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« I CPIA Verso l’Europa, con EPALE e Erasmus+ » Il Piano di Attività per l’Innovazione DEll’Istruzione degli Adulti  (PAIDEIA) come opportunità di aggiornamento e di crescita professionale: tematiche e modalità di attuazione « I CPIA Verso l’Europa, con EPALE e Erasmus+ » Roma 10 novembre 2017 Enrica Tais Direzione generale per gli ordinamenti scolastici e la valutazione del sistema nazionale di istruzione

Gazzetta Ufficiale serie generale n. 47 del 25 febbraio 2013 DPR 29 ottobre 2012 n. 263 “Regolamento recante norme generali per la ridefinizione dell’assetto organizzativo-didattico dei Centri d’istruzione per gli adulti, ivi compresi i corsi serali, a norma dell’art. 64, comma 4 del decreto legge 25 giugno 2008, n.112, convertito, con modificazioni, dalla legge 6 agosto 2008, n. 133” Gazzetta Ufficiale serie generale n. 47 del 25 febbraio 2013 D.I. 12 marzo 2015 Linee guida per il passaggio al nuovo ordinamento a sostegno dell’autonomia organizzativa e didattica dei Centri provinciali per l’istruzione degli adulti (Art.11, comma 10, D.P.R 263/2012) Supplemento ordinario alla «Gazzetta Ufficiale» n. 130 dell’8 giugno 2015 – Serie generale

CPIA Centri Provinciali per l’Istruzione degli Adulti Tipologia di istituzione scolastica autonoma, dotata di specifico assetto didattico e organizzativo, articolata in reti territoriali di servizio

Competenze linguistiche e informatiche Qualifiche professionali percorsi di primo livello - due periodi didattici - finalizzati al conseguimento del titolo di studio conclusivo del primo ciclo di istruzione e della certificazione attestante l’acquisizione delle competenze di base connesse all’obbligo di istruzione, relative alle attività e insegnamenti generali comuni a tutti gli indirizzi degli istituti tecnici e professionali (realizzati dai CPIA). percorsi di secondo livello - tre periodi didattici - finalizzati al conseguimento del diploma di istruzione tecnica, professionale e artistica (realizzati dalle istituzioni scolastiche presso le quali funzionano i percorsi di istruzione tecnica, professionale e artistica, rimanendo in esse incardinati). percorsi di alfabetizzazione e di apprendimento della lingua italiana destinati agli adulti stranieri e finalizzati al conseguimento di un titolo attestante il raggiungimento di un livello di conoscenza della lingua italiana non inferiore al livello A2 del QCER (realizzati dai CPIA).

Percorsi di istruzione D.P.R. 263/2012 sono progettati per “unità di apprendimento” intese come insieme autonomamente significativo di conoscenze, abilità e competenze, che rappresentano il necessario riferimento per il riconoscimento dei crediti Enrica Tais - MIUR DGOSV 5

All. A.1 Percorsi di istruzione di primo livello – primo periodo didattico Declinazione dei risultati di apprendimento in competenze, conoscenze e abilità * La numerazione delle competenze non indica una gerarchia ma fa esclusivo riferimento all’ordine in cui sono specificate negli assi culturali. ** Le competenze di lingua inglese sono riconducibili, in linea generale, al livello A2 del quadro Comune Europeo di Riferimento per le lingue del Consiglio d’Europa. *** Le competenze della seconda lingua comunitaria sono riconducibili, in linea generale, al livello A1 del quadro Comune Europeo di Riferimento per le lingue del Consiglio d’Europa.

All. A.2 Percorsi di istruzione di primo livello – secondo periodo didattico Declinazione dei risultati di apprendimento in competenze, conoscenze e abilità * La numerazione delle competenze non indica una gerarchia ma fa esclusivo riferimento all’ordine in cui sono specificate negli assi culturali. Inoltre, la competenza ”utilizzare e produrre testi multimediali” ** Le competenze di lingua inglese sono riconducibili, in linea generale, al livello B1 del quadro Comune Europeo di Riferimento per le lingue del Consiglio d’Europa.

