UTILITATIS – I servizi pubblici locali di interesse economico generale

Slides:



Advertisements
Presentazioni simili
La tipologia delle forme organizzative Il governo e l’amministrazione ministeriale Le autonomie locali.
Advertisements

Elena Pasini24/06/2016 Dal patto di stabilità all’equilibrio di bilancio.
ROMA 24 GIUGNO 2016 AREA TEMATICA 1. PROSPETTIVE DEI SISTEMI STATISTICI La produzione di statistiche basate sugli archivi amministrativi 1 PROSPETTIVE.
L’attuazione della riforma delle circoscrizioni giudiziarie del 2012 Una questione di “metodo” Davide Carnevali
Alcune considerazioni a proposito dell’organizzazione e dell’attività dei Co.Ge. Dott. Luca Gori.
LE ATTIVITA’ DI CONTROLLO ALL’INTERNO DELL’ENTE LOCALE
Allegato 1 Progetto di riorganizzazione delle Aziende della mobilità e della sosta.
Dispensa di Diritto e Legislazione Socio-Sanitaria
Debito Pubblico Fabrizio Tesseri Dirigente Direzione II – Ufficio IV
Il riparto del fondo perequativo in Italia
UTILITATIS – I servizi pubblici locali di interesse economico generale
Il fattore lavoro.
L’Unione di Comuni in Toscana
LA SPEZIA LA SMART CITY ALLA SFIDA DEL CAMBIAMENTO CLIMATICO
L’iniziativa economica privata nella Costituzione italiana
La «Riforma del Terzo settore» e la legge sul «Dopo di noi»
CONTO DI BILANCIO ESERCIZIO 2011
Le fonti delle autonomie
L’organizzazione amministrativa Sussidiarietà verticale e orizzontale, amministrazioni generali e di settore, la competizione tra apparati pubblici.
Provincia di mantova IL BILANCIO DI PREVISIONE 2013.
Settore Protezione Civile
COMUNICAZIONE ISTITUZIONALE l’Ufficio Relazioni con il Pubblico
TAVOLO DI COORDINAMENTO TRA MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI E LE CITTA’ RISERVATARIE AI SENSI DELLA LEGGE 285/97 ROMA, 24 LUGLIO 2014.
BILANCIO DI PREVISIONE ANNO 2011
Efficienza, carenze dei mercati e implicazioni per l’intervento pubblico (la prospettiva “costruttivistica) (parte 1)
TAVOLO TEMATICO IPN.
Le funzioni amministrative
Prevenzione e preparazione per il riutilizzo nella gestione dei rifiuti: stato attuale e nuovi sviluppi Andrea Valentini 1.
“FUSIONI DEI COMUNI ?” Riflessioni su percorsi possibili e condivisi al di là delle suggestioni ideologiche.
Lario Reti Holding Partecipazioni sociali degli Enti locali
DIRETTIVA mifid II NOVEMBRE 2017.
TERMINOLOGIA S.r.l. - S.p.A. - S.n.c. - S.a.s.-Cooperative
Emanuele Lobina Audizione Provincia di Reggio Emilia, Consiglio Locale, Forum Provinciale per l’Acqua.
CONTO DI BILANCIO ESERCIZIO 2011
Aggiornato al D. Lgs. n. 185 del 2016
Crisi e risanamento della finanza pubblica: l’impatto sui Comuni
Il pubblico bloccato Per il Governo la contrattazione è attività residuale nella quale non vale la pena investire La rilegificazione di molte materie ha.
Il processo di bilancio fra Parlamento e Governo
GLI ENTI LOCALI E IL SOGGETTO AGGREGATORE DELLA REGIONE LAZIO
competenza esclusiva statale competenza residuale regionale
CODICE DELLE AUTONOMIE
LE COLLABORAZIONI COORDINATE E CONTINUATIVE
Dai Distretti verso le Reti d’Impresa
Il processo di bilancio fra Parlamento e Governo
ReteConfidi2020 mettere in rete i Confidi aderenti Confartigianato per il loro rafforzamento e la valorizzazione del brand.
Funzione e modalità di definizione dei centri di responsabilità
L’organizzazione.
Università degli Studi di Roma «Tor Vergata»
CODICE DELLE AUTONOMIE
ATERSIR – AFFIDAMENTO S.I.I.
RESPONSABILITA’ AMMINISTRATIVA DEGLI ENTI (D. Lgs
Leggi, teoria e pratica.
Audizione di AGENS presso la Camera dei Deputati
LABORATORIO Diritto dell’Informazione e delle Telecomunicazioni: Gli Organi di governo del sistema dell’informazione (G.P. Cuomo - 2)
GLI ENTI COLLOCATI NEI DUE QUADRANTI SUPERIORI SONO DENOMINATI, RISPETTIVAMENTE, “VIRTUOSI” (QUADRANTE II) E “SOPRA LIVELLO” (QUADRANTE I).
Il riparto del fondo perequativo in Italia
Lezioni di diritto dell’ambiente (Parte speciale)
LA GESTIONE DEI RIFIUTI IN ITALIA
I SERVIZI PUBBLICI LOCALI
Progetti Quadro Legge 236/93 – Anno 2008 Bando 277
I MODELLI PER IL SETTORE PUBBLICO PROVENGONO DA
«La Repubblica si riparte in Regioni, Provincie e Comuni».
IL RUOLO DELLE UNIONI NELLA FUTURA CITTA’ METROPOLITANA Lo sviluppo presente e futuro dell’Unione Reno Galliera Evoluzione del quadro normativo giovanni.
Organizzazione Aziendale
Articolo 119 I Comuni, le Province, le Città metropolitane e le Regioni hanno autonomia finanziaria di entrata e di spesa, nel rispetto dell'equilibrio.
ROMA 21 FEBBRAIO 2019 Sistema di restituzione di informazioni statistiche personalizzate alle imprese coinvolte nelle rilevazioni economiche ROMA 26 FEBBRAIO.
Le fonti delle autonomie
La FORMAZIONE nel contratto di assunzione dei Custodi Forestali
La legge n. 287 del 1990 l’art. 1: Il richiamo all’art. 41 della Costituzione il divieto delle intese restrittive e le deroghe (artt. 2 e 4) Il parallelo.
Giornata di studio in memoria di Antonio Giuncato
Transcript della presentazione:

