Concorso docenti 2018 Scuola d’Infanzia candidata: Baldini Beatrice.

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Concorso docenti 2018 Scuola d’Infanzia candidata: Baldini Beatrice

Traccia estratta campo di esperienza : "Il se’ e l’altro", il candidato pianifichi un percorso finalizzato a motivare il bambino a creare un rapporto con gli altri compagni sereno, creativo e costruttivo e muoversi con crescente sicurezza e autonomia negli spazi che gli sono familiari nel rispetto delle regole comuni. Il candidato progetti l’unità di apprendimento per una sezione eterogenea.

Unità di apprendimento: Le parole del rispetto "Le regole raccontate ai bambini"

Il bambino gioca in modo costruttivo e creativo con gli altri, sa argomentare, confrontarsi, sostenere le proprie ragioni con adulti e bambini. Sviluppa il senso dell’identità personale, percepisce le proprie esigenze e i propri sentimenti, sa esprimerli in modo sempre più adeguato. Sa di avere una storia personale e familiare, conosce le tradizioni della famiglia, della comunità e le mette a confronto con altre. Riflette, si confronta, discute con gli adulti e con gli altri bambini e comincia a riconoscere la reciprocità di attenzione tra chi parla e chi ascolta. Pone domande sui temi esistenziali e religiosi, sulle diversità culturali, su ciò che è bene o male, sulla giustizia, e ha raggiunto una prima consapevolezza dei propri diritti e doveri, delle regole del vivere insieme. Si orienta nelle prime generalizzazioni di passato, presente, futuro e si muove con crescente sicurezza e autonomia negli spazi che gli sono familiari, modulando progressivamente voce e movimento anche in rapporto con gli altri e con le regole condivise. Riconosce i più importanti segni della sua cultura e del territorio, le istituzioni, i servizi pubblici, il funzionamento delle piccole comunità e della città. Campo di esperienza: " Il se e l’altro "

Campi d’esperienza d’appoggio: "I DISCORSI E LE PAROLE" "IMMAGINI, SUONI,COLORI" " LA CONOSCENZA DELL’ALTRO " " IL CORPO IN MOVIMENTO "

DESTINATARI Sezione eterogenea composta da 20 bambini dell’età dai 3 ai 5 anni (12 bambini e 8 bambine), tra cui due bambine con disturbo oppositivo-provocatorio.

Descrizione contesto scuola:  Analisi della realtà socio-ambientale:  L'Istituto Comprensivo " P. Soprani " è situato al centro del paese di Castelfidardo in provincia di Ancona, ed è costituito da otto plessi dislocati sia al centro del paese e in alcune sue frazioni in periferia: Raccoglie quindi gli allievi provenienti sia dal centro cittadino sia dalle frazioni. Una simile realtà risulta pertanto estremamente composita, sia per l’età degli alunni, sia per il tessuto sociale a cui appartengono, pertanto l’offerta formativa che l’Istituto propone deve essere varia ed adeguata alle diverse esigenze, deve svolgere inoltre un’azione educativa e preventiva in situazioni di particolare disagio socio-affettivo e ambientale. Il contesto territoriale è generalmente caratterizzato da: o livello di mobilità lavorativa crescente, a motivo della recente crisi economica o forte vocazione artigianale e industriale o presenza della piccola azienda agricola o sviluppo del settore terziario o presenza di centri specializzati per portatori di handicap o progressiva o disagio giovanile legato alla mancanza di strutture ricreative o associazioni culturali con pochi aderenti o associazioni sportive che aggregano molti ragazzi ma con una percentuale insoddisfacente Una degli otto plessi è la " Casa dei bambini" (Scuola dell'Infanzia ad indirizzo montessoriano), dove lavoro attualmente.

Orizzonte di riferimento per la progettazione didattica:  Competenze-chiave delineate dalla raccomandazione del Parlamento Europeo a Lisbona il 18 dicembre 2006 (integrata nel mese di maggio 2018);  Indicazioni Nazionali per il curricolo dell’infanzia e del primo ciclo di istruzione 2012  PIANO dell’OFFERTA FORMATIVA TRIENNALE;  LINEE GUIDA per l’accoglienza e l’integrazione degli alunni stranieri (febbraio 2014);  LINEE GUIDA in presenza di alunni con bisogni educativi speciali ( dicembre 2012);  LINEE GUIDA per la prevenzione del bullismo e del cyberbullismo.