Enrica Tais - MIUR - DGOSV Percorsi di alfabetizzazione e apprendimento della lingua italiana  - Competenze- Livello A1 comprendere istruzioni che vengono impartite purché si parli lentamente e chiaramente comprendere un discorso pronunciato molto lentamente e articolato con grande precisione, che contenga lunghe pause per permettere di assimilarne il senso comprendere testi molto brevi e semplici, cogliendo nomi conosciuti, parole ed espressioni familiari ed eventualmente rileggendo porre e rispondere a semplici domande relative a se stessi, alle azioni quotidiane e ai luoghi dove si vive utilizzare in uno scambio comunicativo numeri, quantità, costi, orari compilare un semplice modulo con i propri dati anagrafici descrivere se stessi, le azioni quotidiane e i luoghi dove si vive formulare espressioni semplici, prevalentemente isolate, su persone e luoghi scrivere i propri dati anagrafici, numeri e date scrivere semplici espressioni e frasi isolate Livello A2 comprendere quanto basta per soddisfare bisogni di tipo concreto, purché si parli lentamente e chiaramente comprendere espressioni riferite ad aree di priorità immediata quali la persona, la famiglia, gli acquisti, la geografia locale e il lavoro, purché si parli lentamente e chiaramente comprendere testi brevi e semplici di contenuto familiare e di tipo concreto, formulati nel linguaggio che ricorre frequentemente nella vita di tutti i giorni e/o sul lavoro far fronte a scambi di routine, ponendo e rispondendo a domande semplici scambiare informazioni su argomenti e attività consuete riferite alla famiglia, all’ambiente, al lavoro e al tempo libero scrivere brevi e semplici appunti, relativi a bisogni immediati, usando formule convenzionali descrivere o presentare in modo semplice persone, condizioni di vita o di lavoro, compiti quotidiani; usare semplici espressioni e frasi legate insieme per indicare le proprie preferenze scrivere una serie di elementari espressioni e frasi legate da semplici connettivi quali “e”, “ma”, “perché” relativi a contesti di vita sociali, culturali e lavorativi; scrivere una semplice lettera personale su argomenti e attività consuete riferite alla famiglia, all’ambiente, al lavoro e al tempo libero. Enrica Tais - MIUR - DGOSV

Percorsi di istruzione D.P.R. 263/2012 Patto formativo individuale sono progettati per “unità di apprendimento” intese come insieme autonomamente significativo di conoscenze, abilità e competenze, che rappresentano il necessario riferimento per il riconoscimento dei crediti realizzati per gruppi di livello organizzati in modo da consentire la personalizzazione del percorso, sulla base di un Patto formativo individuale definito previo riconoscimento dei saperi e delle competenze formali, non formali e informali posseduti dall’adulto COMMISSIONI CPIA Accordi di rete Istituzioni scolastiche che realizzano percorsi di secondo livello Enrica Tais - MIUR DGOSV 9

“L’apprendimento degli adulti è un elemento essenziale del ciclo dell’apprendimento permanente… L'apprendimento degli adulti può contribuire in modo significativo a realizzare gli obiettivi di Europa 2020 volti a portare al di sotto del 10% l'abbandono prematuro dei sistemi di istruzione e formazione. Si dovrebbe quindi prestare particolare attenzione a migliorare l'offerta ai numerosi europei scarsamente qualificati cui mira la strategia Europa 2020, a partire dall'alfabetizzazione e dall'alfabetizzazione numerica e dalle misure della seconda opportunità come precursori della qualificazione per il lavoro e la vita in generale. Acquisire competenze di base come fondamento per lo sviluppo delle competenze chiave per l'apprendimento permanente, affrontare il problema dell'abbandono scolastico e risolvere questioni quali l'istruzione e l'inclusione sociale dei migranti, dei Rom e di altri gruppi svantaggiati richiedono un'azione concertata nell'ambito sia dell'istruzione scolastica che dell'istruzione destinata agli adulti. Risoluzione del Consiglio dell’Unione Europea del 28 novembre 2011 relativa alla nuova Agenda Europea per l’Apprendimento degli Adulti (2011/c 372/01)

APPRENDIMENTO PERMANENTE Legge 28 giugno 2012, n. 92 recante disposizioni in materia di riforma del mercato del lavoro in una prospettiva di crescita, (in particolare art. 4 commi da 51 a 61 e da 64 a 68) Decreto legislativo 16 Gennaio 2013, n. 13 Definizione delle norme generali e dei livelli essenziali delle prestazioni per l'individuazione e validazione degli apprendimenti non formali e informali e degli standard minimi di servizio del sistema nazionale di certificazione delle competenze, a norma dell'articolo 4, commi 58 e 68, della legge 28 giugno 2012, n. 92 Intesa in C.U. 20 Dicembre 2012 riguardante le politiche per l’apprendimento permanente e gli indirizzi per l’individuazione di criteri generali e priorità per la promozione e il sostegno alla realizzazione di reti territoriali. Accordo in C.U.10 luglio 2014 “Linee strategiche di intervento in ordine ai servizi per l’apprendimento permanente e all’organizzazione delle reti territoriali”.

