e del Welfare aziendale Pensioni fra Primo e Secondo Welfare Prospettive ed opportunita’ della previdenza I profili legali, fiscali e contributivi della Previdenza complementare e del Welfare aziendale TORINO MILANO ROMA www.pavesioassociati.it avv. Marzia Galleano Torino, 19 febbraio 2018
I profili legali, fiscali, contributivi Il "sistema" previdenziale e la sua complessità tutti questi profili concorrono in modo interrelato a comporre l'assetto della disciplina del sistema previdenziale e della sicurezza sociale Questa coordinata vale anche per il welfare aziendale
Il welfare aziendale Un'angolazione non tecnica Sembrerebbe da considerare come il secondo pilastro rispetto al welfare pubblico Si dice che risponda a bisogni che non sono soddisfatti dal welfare di base
Il welfare aziendale L'angolazione del giurista Va definita la natura dell'istituto Il nodo centrale: se sia pilastro esclusivamente privato che si contrappone a quello pubblico
Il welfare aziendale L'angolazione dei fruitori La complessità comporta incertezza Le problematiche di governo in conformità alle regole
Il welfare aziendale Gli elementi della complessità Attori Regole Risorse E la loro interazione
Gli attori I soggetti delle relazioni collettive Il datore di lavoro I lavoratori destinatari Ispettorato Territoriale del Lavoro L‘Amministrazione Finanziaria Gli Istituti previdenziali
Le regole Sulle fonti della disciplina eteronome e autonome contrattuali-collettive, unilaterali, contrattuali-individuali Sulle tipologie di interventi: benefit, servizi, erogazioni Sulla convertibilità da premi e sulle connotazioni delle erogazioni convertibili Sui presupposti individuali relativi ai lavoratori destinatari Sul trattamento fiscale Sul trattamento contributivo
Le risorse Provenienti dall'assetto retributivo Pubbliche fiscali contributive
Le risorse pubbliche Le attribuzioni dirette di welfare aziendale Le esenzioni "istituzionali" La conversione dei premi in welfare (art. 1, c. 184 ss., l. 208/2015) L'accesso alle esenzioni istituzionali Le esenzioni specifiche
Le risorse pubbliche Esenzione da imposizione fiscale per il lavoratore Esclusione dal reddito imponibile del lavoratore, entro il tetto contributi a fondi di assistenza sanitaria: fino a € 3.615,20 (art. 51, c. 2, lett. a TUIR); se convertiti da premio di produttività: interamente esenti (art.1, c. 184-bis, l.208/2016) valore delle azioni: fino a € 2.065,83 (art. 51, c. 2, lett. g TUIR) + imposta sostitutiva 26% su plusvalenza da cessione: (art. 68, c. 6 TUIR) se convertite da premio di produttività: interamente esenti + imposta sostitutiva 26% su plusvalenza da cessione (art.1, c. 184-bis, l. 208/2015; art. 68, c. 6 TUIR)
Le risorse pubbliche Esenzione da imposizione fiscale per il lavoratore (segue) Esclusione dal reddito imponibile del lavoratore, entro il tetto mensa e ticket restaurant: fino a € 5,29/giorno (€ 7,00 buono elettronico): anche se convertito da premio di produttività (art. 1, c. 184 l. 208/2015)
Le risorse pubbliche Esenzione da imposizione fiscale per il lavoratore Deducibilità dal reddito del lavoratore entro il tetto Contributi del lavoratore e del datore a forme di previdenza complementare: fino a € 5.164,57 (art. 8, c. 4, d.lgs. 252/2005) se convertiti da premio di produttività: esenti, senza tetto (art. 1, c. 184-bis, l. 208/2015) Esclusione integrale dal reddito imponibile del lavoratore altre somme e benefit previsti da art. 51, c. 2-3 TUIR (per trasporto, istruzione, assistenza …) anche se convertiti da premio di produttività (art. 1, c. 184, l. 208/2015)
Le risorse pubbliche Esenzione da imposizione fiscale per il datore Deducibilità dal reddito d’impresa integrale del costo del lavoro, anche in natura (art. 95 TUIR) salvo entro il 5 per mille del costo del lavoro (art. 100, c. 1 TUIR), per opere e servizi attribuite volontariamente dal datore a generalità o categorie di dipendenti per “utilità sociale” (educazione, istruzione, ricreazione, assistenza sociale o sanitaria, culto) (Circ. Agenzia Entrate 28/2016)