COMPETENZE CHIAVE DI LISBONA 2006  Comunicazione nella madre lingua  Comunicazione nelle lingue straniere  Imparare ad imparare  Competenze sociali e civiche  Competenze digitale  Consapevolezza ed espressione  culturale (Raccomandazioni del 2006)  Competenze matematiche e tecnologiche Spirito di iniziativa e imprenditorialità

PROFILO DELLE COMPETENZE AL TERMINE DEL PRIMO CICLO DI ISTRUZIONE  Lo studente al termine del primo ciclo, attraverso gli apprendimenti sviluppati a scuola, lo studio personale, le esperienze educative vissute in famiglia e nella comunità, è in grado di iniziare ad affrontare in autonomia e con responsabilità, le situazioni di vita tipiche della propria età, riflettendo ed esprimendo la propria personalità in tutte le sue dimensioni. Ha consapevolezza delle proprie potenzialità e dei propri limiti, utilizza gli strumenti di conoscenza per comprendere se stesso e gli altri, per riconoscere ed apprezzare le diverse identità, le tradizioni culturali e religiose, in un’ottica di dialogo e di rispetto reciproco. Interpreta i sistemi simbolici e culturali della società, orienta le proprie scelte in modo consapevole, rispetta le regole condivise, collabora con gli altri per la costruzione del bene comune esprimendo le proprie personali opinioni e sensibilità. Si impegna per portare a compimento il lavoro iniziato da solo o insieme ad altri. Dimostra una padronanza della lingua italiana tale da consentirgli di comprendere enunciati e testi di una certa complessità, di esprimere le proprie idee, di adottare un registro linguistico appropriato alle diverse situazioni. Nell’incontro con persone di diverse nazionalità è in grado di esprimersi a livello elementare in lingua inglese e di affrontare una comunicazione essenziale, in semplici situazioni di vita quotidiana, in una seconda lingua europea. Utilizza la lingua inglese nell’uso delle tecnologie dell’informazione e della comunicazione. Le sue conoscenze matematiche e scientifico-tecnologiche gli consentono di analizzare dati e fatti della realtà e di verificare l’attendibilità delle analisi quantitative e statistiche proposte da altri. Il possesso di un pensiero razionale gli consente di affrontare problemi e situazioni sulla base di elementi certi e di avere consapevolezza dei limiti delle affermazioni che riguardano questioni complesse che non si prestano a spiegazioni univoche. Si orienta nello spazio e nel tempo dando espressione a curiosità e ricerca di senso; osserva ed interpreta ambienti, fatti, fenomeni e produzioni artistiche. Ha buone competenze digitali, usa con consapevolezza le tecnologie della comunicazione per ricercare e analizzare dati ed informazioni, per distinguere informazioni attendibili da quelle che necessitano di approfondimento, di controllo e di verifica e per interagire con soggetti diversi nel mondo. Possiede un patrimonio di conoscenze e nozioni di base ed è allo stesso tempo capace di ricercare e di procurarsi velocemente nuove informazioni ed impegnarsi in nuovi apprendimenti anche in modo autonomo. Ha cura e rispetto di sé, come presupposto di un sano e corretto stile di vita. Assimila il senso e la necessità del rispetto della convivenza civile. Ha attenzione per le funzioni pubbliche alle quali partecipa nelle diverse forme in cui questo può avvenire: momenti educativi informali e non formali, esposizione pubblica del proprio lavoro, occasioni rituali nelle comunità che frequenta, azioni di solidarietà, manifestazioni sportive non agonistiche, volontariato, ecc. Dimostra originalità e spirito di iniziativa. Si assume le proprie responsabilità e chiede aiuto quando si trova in difficoltà e sa fornire aiuto a chi lo chiede. In relazione alle proprie potenzialità e al proprio talento si impegna in campi espressivi, motori ed artistici che gli sono congeniali. È disposto ad analizzare se stesso e a misurarsi con le novità e gli imprevisti

