per gli animali Possibili contaminanti falde acquifere Derivati fenossialifatici: sottoprodotti più tossici degli erbicidi! Dalla sintesi Diossine come by-product

Interferenze con ormoni sessuali Diossine: eteri ciclici, altamente infiammabili, ogni volta che brucia materiale organico in presenza di cloro si formano le Dibenzodiossine policlorurate: polialogenate  persistenti Ingerite con gli alimenti  bioaccumulazione Effetti sull’apparato riproduttore, cancerogene Gli effetti durano tutta la vita La più tossica! diossine naturali: proprietà antifungine, usate per applicazioni farmacologiche (infezioni micotiche, malaria, per es.) PoliCloroBifenili PCB: molecole organoclorurate Sia solidi sia liquidi, in miscele Insolubili in acqua  altamente lipofili  bioaccumulazione NON tossici ma danni a lungo termine Inerti Non bruciano, non evaporano  persistenti nei suoli Diversi impieghi: refrigeranti, plastificanti, oli dei trasformatori Planari o eclissati, eclissati più tossici spongiadiossina Diossine, furani e PCB Interferenze con ormoni sessuali No tossicità acuta Danni a lungo termine Cancro Δ, O2

Idrocarburi Policiclici Aromatici IPA (o PAH): Composti organici ad anelli condensati, generalmente solidi volatili i più piccoli, poco volatili i più grandi  condensano e si adsorbono su particolato (fuliggine/cenere)  assorbiti per inalazione Bioaccumulazione sui tessuti di alcuni organismi marini (es. cetacei) Solo alcuni dannosi per l’uomo Onnipresenti nell’atmosfera (inquinanti atmosferici) Degradati nell’aria da HO. Origine antropica: emissioni veicolari e impianti termici, centrali termoelettriche, inceneritori, raffinerie, industrie chimiche e plastiche, lavorazione metalli Inquinamento indoor: fumo di tabacco e combustione legna e carbone Conc espressa in ppb (parti (molecole inquinanti) per miliardo (molecole di aria) 1/109) e ppt (parti per trilione 1/1012 Prodotti da combustione incompleta, maggiore produzione con impianti e motori malfunzionanti: Nella combustione molecole grandi frammentano in molecole più piccole (cracking) che in carenza di ossigeno ripolimerizzano Principale esposizione a IPA cancerogeni: alimenti affumicati o cotti alla griglia, e vegetali a foglia larga per deposizione degli IPA