Le risorse pubbliche Trattamento a fini contributivi Esclusione dalla retribuzione imponibile a fini contributivi (art. 12, l. 153/1969 - art. 51, c. 2 TUIR) tutte le somme e i benefit previsti da art. 51, c. 2-3 TUIR, nei limiti dell’esenzione fiscale anche in caso di conversione da premio di produttività
Le risorse pubbliche Trattamento a fini contributivi Esclusione dalla base imponibile a fini contributivi, con contributo di solidarietà del 10% contributi datoriali a forme di previdenza complementare (art. 12, c. 1, lett. f), l. 153/1969; art. 16, c. 1 d.lgs. 252/2005) contributi datoriali a fondi di assistenza sanitaria (art. 12, c. 1, lett. f), l. 153/1969; art. 9-bis, d.l. 103/1991, conv. in l.166/1991) anche in caso di conversione da premio di produttività
Le risorse pubbliche Trattamento a fini contributivi Welfare organizzativo: coinvolgimento paritetico dei lavoratori nell’organizzazione del lavoro (art. 1, c. 189, l. 208/2015) riduzione del 20% dell’aliquota contributiva per il datore esenzione contributiva per il lavoratore su max. € 800,00 del premio di produttività
Le risorse pubbliche Trattamento a fini contributivi Sgravi contributivi misure di conciliazione vita–lavoro (art. 25, d.lgs. 80/2015 - art. 4, D.M. 12.09.2017) ripartizione dello stanziamento annuo 20% in base a n° datori richiedenti 80% in base a n° lavoratori occupati da ogni datore tetto: 5% della retribuzione imponibile annua complessiva
Una sintesi giuridica Dall'angolazione delle risorse non esiste dicotomia fra primo e secondo pilastro Esiste un significativo intreccio fra iniziativa privata e ruolo pubblico
Le conseguenze La fruizione di risorse pubbliche comporta l'assoggettamento a controllo Sulle fonti Sugli istituti e le modalità di erogazione Benefit Conversione da premi Conciliazione vita-lavoro Sui destinatari Sul trattamento fiscale Sul trattamento contributivo
I Benefit Destinatari Coinvolgimento della generalità ovvero di categorie di dipendenti
I Benefit Fonti Iniziativa datoriale Regolamento aziendale Contratto collettivo, anche aziendale depositato telematicamente in ITL (art. 14 d.lgs. 151/2015)
I Benefit Istituti, Fonti, Modalità di erogazione Fonte Art. 51 TUIR contributi versati da datore o lavoratore a fondi di assistenza sanitaria contratto collettivo / regolamento aziendale c. 2, lett. a somme per spese mediche e di assistenza per invalidità o menomazione grave e permanente c. 2, lett. h; art. 10, c. 1, lett. b contributi a forme di previdenza complementare iniziativa datoriale / contratto collettivo / regolamento aziendale c. 1, lett. e-bis, TUIR; art. 8, c. 4, d.lgs. 252/2005 mensa e buono pasto cartaceo o elettronico c. 2, lett. c
I Benefit Istituti, Fonti, Modalità di erogazione (segue) Fonte Art. 51 TUIR servizi di trasporto collettivo iniziativa datoriale / contratto collettivo / regolamento aziendale c. 2, lett. d erogazioni o rimborsi per abbonamenti a trasporto pubblico locale, anche per familiari c. 2, lett. d-bis (art. 1, c. 28, l. 205/2017) somme, servizi e prestazioni per educazione e istruzione (anche prescolare), servizi integrativi e di mensa connessi, ludoteche, centri estivi e invernali, borse di studio: per familiari c . 2, lett. f-bis opere e servizi (non erogazioni) di educazione, istruzione, ricreazione, assistenza sociale e sanitaria o culto iniziativa datoriale / contratto collettivo anche territoriale / accordo interconfederale / regolamento aziendale c. 2, lett. f; art. 100, c. 1; art. 1, c. 162, l. 232/2016