DALLE INDICAZIONI NAZIONALI PER IL CURRICOLO 2012 LA SCUOLA DELL’INFANZIA "Essa si pone la finalità di promuovere nei bambini lo sviluppo dell’identità, dell’autonomia, della competenza e li avvia alla cittadinanza" I DOCENTI "Lo stile educativo dei docenti si ispira a criteri di ascolto, accompagnamento, interazione partecipata, mediazione educativa, con una continua capacità di osservazione del bambino, di presa in carico del suo mondo".

GRIGLIA DI VALUTAZIONE DEGLI ALUNNI DI 3 ANNI

GRIGLIA DI VALUTAZIONE DEGLI ALUNNI DI 4 ANNI

* SI FA RIFERIMENTO AL PEI

COMPETENZA EVIDENZE OSSERVABILI CAMPI DI ESPERIENZACOMPETENZE ATTESE EVIDENZE OSSERVABILI LIVELLI Comunicazione nella lingua italiana I discorsi e le paroleIl bambino usa la lingua italiana, comprende parole e discorsi; ascolta racconti e ripete filastrocche, pone domande sull’argomento, conversa con i compagni e con le insegnanti; usa termini specifici legati all’argomento in modo: -sollecitato dall’insegnante - essenziale -corretto -corretto creativo * Comunicazione nelle lingue straniere I discorsi e le paroleIl bambino scopre e si avvicina con curiosità alla lingua inglese per aprirsi a nuovi mondi in modo: sollecitato dall’insegnante – essenziale -corretto -corretto creativo * Competenze di base in matematica-scienze e tecnologie Il bambino dimostra interesse e curiosità; osserva con attenzione il suo corpo, ne riconosce le parti e le sa ricomporre; conosce l’utilizzo delle varie parti del corpo; sa formulare ipotesi; si orienta nello spazio in autonomia eseguendo percorsi e li sa ricostruire verbalmente e graficamente utilizzando strumenti tecnologici, per lo sviluppo del linguaggio computazionale in modo: -non sempre/a volte -essenziale -per lo più corretto -completo e corretto * SCUOLA INFANZIA RUBRICA DI VALUTAZIONE

Obiettivi di apprendimento: perseguire lo sviluppo individuale e sociale riconoscere e le prime “formazioni sociali”, i loro compiti, i loro servizi, i loro scopi: la famiglia, il quartiere e il vicinato, le chiese, i gruppi la scuola, conoscere l'ambiente e il paesaggio e capire l'importanza di rispettarli conoscere i segnali stradali e le strategie per la miglior circolazione di pedoni, ciclisti, automobilisti. Il progetto legalità, inserito nel PTOF, sarà realizzato in collaborazione: con le amministrazioni comunali; con le associazioni, con le famiglie e con le comunità locali. Il progetto è rivolto a tutti gli allievi delle scuole dell’infanzia, primaria e secondaria di 1° grado dell’istituto al fine di una formazione in verticale tale da garantire continuità tra i vari gradi di scuola.

FINALITA’ SCUOLA DELL’INFANZIA SVILUPPO DELL’IDENTI TA’ SVILUPPO DELL’AUTONOMIA SVILUPPO DELLE COMPETENZE SVILUPPO DELLA CITTADINANZA COSTRUZIONE DEL SE’ AUTOSTIMA FIDUCIA NEI PROPRI MEZZI RAPPORTO SEMPRE PIU’ CONSAPEVOLE CON GLI ALTRI ELABORAZIONE DI CONOSCENZE, ABILITA’ ATTEGGIAMEN TI ATTENZIONE ALLE DIMENSIONI ETICHE E SOCIALI

Nella scuola d’infanzia cresciamo attraverso la conoscenza……..

TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE: IL SE’ E L’ALTRO Il bambino gioca in modo creativo e costruttivo con gli altri Si muove con crescente sicurezza e autonomia negli spazi che gli sono familiari. I DISCORSI E LE PAROLE Il bambino sperimenta la drammatizzazione Ascolta e comprende narrazioni Scopre l’esistenza di lingue diverse. IMMAGINI SUONI, COLORI Il bambino comunica, esprime emozioni, racconta, utilizzando le varie possibilità che il linguaggio del corpo consente Inventa storie e sa esprimerle attraverso la drammatizzazione, il disegno, la pittura e le altre attività manipolative Utilizza materiali e strumenti e tecniche espressive e creative Esplora le potenzialità offerte dalle tecnologie Scopre il paesaggio sonoro attraverso le attività di percezione e produzione musicale utilizzando voce, corpo e oggetti.

IL CORPO IN MOVIMENTO Il bambino vive la propria corporeità, ne percepisce il potenziale comunicativo ed espressivo Prova piacere nel movimento e sperimenta schemi posturali e motori Interagisce con gli altri nei giochi di movimento, nella musica, nella danza, nella comunicazione espressiva LA CONOSCENZA DEL MONDO Il bambino sa collocare le azioni quotidiane nel tempo della giornata e della settimana Riferisce gli eventi del passato recente, sa dire cosa potrà succedere in un futuro immediato e prossimo Osserva con attenzione il suo corpo accorgendosi dei cambiamenti Individua le posizioni, oggetti e le persone nello spazio, usando termini come avanti/dietro, sopra/sotto, destra/sinistra, ecc.. Segue correttamente un percorso sulla base di indicazioni verbali

Step by step del percorso sull’educazione alla legalità "Le parole del rispetto" le regole raccontate ai bambini Imput: lettura della storia «Allegropoli» liberamente tratta dal libro « Le regole raccontate ai bambini« di Gherardo Colombo" Brainstormi ng sul tema della storia, e attività grafico pittorica Attività ludiche guidate: il gioco del rispetto, il gioco del semaforo, Educazione stradale con i segnali Drammatizz azione sul tema delle regole; filastrocca delle regole. Educazione stradale: (uscita didattica c/o «La pista didattica di educazione stradale« a Castelfidard o Canzone: "Del rispetto le parole«, canzone tratta dalle frasi dette dai bambini durante il brainstormin g

Per la verifica si useranno i seguenti strumenti: - osservazioni occasionali - osservazioni sistematiche - schede di verifica da colorare o completare VERIFICA VALUTAZIONE - Valutazione iniziale (servirà per valutare le capacità iniziali del bambino e per capire cosa proporre) - Valutazione in itinere (lungo tutto il percorso per riadattarlo in caso di necessità) - Valutazione FINALE AUTOVALUTAZIONE Da parte dell'insegnante per la valutazione e il lavoro complessivo - Da parte dell'alunno che potrebbe provare ad autovaltarsi.

Motivazione Motivare il bambino a:  creare un rapporto con gli altri compagni, costruttivo e creativo;  istaurare un clima sereno;  muoversi con crescente sicurezza e autonomia negli spazi comuni, che gli sono familiari nel rispetto delle regole.  Fare in modo che la regola non sia sentita come un DIVIETO ma come un’OPPORTUNITÀ per crescere …

Attività n°1 : INPUT

Attività eseguite dopo la lettura di "Allegropoli" Brainstorming sul tema del racconto Drammatizzazione Attività ludiche guidate Attività grafico- pittoriche

Cosa possiamo fare per Fare in modo che la regola non sia sentita come un DIVIETO ma come un’OPPORTUNITÀ per… - stare bene insieme in qualsiasi luogo; - contribuire a rendere più bello qualsiasi ambiente; - crescere serenamente.

Tempi: le attività riguardo al tema delle regole e la canzone, sono state svolte nei mesi di ottobre e novembre. L’educazione stradale e le uscite didattiche, da gennaio a maggio. Tempi e spazi Gli spazi: aula, giardino nella prima parte e pista didattica per l’educazione stradale e spazi all’esterno della scuola.

