PROBLEMI ALCOLCORRELATI E MULTIDIMENSIONALI PARTE SECONDA IX CORSO DI SENSIBILIZZAZIONE ALL’APPROCCIO ECOLOGICO-SOCIALE AL BENESSERE DELLA COMUNITÀ: DAI PROBLEMI ALCOLCORRELATI AI PROBLEMI MULTIDIMENSIONALI (METODO HUDOLIN) Grosseto, 12-17 novembre 2018 PROBLEMI ALCOLCORRELATI E MULTIDIMENSIONALI PARTE SECONDA Giuseppe Corlito Servitore Insegnante del Club Alcologico Territoriale “Pace - Carrari” di Grosseto
Corlito, Grosseto, 13.11.2018
Caratteristiche di un intervento sui problemi alcolcorrelati e multidimensionali Offrire agli operatori professionali e ai volontari una metodologia di individuazione ed intervento precoce Offrire un programma capace di garantire i migliori risultati Organizzare una rete sociale per la protezione e promozione del benessere della comunità locale, specialmente quando si tratta di PAC e multidimensionali Garantire un programma con un rapporto costi/benefici sostenibile Offrire un programma facilmente accessibile a tutti i membri della comunità Essere accettabile per un miglioramento della formazione universitaria e per l’aggiornamento per tutti gli operatori professionali e volontari rielaborato da Hudolin (1994) Corlito, Grosseto, 13.11.2018
COME LA COMUNITÀ CERCA DI CONTROLLARE I PROBLEMI ALCOLCORRELATI ? Approccio medico (teoria neurobiologica, teoria genetica, teoria neuropsicologica, teoria epidemiologico-statistica) Approccio psicologico e psichiatrico (teoria sistemica, teoria della personalità, teoria psicodinamica - psicoanalitica, teoria del condizionamento) Approccio repressivo (controlli stradali, sanzioni penali etc….) Approccio morale (alcolismo=vizio morale) Approccio statistico- epidemiologico (riduzione dei consumi) Approccio economico (aumento dei prezzi degli alcolici) Ed altre 40 teorie….. Corlito, Grosseto, 13.11.2018 4
DIAGNOSTICHE POSSIBILI Classica medica Con esami ematochimici Con indicatori clinici Con test psicologici Con procedure combinate Autodiagnostica Corlito, Grosseto, 13.11.2018 5
Diagnostica medica Molto conosciuta e tradizionale Poco efficace in un programma territoriale, è tardiva Più “comoda” per la comunità locale (noi tutti sani, gli altri malati, devianti …) Meno responsabile (è rivolta all’individuo non alla comunità) Diagnostica i danni del bere, non il legame con l’alcol e con gli altri comportamenti “additivi” Corlito, Grosseto, 13.11.2018 6
Diagnosi tramite test notizie sulla modalita’ di consumo, Come riconoscere i problemi alcolcorrelati Diagnosi tramite test sintomi e segni fisici, dati anamnestici, notizie sulla modalita’ di consumo, percezione del problema da parte della persona e dei familiari M.A.S.T. (Michigan Alcoholism Screening Test) M.A.L.T. (Munich Alcoholism Test) Test AUDIT dell'Organizzazzione Mondiale della Sanità C.A.G.E. Test Corlito, Grosseto, 13.11.2018 7
AUTODIAGNOSTICA CAGE Positività: + 2 Cut down = pensare a ridurre Annoyed = infastidito dalle critiche Guilty = sentirsi in colpa Eyes opener = aver bisogno di bere al mattino Rischio Elevato Rischio Basso Adulto ³ 2 1 Giovane ³ 1 Replicabile al 95% Corlito, Grosseto, 13.11.2018 8
AUTODIAGNOSI Molto semplice Praticabile da tutti Costi bassissimi Discreta affidabilità Facilmente replicabile Utile in un approccio di comunità Corlito, Grosseto, 13.11.2018 9
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Oggi per fortuna molte più famiglie raggiungono i Club in anticipo… anni fa Corlito, Grosseto, 13.11.2018 11
UNA DEFINIZIONE DI HUDOLIN (1991) L’alcolismo (= i problemi alcol-correlati) è un comportamento, uno stile di vita, causato da diversi fattori interni ed esterni all’uomo, sotto la spinta della cultura sanitaria e generale della comunità, che determina disagi psichici, fisici e sociali, alterando l’equilibrio della comunità multifamiliare locale” Corlito, Grosseto, 13.11.2018
ESISTONO I P.A.C. Problemi Alcol Correlati IN REALTA’ NON ESISTE UN ALCOLISMO ESISTONO TANTI ALCOLISMI QUANTI SONO GLI ALCOLISTI (Jacobson) ESISTONO I COMPORTAMENTI DELLA FAMIGLIA E DELLA COMUNITA’ (Hudolin) ESISTONO I P.A.C. Problemi Alcol Correlati Corlito, Grosseto, 13.11.2018 13