APPRENDIMENTO PERMANENTE Qualsiasi attività intrapresa dalle persone in modo formale, non formale, informale, nelle varie fasi della vita, al fine di migliorare le conoscenze, le capacità e le competenze, in una prospettiva personale, civica, sociale e occupazionale. Lifelong learning PERSONA Lifewide learning insieme dei servizi di istruzione, formazione e lavoro RETI TERRITORIALI sostegno alla costruzione, da parte delle persone, dei propri percorsi di apprendimento formali, non formali e informali, al riconoscimento di crediti formativi e alla certificazione degli apprendimenti comunque acquisiti, alla fruizione di servizi di orientamento lungo tutto il corso della vita.

CPIA… POLI TECNICO-PROFESSIONALI….UNIVERSITÀ e AFAM Accordo in C.U.10 luglio 2014 “Linee strategiche di intervento in ordine ai servizi per l’apprendimento permanente e all’organizzazione delle reti territoriali”. 1.4 “Le istituzioni scolastiche e formative nella rete dell’apprendimento permanente” Il ruolo del “formale” nelle reti territoriali dell’apprendimento permanente rappresenta un elemento strategico di sviluppo del sistema. Infatti l’offerta formativa formale consente non solo l’acquisizione di qualificazioni di vario livello ma anche il conseguimento delle competenze chiave per l’apprendimento permanente ad esse connesse. In tale contesto svolgono un ruolo strategico per la costruzione del sistema integrato per l’apprendimento permanente: CPIA… POLI TECNICO-PROFESSIONALI….UNIVERSITÀ e AFAM CPIA, in quanto Rete Territoriale di Servizio del sistema di istruzione, deputata alla realizzazione sia delle attività di istruzione destinate alla popolazione adulta che delle attività di Ricerca, Sperimentazione e Sviluppo in materia di istruzione degli adulti, sono soggetti pubblici di riferimento per la costituzione delle reti territoriali per l’apprendimento permanente. In particolare, il CPIA può rappresentare un punto di riferimento istituzionale stabile, strutturato e diffuso per il coordinamento e la realizzazione - per quanto di competenza - di azioni di accoglienza, orientamento e accompagnamento rivolte alla popolazione adulta, con particolare riferimento ai gruppi svantaggiati, finalizzate, tra l’altro, a fornire un sostegno alla costruzione di propri percorsi di apprendimento, a sostenere il riconoscimento dei crediti formativi e la certificazione degli apprendimenti comunque acquisiti e a favorire la fruizione di servizi di orientamento lungo tutto il corso della vita. Il CPIA, inoltre, per ampliare l’offerta formativa stipula accordi con gli enti locali ed altri soggetti pubblici e privati, con particolare riferimento alle strutture formative accreditate dalle Regioni; l’ampliamento dell’offerta formativa - in linea con quanto previsto dall’art. 9 del D.P.R. 275/99 - consiste in iniziative coerenti con le finalità del CPIA e che tengono conto delle esigenze del contesto culturale, sociale ed economico delle realtà locali, quali, ad esempio, iniziative tese ad integrare ed arricchire i percorsi di istruzione degli adulti e/o favorire il raccordo con altre tipologie di percorsi di istruzione e formazione (percorsi di formazione continua, percorsi di IeFP, percorsi in apprendistato, percorsi di IFTS, percorsi di ITS, ecc…);

10 passi verso i CPIA A.S. 2013-2014 9 Progetti assistiti 1. Funzionamento del CPIA 2. Gestione del CPIA 3. Attività di RS&S 4. CPIA e Rete Territoriale AP 5. Funzionamento Commissione 1. Determinazione dei curriculi 2. Progettazione per UDA 3. Fruizione a distanza 4. Personalizzazione percorso 5. Organizzazione per gruppi di L. R I S U L T A 10 passi verso i CPIA Azione a) 1. Rete Territoriale di Servizio 2. Commissione per la definizione del PFI Azione b) 1. Percorsi di istruzione 2. Strumenti di Flessibilità 9 Progetti assistiti a livello nazionale (Piemonte, Lombardia, Veneto, Emilia Romagna, Toscana, Lazio, Campania, Puglia, Sicilia) Enrica Tais - MIUR DGOSV

Enrica Tais - MIUR DGOSV 4 CPIA a.s. 2014/2015 19 2 10 7 8 1 5 Enrica Tais - MIUR DGOSV

CPIA a.s. 2015/2016 182.863 Patti formativi 1784 4 19 7 12 12 6 10 2 2 Punti di erogazione del servizio 7 2 3 6 10 Enrica Tais - MIUR DGOSV

CPIA a.s. 2016/2017 229.400 Patti formativi 1833 110 4 19 7 12 12 6 11 Punti di erogazione del servizio 7 2 4 6 110 Accordi (4 tipologie) 10 Enrica Tais - MIUR DGOSV

Enrica Tais - MIUR DGOSV 4 CPIA a.s. 2017/2018 19 7 12 12 6 11 2 2 3 10 2 7 8 2 5 6 10 Enrica Tais - MIUR DGOSV