PREREQUISITI I bambini sanno: Esplorare l’ambiente, gli oggetti e i materiali Riconoscere le parti del corpo e le varie possibilità motorie Usare il corpo e gli oggetti per produrre suoni Comunicare ed esprimere le proprie emozioni attraverso i vari canali e linguaggi. Obiettivo : Rilevare le conoscenze spontanee dei bambini sul concetto di regola.  Cosa fa l’insegnante Cosa fa l’alunno  Dispone gli alunni in cerchio e chiede:  Cosa è una regola di gruppo?  Quando si fanno le regole in un gruppo?  Chi fa le regole in un gruppo?  Perché si fanno le regole?  Per chi sono le regole?  Quando finisce una regola?

Obiettivo : Rilevare le conoscenze spontanee dei bambini sul concetto di regola.  Cosa fa l’insegnante  Dispone gli alunni in cerchio e chiede:  Cosa può fare ognuno di noi per stare bene insieme agli altri?  Cosa è una regola?  Perché si fanno le regole?  Quando si fanno le regole in un gruppo?  Chi fa le regole in un gruppo?  Per chi sono le regole?

 Cosa fa l’alunno?  Risponde a turno e ascolta i compagni. Le regole devono essere sempre delle proposizioni positive e non divieti; devono essere semplici e chiare; devono descrivere azioni in modo operativo (es. state buoni è troppo vago mentre dire non vi alzate perché sto spiegando è più chiaro); Si dovrebbero utilizzare simboli colorati ( per avere un segnale immediato del contenuto) devono essere poche (max 10) ed espresse sinteticamente; Trascritte in un cartellone.

LE NOSTRE REGOLE IN INGLESE

-Fogli, pennarelli, pastelli, forbici -LIM, PC, stampante, scanner, fotocamera e videocamera digitale, Ipad Strumenti e materiali didattici

Brainstorming sul tema del racconto

Attività grafico-pittoriche

IL RISPETTO PER VIVERE BENE INSIEME BISOGNA RISPETTARE GLI ALTRI. DECIDIAMO INSIEME QUALI SONO LE REGOLE A SCUOLA ELABORAZIONE GRAFICA DELLE REGOLE RAFFORZAMENTO DEI CONPORTAMENTI POSITIVI (FACCIAMO UN CARTELLONE)

I SEGNALI STRADALI EDUCAZIONE STRADALE CON I SEGNALI PER IMPARARE IL CODICE STRADALE GIOCO DEL RISPETTO IL GIOCO DEL SEMAFORO Attività ludiche guidate

Le parole del rispetto (canzone scritta a più mani raccogliendo tutte le frasi dette dai bambini) A scuola non voglio andare, non ho voglia di imparare dai divieti sto alla larga ubbidire è una barba! La maestra e i compagni non mi va di salutare stare in fila per uscire quando posso intervenire? RIT. Usa sempre le parole “grazie”, “scusa” e “per favore” se con gli altri vuoi giocare cerca di collaborare. Se ti arrabbi chiedi scusa come un gatto fai le fusa “grazie”, “scusa” e “per favore” fanno bene ad ogni cuore. Buttare la spazzatura è una vera scocciatura tutto a terra noi gettiamo e a pulire non pensiamo. Differenzia la spazzatura rispettando la natura la difesa dell’ambiente fa star bene assai la gente. (ripeti ritornello) RIT. Usa sempre le parole “grazie”, “scusa” e “per favore” se con gli altri vuoi giocare cerca di collaborare. Se ti arrabbi chiedi scusa come un gatto fai le fusa “grazie”, “scusa” e “per favore” fanno bene ad ogni cuore. Del rispetto le parole A scuola devi andare se grande vuoi diventare e bene tu starai se gli altri rispetterai! E’ buona educazione salutare ad ogni occasione la mano devi alzare se è il momento di parlare!

