CORSO DI STORIA CONTEMPORANEA Docente Prof. Ventrone Il crollo del muro (cap. 30) II SEMESTRE A.A. 2017-2018 2002 - Facoltà di Scienze Politiche
Impero sovietico Anni 70: crescente stagnazione politica ed economica 30.1 Impero sovietico Anni 70: crescente stagnazione politica ed economica 1985: Michail Gorbačëv diventa segretario del partito Perestrojka “riforma” Glasnost “trasparenza”
1988: Costituzione con aperture democratiche 30.2 Inoltre: 1988: Costituzione con aperture democratiche Fine guerra in Afghanistan 1990: Gorbačëv eletto Presidente della Repubblica Riduzione spese militari + miglioramento condizioni di vita della popolazione 1987: firma del trattato per riduzione concordata e bilaterale degli armamenti
Rivolte nei paesi nell’Europa dell’Est e caduta dei regimi comunisti 30.3 Rivolte nei paesi nell’Europa dell’Est e caduta dei regimi comunisti Polonia = Solidarnosc di Lech Walesa vince le elezioni (1989) e guida transizione del paese da comunismo a democrazia Ungheria = deposto Kadar + legalizzazione partiti e proclamazione libere elezioni (1990) Germania est = caduta Muro di Berlino + riunificazione due Germanie con Helmut Kohl
Riforme democratiche anche in Ungheria e Albania 30.4 Cecoslovacchia = Cambio di regime: al potere Dubcek, protagonista della “primavera di Praga” Romania = uccisione di Ceauşescu: partito comunista resta al governo ma con aperture social-democratiche Riforme democratiche anche in Ungheria e Albania
Emergono rivendicazioni e contrasti nazionali all’interno dell’URSS. 30.5 Fine dell’Urss Indipendenza dei paesi ex satelliti + crisi generale Emergono rivendicazioni e contrasti nazionali all’interno dell’URSS. Indipendenza Repubbliche baltiche: Lettonia, Estonia e Lituania (1990-1991) Indipendenza Repubbliche caucasiche: Armenia, Georgia, Azerbaigian, e dell’Asia centrale
Russia = B.N. El´cin diventa presidente della Repubblica russa (1990) 30.6 Indipendenza Ucraina Russia = B.N. El´cin diventa presidente della Repubblica russa (1990) Dicembre 1991= governi di Russia, Ucraina e Bielorussia decretano la fine dell’URSS Emergono contrasti religiosi e nuove minoranze nei nuovi Stati indipendenti: Osseti in Georgia, popolazioni di lingua russa in Moldavia e Ucraina
El´cin mantiene la presidenza della Russia, 30.7 El´cin mantiene la presidenza della Russia, TUTTAVIA: tendenza ad accentrare il potere su di sé conflitto con il Parlamento politica di privatizzazione e liberalizzazione emergono gli Oligarchi peggioramento tenore di vita della popolazione intervento militare contro indipendentismo ceceno
Jugoslavia Ripresa spinte nazionaliste dopo morte di Tito (1980) 30.8 Jugoslavia Ripresa spinte nazionaliste dopo morte di Tito (1980) 1991 = Indipendenza di Slovenia, Croazia, Macedonia (1991) Progetto “Grande Serbia” di Milošević dichiarazione di secessione di minoranze serbe della Croazia + invasione serba della Croazia
1992: Indipendenza Bosnia Erzegovina 30.9 1992: Indipendenza Bosnia Erzegovina Conflitto triangolare tra le tre minoranze: Croati cattolici/ serbi ortodossi/ bosniaci musulmani Massacro di Srebrenica Accordi di Dayton tra presidenti di Serbia (Milosevic), Croazia (Tudjiman) e Bosnia (Izetbegović) = fine guerra in Bosnia Erzegovina
1996-1997: guerra per indipendenza del Kosovo 30.10 1996-1997: guerra per indipendenza del Kosovo stragi e deportazioni compiute da milizie serbe e truppe paramilitari. Bombardamento della Nato Kosovo sotto controllo provvisorio Onu in vista dell’indipendenza
Crisi del welfare state e neoliberismo 30.11 Crisi del welfare state e neoliberismo Caduta regimi comunisti = fallimento economia statalizzata e vittoria libero mercato Affermazione di politiche neoliberiste + battaglia contro welfare state Reagan Thatcher Ripresa dell’economia + diminuzione inflazione, MA crescita disoccupazione + aumento diseguaglianze sociali
Neoliberismo: contesto storico ed economico 30.12 globalizzazione delocalizzazione individualismo Neoliberismo: contesto storico ed economico centralità del mercato M. Friedman = riduzione assistenzialismo + deregulation + privatizzazione Critica della progressività delle tasse