Art.11, comma 10, del DPR 29 ottobre 2012, n.263 «Il passaggio al nuovo ordinamento è definito da linee guida, approvate con decreto del Ministro dell’istruzione, dell’Università e della ricerca, di concerto con il Ministro dell’economia e delle finanze, a sostegno dell’autonomia organizzativa e didattica dei Centri, con particolare riferimento all’applicazione del nuovo assetto didattico dei percorsi di primo e secondo livello con l’adattamento dei piani di studio di cui ai regolamenti emanati con i citati decreti del Presidente della repubblica 15 marzo 2010, numeri 87, 88 e 89, ai criteri e alle modalità per la definizione degli strumenti di flessibilità di cui all’articolo 4, comma 9 ed è accompagnato da misure nazionali di sistema per l’aggiornamento dei dirigenti, dei docenti e del personale amministrativo, tecnico e ausiliario dei Centri con le risorse umane, finanziarie e strumentali disponibili a legislazione vigente e senza nuovi o maggiori oneri per la finanza pubblica» Art.11, comma 10, del DPR 29 ottobre 2012, n.263 Enrica Tais - MIUR DGOSV

Art.11, comma 10, del DPR 29 ottobre 2012, n.263 «Il passaggio al nuovo ordinamento è definito da linee guida, approvate con decreto del Ministro dell’istruzione, dell’Università e della ricerca, di concerto con il Ministro dell’economia e delle finanze, a sostegno dell’autonomia organizzativa e didattica dei Centri, con particolare riferimento all’applicazione del nuovo assetto didattico dei percorsi di primo e secondo livello con l’adattamento dei piani di studio di cui ai regolamenti emanati con i citati decreti del Presidente della repubblica 15 marzo 2010, numeri 87, 88 e 89, ai criteri e alle modalità per la definizione degli strumenti di flessibilità di cui all’articolo 4, comma 9 ed è accompagnato da misure nazionali di sistema per l’aggiornamento dei dirigenti, dei docenti e del personale amministrativo, tecnico e ausiliario dei Centri con le risorse umane, finanziarie e strumentali disponibili a legislazione vigente e senza nuovi o maggiori oneri per la finanza pubblica» Art.11, comma 10, del DPR 29 ottobre 2012, n.263 Enrica Tais - MIUR DGOSV

Enrica Tais - MIUR DGOSV Piano di Attività per l’Innovazione DEll’Istruzione degli Adulti (P.A.I.DE.I.A.) (avvio con nota prot. 2276 del 18 marzo 2015) Enrica Tais - MIUR DGOSV

Il senso insomma è questo: una partita a scacchi giocata Il fondo è quello ardesia della lavagna. Si parte da un maestro lontano per arrivare ai nostri tempi. Il volto è quello storico del grande comunicatore. Poi abbiamo un’aula con adulti, che vedono il maestro molto lontano da loro infine una vignetta prodigiosa dove non si capisce bene chi istruisce l’altro. In realtà se pensate bene la direzione è capovolta. Il senso insomma è questo: una partita a scacchi giocata con le iniziali del nostro Piano, le cui iniziali acronime si alternano alle immagini di ogni tempo Enrica Tais - MIUR DGOSV

P.A.I.DE.I.A Cinque aggregazioni interregionali Piano di Attività per l’Innovazione Dell’Istruzione degli Adulti (Misure di sistema ex art. 11, co. 10 DPR 263/12) Gruppo di Lavoro Nazionale P.A.I.DE.I.A 1 Decreto DGOSV 51 del 27 gennaio 2015 Rappresentanti MIUR tutti gli UUSSRR INDIRE Gruppo di Lavoro Nazionale P.A.I.DE.I.A 2 Aggiornato con Decreto DGOSV 109 del 25 febbraio 2016 Piattaforma dedicata (INDIRE) Contributi per Gruppo di Lavoro Nazionale P.A.I.DE.I.A 3 Aggiornato con Decreto DGOSV 1063 del 19 ottobre 2016 Cinque aggregazioni interregionali Predisposizione Linee guida per la realizzazione Piano P.A.I.DE.I.A. Seminari di produzione Strumenti operativi, flessibili e applicabili nei diversi contesti Svolgimento delle attività e degli interventi di cui all’art. 26 del DM 435/2015 (1.900.000,00 euro) Due opuscoli divulgativi Svolgimento delle attività e degli interventi di cui all’art. 28 del DM 663/2016 (1.900.000,00 euro) 17 CPIA Centri Regionali di Ricerca , Sperimentazione e Sviluppo per l’istruzione degli adulti Seminari di formazione monitoraggi Convegni Enrica Tais - MIUR DGOSV

