I. Stravinsky, La Sagra della Primavera (1913) o Sacre (il sacrificio) du printemps Parigi, Theatre des champs elisees, 29 maggio 1913 Con la collaborazione: del pittore Nicholas roerich, che si occupo’ delle scenografie; del coreografo russo nijinski
Compositore a “tutto tondo”, senza incarichi istituzionali. IGOR STRAVINSKIJ (1882-1971) Compositore a “tutto tondo”, senza incarichi istituzionali. Pur avendo iniziato a 9 anni a suonare il pianoforte, si accosterà a soli 21 anni alla composizione (Rimski-Korsakov) Compositore RUSSO sempre all’estero: PARIGI (‘10-’14 e ‘20-’39) SVIZZERA (‘14-20), USA (‘39-71) Personalità che affronta tutti i cambiamenti stilistici del NOVECENTO: ricerca del nuovo linguaggio; “neo-classicismo”; passione per il balletto; musica per il teatro; repertorio sacro; dodecafonia e serialità
La sagra della Primavera Nella Sagra Stravinskij si immagina un rito sacro pagano nel quale alcuni vecchi saggi seduti in cerchio assistono alla danza di una giovinetta che si consuma nel ballo fino alla morte. Sacrificio per propiziarsi il dio della primavera. Così si espresse lo stesso autore nel 1910: “Mentre a Pietroburgo stavo terminando l’Uccello di fuoco (1910)...concepii nella mia immaginazione un grande rito sacro pagano: i vecchi saggi, seduti in cerchio, che osservano la danza, fino alla morte di una giovinetta, che essi sacrificano per rendersi propizio il dio della Primavera.” Gusto per una dimensione artistica PRIMITIVA (fauve come i pittori)
I Fauves, le Bestie L'Espressionismo nei Fauves si ispira all'arte primitiva, ritenuta più vera, spontanea ed istintiva. Per i pittori espressionisti Fauves, il colore – senza troppe sfumature - è il vero protagonista dell'immagine e deve essere usato con pennellate grosse e ben evidenti. Tra i pittori più importanti Paul Gaugin (1848 – 1903) che si trasferì a vivere in Polinesia nell’ultima parte della sua vita
P.Gaugin, Manao tupapau
La sagra della primavera La sagra della primavera* (Esiste anche una trascrizione dello stesso per pf. a 4 mani) ORCHESTRAZIONE gigantesca, mai più utilizzata in termini così monumentali: sonorità percussive e aggressive; organico monumentale (5555 8532 2tmp, Grancassa, Tam-Tam, Triangolo, Tamburino, Guiro, Crotali (Lab e sib), Piatti) RITMO: elemento saliente, OSSESSIVO e BARBARO solo apparentemente caotico perché “tutto calcolato”; presenza tema ritmico (danza sacrificale e danza della Terra) MELODIA: melodie lituane con impiego scala modale DIFETTIVA (mi-sol-la-si-re) e della SCALA OTTATONICA; rapporti di 4°; pochi momenti lirici (inizio fagotto) (VEDI PARTITURA) ARMONIA: sovrapposizioni di accordi a un semitono di distanza; uso bitonalità ma non a-tonale
La vitalità ritmica: cambi di tempo e uso pause – danza della Terra I CROTALI
La complessità ritmico-melodica della danza delle tribù rivali Violini: con metro binario in 4/4 Gran cassa: con metro ternario 3/4 Coesistenza di tre percorsi melodici: Violini Tube Corni
La scala ottatonica: Rito delle tribù rivali e tema del saggio STRAVINSKIJ PARTE DAL TETRACORDO DORICO: RE- MI–FA–SOL, TIPICO DELLA TRADIZIONE RUSSO-LITUANA AGGIUNGENDO UN ULTERIORE TETRACORDO AL BASSO: SOL# - LA# - SI – DO#
Né vere scene pantomimiche di carattere narrativo Un’opera informe Un’opera che per volontà di Stravinsky non possiede: Né trama (solo un canovaccio) Né vere scene pantomimiche di carattere narrativo GRANDE SCADALO A PARIGI: con questa opera e con il Pierrot Lunaire (lieder per soprano e strumenti vari) di Schoenberg (Berlino, 1912) si apre il Novecento musicale
La nascita della Sagra: Quadri della Russia Pagana (idea originale) Sembra che Stravinskij per realizzare la Sagra della Primavera abbia utilizzato una fonte proveniente dalle tradizioni religiose del rito russo medievale. Sembra che abbia utilizzato la Cronaca attribuita al monaco Nestore (XI-XII sec.) nella quale – in occasione di alcuni raduni rituali – ogni uomo poteva prendere per sé una o più donne e partecipare al rito, del cosiddetto rapimento. (sorta di ratto delle sabine)
Lo schema iniziale In effetti il canovaccio iniziale era molto semplice perché il balletto era diviso in due grandi scene: 1.Il bacio della terra: che prevede il rito del rapimento e che si conclude con la danza della Terra 2. Il grande sacrificio: consacrazione agli Dei di una vergine alla presenza degli anziani
Il programma definitivo Solo successivamente, nel 1914 - un anno dopo la prima esecuzione - Stravinskij consegnò al direttore d’orchestra Sergej Kusevitzkij questo programma più articolato che diventò definitivo.