Democrazia. Autoritarismi. Democratizzazione Tipi di regime Democrazia. Autoritarismi. Democratizzazione
Cosa distingue le democrazie dagli altri regimi? Elezione dei governanti? Consenso dei governati? Realizzazione del bene comune?
Definire la democrazia “democracy is the appraisive political concept par excellence” (W.B. Gallie, 1956) Visione sostanziale della democrazia: Classificazione dei regimi politici in base ai risultati che producono (e.g. democrazia liberale, social-democrazia) Vs. Visione procedurale della democrazia: Classificano i regimi politici in base alle loro istituzioni e procedure
I limiti della visione sostanziale Limiti teorici: ma esiste davvero una volontà generale? Limiti empirici: Svezia, USA, Svizzera ‘’quando passiamo dal discorso ideale all’analisi empirica, l’enorme ricchezza delle diverse concettualizzazioni della democrazia può solamente essere tradotta in pochi e ricorrenti caratteristiche che possono realmente essere investigate’’ (Morlino, 2011)
Procedura o sostanza? «L’unico modo di intendersi quando si parla di democrazia, in quanto contrapposta a tutte le forme di governo autocratico, è di considerarla caratterizzata da un insieme di regole (primarie o fondamentali) che stabiliscono chi è autorizzato a prendere le decisioni collettive e con quali procedure» [Bobbio 1984, 4].
Da sostanza a procedura: la Dahl Elemento chiave della democrazia è la sua responsiveness (reattività) Per essere tale, tutti i cittadini devono avere pari opportunità di: Formulare le proprie preferenze Palesare le proprie preferenze agli altri cittadini e al governo tramite l’azione colletività o individuale Vedersi pesare le proprie preferenze equamente nella condotta del governo, senza discriminazione di contenuto o fonte
Da sostanza a procedura: la Dahl Questi prerequisiti possono essere garantiti solo mediante garanzie istituzionali: Libertà di organizzazione politica Libertà di espressione Diritto di voto Diritto dei leaders di competere per le elezioni Pluralità delle fonti di informazione Elezioni libere e corrette Eleggibilità a pubblici uffici Istituzioni affinché le politiche (policies) dipendano dal voto e da altre forme di espressione delle preferenze
Da sostanza a procedura: Dahl In che misura queste garanzie istituzionali sono concesse? Qualcuna? Nessuna? Tutte? Liberalizzazione (possibilità di contestare) Qual è la portata di queste garanzie istituzionali? A pochi? A nessuno? A tutti? Inclusione (partecipazione)
La scatola di Dahl
Democrazia minima “la democrazia non significa, né può significare, che il popolo governi realmente in una qualunque delle accezioni «popolo» e «governo». La democrazia significa soltanto che il popolo ha l’opportunità di accettare o rifiutare gli uomini che dovranno governarlo. Ma poiché a questa decisione il popolo potrebbe arrivare per vie completamente antidemocratiche, dobbiamo limitare la nostra definizione aggiungendo un secondo criterio del metodo democratico: la libera concorrenza tra i candidati alla leadership per il voto dei cittadini’’ (Schumpeter 1942) Risolve il problema del limite: Dahl propone un continuum di democraticità, Schumpeter invece fissa una soglia che discrimina tra democrazie e non democrazie
Democrazia minima: dimensioni «Il metodo democratico è quell’insieme di accorgimenti costituzionali per giungere a decisioni politiche, che realizza il bene comune permettendo allo stesso popolo di decidere attraverso l’elezione di singoli individui tenuti a riunirsi per esprimere la sua volontà» Elezioni libere, corrette e ricorrenti «Il metodo democratico è lo strumento istituzionale per giungere a decisioni politiche, in base al quale singoli individui [candidati alla leadership] ottengono il potere di decidere attraverso una [libera] competizione che ha per oggetto il voto popolare» Pluralità di leader e gruppi politici che competono per conquistare il consenso
La competizione tra partiti e leader rende il governo rappresentativo? C’è un altro metodo per «garantire» la giustizia sociale ..