Enrica Tais - MIUR DGOSV PAIDEIA 1 A) Rete Territoriale di servizio (Aggregazione interregionale : Friuli Venezia Giulia, Veneto, Marche, Valle d’Aosta, Liguria, Sardegna &Aggregazione interregionale Lazio, Sicilia, Lombardia). Accordo per il raccordo del CPIA con le istituzioni scolastiche dove sono incardinati i percorsi di secondo livello (art.5. co.2,) Accordo di rete per l’ampliamento dell’offerta formativa (art. 2, co. 5) Accordo con le reti per l’apprendimento permanente, di cui all’art. 4, L.92/12 B) Attività di ricerca sperimentazione sviluppo (Aggregazione interregionale : Friuli Venezia Giulia, Veneto, Marche, Valle d’Aosta, Liguria, Sardegna) Attività finalizzate a sviluppare gli Ambiti di ricerca di cui all’art. 6 del DPR 275/99 Attività finalizzate a valorizzare il ruolo del CPIA quale “struttura di servizio” Attività finalizzate a favorire gli opportuni raccordi tra i percorsi di istruzione di primo livello ed i percorsi di istruzione di secondo livello C) Commissione per la definizione del patto formativo individuale (Aggregazione interregionale : Emilia Romagna, Campania, Molise & Aggregazione interregionale : Puglia, Calabria, Basilicata) Dispositivi di documentazione della storia personale e professionale (fase di identificazione) e Modelli di riscontri e prove idonei (fase di valutazione) Schema Certificato di riconoscimento dei crediti per la personalizzazione del percorso (fase di attestazione) Schema di Patto formativo Individuale D) Progettazione per UDA (Aggregazione interregionale: Umbria, Abruzzo, Toscana & Aggregazione interregionale : Puglia, Calabria, Basilicata) Definizione della corrispondenza tra conoscenza e abilità in relazione a ciascuna competenza e della relativa quota oraria, nonché dei criteri e delle modalità di valutazione dei percorsi di primo livello Definizione della corrispondenza tra conoscenza e abilità in relazione a ciascuna competenza e della relativa quota oraria, nonché dei criteri e delle modalità di valutazione dei percorsi di alfabetizzazione e apprendimento della lingua italiana Definizione della corrispondenza tra conoscenza e abilità in relazione a ciascuna competenza e della relativa quota oraria, nonché dei criteri e delle modalità di valutazione dei percorsi di secondo livello E) Fruizione a distanza (Aggregazione interregionale: Umbria, Abruzzo, Toscana) Criteri per la programmazione della fruizione a distanza Specifiche tecniche e tecnologiche per la fruizione a distanza Schema di Accordo per la gestione delle aule Agorà F) Percorsi di istruzione negli Istituti di prevenzione e pena (Aggregazione interregionale : Emilia Romagna, Campania, Molise) Misure di sistema finalizzate ad apportare i necessari adattamenti organizzativi Misure di sistema finalizzate alla definizione di interventi adeguati alla condizione dei soggetti Attività finalizzate ad assicurare ai soggetti sottoposti a provvedimenti penali da parte dell’autorità giudiziaria minorile la frequenza dei percorsi di istruzione degli adulti. Enrica Tais - MIUR DGOSV

Enrica Tais - MIUR DGOSV PAIDEIA 2 DM n. 435 del 16 Giugno 2015 Art. 26 (Centri provinciali per l’istruzione degli adulti) 6. Gli Uffici scolastici regionali e la Direzione generale per gli ordinamenti scolastici e la valutazione del sistema nazionale di istruzione cura gli adempimenti di cui agli articoli 37 e 38 e il monitoraggio delle attività di cui al presente articolo ai sensi e per le finalità di cui all'articolo 39. Enrica Tais - MIUR DGOSV

Enrica Tais - MIUR DGIFTS PAIDEIA 2 Enrica Tais - MIUR DGIFTS

INTERVENTI DI COMUNICAZIONE E DIFFUSIONE Bando prot. n. 8446 del 15/09/2015 INTERVENTI DI COMUNICAZIONE E DIFFUSIONE Aggiudicatario CPIA 2 Metropolitano di Bologna 1. realizzazione di un seminario interregionale per ciascuna delle aggregazioni interregionali istituite nell’ambito del già citato Piano PAIDEIA; 2. redazione e stampa di due opuscoli, con relativo supporto informatico contenenti: a) la normativa sulla ridefinizione dell’istruzione degli adulti (DPR 263/12 e Decreto Interministeriale 12 Marzo 2015); b) informazioni principali sulle azioni realizzate dal MIUR in applicazione della suddetta normativa; 3. realizzazione di un Convegno nazionale a conclusione degli interventi di comunicazione e diffusione. Gli interventi di comunicazione e diffusione sono stati supportati da un sito web dedicato, raggiungibile all’URL www.paideia2.it Enrica Tais - MIUR DGOSV