Lo sviluppo delle neuroscienze Ha messo in crisi la teoria “forte” della “dipendenza” come “fame recettoriale”, che non ha mai spiegato i problemi legati all’uso dell’alcol, perché agisce sulla struttura della membrana neuronale più che di sue sezioni specializzate come i recettori. Corlito, Grosseto, 13.11.2018
Il circuito della ricompensa La spiegazione dei comportamenti additivi sembra più fondarsi sui fenomeni di neuro-adattamento, legati al circuito della ricompensa. I comportamenti, che danno piacere, tendono essere ripetuti; più si ripetono più diventano abitudine, nonostante il danno Nucleo accumbens Corlito, Grosseto, 13.11.2018
Un cambio di paradigma Negli Anni Zero del nuovo secolo si profila un cambio di paradigma, basato sul concetto di continuum, che mette in crisi il paradigma antico, per cui esiste un “bere moderato”, fonte di piacere, socialmente tutelato, e nettamente separato “l’alcolismo”, un vizio morale, una perversione religiosa o in termini più moderni una malattia, che travolge alcuni “sprovveduti”. Corlito, Grosseto, 13.11.2018
IL NUOVO PARADIGMA BASATO SUL CONTINUUM È un paradigma che si può estendere in maniera omogenea a tutti gli stili di vita e alle loro conseguenze salutari o dannose È una possibile teoria unitaria sugli stili di vita e i problemi “additivi” connessi Corlito, Grosseto, 13.11.2018
Vladimir Hudolin (1991, 2015) Ha dedicato tra i primi il suo lavoro a dimostrare che i problemi alcol-correlati si sviluppano lungo una continuità dai più piccoli ai più rilevanti e Club Alcologici Territoriali ispirati al suo metodo hanno sostenuto la necessità di accogliere e affrontare congiuntamente i problemi alcolcorrelati e multidimensionali. Corlito, Grosseto, 13.11.2018
Gli stili di vita si APPRENDONO e allo stesso modo si possono CAMBIARE TUTTI NELLA STESSA PIRAMIDE E TUTTI CORRESPONSABILI!!! Problemi personali,famigliari , costi sociali diretti/indiretti, impatto ambientale sul pianeta Intensità di uno stile di vita… LEGGERO PROBLEMÁTICO MODERATO NESSUNO GRAVE 1. La scelta degli stili di vita è apparentemente libero in realtà influenzato da Livello socio economico e istruzione, cultura,tradizione,norma sociale,interessi economici e politici 2. Rispetto ai vari stili di vita (fumo,alcol,uso della macchiana, cosa mangiamo, come facciamo la spesa)Ciascuno di noi si colloca in uno dei gruppi sfumati della piramide i ma nell’arco della vita spesso si passa da un settore all’altro(e questo è interessante perché ci apre molte possibilit° 3.I vari settori non sono facilmente distinguibili, per questo nell’approccio ecologico sociale non esiste più il bisogno di classificare le persone identificandole con uno stile di vita (alcolista,depresso, obeso,ecc. ecc. 4: A livello individuale aumentando l’intensità di esposizione ad uno stile di vita dannoso aumentano i problemi 5:A livello di popolazione i problemi sono spalmati su tutti ,purtroppo spesso anche in chi non ha uno stile di vita dannoso (fumo, alcol passivo…aria inquinata per chi va sempre in bici)) 6. Tutti nella stessa piramide e tutti corresponsabili…L’intensità media di uno stile di vita in una popolazione come indicatore di più o meno danni nella popolazione…Tutti partecipiamo a definire l’intensità media, non solo il gruppo ridotto che ha problemi gravi… Peraltro gli stili di vita si apprendono …nessuno nasce con uno stile di vita problematico e nemmeno lo acquisisce da oggi a domani 7.L’idea che i problemi correlati ad uno stile di vita siano attribuibili esclusivamente ai gruppi ad alto rischio è errata, di comodo,non responsabilizzante 8.L’approccio di popolazione per molti stili di vita è una chiave di lettura più realistica e soprattutto più utile e più equa e permette a tutti se lo vogliamo di fare qualcosa Gli stili di vita si APPRENDONO e allo stesso modo si possono CAMBIARE
