EDUCAZIONE MUSICALE 1 L'ESPERIENZA MUSICALE NELLA FORMAZIONE GLOBALE DELLA PERSONA Senza la musica nessuna disciplina può essere perfetta, perché senza di essa non esiste nulla. (Isidoro di Siviglia, ca. 630 d.C) Prof. Luisa Curinga Università degli Studi di Macerata Dipartimento di Scienze della Formazione, dei Beni Culturali e del Turismo a.a. 2014/2015
EDUCAZIONE L’insegnante cosa fa? Educa, istruisce, forma? EDUCAZIONE: trasmissione culturale e di sistemi di valore che si verifica tramite l’insegnamento. È un processo orientato allo sviluppo delle persone come esseri umani e sociali. L’educazione quindi è ciò che determina il nostro modo di essere. ISTRUZIONE: l’attenzione è posta su obiettivi e contenuti dell’insegnamento nel senso di concetti e abilità propri di ogni campo disciplinare. FORMAZIONE: acquisizione di un modello culturale e sviluppo della personalità (formazione generale, vicina al concetto di educazione), ma anche acquisizione delle abilità necessarie per raggiungere certi obiettivi (vicina al concetto di istruzione). Formazione = educazione + istruzione. (Cfr. Johannella Tafuri, L'educazione musicale. Teorie, metodi, pratiche, EDT, Torino 1995, p.4)
PERCHÉ EDUCAZIONE MUSICALE NELL’INFANZIA? VALORE DELLA MUSICA NELLA FORMAZIONE GLOBALE DELLA PERSONA
LA MUSICA AIUTA A STRUTTURARE IL PENSIERO E IL LAVORO EDUCAZIONE MUSICALE: PERCHÉ? LA MUSICA AIUTA A STRUTTURARE IL PENSIERO E IL LAVORO DELLE PERSONE NELL’APPRENDIMENTO DELLE ABILITÀ LINGUISTICHE, MATEMATICHE E SPAZIALI; SOPRATTUTTO L’INTELLIGENZA MUSICALE INFLUISCE SULLO SVILUPPO EMOTIVO, SPIRITUALE E CULTURALE PIÙ DI ALTRE INTELLIGENZE. «Una capacità intellettuale dischiude delle possibilità; una combinazione di capacità intellettuali spalanca una moltitudine di possibilità» (Howard Gardner, Formae mentis, Feltrinelli, Milano 2010, p. 450 – I ed. or. 1983)
ATTIVITÀ SENSOMOTORIA, AFFETTIVA ED EMOTIVA. EDUCAZIONE MUSICALE? PERCHÉ? ESPERIENZA MUSICALE: ATTIVITÀ SENSOMOTORIA, AFFETTIVA ED EMOTIVA. L'ESPERIENZA MUSICALE COINVOLGE TUTTI I SENSI, IL CORPO, L'EMOTIVITÀ.
L’inserimento della musica nel curricolo scolastico […] EDUCAZIONE MUSICALE? PERCHÉ? L’inserimento della musica nel curricolo scolastico […] deve essere visto come parte di una politica educativa generale rivolta verso le arti, dato che esse offrono ineguagliabili opportunità per lo sviluppo dell’immaginazione, della sensibilità, dell’inventiva e del gusto, elementi questi essenziali in un curricolo di studi equilibrato. La musica è un’arte creativa: tutte le attività musicali, ascolto, composizione e interpretazione richiedono un pensiero creativo, un esercizio dell’immaginazione. (John Paynter, La musica nella media secondaria, Unicopli, Milano1986, pp. 60-61) La musica si inserisce nel contesto più ampio delle attività espressive.