Enrica Tais - MIUR DGOSV Aggregazione interregionale Periodo di svolgimento Città sede del Seminario 1 Emilia Romagna, Campania, Molise, Piemonte 25-26-27 ottobre 2016 Bologna 2 Veneto, Friuli Venezia Giulia, Marche, Liguria, Sardegna 26-27-28 ottobre 2016 Montegrotto Terme 3 Lazio, Lombardia, Sicilia 8 – 9 – 10 novembre 2016 Roma 4 Calabria, Puglia, Basilicata 9 – 10 – 11 novembre 2016 Lamezia Terme (Cz) 5 Abruzzo, Toscana, Umbria, Valle d’Aosta 15 – 16 – 17 novembre 2016 Pescara Convegno conclusivo nazionale Roma 30 Novembre 2016 Enrica Tais - MIUR DGOSV

DM n. 663 del 1° settembre 2016 (art. 28, co. 2) PAIDEIA 3 DM n. 663 del 1° settembre 2016 (art. 28, co. 2) Enrica Tais - MIUR DGOSV

Enrica Tais - MIUR DGOSV CPIA 1 di Torino CPIA 5 Milano CPIA di Padova CPIA di Udine CPIA Centro Ponente CPIA di Parma CPIA n. 1 Firenze CPIA di Macerata CPIA 2 Roma CPIA Pescara-Chieti CPIA Terni 1 CPIA di Salerno CPIA 1 BAT CPIA di Cosenza Agrigento CPIA n. 3 di Nuoro – Sassari Decreto 1359 del 07-12-2016 Progetti tipologia A Enrica Tais - MIUR DGOSV

Enrica Tais - MIUR DGOSV CPIA 3 Torino CPIA n. 2 di Milano CPIA Verona CPIA Pordenone CPIA La Spezia CPIA 2 Metropolitano di Bologna CPIA n. 1 Grosseto CPIA sede di Ancona CPIA Campobasso CPIA 5 interprovinciale Viterbo/Roma CPIA Teramo CPIA 1 Perugia CPIA Napoli Città 2 CPIA Lecce CPIA Catanzaro CPIA Caltanissetta-Enna CPIA n.1 di Cagliari Decreto 1359 del 07-12-2016 Progetti tipologia B Enrica Tais - MIUR DGOSV

Enrica Tais - MIUR DGOSV Avviso n.11351 del 12 ottobre 2016 Procedura ordinaria ristretta per la realizzazione, ai sensi all'art. 28 – comma 2 – lett. c – e comma 3 del D.M 663 del 1.9.2016, delle misure nazionali di sistema per l'aggiornamento dei dirigenti, dei docenti e del personale ATA dei CPIA, in quanto unità amministrative e didattiche, di cui all'art. 11, comma 10 del D.P.R. 263/2012 CPIA 2 “Metropolitano” di Bologna Avviso n.11350 del 12 ottobre 2016 Procedura ordinaria ristretta per favorire la realizzazione, ai sensi all'art. 28 – comma 2 – lett. d) – e comma 3 del D.M 663 del 1.9.2016, delle azioni previste dal Protocollo di intesa tra il MIUR e il Ministero della Giustizia (prot. n. 17 del 26.5.2016) CPIA 3 di Roma Enrica Tais - MIUR DGOSV

Enrica Tais - MIUR DGOSV Raccomandazione del Consiglio del 19 dicembre 2016 sui percorsi di miglioramento del livello delle competenze: nuove opportunità per gli adulti Raccomanda agli Stati membri di, in funzione della legislazione e delle circostanze nazionali nonché delle risorse disponibili e in stretta cooperazione con le parti sociali e gli erogatori di istruzione e formazione, offrire agli adulti con un basso livello di competenze, conoscenze e abilità, ad esempio coloro che hanno abbandonato l'istruzione e la formazione formali senza completare il ciclo di istruzione secondaria superiore o equivalente e che non possono usufruire della garanzia per i giovani, l'accesso a percorsi di miglioramento del livello delle competenze che diano loro l'opportunità, secondo le esigenze individuali, di: a) acquisire un livello minimo di competenze alfabetiche, matematiche e digitali; e/o b) acquisire un più ampio corredo di competenze, conoscenze e abilità rilevanti per il mercato del lavoro e la partecipazione attiva nella società, sulla base della raccomandazione 2006/962/CE relativa a competenze chiave per l'apprendimento permanente, compiendo progressi verso il conseguimento di una qualifica EQF di livello 3 o 4, in funzione delle circostanze nazionali…. Enrica Tais - MIUR DGOSV