STRATEGIA DEL “4 x 4” Le 4 malattie con maggiore impatto sulla salute e sui costi socio sanitari diretti e indiretti: Malattie cardiovascolari Tumori Diabete Malattie respiratorie croniche Hanno in comune 4 fattori di rischio: Fumo di tabacco Sedentarietà Cattiva alimentazione Consumo di alcol Corlito, Grosseto, 13.11.2018
Questi fattori di rischio sono responsabili – da soli annualmente – di 17 milioni di morti premature nel mondo e di almeno 60% della perdita di anni di vita in buona salute (vale per paesi ricchi e paesi poveri) (transizione epidemiologica figlia della globalizzazione) Corlito, Grosseto, 13.11.2018
Obiettivi specifici di popolazione: Indirizzi dell’OMS- Ministero della Salute Dpcm 4/5/2007 Più Salute, Meno Costi Sociali, Salvaguardia del Pianeta Obiettivi specifici di popolazione: Accrescere consumo medio di frutta e verdura Ridurre consumo medio di alimenti ipercalorici Ridurre consumo medio di grassi e proteine animali Ridurre il consumo medio di sale e zuccheri Ridurre il livello di sedentarietà nella popolazione Ridurre il consumo medio di alcol Ridurre consumo medio tabacco, droghe, psicofarmaci Ridurre il consumo medio di denaro per l’azzardo Ciascuno con le sue scelte, che lo voglia o meno, in positivo o negativo sta in questi obiettivi !!!!!! Possiamo scegliere criticamente e consapevolmente i nostri comportamenti e quale direzione favorire nei consumi medi della popolazione … Corlito, Grosseto, 13.11.2018
IMPATTO SULLA SALUTE E SUI COSTO SOCIO SANITARI FUMO DI TABACCO: IMPATTO SULLA SALUTE E SUI COSTO SOCIO SANITARI Secondo l’OMS, il fumo è “la prima causa di morte facilmente evitabile”, causa morte di 5 milioni di persone in tutto il mondo. 600 mila da fumo passivo Attualmente 1 miliardo di fumatori, 1.6 miliardi nel 2015 In Italia dove circa il 22,2% della popolazione fuma, il numero dei decessi è stimato attorno agli 80.000 con oltre un milione di DALY anni di vita potenzialmente persi. Costi sanitari legati al fumo 7 miliardi anno (2005). Nel 2012 l’abitudine al fumo in Toscana interessava il 23,8% della popolazione, valore superiore a quello nazionale. Nel 2012 in Toscana fumava il 27,7% dei maschi e il 20,2% delle femmine. Il 65% degli adolescenti toscani di 14-19 anni ha provato a fumare, il 24,1% è fumatore regolare
PASSI 2010- 2013
A casa, a scuola e sul lavoro mangia la frutta. Consuma ogni giorno almeno 5 porzioni di FRUTTA E VERDURA (salute/ambiente) Frutta e verdura sono fra gli alimenti che hanno un ruolo protettivo contro l’insorgenza di alcune malattie: cardiopatie ischemiche, alcuni tipi di neoplasia, ictus, ipertensione, obesità. Per questo motivo ne viene consigliato il consumo tutti i giorni di almeno 5 porzioni di colore diverso: 2 di frutta e 3 di verdura (“five a day”). A casa, a scuola e sul lavoro mangia la frutta. 2.6 milioni di decessi nel mondo nel 2000 è stato attribuito al basso consumo di frutta e verdura In Toscana solo il 9,7 % della popolazione mangia le 5 porzioni in media con il dato nazionale
ATTIVITA’ FISICA 2014 OBIETTIVO OMS: Ridurre la mortalità prematura entro il 2025: ridurre la sedentarietà del 10% In Toscana il 31,7% è attivo, il 38,1% è parzialmente attivo, 30,2% è sedentario. Solo il 32,2% ha avuto il consiglio di fare attività fisica La sedentarietà aumenta: negli anziani, con la bassa scolarità, con le difficoltà economiche
BENEFICI: Attività fisica Una scelta di testa Se hai testa, usa i piedi ! Riduce il rischio di: - cardiopatie,tumori,diabete,ipertensione - combatte ansia e depressione,sovrapeso ecc. Favorisce il benessere psicofisico Proteggo l’ambiente non inquino l’aria, non faccio rumore, guardo quel che mi circonda, accresco la coesione sociale, rendo più sicura la mia città Corlito, Grosseto, 13.11.2018
Solo al 40% di chi è stato dal medico nell’ultimo anno è stato chiesto se svolgesse attività fisica e solo al 37% è stato consigliato di farla regolarmente !! Corlito, Grosseto, 13.11.2018
Ciascuno faccia la propria scelta Corlito, Grosseto, 13.11.2018