Voci di Tenore Voci liriche José Plácido Domingo Embil, noto semplicemente come Plácido Domingo (Madrid, 21 gennaio 1941) Tenore, baritono e direttore d'orchestra spagnolo Qui nei panni di Mario Cavaradossi nella Tosca di Giacomo Puccini
Voci liriche Do 2 Do 4 TENORE È la più acuta delle voci maschili e anche la più innaturale, nel senso che gli acuti che vanno dal Sol 3 in su si ottengono solo con una particolare tecnica, quella della voce in maschera L'estensione della voce di tenore viene fissata, per il repertorio solistico, nelle due ottave comprese tra il Do 2 e il Do 4, quest’ultima nota impropriamente detta do di petto dovrebbe chiamarsi do di testa, poiché utilizza come cassa di risonanza le cavità poste sopra le fosse nasali, ossia quelle dietro la zona frontale del cranio Do 2 Do 4 Pentagramma in chiave di violino Estensione convenzionale della voce di tenore (dal do centrale al do sovracuto)
TENORE BARITONALE: «È la tipologia di Tenore comune-mente impiegata nell'opera barocca del XVII e XVIII secolo. La sua tipologia vocale venne gradualmente superata dall'affermarsi del Tenore eroico di stampo romantico. Il Baritenore si riscontra nel repertorio dell’Opera seria di Rossini. Uno di questi è lo statunitense Chris Merrit che ascolteremo in un’aria dell’Opera Zelmira di Gioachino Rossini» Voci liriche Chris Merritt, Oklahoma City, 27 set. 1952 TENORE DRAMMATICO: «È l’erede del Baritenore. È una voce ricca, piena, di timbro scuro e di intenso volume; spazia nella zona centrale del registro ed è portato agli accenti forti, con grande somiglianza alla voce di Baritono. Registro molto adoperato nell’Opera verista italiana e nell’Opera realista francese. Al tenore drammatico è affidata la parte di Canio nei Pagliacci di Leoncavallo nei panni del quale sentiremo un’interpretazione di Placido Domingo dai toni fortemente pieni di pathos» Plácido Domingo, Madrid, 21 gennaio 1941
Contenta è alfin quest'anima! Non che non posso esprimere GIOACHINO ROSSINI (1792-1868) ZELMIRA Opera in due atti Libretto di Andrea Leone Tottola 1822 Atto I ANTENORE BARITENORE: CHRIS MERRITT ORCH. E CORO DELL'OPERA DI ROMA DIRETT. EVELINO PIDÒ 1989 «Ah! dopo tanti palpiti Contenta è alfin quest'anima! Non che non posso esprimere Qual gioia io sento in me!» LEUCIPPO e CORO «Di guerra il grido infausta Dovrà cessar per te» Personaggi Polidoro, re di Lesbo (basso) Zelmira, sua figlia (soprano) Ilo, principe di Troia (tenore) Antenore, aspirante al trono di Mitilene (tenore) Emma, ancella di Zelmira (contralto) Leucippo (basso) Eacide (tenore) Gran Sacerdote di Giove (basso) Sacerdoti di Giove, popolo di Lesbo, guerrieri di Mitilene, seguaci di Ilo, un figlio di Zelmira in tenera età
Contenta è alfin quest'anima! Non che non posso esprimere GIOACHINO ROSSINI (1792-1868) ZELMIRA Opera in due atti Libretto di Andrea Leone Tottola 1822 Atto I ANTENORE BARITENORE: CHRIS MERRITT ORCH. E CORO DELL'OPERA DI ROMA DIRETT. EVELINO PIDÒ 1989 «Ah! dopo tanti palpiti Contenta è alfin quest'anima! Non che non posso esprimere Qual gioia io sento in me!» LEUCIPPO e CORO «Di guerra il grido infausta Dovrà cessar per te» Cliccare sull’immagine per collegarsi al video su YouTube
Libretto e musica di Ruggero Leoncavallo 1892 Personaggi (1857 –1919) PAGLACCI Opera in due atti Libretto e musica di Ruggero Leoncavallo 1892 Personaggi Nedda, nella commedia Colombina (soprano) Canio, nella commedia Pagliaccio (tenore) Tonio, nella commedia Taddeo (baritono) Beppe, nella commedia Arlecchino (tenore) Silvio, contadino (baritono) Atto I Vesti la giubba Canio, tenore PLACIDO DOMINGO Dal film di Zeffirelli 1982 Orchestra e coro del Teatro alla Scala Dir. Georges Prêtre Recitar! Mentre preso dal delirio Non so più quel che dico e quel che faccio! Eppur è d'uopo... sforzati! Bah! sei tu forse un uom? Tu se' Pagliaccio! Vesti la giubba e la faccia infarina La gente paga, e rider vuole qua E se Arlecchin t'invola Colombina Ridi, Pagliaccio... e ognun applaudirà! Tramuta in lazzi lo spasmo ed il pianto In una smorfia il singhiozzo e 'l dolor... Ridi, Pagliaccio, sul tuo amore infranto! Ridi del duol che t’avvelena il cor!
