IL PIANO ANNUALE PER L'INCLUSIVITÀ

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PIANO ANNUALE INCLUSIONE
Transcript della presentazione:

IL PIANO ANNUALE PER L'INCLUSIVITÀ Istituto Comprensivo «B. Croce» Lauro (AV) IL PIANO ANNUALE PER L'INCLUSIVITÀ

L’inclusione Una scuola che ‘include’ è una scuola che ‘pensa’ e che ‘progetta’ tenendo a mente proprio tutti. Una scuola che, come dice Canevaro, non si deve muovere sempre nella condizione di emergenza, in risposta cioè al bisogno di un alunno con delle specificità che si differenziano da quelle della maggioranza degli alunni ‘normali’ della scuola. Una scuola inclusiva è una scuola che si deve muovere sul binario del miglioramento organizzativo perché nessuno alunno sia sentito come non appartenente, non pensato e quindi non accolto. P. Sandri

CHE COS’È IL PAI? Il PAI è un documento che “fotografa” lo stato dei bisogni educativi /formativi della scuola e le azioni che si intende attivare per fornire delle risposte adeguate.

A QUALI SCOPI RISPONDE? Il PAI conclude il lavoro svolto collegialmente da una scuola ogni anno scolastico e costituisce il fondamento per  l’avvio del lavoro dell’anno scolastico successivo. Ha lo scopo di: garantire l’unitarietà dell’approccio educativo e didattico della comunità  scolastica garantire la continuità dell’azione educativa e didattica anche in caso di variazione dei docenti e del dirigente scolastico consentire una riflessione collegiale sulle modalità educative e sui metodi di insegnamento adottati nella scuola. 

QUAL È LA NORMATIVA DI RIFERIMENTO? Introdotto dalla Direttiva sui BES del 27/12/12 e dalla CM del  6/03/13, il PAI è stato poi oggetto di tutta una serie di note e circolari, sia nazionali sia regionali.  

PERCHÉ REDIGERLO? La redazione del PAI, come pure la sua realizzazione e valutazione, è l’assunzione collegiale di responsabilità da parte dell’intera comunità scolastica sulle modalità educative e i metodi di insegnamento adottati nella scuola per garantire l’apprendimento di tutti i suoi alunni.

QUALI SONO I PUNTI ESSENZIALI DA TRATTARE? la definizione, collegialmente condivisa, delle modalità di identificazione delle necessità di personalizzazione dell’insegnamento. la definizione di protocolli e di procedure ben precise per la valutazione delle condizioni individuali e per il monitoraggio e la valutazione dell’efficacia degli interventi educativi e didattici. le analisi di contesto, le modalità valutative, i criteri di stesura dei piani personalizzati, della loro valutazione e delle eventuali modifiche. la definizione del ruolo delle famiglie e delle modalità di mantenimento dei rapporti scuola/famiglia in ordine allo sviluppo delle attività educative/didattiche. le risorse interne ed esterne da poter utilizzare.

QUALI SONO I COMPITI DELLA SCUOLA? I documenti ministeriali sui BES invitano le scuole alla valorizzazione delle risorse  professionali di cui dispongono in termini di competenza, affinché possano essere adeguatamente valorizzate e messe a disposizione di tutto il corpo docente.

FINE