Le parole gentili

Alleniamo la nostra memoria: Impariamo " la filastrocca delle regole "

Metodologie Brainstorming: significa “concatenazione di idee”. E’ una tecnica di creatività di gruppo, idee per la risoluzione di un problema. Circle time: significa “tempo del cerchio”. I bambini si dispongono in cerchio, sedendosi per terra o facendo uso di sedie. Cooperative learning: significa “apprendimento cooperativo”. I bambini lavorano insieme in piccoli gruppi per raggiungere obiettivi comuni, cercando di migliorare reciprocamente il loro apprendimento. Peer tutoring: lavoro in coppie o piccoli gruppi di pari, dove uno è più esperto e assume il ruolo di tutor,l’altro meno esperto è colui che deve apprendere. Didattica laboratoriale: si propone come una “palestra per imparare ad imparare”, dove l’apprendimento di abilità e conoscenze da parte del bambini avviene attraverso l’esperienza diretta, la manipolazione concreta. Debriefing: consiste in una riflessione finale su quello che è stato fatto rispetto ad un certo argomento.

UNA SCUOLA DI TUTTI E DI CIASCUNO La scuola italiana sviluppa la propria azione educativa in coerenza con i principi dell’inclusione delle persone e dell’integrazione delle culture, considerando l’accoglienza della diversità un valore irrinunciabile. Particolare cura è riservata agli allievi con disabilità o con bisogni educativi speciali, attraverso adeguate strategie organizzative e didattiche, da considerare nella normale progettazione dell’offerta formativa. RUOLO DEL DOCENTE Svolge un ruolo di regista e facilitatore dell’apprendimento, motivando, incoraggiando, comprendendo i sentimenti dei bambini, rispettando i loro ritmi di apprendimento, valorizzando le loro potenzialità, favorendo il dialogo, la partecipazione e l’interazione.

OSSERVAZIONE “L’osservazione rappresenta uno strumento fondamentale per conoscere e accompagnare il bambino in tutte le sue dimensioni di sviluppo, rispettandone l’originalità, l’unicità, le potenzialità, attraverso un atteggiamento di ascolto, empatia e rassicurazione” (Indicazioni nazionali 2012) 1. VERIFICA E VALUTAZIONE La valutazione nella scuola dell’infanzia risponde ad una funzione di carattere formativo, in quanto “riconosce, accompagna, descrive e documenta i processi di crescita, evita di classificare e giudicare le prestazioni dei bambini, perché è orientata ad esplorare e incoraggiare lo sviluppo di tutte le loro potenzialità”. (Indicazioni nazionali 2012) 2. DOCUMENTAZIONE “La pratica della documentazione va intesa come un processo che produce tracce, memoria e riflessione […] rendendo visibili le modalità e i percorsi di formazione e permettendo di apprezzare i progressi dell’apprendimento individuale e di gruppo”. (Indicazioni nazionali 2012) Realizzazione di un DVD contenente immagini e video riguardanti le attività svolte, oltre la rappresentazione finale, da consegnare ai genitori degli alunni partecipanti.

Traguardi per lo sviluppo delle competenze IL SE’ E L’ALTRO Il bambino gioca in modo costruttivo e creativo con gli altri, sa argomentare, confrontarsi, sostenere le proprie ragioni con adulti e bambini. Sviluppa il senso dell’identità personale, percepisce le proprie esigenze e i propri sentimenti, sa esprimerli in modo sempre più adeguato. Sa di avere una storia personale e familiare, conosce le tradizioni della famiglia, della comunità e le mette a confronto con altre. Riflette, si confronta, discute con gli adulti e con gli altri bambini e comincia a riconoscere la reciprocità di attenzione tra chi parla e chi ascolta. Pone domande sui temi esistenziali e religiosi, sulle diversità culturali, su ciò che è bene o male, sulla giustizia, e ha raggiunto una prima consapevolezza dei propri diritti e doveri, delle regole del vivere insieme. Si orienta nelle prime generalizzazioni di passato, presente, futuro e si muove con crescente sicurezza e autonomia negli spazi che gli sono familiari, modulando progressivamente voce e movimento anche in rapporto con gli altri e con le regole condivise. Riconosce i più importanti segni della sua cultura e del territorio, le istituzioni, i servizi pubblici, il funzionamento delle piccole comunità e della città.