Procedura o sostanza? «Portata alle sue estreme conseguenze, la convinzione che esiti sostanziali debbano avere la precedenza sulle procedure diviene una giustificazione piatta ed antidemocratica dei “custodi” (guardians) e dietro l’ingannevole dicitura di “democrazia sostanziale” non si nasconde altro che una dittatura» [Dahl 1990, 243-44]
La democrazia liberale (una procedura intessuta di valori e diritti) Le regole della definizione minima Pluralismo politico (con limitazioni) Elezioni libere, pacifiche, corrette, ricorrenti … e i loro presupposti sostanziali Libertà civili (individuali e associative) Limitazioni all’esercizio del potere di governo
Pocedura vs. sostanza? Un contrasto solo apparente? ‘’come si vede, tutte queste regole stabiliscono come si debba arrivare ad una decisione politica, e non che cosa si debba decidere. Dal punto di vista del che cosa l’insieme delle regole del gioco democratico non stabiliscono nulla, salvo l’esclusione delle decisioni che in qualche modo contribuirebbero a rendere vana una o più regole del gioco’’ (Bobbio, 241) Libertà ed eguaglianza al centro della democrazia
Oggi i due filamenti della democrazia liberale, intrecciati nel tessuto politico occidentale, stanno venendo meno in tutto il mondo. La democrazia è fiorente, la libertà no Fared Zakaria
Come si può misurare? Freedom House Polity IV 10 indicatori su garanzia/limitazione dei diritti politici [0/4] 15 indicatori su garanzia/limitazione delle libertà civili [0/4] 1 (massimamente liberi) 7 (massimamente non liberi) Polity IV Presenza di garanzie tipiche delle democrazie istituzionalizzate [0/10] Presenza di caratteri tipici delle autocrazie istituzionalizzate [0/10] - 10 (totalmente autocratici) + 10 (totalmente democratici)
Stati con più di 50Mln di abitanti Paese Tipo di regime FH-Polity (1995-2014) Pop in Mln (2011) % pop mond (2011) % prod mond (2011) Reddito pro capite in $ (2011) Freedom House (2015) Polity IV Usa Dem Lib (1) Dem (10) 10,00 311,7 4,5 19,6 50.696 Germania 9,85 81,8 1,2 3,9 43.206 Regno Unito 63,3 0,9 2,9 37.053 Italia 9,77 59,4 2,3 35.783 Giappone 9,63 127,8 1,8 5,6 35.384 Francia Dem (9) 9,60 65,3 2,8 38.185 Sud Africa Dem Lib (2) 9,15 51,6 0,7 11.977 India Dem Lib (2,5) 8,40 1.247,4 17,9 5,7 4.645 Brasile Dem (8) 8,25 200,5 14.580 Filippine Dem Elett (3) 7,96 94,5 1,4 0,5 6.893 Messico 7,82 120,4 1,7 2,1 15.447 Turchia Dem Elett (3,5) Dem (3) 7,15 73,2 1,1 1,3 17.692 Tailandia Non Dem (5,5) Autocr (-3) 6,89 66,9 1,0 0,8 13.354 Indonesia 6,54 244,8 3,5 8.607 Bangladesh Dem Elett (4) Dem (1) 6,35 153,4 2,2 0,4 2.784 Russia Non Dem (6) Dem (4) 5,28 143,0 3,0 21.855 Nigeria Dem Elett (4,5) Dem (7) 5,06 163,8 2,4 4.939 Pakistan 4,60 173,7 2,5 0,6 4.517 Ethiopia Non Dem (6,5) 3,81 89,9 0,1 1.163 Egitto Autocr (-4) 2,49 83,8 9.813 Iran Autocr (-7) 2,48 75,2 17.952 Congo (RD) 1,83 68,1 nd 584 Vietnam 1,27 87,8 4.514 Birmania 1,13 52,1 China 1,10 1.344,1 19,3 14,1 10.178 Stati con più di 50Mln di abitanti