UTILITATIS – I servizi pubblici locali di interesse economico generale Assetti organizzativi e gestionali dei servizi a rete: costituzione e ruolo enti governo ATO; misure di promozione e incentivazione delle aggregazioni Roma, 10 maggio 2017 Avv. Massimiliano Lombardo

Stato dell’arte normativo – enti governo d’ambito Art. 3-bis l. 148/2011 (art. 1 c. 609 l. 190/2014) Bozza TUSPL (l. 124/2015) c. 1: definizione perimetro ambiti o bacini territoriali ottimali e omogenei su base almeno provinciale (rif. economie di scala e di differenziazione idonee a massimizzare l'efficienza del servizio) c. 1-bis: ruolo esclusivo EGATO (organizzazione SPL, scelta forma di gestione, determinazione tariffe, affidamento e controllo gestione) c. 6-bis: applicazione a tutti i SPL a rete di rilevanza economica (rifiuti urbani / TPL / tutti i settori sottoposti alla regolazione di autorità indipendente) Per idrico vale l’art. 147 TU 152/2016 (come mod. da D.L. 133/2014) Art. 13 c. 1: definizione ambiti o bacini territoriali ottimali e omogenei su base almeno provinciale (rif. scopo favorire di processi di aggregazione tra gestori) c. 2 (perimetro): = c. 1 art. 3-bis c. 3 (funzioni esclusive): = c. 1-bis art. 3-bis Art. 14 (TPL): bacini di mobilità (≥ 350.000 ab. / area vasta / città metropolitana) – analisi di domanda potenziale c. 4 suddivisione in lotti in funzione di più ampia partecipazione (ai fini dell’affidamento con gara) Art. 33 – Misure promozione e incentivazione aggregazioni (v. infra)

