“Le Religioni storiche”

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Transcript della presentazione:

“Le Religioni storiche” ITN "DUCA DEGLI ABRUZZI" “Le Religioni storiche” (Egizia) 26/12/2018 prof. Antonio Izzo

La Religione egizia Amon-Ra, che rende il responso al povero in miseria, conceda che il tribunale sia unanime a rispondere al povero, (cosicché) il povero venga assoltoe il corruttore (portatore di doni) confuso. (Preghiera ad Amon-Ra, protettore dei derelitti, Ostracon Wilson, XX dinastia, ca. 1200 a.C.) 26/12/2018 prof. Antonio Izzo

La Religione egizia I testi più antichi della religione dell'antico Egitto risalgono al III millennio a.C. e testimoniano come essa fosse incen­trata soprattutto sulla fertilità della terra, che dipendeva a sua volta dalle piene del fiume Nilo e dal Sole. 26/12/2018 prof. Antonio Izzo

La Religione egizia Gli egizi elaborarono una religione politeista. Dai loro antenati preisto­rici avevano ereditato dei dalla forma umana (antropo­morfi), dei dalla forma di animale (zoomorfi) e pietre di­vine che rappresentavano con alti pilastri, chiamati obelischi. 26/12/2018 prof. Antonio Izzo

La Religione egizia Alcuni dei come Horus, Iside, Osiride e Amon-Ra, dio potentissimo che aveva come simbolo il disco del Sole, erano adorati in tutto il paese; altri, meno potenti, avevano culti ciascuno nella propria città o nel proprio villaggio. 26/12/2018 prof. Antonio Izzo

La Religione egizia Tutte queste divinità avevano la caratteristica di aver preceduto gli uomini sulla Terra e di possedere una forza e un potere che solo il faraone, poteva eguagliare. Infatti i faraoni che governavano l'E­gitto erano ritenuti degli dei ed erano asso­ciati a Horus. Essi incarnavano l'.ordine, la forza, il dovere e l'autorità divina, ma anche la giustizia, che per gli egizi aveva un senso di protezione per i più deboli, diremmo oggi di solidarietà. 26/12/2018 prof. Antonio Izzo

La Religione egizia Le divinità del pantheon egizio erano numerosissime. Il testo principale pervenutoci è il Libro dei morti, un insieme di scritti funerari, composti verso la metà del II millennio a.C., contenenti una serie di espedienti per scongiurare l'e­ventualità di una sentenza di condanna nel giudizio divino. 26/12/2018 prof. Antonio Izzo

La Religione egizia Il tempio doveva essere la casa degna di un dio e perciò era costruito con il massimo splendore. Tutti i templi avevano stanze inaccessibili e segrete dove potevano entrare solo il faraone e al­cuni alti sacerdoti. Le processioni funebri e quelle ai santuari erano le principali forme di culto organizzato dalla classe sacerdotale. 26/12/2018 prof. Antonio Izzo

La Religione egizia Il popolo poteva accedere ai santuari solo in occasione delle feste agricole primaverili e autunnali. L'uomo egizio, inoltre, indossava diversi amuleti, oggetti di piccole dimensioni pendenti da collane e bracciali, o a contatto con altre zone del corpo, ai quali veniva attribuito il potere di proteggere dalle influenze maligne. 26/12/2018 prof. Antonio Izzo

La Religione egizia I sacerdoti erano rappresentanti del re, a sua volta discendente dal dio solare. Il loro ruolo era ereditario e costituivano una casta chiusa. Essi trascorrevano la loro vita a soddisfare le necessità quotidiane delle divinità: 26/12/2018 prof. Antonio Izzo

La Religione egizia I sacerdoti erano rappresentanti del re, a sua volta discendente dal dio solare. Il loro ruolo era ereditario e costituivano una casta chiusa. Essi trascorrevano la loro vita a soddisfare le necessità quotidiane delle divinità: 26/12/2018 prof. Antonio Izzo

La Religione egizia gli egizi credevano infatti che gli dei avessero le medesime esigenze degli uomini e, pertanto, durante il rito giornaliero venivano posti dinanzi alle statue degli dei acqua, incenso, abiti, gioielli e cibo, perché essi potessero lavarsi, purificarsi, vestirsi e cibarsi. 26/12/2018 prof. Antonio Izzo