Enrica Tais - MIUR DGOSV PAIDEIA 1 A) Rete Territoriale di servizio (Aggregazione interregionale : Friuli Venezia Giulia, Veneto, Marche, Valle d’Aosta, Liguria, Sardegna & Aggregazione interregionale Lazio, Sicilia, Lombardia) Accordo per il raccordo del CPIA con le istituzioni scolastiche dove sono incardinati i percorsi di secondo livello (art.5. co.2,) Accordo di rete per l’ampliamento dell’offerta formativa (art. 2, co. 5) Accordo con le reti per l’apprendimento permanente, di cui all’art. 4, L.92/12 B) Attività di ricerca sperimentazione sviluppo (Aggregazione interregionale : Friuli Venezia Giulia, Veneto, Marche, Valle d’Aosta, Liguria, Sardegna) Attività finalizzate a sviluppare gli Ambiti di ricerca di cui all’art. 6 del DPR 275/99 Attività finalizzate a valorizzare il ruolo del CPIA quale “struttura di servizio” Attività finalizzate a favorire gli opportuni raccordi tra i percorsi di istruzione di primo livello ed i percorsi di istruzione di secondo livello C) Commissione per la definizione del patto formativo individuale (Aggregazione interregionale : Emilia Romagna, Campania, Molise & Aggregazione interregionale : Puglia, Calabria, Basilicata Dispositivi di documentazione della storia personale e professionale (fase di identificazione) e Modelli di riscontri e prove idonei (fase di valutazione) Schema Certificato di riconoscimento dei crediti per la personalizzazione del percorso (fase di attestazione) Schema di Patto formativo Individuale Raccomandazione del Consiglio del 19 dicembre 2016 sui percorsi di miglioramento del livello delle competenze: nuove opportunità per gli adulti §8 Tenere conto, per quanto possibile, delle esigenze del mercato del lavoro locale, regionale e nazionale in sede di definizione dell'offerta formativa conformemente al punto 1 ed erogare tale offerta in stretta collaborazione con i pertinenti portatori di interessi, in particolare le parti sociali e gli attori economici locali, regionali e nazionali § 11 Garantire un coordinamento efficace per l'attuazione della presente raccomandazione e sostenere, se del caso, il coinvolgimento dei pertinenti attori pubblici e privati nei settori dell'istruzione e della formazione, dell'occupazione, sociale, culturale nonché in altri ambiti strategici di rilievo, e promuovere partenariati tra tali attori, compresa la cooperazione transfrontaliera e regionale § 13 offrire orientamento e/o tutoraggio a sostegno dei discenti in tutte le fasi del processo di miglioramento del livello delle competenze § 3 Ove opportuno strutturare i percorsi di miglioramento del livello delle competenze in tre fasi: valutazione delle competenze, fornitura di un’offerta formativa su misura, flessibile e di qualità e convalida e riconoscimento delle competenze acquisite. Tali fasi potrebbero essere agevolate da misure di orientamento e sostegno, come previsto ai punti da 12 a 14, nonché, se del caso, da un utilizzo ottimale delle potenzialità insite nelle tecnologie digitali § 4 Offrire agli adulti che rientrano tra i gruppi prioritari di destinatari individuati conformemente al §2 la possibilità di sottoporsi a una valutazione, ad esempio un bilancio delle competenze, per individuare le competenze possedute e le esigenze di miglioramento § 5 Applicare, ove opportuno, agli adulti scarsamente qualificati le modalità di convalida istituite conformemente alla raccomandazione del Consiglio del 20 Dicembre 2012, sulla convalida dell’apprendimento non formale e informale in termini di identificazione, documentazione, valutazione e/o certificazione delle competenze possedute § 9 Sviluppare le modalità di convalida esistenti messe in atto conformemente alla raccomandazione del Consiglio del 20 dicembre 2012, sulla convalida dell’apprendimento non formale e informale per valutare e certificare conoscenze, competenze e abilità acquisite, inclusa la formazione sul posto di lavoro, e incoraggiare la loro certificazione in vista del conseguimento di una qualifica, conformemente ai quadri e ai sistemi nazionali delle qualifiche Enrica Tais - MIUR DGOSV

