Il linguaggio Dott.ssa Alessandra Da Valle

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Transcript della presentazione:

Il linguaggio Dott.ssa Alessandra Da Valle studioclamoridavalle@yahoo.it Il linguaggio Dott.ssa Alessandra Da Valle Psicologa – Master II Livello Psicopatologia dello sviluppo studioclamoridavalle@yahoo.it

Ritardo o disturbo? 3 anni Late talkers (parlatori tardivi 24-36 m) studioclamoridavalle@yahoo.it Ritardo o disturbo? 3 anni Late talkers (parlatori tardivi 24-36 m) Cosa c’è dietro? Neurologici Spettro autistico Specifici Anatomico

DSL quali sono? Caratteristiche generali Bambino che confonde le lettere: Disturbo Fonologico Bambino con difficoltà nel pianificare ed eseguire sequenze motorie: Disprassia Verbale Bambino che parla poco (struttura semplificata): Disturbo Morfo sintattico Bambino che comprende e si esprime a fatica: Disturbo Espressivo – Recettivo

INDICATORI DI RISCHIO DA 0 A 3 ANNI Da 0 a 1 anno - assenza di lallazione - assenza di gesti comunicativi - scarsa esplorazione orale e difficoltà nella nutrizione e masticazione Da 1 a 2 anni - assenza di gioco simbolico - ridotto vocabolario (meno di 20/50 parole) - ritardo nelle prime combinazioni di gesto e parola 3 anni - difficoltà di comprensione linguistica di ordini non contestuali - assenza di forme di comunicazione verbale e/o non verbale - persistente perdita di saliva e ipocontrollo orale - persistente difficoltà di masticazione e deglutizione

incidenza 15% 3% 1-2% Rapporto 2:1 (maschi) Circa la metà dei DSL si evolverà in DSA (soprattutto Letto-scrittura)

Sviluppo fonologico produzione 0-2 mesi pianto riflesso, suoni vegetativi 2-4 mesi vocalizzi e risolini 4-6 mesi gioco vocale: serie più lunghe di protosillabe con suoni vocalici e consonantici 6-8 mesi babbling o lallazione 12 mesi prime parole, ovvero associazione sistematica di una struttura fonetica ad un significato,correlate alla sequenze prodotte nella fase del babbling

Sviluppo fonologico produzione occlusive (bilabiali p, b, dentali d,t gutturali k g ) nasali (n m) fricative (v,f,s,z) affricate (ci, gi) laterali (l ) nasale (gn) affricate (ts dz) vibrante sonora (r ) laterale (sc) laterale (gl)

Sviluppo morfosintattico comprensione 1 – 1 ½ anni comprende un ordine segue istruzioni che richiedono 1 singola azione 1 ½ - 2 anni esegue almeno 4 ordini semplici 2 – 2 ½ anni indica 3 figure rappresentanti azioni comuni (gioca - lava - mangia – legge ecc.) distingue CHI E’ ? – CHE COSA ? distingue DOVE - COME

Sviluppo morfosintattico comprensione 2 ½ - 3 anni comprende la consegna doppia comprende il significato delle congiunzioni E ed O capisce il riflessivo capisce il genere ed il numero risponde a ordini per la comprensione di due preposizioni spaziali : IN, NELLA comprende ordini logici indica grande - piccolo, alto - basso capisce il "DI" - "CON"

Sviluppo morfosintattico comprensione Dai 3 ai 4 anni: almeno 3 preposizioni spaziali : IN e NELLA, NEL gli articoli IL e LA il DOVE, COME, QUANDO, SE …, COSA , PERCHE’ la preposizione "SENZA", il "DI" (di materia) appaia figure in relazione il "E’ – NON E’'

Sviluppo morfosintattico comprensione dai 4 ai 5 anni comprende : la segmentazione frasale con individuazione del ritmo delle parole e le pause nella frase verbi al presente articoli (M. F. Sing. Plu.) almeno 4 preposizioni: NELLA, SUL, CON, DI consegna secondo l’uso: che cosa serve per giocare a calcio ? che cosa apre la porta ? esegue 3 ordini consecutivi riconosce azioni per figura ordine sintattico reversibile (soggetto – oggetto scambiabili) la relativa CHE e il condizionale SE il temporale DOPO e MENTRE l’avversativa MA e INVECE

Sviluppo morfosintattico produzione Livello 0 Prelinguistico Il linguaggio è limitato a vocalizzazioni, lallazioni e sporadiche parole isolate Livello 1 Olofrastico Si incrementa il numero delle parole, ma mancano espressioni combinatorie Livello 2 Presintattico (1 a ½ - 2) Compaiono le prime combinazioni ma gli enunciati di una parola sono prevalenti