Riassumendo DEMOCRAZIE LIBERALI DEMOCRAZIE ELETTORALI DEMOCRAZIE LIBERALI DEMOCRAZIE ELETTORALI REGIMI NON DEMOCRATICI 1. PLURALISMO POLITICO Pluralismo effettivo Pluralismo formalmente consentito Coalizione dominante 2. LEGITTIMAZIONE DEI GOVERNI Elezioni pacifiche, libere, corrette e ricorrenti Elezioni abbastanza corrette Non ci sono elezioni o non sono competitive 3. AUTONOMIA DELLA SOCIETÀ CIVILE Libertà individuali ed associative con possibilità di dissenso verso i governanti in carica L’espressione del dissenso verso il governo e pluralismo dell’informazione compressi o preclusi. L’informazione non è libera. Dissenso vietato. Mobilitazione dall’alto. 4. LIMITI AL POTERE DI GOVERNO L’esercizio del potere di governo è soggetto a controlli e contrappesi. I governanti possono manipolare il processo elettorale o alterare le regole del gioco per evitare di essere sostituiti L’esercizio del potere di governo è arbitrario e privo di contrappesi; magistratura e forze di sicurezza non sono neutrali.
…tornando a Dahl (ma rivisitandolo..) Limitazioni al potere: attraverso questa dimensione possiamo distinguere le democrazie elettorali dalle democrazie piene; Competizione: distingue le democrazie elettorali dalle autocrazie elettorali Partecipazione: distingue le autocrazie chiuse dalle autocrazie elettorali
Regimi autoritari Classificazioni: In base alla composizione della coalizione dominante: monarchie assolute, regimi a partito unico, regimi militari, autoritarismi elettorali In base all’intensità con la quale il regime esclude il pluralismo e reprime il dissenso (autoritarismi, totalitarismi, sultanismi) Oppure, in base agli stessi criteri procedurali che abbiamo imparato a conoscere (autocrazie elettorali – electoral authoritarianisms - e autocrazie chiuse – full autocracies).
..rivisitando.. DEMOCRAZIE «PIENE» DEMOCRAZIE ELETTORALI DEMOCRAZIE «PIENE» DEMOCRAZIE ELETTORALI AUTORITARISMI ELETTORALI AUTOCRAZIE CHIUSE 1. PLURALISMO POLITICO Pluralismo effettivo Pluralismo formalmente consentito Pluralismo controllato Coalizione dominante 2. LEGITTIMAZI ONE DEI GOVERNI Elezioni pacifiche, libere, corrette e ricorrenti Elezioni abbastanza corrette Presenza di elezioni, anche se spesso «truccate» Non ci sono elezioni o non sono competitive 3. AUTONOMIA DELLA SOCIETÀ CIVILE Libertà individuali ed associative con possibilità di dissenso verso i governanti in carica L’espressione del dissenso verso il governo e pluralismo dell’informazione compressi o preclusi. L’informazione non è pienamente libera. Forti limitazioni all’espressione del dissenso e alla mobilitazione L’informazione non è libera. Dissenso vietato. Mobilitazione dall’alto. 4. LIMITI AL POTERE DI GOVERNO L’esercizio del potere di governo è soggetto a controlli e contrappesi. I governanti possono manipolare il processo elettorale o alterare le regole del gioco per evitare di essere sostituiti L’esercizio del potere di governo è arbitrario e privo di contrappesi; magistratura e forze di sicurezza non sono neutrali.
Autoritarismi ed elezioni Se elezioni non sono libere, corrette e competitive…a cosa servono? Parvenza di democraticità (legittimità internazionale ed interna) Co-optazione (di elites e delle opposioni) Ruolo di “informazione” sugli umori della popolazione