Costituzione EGATO – Enti a partecipazione necessaria La legge prevede per tutti i SPL a rete la partecipazione obbligatoria degli EE.LL. agli EGATO (art. 147 D.Lgs. 152/2016, art. 3-bis l. 148/2011, bozza TUSPL) Legittimità costituzionale (C.Cost. n. 160/2016; n. 50/2013; n. 246/2009) « con specifico riguardo a norme che prevedono la partecipazione degli enti locali ad autorità d’ambito alle quali sia trasferito l’esercizio di competenze in materia di servizi pubblici, la Corte ha ritenuto che norme siffatte non ledano l’autonomia amministrativa degli enti locali, in quanto si limitano a razionalizzarne le modalità di esercizio, al fine di superare la frammentazione nella gestione » Scopo: « conseguimento di risultati economici migliori nella gestione dei servizi pubblici locali a rete di rilevanza economica e, quindi, contenimento della spesa pubblica attraverso sistemi tendenzialmente virtuosi di esercizio delle relative funzioni - principio fondamentale di coordinamento della finanza pubblica » (C.Cost. n. 44 e n. 22 del 2014) Natura giuridica EGATO = enti di secondo grado a partecipazione obbligatoria degli enti locali ricadenti nella perimetrazione territoriale d’ambito (cfr. Corte Conti Sez. Reg. Piemonte Delibera n. 99/2016) SII (art. 147): dotati di personalità giuridica (superamento strumento convenzionale fra enti – gestione associata di funzioni) Per gli altri servizi la legge non dispone nulla sulla personalità dell’ente: possibili vantaggi in caso di finanziamenti a lungo termine

Ruolo Enti d’ambito La definizione dei ruoli prevista dal legislatore (nei vari settori) prefigura un ente dotato di strutture professionali e tecniche adeguate al compito organizzazione dei servizi pubblici locali a rete di rilevanza economica Programmazione servizi – definizione bacini e lotti (inclusi deboli) Mediazione istanze EE.LL. scelta della forma di gestione gara vs in house vs PPP società mista ne motiva le ragioni con riferimento agli obiettivi di universalità e socialità, efficienza, economicità e qualità del servizio Consultazione preliminare di mercato (art. 5 c. 3 bozza TUSPL – art. 66 D.Lgs. 50/2016) determinazione tariffe all'utenza affidamento della gestione Ruolo di stazione appaltante unica Raccolta dei dati presso i gestori Vigilanza e controllo della gestione, tutela degli utenti Sistemi di accountability

Processi di aggregazione – pros e cons (regolazione) Le considerazioni sui processi di concentrazione e consolidamento sono valide sia sul lato della gestione che della regolazione Riduzione inefficienza meccanismi affidamento Centralizzazione procedure Riduzione rischio conflitto di interesse Efficace gestione contributi / sussidi pubblici Aumento teorico trasparenza Necessario distinguere tra aggregazione del bacino di programmazione e della stazione appaltante vs individuazione di uno o più lotti di gara Rischio sovradimensionamento lotti Barriere all’ingresso Riduzione concorrenza Gestione del personale Gestione asimmetrie informative Opportuna visione degli EE.LL. sul posizionamento delle proprie partecipate in relazione ai possibili modelli di affidamento della gestione

Processi di aggregazione – pros e cons (gestione) Progetto industriale di ampio respiro Non semplice scopo consortile finalizzato alla mera partecipazione della singola gara (aggregazione incumbent) Economie di scala (centralizzazione funzioni) – efficienza produttiva (sino al limite strutturale dello specifico servizio) Sfruttamento economie di gruppo (gestione holding) Gestione eventi avversi (perdita gara effetto collegato alla suddivisione in lotti ed all’assenza di limiti geografici operativi – cessazione in house) Maggiori capacità di investimento / accesso al credito L.T.

Processi di aggregazione – misure di incentivazione e promozione Art. 3-bis Art. 33 bozza TUSPL c. 4 : attribuzione prioritaria di finanziamenti pubblici c. 4-bis: spese in conto capitale escluse dal patto di stabilità interno c. 2-bis: proroga gestione c. 1: proroga gestione c. 2: attribuzione prioritaria di finanziamenti pubblici Art. 27 c. 2 D.L. 24.4.2017 (cd. Manovra bis) per TPL: riduzione trasferimenti fondo trasporti per affidamenti senza gara