COMPLEXUS: Ciò che è tessuto insieme EDGAR MORIN COMPLEXUS: Ciò che è tessuto insieme
Lichnerowicz: “la nostra attuale Università forma … specialisti di discipline determinate, …, mentre una gran parte delle attività sociali, …, richiede uomini capaci di un angolo visuale molto più largo”
Anche per E.Morin, i saperi sono “disgiunti”: da una parte, le discipline; dall’altra, le realtà e i problemi! Tale disgiunzione provoca che: -gli insiemi complessi -le interazioni (e le retroazioni) fra le parti e il tutto -le entità multidimensionali -i problemi essenziali DIVENTANO INVISIBILI
La iperspecializzazione -sostiene Edgar Morin- frammenta il globale in piccole particelle e, al contempo, dissolve l’essenziale! Ma i problemi -se essenziali!- non sono mai frammentari, e i problemi globali sono sempre più essenziali! Detto ciò, dobbiamo riconoscere che la SEPARAZIONE DELLE DISCIPLINE rende incapaci di cogliere “ciò che è tessuto insieme”, cioè il COMPLESSO
Più i problemi diventano multidimensionali, più si è incapaci di pensarli in tal modo! Più la crisi progredisce, più progredisce l’ncapacità a pensarla! Più i problemi diventano planetari, più diventano impensati! Sostiene E. Morin: “un’intelligenza incapace di considerare il contesto ed il complesso planetario rende ciechi, incoscienti ed irresponsabili”!
L’indebolimento di una percezione globale conduce all’indebolimento del senso della responsabilità (poiché ciascuno tende ad essere responsabile solo del proprio compito specializzato)
Dialogico: fenomeno per cui dati contrapposti si rivelano reciprocamente costitutivi Ricorsività: c’è indistinzione tra causa ed effetto Ologrammatico: presenza della parte nel tutto e del tutto nella parte
Pardadigma (video) Dialogico: fenomeno per cui dati contrapposti si rivelano reciprocamente costitutivi Ricorsività: c’è indistinzione tra causa ed effetto Ologrammatico: presenza della parte nel tutto e del tutto nella parte
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