LA MUSICA È IMMEDIATAMENTE COMPRENSIBILE ANCHE AI BAMBINI PICCOLI EDUCAZIONE MUSICALE? PERCHÉ? LA MUSICA È IMMEDIATAMENTE COMPRENSIBILE ANCHE AI BAMBINI PICCOLI SENZA ALCUNO SFORZO LA MUSICA HA UN ELEVATO POTERE SOCIALIZZANTE E AIUTA A SUPERARE LE DIFFERENZE INTERCULTURALI
LA MUSICA È IMMEDIATAMENTE COMPRENSIBILE ANCHE AI BAMBINI PICCOLI EDUCAZIONE MUSICALE? PERCHÉ? LA MUSICA È IMMEDIATAMENTE COMPRENSIBILE ANCHE AI BAMBINI PICCOLI SENZA ALCUNO SFORZO LA MUSICA HA UN ELEVATO POTERE SOCIALIZZANTE E AIUTA A SUPERARE LE DIFFERENZE INTERCULTURALI
POTENZIAMENTO DELL'ATTENZIONE E POTENZIAMENTO DELLA MEMORIA: EDUCAZIONE MUSICALE: PERCHÉ? POTENZIAMENTO DELL'ATTENZIONE E POTENZIAMENTO DELLA MEMORIA: «La memoria musicale richiede necessariamente un sistema altamente complesso e differenziato nel quale l’informazione è fissata simultaneamente a molti livelli di attenzione». (Diana Deutsch, Memoria e attenzione nella musica, in La musica e il cervello, a cura di Macdonald Critchley e R.A. Henson, 1987, p.99 – I ed. or. 1977)
LA MUSICA PUÒ INFLUENZARE L’ORGANISMO MODIFICANDO LO STATO EDUCAZIONE MUSICALE: PERCHÉ? LA MUSICA PUÒ INFLUENZARE L’ORGANISMO MODIFICANDO LO STATO EMOTIVO, FISICO E MENTALE MUSICOTERAPIA
MUSICOTERAPIA La musicoterapia è l'uso della musica e/o dei suoi elementi (suono, ritmo, melodia e armonia) per opera di un musicoterapista qualificato, in rapporto individuale o di gruppo, all'interno di un processo definito, per facilitare e promuovere la comunicazione, le relazioni, l'apprendimento, la motricità, l'espressione, l'organizzazione ed altri obiettivi terapeutici degni di rilievo, nella prospettiva di assolvere i bisogni fisici, emotivi, sociali e cognitivi. La musicoterapia si pone come scopi quelli di sviluppare potenziali e/o riabilitare funzioni dell'individuo in modo che egli possa ottenere una migliore integrazione sul piano intrapersonale e/o interpersonale e, conseguentemente, una migliore qualità della vita attraverso le prevenzione, la riabilitazione o la terapia. (Definizione data dalla Commissione Pratica Clinica della WFMT – World Federation of Music Therapy – al Congresso Mondiale di Amburgo nel 1996) Esistono diversi modelli e protocolli di musicoterapia, alcuni dei quali possono essere fruttuosamente utilizzati in ambito scolastico. Spesso recuperano l'uso del sonoro, della musica e degli oggetti-strumenti dai metodi pedagogici internazionali del XX secolo più validi e significativi, come quelli di Orff, Dalcroze o Kodaly)
Attenzione all'universo sonoro del bambino: EDUCAZIONE MUSICALE: QUALE MUSICA? Attenzione all'universo sonoro del bambino: sollecitazioni culturali, ambientali, familiari Esplorazione e manipolazione degli oggetti sonori Stimolare la conoscenza di diversi repertori ALLARGAMENTO DELL'IDEA CORRENTE DI MUSICA
UNIVERSO SONORO DEL BAMBINO L'idea che il bambino ha di “musica” varia secondo l'età, il luogo di appartenenza, il contesto culturale e ambientale, le esperienze familiari e personali. «Non esiste dunque la musica, ma le musiche» (Jean-Jacques Nattiez citato in J. Tafuri, L'educazione musicale cit., p.40)
ESPLORAZIONE E MANIPOLAZIONE DEGLI OGGETTI SONORI Lo sviluppo della sensibilità e dell'appropriazione musicale nei bambini è favorito dalla creazione spontanea, dall'esplorazione e dalla manipolazione – guidate e favorite dall'insegnante – di “oggetti sonori” convenzionali e non convenzionali. - Pedagogia attiva di John Dewey - Pédagogie musicale d'éveil di François Delalande, fondata sulla ricerca e la pratica creativa con i suoni
STIMOLARE LA CONOSCENZA DI DIVERSI REPERTORI Apertura nei confronti dei diversi repertori, sia inerenti la propria tradizione che le diverse culture musicali extraeuropee, senza esclusione di generi, e senza l'obbligo di attenersi a forme codificate
ALLARGAMENTO IDEA CORRENTE DI MUSICA: 1) Materiali sonori: intendere per musica «anche il sonoro in senso lato, dal rumore della realtà quotidiana al suono di frequenza regolare» 2) Dimensione concettuale: intendere per musica «tanto i comportamenti espressivi più elementari quanto i prodotti artistici veri e propri» (Mario Baroni, Suoni e significati. Musica e attività espressive nella scuola, EDT, Torino 1997, p. 2)