I Benefit Istituti, Fonti, Modalità di erogazione (segue) Fonte Art. 51 TUIR somme e servizi al lavoratore per assistenza a familiari anziani o non autosufficienti iniziativa datoriale / contratto collettivo / regolamento aziendale c. 2, lett. f-ter contributi e premi assicurativi versati per il rischio di non autosufficienza o di gravi patologia (long-term care) c. 2, lett. f-quater azioni dell'impresa o di società del gruppo conservate per almeno 3 anni c. 2, lett. g beni ceduti e servizi prestati c. 3
I Benefit Modalità generali di erogazione Possibilità di erogazione dei benefit mediante voucher (art. 51, c. 3-bis, TUIR) personali (art. 6 D.M. 25.03.2016) a valere per una sola prestazione, salvo che per beni max € 258,23 (art. 6 D.M. 25.03.2016)
Le voci convertibili in welfare aziendale I premi di produttività Utili d'impresa distribuiti (art. 1, c. 182 e 184, l. 208/2015)
La conversione da premi Premi "qualificati" derivanti da incrementi di produttività, redditività, qualità, efficienza ed innovazione misurabili e verificabili (art. 1, c. 182-189, l. 208/2015; D.M. 25.03.2016; Circ. Agenzia Entrate 15.06.2016, n. 28/E)
La conversione da premi Premi previsti da contratto collettivo (art. 1, c. 182 e 187, l. 208/2015) aziendale territoriale settore Industria: modello in Accordo Interconfederale 14.07.2016
La conversione da premi (segue) Premi previsti da contratto collettivo (art. 1, c. 187, l. 208/2015) sottoscritto da (art. 51 d.lgs. 81/2015) associazioni sindacali comparativamente più rappresentative a livello nazionale settore Industria: min. 5% - media dato associativo/elettorale (T.U. Rappresentanza 10.01.2014) rsa/rsu depositato telematicamente entro 30 giorni in ITL (art. 14 d.lgs. 151/2015)
La conversione da premi Limite annuo di € 3.000,00 (art. 1, c. 182, l. 208/2015) E comunque fino a € 3.000,00, con possibilità (ex art. 1, c. 184-bis) di superamento dei limiti "istituzionali" per contributi a forme di previdenza complementare contributi di assistenza sanitaria valore delle azioni (art. 1, c. 184, l. 208/2015)
La conversione da premi A scelta del lavoratore (art. 1, c. 184, l. 208/2015) Conversione totale o parziale (art. 1, c. 184, l. 208/2015) Se prevista da contratto collettivo (art. 1, c. 184 e 187, l. 208/2015) Solo per lavoratori con reddito fino a € 80.000,00 (art. 1, c. 186, l. 208/2015)
La conciliazione vita-lavoro Misure migliorative, integrative o estensive rispetto a quelle previste da legge, c.c.n.l., precedenti accordi aziendali min. 2 fra le misure previste dal D.M. nelle aree genitorialità flessibilità organizzativa welfare aziendale relative a min. 70% della forza lavoro (art. 25, d.lgs. 80/2015 - art. 2, D.M. 12.09.2017)
La conciliazione vita-lavoro (segue) Contratto collettivo aziendale concluso e depositato telematicamente presso ITL (art. 14, d.lgs. 151/2015) fra 1.01.2017 e 31.08.2018 (art. 2, c. 5, D.M. 12.09.2017)
Il controllo Avviene secondo le regole e le modalità ordinarie, anche per i benefit convertiti da premio di produttività (art. 1, c. 185, l. 208/2015) Per l'indebita fruizione degli sgravi previsti per le misure di conciliazione vita-lavoro, è previsto esplicitamente il versamento di contributi e sanzioni (art. 9, D.M. 12.09.2017)
Il controllo (segue) Il controllo si "gioca" sulla qualificazione degli istituti La qualificazione scaturisce dall'interazione fra Previsioni di legge e disposizioni regolamentari Previsioni degli accordi collettivi / regolamenti aziendali Applicazione delle regole Interpretazione dell'Agenzia delle Entrate Interpretazione degli Istituti previdenziali Verifiche e valutazioni degli organismi di vigilanza Apprezzamento del giudice
Considerazioni per gli operatori Profili con cui è ineludibile misurarsi nell'operatività aziendale Risorse, regole e controlli Le criticità interpretative Il governo delle situazioni, e dei rapporti in particolare con le istituzioni L'esigenza di formazione per i manager Il ruolo strategico delle istanze associative Il ruolo della giurisprudenza quale condizionamento dell'attività operativa
avv. Marzia Galleano marzia.galleano@pavesioassociati.it TORINO MILANO ROMA