PIANO DI ZONA PER LA SALUTE E IL BENESSERE SOCIALE

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Transcript della presentazione:

PIANO DI ZONA PER LA SALUTE E IL BENESSERE SOCIALE 2017-2019 BISOGNI MUTATI - SERVIZI NUOVI Roberta Mazzoni Direttore Distretto Ravenna AUSL della Romagna Ravenna - 31 maggio 2018

Piano Sociale e Sanitario Livelli Essenziali di Assistenza Da dove partiamo…. Piano Sociale e Sanitario Documento di programmazione sociale e sanitaria triennale (2017-2019) della Regione Emilia Romagna (DGR 120/ 12 luglio 2017 e DGR 1423/2017) Livelli Essenziali di Assistenza sono le prestazioni e i servizi che il Servizio sanitario nazionale (SSN) è tenuto a fornire a tutti i cittadini, gratuitamente o dietro pagamento di una quota di partecipazione (ticket) (DPCM 12 gennaio 2017)

Percorso lungo con attori istituzionali e non

Verso un welfare comunitario, dinamico e delle responsabilità http://salute.regione.emilia-romagna.it/ssr/piano-sociale-e-sanitario/piano-sociale-e-sanitario-la-programmazione Verso un welfare comunitario, dinamico e delle responsabilità

A. Politiche per la prossimità e la domiciliarità 2.Riorganizzazione della rete ospedaliera e territoriale integrata •3.Cure intermedie e sviluppo degli Ospedali di comunità •7.Presa in carico del paziente e della sua famiglia nell'ambito della Rete di cure palliative Attivazione dei percorsi e servizi utili a consentire alle persone di rimanere nell’ambiente originario di vita, se lo desiderano, e a renderlo più vicino e fruibile: non solo la casa ma il contesto della quotidianità fatto di attività, di spazi e tempi, di relazioni e conoscenze; prossimità intesa come “andare verso la persona” Come? - Attraverso la ricerca di elementi coesivi distintivi: es. Case della salute - Servizi intermedi tra la casa e i servizi stessi…es. appartamenti di transizione/abitare supportato - Budget Salute

Le funzioni chiave della Casa della Salute Gli aspetti centrali della organizzazione della Casa della Salute sono la funzione di orientamento e informazioni rispetto alle attività e alle loro modalità di accesso e funzionamento (in collaborazione con le organizzazioni di volontariato); la funzione professionale di valutazione del bisogno (infermiere/assistente sociale/altre figure professionali); le aree integrate di intervento come «garanzia» per la popolazione della qualità (appropriatezza, equità, continuità) dei percorsi di prevenzione e cura 7 7

MAPPA CASE DELLA SALUTE AUSL ROMAGNA Sia le funzionanti 23 che le programmate/progettate 27

Chronic Care Model Conoscenza della popolazione locale a rischio Gestione della popolazione a rischio Livello 3.: gestione individuale dei casi complessi e multiproblematici (infermiere case manager) Livello 3 : pazienti molto complessi Lvello 2: presa in cura della persona malata da parte del team multidisciplinare Livello 2 : pazienti affetti da patologia cronica, ad alto rischio Chronic Care Model Contrasto alla cronicità attraverso interventi di promozione della salute: es camminate di gruppo, corsi per smettere di fumare, promozione di sana alimentazione attraverso progetti di comunità Livello 1: con il corretto supporto le persone possono partecipare attivamente alla propria cura Livello 1 : riguarda il 70/80 % della popolazione affetta da patologia cronica Promozione della salute della comunità e dei singoli 9

B. Politiche per la riduzione delle diseguaglianze e la promozione della salute . 9. Medicina di genere •11. Equità in tutte le politiche:metodologie e strumenti •18. Promozione della salute sessuale e riproduttiva in età fertile e prevenzione della sterilità “Equità in pratica”: a tutti gli individui devono essere garantite le stesse opportunità di accesso, fruizione di qualità e di appropriatezza dei servizi Operativamente significa creare una cultura e una organizzazione che riconoscano, osservino, rispettino e valorizzino le differenze proprie degli individui in un determinato territorio per rispondere ai bisogni in modo che a tutti vengano garantite le medesime opportunità per raggiungere il medesimo livello potenziale di benessere. In generale significa armonizzare le politiche

