Primo oggetto di valutazione : GLI STUDENTI Conegliano, 15/12/2005 La valutazione Primo oggetto di valutazione : GLI STUDENTI Proporre soluzioni convincenti è un'esperienza stimolante. L'obiettivo da raggiungere non è solo quello di convincere gli spettatori, ma anche di spingerli a intraprendere un'azione. Utilizzare la formula "Fatto - Azione proposta – Vantaggio" della Dale Carnegie Training® per creare presentazioni efficaci in grado di motivare gli spettatori e di spingerli ad agire. Gruppo 1 1
Istruzioni da dare ai ragazzi “Quanto mi sento capace” “Cosa è accaduto” Leggere e fornire eventualmente chiarimenti lessicali Rispondere a tutte le domande nel questionario di autoefficacia Nel questionario “Cosa é accaduto” non è necessario completare tutte le caselle Iniziare la presentazione con una frase di sicuro effetto. Scegliere un episodio che catturi l'attenzione del pubblico. I fatti concreti sono la prova che supporta l'azione e dimostra il vantaggio inerente. L'introduzione di un episodio in grado di motivare gli spettatori consentirà di prepararli ad intraprendere l'azione proposta. 2
Suggerimenti per il somministratore Evitare di dare spiegazioni sugli item Fare una copia cartacea Tenere l’elenco numerico/nominativo per poter confrontare i dati Estendere eventualmente il questionario ad un campione di confronto Per completare la formula "Fatto - Azione proposta – Vantaggio" della Dale Carnegie Training®, esporre i vantaggi che l'azione proposta presenta per gli spettatori. Considerare gli interessi, le necessità e le preferenze del pubblico. Dimostrare la validità dei vantaggi proposti utilizzando prove concrete e attendibili, ad esempio statistiche, dimostrazioni, testimonianze, episodi, analogie e prove materiali. 3
A che cosa serve lo strumento sull’autoefficacia Induce la riflessione nel ragazzo rispetto a come si modifica con l’esperienza ASL Si può utilizzare in funzione didattica (dare il senso dello strumento), di riorientamento e rimotivazione Si può utilizzare con funzione di valutazione per ritarare la programmazione e introdurre pacchetti formativi ad hoc. Confronto di questi dati con altri già in possesso dalla scuola Diffusione dei dati all’ esterno (genitori, azienda e sistema) per la condivisione e la validazione Rinegoziazione con l’azienda 4
La valutazione Secondo oggetto di valutazione Gruppo 1 Tutor interni Conegliano, 15/12/2005 La valutazione Secondo oggetto di valutazione Tutor interni Progetto Contesto organizzativo interno Gruppo 1 5
Cosa serve la check list? Razionalizzazione dell’intero percorso Monitoraggio Distribuzione più chiara dei compiti; quantificazione delle risorse umane e finanziarie Assunzione di responsabilità e consapevolezza da parte di tutti gli attori Strumento per l’individuazione dei punti critici e di forza del progetto dell’ASL e dell’organizzazione scuola Criticità dell’istituzione scolastica in riferimento all’ASL (Certificazione delle competenze, ruoli della funzione docente) 6
La valutazione Terzo oggetto di valutazione Gruppo 1 Tutor esterni Conegliano, 15/12/2005 La valutazione Terzo oggetto di valutazione Tutor esterni Compiti di affiancamento in azienda Gruppo 1 7
Cosa serve la check list? (tutor esterno) Per capire l’azienda e i rapporti tra scuola e azienda Per coinvolgere il tutor esterno Per comparare i dati ottenuti dai diversi attori e le loro percezioni Autoconsapevolezza delle azioni che il tutor esterno potrebbe realizzare In caso di non omogeneità di risposte tra tutor interno e tutor esterno si apre la possibilità di una discussione e di una maggiore condivisione Per divulgare a tutti gli attori i risultati Per migliorare l’azione futura 8