Recitar! Mentre preso dal delirio Non so più quel che dico e quel che faccio! Eppur è d'uopo... sforzati! Bah! sei tu forse un uom? Tu se' Pagliaccio! Vesti la giubba e la faccia infarina La gente paga, e rider vuole qua E se Arlecchin t'invola Colombina Ridi, Pagliaccio... e ognun applaudirà! Tramuta in lazzi lo spasmo ed il pianto In una smorfia il singhiozzo e 'l dolor... Ridi, Pagliaccio, sul tuo amore infranto! Ridi del duol che t’avvelena il cor! RUGGERO LEONCAVALLO (1857 –1919) PAGLACCI Opera in due atti Libretto e musica di Ruggero Leoncavallo ATTO I Vesti la giubba Canio, tenore PLACIDO DOMINGO Dal film di Zeffirelli 1982 Orchestra e coro del Teatro alla Scala Dir. Georges Prêtre Cliccare sull’immagine per collegarsi al video su YouTube
TENORE LIRICO SPINTO: «È una voce abbastanza strutturata nel registro medio, dove evidenzia un’emis-sione ricca e potente, nonché un timbro squillante, qualità che non perde nemmeno sul registro acuto. Eccelse in questo ruolo Franco Corelli (Ancona, 8 aprile 1921 – Milano, 29 ottobre 2003) uno dei migliori Tenori lirici spinti della seconda metà del Novecento, di cui saranno proposte l’aria Ah, si ben mio e la cabaletta Di quella pira, dal Trovatore di Giuseppe Verdi» Voci liriche TENORE LIRICO: «Voce calda, piena e ricca; spazia dalla zona centrale a quella acuta ed è adatta a una spiegata cantabilità. Dotata di versatilità, è per antonomasia la voce del tenore. Vien proposta da La bohème di Giacomo Puccini, l’aria Che gelida manina nell’interpretazione di Mario Lanza, (Filadelfia, 31 gennaio 1921 – Roma, 7 ottobre 1959). Solo audio» Mario Lanza
Ah, sì ben mio, coll'essere Io tuo, tu mia consorte Manrico, Leonora Ah, sì ben mio, coll'essere Io tuo, tu mia consorte Avrò più l'alma intrepida Il braccio avrò più forte Ma pur se nella pagina De' miei destini è scritto Ch'io resti fra le vittime Dal ferro ostil trafitto Fra quegli estremi aneliti A te il pensier verrà E solo in ciel precederti La morte a me parrà! L'onda de' suoni mistici Pura discende al cor! Vieni, ci schiude il tempio Gioie di casto amor GIUSEPPE VERDI (1813-1901) IL TROVATORE OPERA IN IV ATTI Libretto di Salvatore Cammarano Leone Emanuele Bardare Atto III Ah, si ben mio… Di quella pira Gabriella Tucci, Franco Corelli Angelo Mercuriali, Mario Rinaudo Coro ed orchestra del Teatro dell'Opera Roma Dir. Thomas Schippers Di quella pira l'orrendo foco Tutte le fibre m'arse avvampò!... Empi spegnetela, o ch'io tra poco Col sangue vostro la spegnerò... Era già figlio pria d'amarti Non può frenarmi il suo martir Madre infelice, corro a salvarti O teco almeno corro a morir! All'armi, all'armi! eccone presti A pugnar teco, teco a morir All’armi! All’armi! All’armi! All’armi! Cliccare sull’immagine per collegarsi al video su YouTube
Che gelida manina, se la lasci riscaldar... Cercar che giova? Al buio non si trova Ma per fortuna, è una notte di luna E qui la luna... l'abbiamo vicina Aspetti, signorina Le dirò con due parole Chi son? chi son!... e che faccio... Come vivo?... Vuole? Chi son? Sono un poeta Che cosa faccio? Scrivo E come vivo? Vivo In povertà mia lieta Scialo da gran signore... Rime ed inni d'amore Per sogni e per chimere... E per castelli in aria! L'anima ho milionaria. Talor dal mio forziere... Ruban tutti i gioelli Due ladri: gli occhi belli V'entrar con voi pur ora Ed i miei sogni usati Ed i bei sogni miei tosto si dileguar! Ma il furto non m'accora Poiché v'ha preso stanza... la speranza! Or che mi conoscete, parlate voi deh! parlate... Chi siete? Vi piaccia dir? GIACOMO PUCCINI (1858 –1924) LA BOHÈME OPERA IN QUATTRO QUADRI SU LIBRETTO DI GIUSEPPE GIACOSA E LUIGI ILLICA QUADRO I Che gelida manina Rodolfo, Tenore MARIO LANZA Reg. RCA, 5 Maggio 1949 Solo audio