Come intervenire? ascoltare e avere cura nelle relazioni in modo da cogliere le differenze individuali e di gruppo; personalizzare percorsi e risposte assicurare contesti sani di vita, di lavoro e di apprendimento per aumentare le opportunità di scelta da parte delle persone -interventi a sostegno dell’infanzia e adolescenza: ridurre disugueglianze dai primi anni di vita è un investimento per il futuro Strumenti specifici: Adozione del Piano Aziendale delle Azioni sull’Equità e utilizzo di strumenti di Equity assessment per valutare indirizzi, programmazione e interventi

Prevenzione e contrasto al gioco d’azzardo patologico Progetto Adolescenza: interventi integrati per la prevenzione, promozione del benessere, cura di pre-adolescenti e adolescenti Prevenzione e contrasto al gioco d’azzardo patologico Promozione della salute sessuale e riproduttiva in età fertile e prevenzione della sterilità

C. Politiche per promuovere autonomia nelle persone Intervenire in modo integrato per sostenere persone fragili e vulnerabili anche con strumenti innovativi Come? Integrazione politiche sociali e del lavoro Strumenti: SIA politica nazionale di Sostegno all’inclusione attiva; RES reddito d solidarietà; LR 14/2015 “Disciplina a sostegno dell'inserimento lavorativo e dell'inclusione sociale delle persone in condizione di fragilità e vulnerabilità, attraverso l'integrazione tra i servizi pubblici del lavoro, sociali e sanitari”. Integrazione politiche sociali e abitative Es: forme di co-housing

D. Politiche per la partecipazione e responsabilizzazione dei cittadini •27.Capirsi fa bene alla salute (HealthLiteracy) Intervenire in modo che le competenze (empowerment) si trasformino in capacit-azione ovvero trasformare capacità in azioni Come? ruolo chiave del terzo settore in quanto ha competenze per poter essere al contempo “antenna” sul bisogno e sulle risorse e luogo aggregativo e socializzante (es: sviluppo dei percorsi di auto-mutuo aiuto ); formazione operatori,sia di area sociale che sanitaria, per lavoro di comunità Strumento: Health Literacy “Capirsi fa bene alla salute” - programmazione partecipata: es: Progetti di Comunità relativi agli stili di vita Tutte queste esperienze si sono rivelate molto utili a comprendere bisogni rimasti inespressi, opportunità e risorse territoriale, a motivare gli operatori nello svolgimento del loro lavoro, a ideare soluzione e avviare esperienze innovative.

E. Politiche per la qualificazione dei Servizi 31.Riorganizzazione dell’assistenza alla nascita per migliorare la qualità delle cure e aumentare la sicurezza per i cittadini e per i professionisti •32.Promozione dell’equità di accesso alle prestazioni sanitarie •33.Miglioramento dell’accesso e dei percorsi in emergenza urgenza •35.L’ICT-tecnologie dell'informazione e della comunicazione-come strumento per un nuovo modello di e-welfare •38.Nuovo calendario vaccinale regionale e attività di supporto e miglioramento delle coperture vaccinali Fare manutenzione, rinforzare e innovare il sistema organizzativo e professionale Come Organizzazione Formazione Sviluppo di nuove tecnologie a supporto dei servizi e dei cittadini Programmazione E' importante che l'approccio nell'accoglienza sia integrato in maniera che da qualsiasi punto avvenga non dia luogo a reinvii e rimandi tra servizi, che inutilmente appesantiscono i percorsi dei cittadini nell'assistenza.

Alcuni esempi: rafforzare l’assistenza primaria con modelli multiprofessionali per rispondere in modo efficace ai mutamenti epidemiologici e sociali; Visite specialistiche ed esami diagnostici: incremento delle prenotazioni e dei controlli effettuati direttamente dalla struttura sanitaria…presa in carico diretta delle prestazioni secondarie; Riorganizzazione dei servizi per l’effettuazione del calendario vaccinale approvato dal Piano Vaccini; Adozione di sistemi di comunicazione trasparente verso i cittadini rispetto a liste e tempi di attesa http://www.tdaer.it Ecc…

…. non ci resta che partire ……“compagni di viaggio”