La Religione egizia Le festività più importanti erano quelle legate al ciclo della terra. Particolarmente importanti erano le feste in occasione dell'inondazione del Nilo, il Capodanno, l'inizio delle stagioni, il raccolto. Vi erano inoltre giorni di festa dedicati alle varie divinità e al faraone e in tali occasioni si svolgevano solenni processioni e cerimonie. 26/12/2018 prof. Antonio Izzo

L’ Imbalsamazione del defunto Nel laboratorio dell’imbalsamatore si estraeva il cervello attraverso il naso con un uncino me­tallico. Attraverso un lungo taglio nel fianco sinistro si estraevano poi gli organi interni, che erano conservati nei vasi canopi, recipienti destinati a quest'uso. Il corpo veniva quindi ricoperto di un sale (natron) che ne assorbiva tutti gli umori. 26/12/2018 prof. Antonio Izzo

L’ Imbalsamazione del defunto Questo procedimento durava molti giorni. Il corpo era poi lavato e unto con unguenti profumati e lo spazio vuoto all'interno era riempito con tessuto di lino. Infine veniva avvolto con bende di lino sovrapposte e deposto in uno o più sarcofagi. L'intero processo di mummificazione durava 70 giorni. 26/12/2018 prof. Antonio Izzo

L’ Imbalsamazione del defunto I parenti del defunto facevano preparare un sarcofago di legno, cioè una cassa di forma umana sul cui coperchio un pittore aveva rappresentato il morto. Questo veniva poi rinchiuso nel sarcofago di pietra e quindi cominciava la cerimonia funebre che variava a seconda del ceto so­ciale cui era appartenuto il morto. 26/12/2018 prof. Antonio Izzo

L’ Imbalsamazione del defunto Molto imponente era il funerale del faraone che si era fatto costruire il sepolcro alla stregua di un palazzo ancor più bello e confortevole di quello che il "dio in terra" aveva abitato da vivo. Il sar­cofago del faraone, dopo una lunga cerimonia celebrata dai sacerdoti, veniva deposto nella camera più interna della piramide. 26/12/2018 prof. Antonio Izzo

L’ Imbalsamazione del defunto Non tutti i defunti potevano permettersi funerali sontuosi. Per i più poveri erano previsti procedimenti di mummificazione più veloci ed economici, come la sepoltura nella terra sotto una lastra di pietra per evitare che gli sciacalli ne divorassero la salma, oppure i defunti venivano semplicemente affidati al Nilo, dove i cocco­drilli sacri divoravano i cadaveri. 26/12/2018 prof. Antonio Izzo

L’ Imbalsamazione del defunto I papiri e i dipinti sulle pareti delle tombe documentano le credenze degli egizi nell'aldilà. Il morto sarebbe stato traghettato attraverso il fiume sino al regno di Osiride. Vi erano molti pericoli da superare, ma il defunto veniva aiutato dal Libro dei morti, un papiro che era posto nella tomba. Questo gli indicava la via da seguire, le formule magiche che lo avrebbero pro­tetto e le risposte giuste da dare a speciali domande. 26/12/2018 prof. Antonio Izzo

Libro dei morti I papiri e i dipinti sulle pareti delle tombe documentano le credenze degli egizi nell'aldilà. Il morto sarebbe stato traghettato attraverso il fiume sino al regno di Osiride. Vi erano molti pericoli da superare, ma il defunto veniva aiutato dal Libro dei morti, un papiro che era posto nella tomba. Questo gli indicava la via da seguire, le formule magiche che lo avrebbero pro­tetto e le risposte giuste da dare a speciali domande. 26/12/2018 prof. Antonio Izzo

Libro dei morti A un certo punto il morto si sarebbe tro­vato di fronte ai Quarantadue Giudici che gli avrebbero chiesto conto delle sue mancanze. Infine il morto raggiungeva la Sala del Giudizio, dove era accolto da Horus, il figlio di Osi­ride. In sua presenza Anubi, il dio dalla testa di sciacallo, guardiano della morte, pesava il cuore della persona defunta, mettendo nell'altro piatto della bilancia la piuma della Verità. 26/12/2018 prof. Antonio Izzo

Libro dei morti Un cuore leggero avrebbe permesso al suo virtuoso proprietario di passare una vita eterna felice nel mondo degli dei; ma un cuore appesantito dai peccati avrebbe fatto abbassare il piatto della bilancia, condannando il proprietario a un terribile destino. 26/12/2018 prof. Antonio Izzo