Enrica Tais - MIUR DGOSV PAIDEIA 1 D) Progettazione per UDA (Aggregazione interregionale: Umbria, Abruzzo, Toscana &Aggregazione interregionale : Puglia, Calabria, Basilicata) Definizione della corrispondenza tra conoscenza e abilità in relazione a ciascuna competenza e della relativa quota oraria, nonché dei criteri e delle modalità di valutazione dei percorsi di primo livello Definizione della corrispondenza tra conoscenza e abilità in relazione a ciascuna competenza e della relativa quota oraria, nonché dei criteri e delle modalità di valutazione dei percorsi di alfabetizzazione e apprendimento della lingua italiana Definizione della corrispondenza tra conoscenza e abilità in relazione a ciascuna competenza e della relativa quota oraria, nonché dei criteri e delle modalità di valutazione dei percorsi di secondo livello E) Fruizione a distanza (Aggregazione interregionale: Umbria, Abruzzo, Toscana) Criteri per la programmazione della fruizione a distanza Specifiche tecniche e tecnologiche per la fruizione a distanza Schema di Accordo per la gestione delle aule Agorà F) Percorsi di istruzione negli Istituti di prevenzione e pena (Aggregazione interregionale : Emilia Romagna, Campania, Molise) Misure di sistema finalizzate ad apportare i necessari adattamenti organizzativi Misure di sistema finalizzate alla definizione di interventi adeguati alla condizione dei soggetti Attività finalizzate ad assicurare ai soggetti sottoposti a provvedimenti penali da parte dell’autorità giudiziaria minorile la frequenza dei percorsi di istruzione degli adulti. Raccomandazione del Consiglio del 19 dicembre 2016 sui percorsi di miglioramento del livello delle competenze: nuove opportunità per gli adulti §6 fornire un'offerta formativa, conformemente al paragrafo 1, che consenta di soddisfare le esigenze individuate dalla valutazione delle competenze. Nel caso di migranti provenienti da paesi terzi, includere se opportuno occasioni di apprendimento delle lingue e propedeutiche alla formazione §7 Conformemente alle circostanze e ai sistemi nazionali, consentire un maggior ricorso a unità basate sui risultati di apprendimento che possano essere documentate, validate e convalidate, ai fini di registrare i progressi dei discenti in diverse fasi § 1. A) acquisire un livello minimo di competenze alfabetiche, matematiche e digitali § 3 Ove opportuno strutturare i percorsi di miglioramento del livello delle competenze in tre fasi: valutazione delle competenze, fornitura di un’offerta formativa su misura, flessibile e di qualità e convalida e riconoscimento delle competenze acquisite. Tali fasi potrebbero essere agevolate da misure di orientamento e sostegno, come previsto ai punti da 12 a 14, nonché, se del caso, da un utilizzo ottimale delle potenzialità insite nelle tecnologie digitali §2 in funzione delle circostanze nazionali, delle risorse disponibili e delle strategie nazionali esistenti, individuare i gruppi prioritari di destinatari per l'erogazione a livello nazionale di percorsi di miglioramento del livello delle competenze. In tal sede tenere presenti anche il genere, la diversità e i vari sottogruppi della popolazione di destinatari Enrica Tais - MIUR DGOSV

P.A.I.DE.I.A Piano di Attività per l’Innovazione Dell’Istruzione degli Adulti (Misure di sistema ex art. 11, co. 10 DPR 263/12) Gruppo di Lavoro Nazionale P.A.I.DE.I.A 1 Decreto DGOSV 51 del 27 gennaio 2015 & 5: sostenere la formazione iniziale e lo sviluppo professionale continuo di personale dedicato per l'erogazione di percorsi di miglioramento del livello delle competenze, in particolare insegnanti e formatori professionali PAIDEIA 1 (DATI INDIRE) 321 destinatari coinvolti delle seguenti tipologie:   N. 69 Dirigenti Scolastici N. 206 Docenti N. 15 Personale ATA N. 31 Altro personale % di soggetti destinatari dei seminari per tipologia PAIDEIA 2 (DATI INDIRE) 5267 destinatari coinvolti (di cui 239 Dirigenti Scolastici e 4.457 docenti) delle seguenti tipologie:   Piattaforma dedicata (INDIRE) §11Coordinamento e partenariato Rappresentanti MIUR tutti gli UUSSRR INDIRE Gruppo di Lavoro Nazionale P.A.I.DE.I.A 2 Aggiornato con Decreto DGOSV 109 del 25 febbraio 2016 Contributi per Gruppo di Lavoro Nazionale P.A.I.DE.I.A 3 Aggiornato con Decreto DGOSV 1063 del 19 ottobre 2016 Cinque aggregazioni interregionali Predisposizione Linee guida per la realizzazione Piano P.A.I.DE.I.A. Seminari di produzione Strumenti operativi, flessibili e applicabili nei diversi contesti Svolgimento delle attività e degli interventi di cui all’art. 26 del DM 435/2015 (1.900.000,00 euro) Due opuscoli divulgativi Svolgimento delle attività e degli interventi di cui all’art. 28 del DM 663/2016 (1.900.000,00 euro) 17 CPIA Centri Regionali di Ricerca , Sperimentazione e Sviluppo per l’istruzione degli adulti Seminari di formazione §16.17.18. Monitoraggio e valutazione monitoraggi Convegni Enrica Tais - MIUR DGOSV

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