Luisa Donato, Maria Cristina Migliore, Carla Nanni, Samuele Poy

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Transcript della presentazione:

Luisa Donato, Maria Cristina Migliore, Carla Nanni, Samuele Poy La formazione professionale aiuta a trovare lavoro? E a sviluppare coesione sociale? Luisa Donato, Maria Cristina Migliore, Carla Nanni, Samuele Poy

Background Incarico di valutazione indipendente del Programma Operativo Regionale (POR) del Fondo Sociale Europeo (FSE) 2014-2020 della Regione Piemonte Nello specifico: valutazione dell’effetto della formazione professionale sull’occupabilità

Domanda di ricerca quante persone hanno trovato lavoro grazie alla formazione?

Strategia della ricerca Scelta degli interventi formativi: target persone disoccupate e corsi strutturati Metodo controfattuale: costruzione di un gruppo di controllo da confrontare con il gruppo dei ‘trattati’ (formati) Mediante Propensity Score Matching Uso di banche dati amministrativi

La stima dell’impatto

Effetto stimato sulla probabilità di occupazione   Numero di trattati 6 mesi dal termine 12 mesi dal termine 18 mesi dal termine Controlli Trattati Effetto Contro lli Control li Insieme dei corsi (esclusi OSS) 0,375 0,489 0,114*** 0,431 0,572 0,141*** 0,480 0,610 0,130*** 1.222 (0,021) (0,020)

Effetto per alcune caratteristiche personali Età: all’inizio l’effetto è più positivo per i più giovani, poi dopo 24 mesi convergenza su valori intorno al +12-14% Gli stranieri meno benefici immediati rispetto agli italiani, ma poi +17% contro 12% Chi è disoccupato da più di due anni ha meno benefici rispetto a chi lo è da uno-due anni Gli inoccupati godono di meno effetti dei disoccupati

La formazione professionale favorisce la coesione sociale La formazione professionale favorisce la coesione sociale? Attraverso il lavoro Cosa significa coesione sociale? Uno dei significati possibili: sentirsi parte di una medesima entità (paese, comunità, quartiere …) Per sentirsi parte: condividere i fondamentali di un comune convivere, sentirsi parte attiva Il lavoro è uno dei modi per sentirsi parte attiva e partecipe di una comunità È stato a lungo fonte di identificazione e di identità (in particolare per gli uomini) Ma il lavoro è andato via via trasformandosi

Le trasformazioni del lavoro Più flessibile e precario Non sufficiente a preservare dalla povertà Un ritorno del tema del lavoro come fonte di alienazione: “tempo rubato alla vita”, ricerca di percorsi di vita diversi Tendenza opposta: benessere organizzativo, welfare aziendale Tendenze che coesisteranno? Conclusione: la formazione professionale per quale lavoro? Per quanto lavoro?

La formazione solo orientata all’inserimento lavorativo? Le statistiche PIIAC (Indagine OCSE per la comparazione internazionale delle competenze delle persone adulte) mostrano l’Italia come fanalino di coda dei 33 paesi analizzati Occorre guardare alla formazione e agli apprendimenti anche per dare alle persone adulte strumenti cognitivi di base necessari per partecipare e per accedere ai servizi

Italia fanalino di coda nel saper scrivere e leggere delle persone adulte (indagine PIIAC)

Conclusioni La formazione professionale ha un effetto positivo sulle probabilità di trovare lavoro Politiche formative oltre l’obiettivo dell’inserimento lavorativo > per una cittadinanza attiva Considerare le politiche formative anche alla luce della qualità del lavoro per valutare un effetto positivo sulla coesione sociale

Grazie! migliore@ires.piemonte.it