Il bambino vive pienamente la propria corporeità, ne percepisce il potenziale comunicativo ed espressivo, matura condotte che gli consentono una buona autonomia nella gestione della giornata a scuola. Riconosce i segnali e i ritmi del proprio corpo, le differenze sessuali e di sviluppo e adotta pratiche corrette di cura di sé, di igiene e di sana alimentazione. Prova piacere nel movimento e sperimenta schemi posturali e motori, li applica nei giochi individuali e di gruppo, anche con l’uso di piccoli attrezzi ed è in grado di adattarli alle situazioni ambientali all’interno della scuola e all’aperto. Controlla l’esecuzione del gesto, valuta il rischio, interagisce con gli altri nei giochi di movimento, nella musica, nella danza, nella comunicazione espressiva. Riconosce il proprio corpo, le sue diverse parti e rappresenta il corpo fermo e in movimento. Il corpo e il movimento

Immagini suoni e colori Traguardi per lo sviluppo della competenza: Immagini, suoni, colori Il bambino comunica, esprime emozioni, racconta, utilizzando le varie possibilità che il linguaggio del corpo consente. Inventa storie e sa esprimerle attraverso la drammatizzazione, il disegno, la pittura e altre attività manipolative; utilizza materiali e strumenti, tecniche espressive e creative; esplora le potenzialità offerte dalle tecnologie. Segue con curiosità e piacere spettacoli di vario tipo (teatrali, musicali, visivi, di animazione …); sviluppa interesse per l’ascolto della musica e per la fruizione di opere d’arte. Scopre il paesaggio sonoro attraverso attività di percezione e produzione musicale utilizzando voce, corpo e oggetti. Sperimenta e combina elementi musicali di base, producendo semplici sequenze sonoro-musicali. Esplora i primi alfabeti musicali, utilizzando anche i simboli di una notazione informale per codificare i suoni percepiti e riprodurli.

I discorsi e le parole Traguardi per lo sviluppo della competenza: I discorsi e le parole Il bambino usa la lingua italiana, arricchisce e precisa il proprio lessico, comprende parole e discorsi, fa ipotesi sui significati. Sa esprimere e comunicare agli altri emozioni, sentimenti, argomentazioni attraverso il linguaggio verbale che utilizza in differenti situazioni comunicative. Sperimenta rime, filastrocche, drammatizzazioni; inventa nuove parole, cerca somiglianze e analogie tra i suoni e i significati. Ascolta e comprende narrazioni, racconta e inventa storie, chiede e offre spiegazioni, usa il linguaggio per progettare attività e per definirne regole. Ragiona sulla lingua, scopre la presenza di lingue diverse, riconosce e sperimenta la pluralità dei linguaggi, si misura con la creatività e la fantasia. Si avvicina alla lingua scritta, esplora e sperimenta prime forme di comunicazione attraverso la scrittura, incontrando anche le tecnologie digitali e i nuovi media.

La conoscenza del mondo Il bambino raggruppa e ordina oggetti e materiali secondo criteri diversi, ne identifica alcune proprietà, confronta e valuta quantità; utilizza simboli per registrarle; esegue misurazioni usando strumenti alla sua portata. Sa collocare le azioni quotidiane nel tempo della giornata e della settimana. Riferisce correttamente eventi del passato recente; sa dire cosa potrà succedere in un futuro immediato e prossimo. Osserva con attenzione il suo corpo, gli organismi viventi e i loro ambienti, i fenomeni naturali, accorgendosi dei loro cambiamenti. Si interessa a macchine e strumenti tecnologici, sa scoprirne le funzioni e i possibili usi. Ha familiarità sia con le strategie del contare e dell’operare con i numeri sia con quelle necessarie per eseguire le prime misurazioni di lunghezze, pesi, e altre quantità. Individua le posizioni di oggetti e persone nello spazio, usando termini come avanti/dietro, sopra/ sotto, destra/sinistra, ecc…; segue correttamente un percorso sulla base di indicazioni verbali.

Bibliografia e serigrafia: " Le regole raccontate ai bambini " di Gherardo Colombo; Le schede di educazione stradale: fantavolando.it

Il più grande segno di successo per un insegnante è poter dire ‘ i bambini stanno lavorando come se io non esistessi ‘. Una prova della correttezza del nostro agire educativo è la felicità del bambino. (MariaMontessori) Grazie per l’attenzione