Razionalità, exit e voice Economia Razionalità, exit e voice Negli schemi di comportamento neoclassici di consumatori ed imprese la razionalità si definisce come la relazione tra l’azione e la motivazione nel realizzare obiettivi. La razionalità economica (o strumentale) è formalizzata in modelli logico-matematici. L’agente ha preferenze relative a possibili situazioni future, ad ognuna delle quali è associato un livello di utilità. L’agente quando conosce le possibili azioni e le conseguenze di tali azioni può scegliere il miglior modo di agire massimizzando la sua utilità attesa. Molte situazioni permettono solo una razionalità limitata (o vincolata) nel senso che la razionalità degli individui è vincolata dalle informazioni disponibili, dai limiti delle loro capacità cognitive e mentali e dal tempo ridotto per prendere le decisioni. I processi decisionali non possono essere pienamente razionali: meglio cercare scelte ‘ottime’ dati i vincoli delle informazioni, della capacità e dei tempi disponibili. Chi decide è costretto a semplificare le possibilità di scelta: quindi è un ‘satisficer’ che si deve accontentare della scelta più soddisfacente e non della migliore in assoluto. Anziché alla massimizzazione dell’utilità si tende a realizzare una scelta soddisfacente e non la migliore in assoluto. I partecipanti/agenti di un’organizzazione (associazione, mercato, partito politico) se diventano consapevoli di un calo di rendimento o di un peggioramento di qualità o dei prezzi di prodotti, servizi o benefici dell’organizzazione hanno due possibili scelte alternative per manifestare la propria insoddisfazione: a) possono abbandonare l’organizzazione (exit) b) possono mostrare il loro dissenso protestando per chiedere cambiamenti senza uscire dall’organizzazione (voice). L’exit, già considerato da A. Smith come operazione della mano invisibile, funziona specialmente nei mercati concorrenziali di beni e servizi e nella scelta tra servizi pubblici e servizi privati alternativi, dove c’è libertà di cambiare ‘venditore’ o associazione. Gli agenti possono muoversi ‘silenziosamente’ nei mercati, alterando relazioni contrattuali. L’exit diminuisce quanto maggiori sono le possibilità di protesta e di critica verso l’organizzazione. La voice funziona meglio nelle situazioni di monopolio (privato e nei servizi pubblici): è più una ‘protesta’ di tipo politico ed esprime i motivi di insoddisfazione, che possono essere utili all’organizzazione per migliorare. La lealtà verso i consumatori/venditori o nei confronti di una struttura politica (ad es. un partito) diminuisce il ricorso all’exit. La lealtà si sviluppa con l’appartenenza, e lega un soggetto all’organizzazione anche al di là di strette valutazioni di utilità.