Sviluppo morfosintattico produzione Livello 3 Protosintattico (2 a - 2a 4m) Si incrementano rapidamente le espressioni multiparola emergono gli enunciati nucleari e le prime forme di espansione dell’enunciato ma l’organizzazione morfosintattica è molto immatura

Sviluppo morfosintattico produzione Livello 4 Morfosintattico I (2a 4m- 2a 8m) è acquisito il controllo delle principali regole grammaticali negli enunciati semplici si arricchiscono i meccanismi di espansione della frase semplice e la produzione di enunciati complessi ma il controllo della morfologia è tuttavia ancora incompleto

Sviluppo morfosintattico produzione Livello 5 Morfosintattico II (2 a9m – 3a) Si arricchisce e si consolida la struttura dell’enunciato complesso con acquisizione delle principali regole grammaticali che afferiscono ad un’ampia varietà di enunciati

SVILUPPO LESSICALE comprensione Lo sviluppo della comprensione lessicale è strettamente correlato Stimolazione a cui è esposto Esperienza Livello socioculturale della famiglia Possibilità di relazionarsi con altri bambini di pari età

SVILUPPO LESSICALE produzione Studio effettuato da Caselli, Casadio e Bates 1999 lo sviluppo lessicale del bambino segue un modello a 4 stadi: Routines e giochi di parole (vocabolario da 0-10 parole, onomatopee, nomi delle persone affettivamente importanti) Referenza (vocabolario di circa 50-100 parole) Predicazione (vocabolario di circa 100 parole, verbi, aggettivi, che rendono possibile la predicazione: il mettere in relazione significati) Grammatica (vocabolario tre le 300-500 parole, presenza di vari elementi con funzione grammaticale che permettono lo strutturarsi della grammatica stessa)

Comunicazione pragmatica Uso funzionale del linguaggio in base al contesto e al bisogno comunicativo del momento.

Sviluppo Pragmatico 1 – 1 ½ anni presenza di comportamenti intenzionali: comunicazione attraverso lo sguardo, l'oggetto, il sorriso, il linguaggio, il bacio ha interesse per l'adulto. 1 – 2 anni passaggio da una comunicazione gestuale a una più verbale dimostra interesse per gli altri bambini 2 – 3 anni comunica per ottenere l'approvazione interesse per agire insieme ai bambini presenza di monologo, linguaggio egocentrico comincia a porre domande

sostiene conversazioni immagina le cose fuori da se stesso Sviluppo Pragmatico 3 – 4 anni sostiene conversazioni immagina le cose fuori da se stesso prevede le reazioni chiede sempre: “Perché?” preferisce giocare con 2-3 bambini accettazione delle regole linguaggio cognitivo linguaggio immaginario linguaggio aggressivo e offensivo

si interessa all’assurdo linguaggio sociale e di collaborazione Sviluppo Pragmatico 4 – 6 anni si interessa all’assurdo linguaggio sociale e di collaborazione sa narrare una storia pone domande sempre più profonde desidera giocare in compagnia e si diverte ai progetti funzione autoregolatrice e inibitoria del linguaggio

Cosa si può fare? Disturbo fonologico Tombola fonologica A chi è rivolto  4 – 6 anni con difficoltà fonologiche può essere utile in generale a tutti i bambini che presentino difficoltà in tale ambito. Preparazione del gioco “ Giocheremo al gioco della tombola con le figure. Ci dividiamo in due squadre. Io estrarrò una figura e vi dirò che cosa è. Voi dovrete guardare sulla vostra cartella e controllare se è tra le vostre figure. Attenti però alcune parole si assomigliano molto!”

Cartelle tombola Usare coppie minime

Cosa si può fare? Disturbo Fonologico Il gioco della carta che brucia (Gioco dell’uomo nero) A chi è rivolto  bambini di circa 6 anni (può essere utile in generale a tutti bambini con difficoltà) Preparazione del gioco Si forma un mazzo di coppie minime (es.) Palla, pollo, pere, pompa, panca  Balla, bollo, bere, bomba, banca Si inserisce nel mazzo una carta in più che rappresenta un mostro. Lo scopo del gioco è non rimanere con la carta del mostro in mano.

Cosa si può fare? Disturbo morfo-sintattico Giochi verbali di raggruppamento d’oggetti o figure che ampliano il vocabolario Un foglio in mano con tante coppie di parole, una corta e l'altra lunga, e si deve identificare la parola. Se si sbaglia si ripete. Es. “arcobaleno” Parole di uno stesso contesto arcobaleno cane

Cosa si può fare? Disturbo recettivo espressivo Storie illustrate in sequenze d’immagini: raccontare “insieme” la storia e fare deduzioni ed ipotesi su cosa succederà “dopo”. Fare esprimere dei giudizi critici sul comportamento dei protagonisti della storia. Commettere appositamente degli errori e fare effettuare la correzione al bambino. Storie con cause ed effetto

Grazie per l’attenzione studioclamoridavalle@yahoo.it