Periodo di formazione e di prova per i docenti neo assunti

Slides:



Advertisements
Presentazioni simili
1 A.M. DI NOCERA DIRIGENTE SCOLASTICO. 1. Il Tutor e le sue funzioni 2. Il Tutor e la formazione dei docenti neo-assunti 3. Il peer to peer in campo educativo.
Advertisements

IL DOCENTE TUTOR E LA METODOLOGIA PEER TO PEER
1 A.M. DI NOCERA DIRIGENTE SCOLASTICO. 1. Il Tutor e le sue funzioni 2. Il Tutor e la formazione dei docenti neo-assunti 3. Il peer to peer in campo educativo.
PTOF 2016/2019 INDICE RAGIONATO  I) PRIORITA’ STRATEGICHE o Premessa: il percorso per la definizione del PTOF, composizione. o Analisi del contesto: Pero.
Comprensione e rielaborazione di testi espositivi discontinui
1 Esempi pratici sulla progettazione di percorsi di alternanza IL CASO DELL’ I.T.A. SERENI ANNO SCOLASTICO Francesca Guastadisegni.
L’avvio della valutazione del sistema educativo di istruzione, secondo il procedimento previsto dall’art. 6 del D.P.R. n. 80/2013, costituisce un passo.
I.C. TORANO CASTELLO – LATTARICO FORMAZIONE PERSONALE DOCENTE A.S. 2016/217 INCONTRO 7 SETTEMBRE 2016 Personale docente: valorizzazione e documentazione.
VALORIZZAZIONE DOCENTI VALUTAZIONE SCUOLA. VALORIZZAZIONE DOCENTI BONUS RICONOSCIUTO A 14 DOCENTI RIFLESSIONE: LA PERCEZIONE DI SÉ LA PERCEZIONE DEGLI.
I°INCONTRO PLENARIO 1 FEBBRAIO 2017
RUOLO E COMPITI DELL’INSEGNANTE DI SOSTEGNO
Il Piano Educativo Individualizzato
ALTERNANZA SCUOLA-LAVORO (ASL)
Esempio di Pianificazione delle azioni progettuali
Istituto di Istruzione Superiore Ettore Majorana – Avezzano
PRESENTAZIONE TIROCINIO
Piano per la formazione docenti
Il piano per la formazione docenti in breve
Formazione docenti neoassunti a.s
I COMPITI DEL NEOASSUNTO DA DM 850/2015
COME VIENE DESCRITTO IL DOCENTE DALLA NORMATIVA: COSI’ DEVE ESSERE IL DOCENTE CHE NON FA NULLA DI PIU’ DEL PROPRIO DOVERE …bene (aggiungeremmo noi!)
L’anno di formazione e di prova
Come promuovere le competenze. Esperienze e prospettive di sviluppo.
Liceo Scientifico Statale “C. Miranda” Frattamaggiore
Il Piano Annuale dell’inclusione (pai)
“Dalla progettazione alla valutazione”
Ipotesi di materiali di lavoro a supporto dell’applicazione
Il TUTOR nella formazione dei docenti neo-assunti e dei docenti con passaggio di ruolo
DOCENTI neo-assunti Incontro iniziale
FORMAZIONE NEOASSUNTI
Laboratorio metodologia applicata II *** Tirocinio
Periodo di formazione e di prova per i docenti neo-assunti A. S
Dirigente Tecnico: Gerardo Antonio PINTO
Il modello Puntoedu.
Formazione docenti neoassunti a.s. 2017/2018
PIANO DI MIGLIORAMENTO A.S.2016/17
La Riforma: obiettivi e strumenti
I°INCONTRO PLENARIO 1 FEBBRAIO 2017
IL DOCENTE TUTOR E LA METODOLOGIA PEER TO PEER
RETE TELEMATICA IMPRESE FORMATIVE SIMULATE
Incontro conclusivo per docenti in anno di prova/formazione
CONFERENZA DEI SERVIZI
per un Apprendimento di qualità
Formazione docenti neoassunti a.s. 2017/2018
FORMAZIONE DOCENTI NEOASSUNTI A.S
Il piano per la formazione docenti in breve
Rapporti con studenti e famiglie Cecco Rita 08/02/2007
Il Piano per la formazione docenti
LOGICA DEI COMPITI, UNITA’DI APPRENDIMENTO, VALUTAZIONE
Una analisi del D.M. n. 850 del 27/10/2015
Un approccio innovativo per l’insegnamento
IL PIANO ANNUALE PER L'INCLUSIVITÀ
QUESTIONARIO PER LA RILEVAZIONE DEI BISOGNI FORMATIVI DEI DOCENTI
Nucleo Interno Valutazione I.C.Sinopoli-Ferrini CDD 8 marzo 2016.
Ufficio Scolastico Regionale per il Veneto
per un Apprendimento di qualità
Piano di formazione e aggiornamento docenti
USR CAMPANIA POLO REGIONALE IIsS A.TORRENTE
Formazione docenti neo-assunti Il ruolo del tutor
COME VIENE DESCRITTO IL DOCENTE DALLA NORMATIVA: COSI’ DEVE ESSERE IL DOCENTE CHE NON FA NULLA DI PIU’ DEL PROPRIO DOVERE …bene (aggiungeremmo noi!)
Come cambia il nuovo esame di stato
FORMAZIONE DOCENTI NEO IMMESSI IN RUOLO A.S
I Comitati di Valutazione: per una premialità equa e condivisa
Costruire indicatori per la qualità dell’inclusione
Scuola Polo Provincia di Agrigento – Ambito 002
La piattaforma INDIRE e i documenti per l’anno di prova
Un approccio innovativo per l’insegnamento
INCONTRO INFORMATIVO/FORMATIVO
Piano di formazione a.s Istituto comprensivo «a.molinaro» montefiascone.
Valutazione del servizio
Transcript della presentazione:

Periodo di formazione e di prova per i docenti neo assunti Ministero dell’Istruzione, dell’Universit̀à e della Ricerca Ufficio Scolastico Regionale per il Piemonte DIREZIONE GENERALE Periodo di formazione e di prova per i docenti neo assunti 1° incontro propedeutico a.s. 2018/2019 Biella 14 dicembre 2018

Le quattro fasi del percorso formativo Incontri propedeutici e di restituzione finale Laboratori formativi dedicati Peer to peer e osservazione in classe Formazione on line TOTALE 6 ORE 12 ORE 20 ORE 50 ORE

Ambiente di supporto (piattaforma) all’anno di formazione e prova dei docenti neoassunti e dei docenti con passaggio di ruolo È stato progettato per rispondere a due obiettivi: mettere a disposizione del docente uno spazio per la riflessione e la documentazione sia delle attività formative organizzate sul territorio e condotte in collaborazione con il tutor sia della pratica professionale in classe (il Portfolio); conoscere l’opinione dei docenti in relazione all’intero percorso formativo proposto (i Questionari). L’ambiente è stato progettato per rispondere a due obiettivi:

all’anno di formazione e prova dei docenti A.S. 2018-19 L’intera documentazione prodotta dai docenti potrà essere esportata in formato pdf e raccolta in un Dossier Finale da presentare al comitato di valutazione per la discussione. L'ambiente, infine, consente al docente di associare al suo profilo il nome del tutor accogliente, individuato dal DS della scuola in cui sta svolgendo l’anno di formazione e prova.

attività dell'anno di formazione e prova A.S. 2018-19

piattaforma di formazione Neoassunti Il Portfolio si identifica con l’insieme degli strumenti messi a disposizione da Indire per supportare il docente nella riflessione e nell’analisi di alcune dimensioni.

PORTFOLIO: dimensioni da analizzare le esperienze che hanno influenzato la percezione del suo essere docente; lo stato presente della sua pratica professionale; Le eventuali trasformazioni in corso dovute allo svolgersi della formazione; e, infine, le possibili traiettorie da dare alla sua formazione professionale.

Portfolio si compone di 6 sezioni Il Curriculum formativo consente al docente di ripercorrere le esperienze professionali e/o educative che hanno contribuito a definire il suo essere docente. Il fine è quello di esplicitare le competenze costruite negli anni (utile anche alla redazione del Bilancio iniziale delle competenze). Il Bilancio iniziale delle competenze è una classificazione dell’insieme delle competenze che concorrono a definire la professionalità docente. un aiuto per supportare il docente nella riflessione dei suoi punti di forza e di debolezza e permettergli di individuare azioni formative coerenti e in linea con le sue esigenze.

Patto formativo elaborato con il supporto del tutor e del dirigente scolastico, lo spazio dove il docente potrà indicare i contenuti scelti per il percorso formativo dell’anno di prova.

Il d.m. 850/2015 prevede che: “Il dirigente scolastico e il docente neoassunto, sulla base del bilancio delle competenze, sentito il docente tutor e tenuto conto dei bisogni della scuola, stabiliscono con un apposito patto per lo sviluppo professionale gli obiettivi di sviluppo delle competenze di natura culturale, disciplinare, didattico- metodologica e relazionale, da raggiungere attraverso le attività formative attivate dall’istituzione scolastica o da reti di scuole…”

4. ATTIVITA’ DIDATTICA È la pratica in classe con gli allievi MOMENTO DI RICERCA/AZIONE sono state messe a disposizione dei docenti gli strumenti per la riflessione e la documentazione guidata di un’attività didattica. svolte DOPO IL PEER TO PEER per evidenziare la trasformazione della pratica professionale del docente per effetto del percorso formativo dell’anno di prova e per effetto della fase di osservazione tra pari.

attività dell'anno di formazione e prova A.S. 2018-19

I laboratori formativi Laboratori formativi della durata di 12 ore ( 4 incontri di 3 ore) Metodologia laboratoriale con scambio professionale, ricerca-­‐azione, rielaborazione e produzione di sequenze didattiche attinenti l’insegnamento che riguarderanno le seguenti aree trasversali previste dal D.M. 850/2015:  Nuove risorse digitali e loro impatto sulla didattica Gestione della classe e problematiche relazionali Valutazione didattica e valutazione di sistema (autovalutazione miglioramento) Bisogni educativi speciali (OBBLIGATORIO) Contrasto alla dispersione scolastica Inclusione sociale e dinamiche interculturali Orientamento e alternanza scuola lavoro Buone pratiche di didattiche disciplinari NOVITA’ (dal 17-18): ­ ‐ EDUCAZIONE ALLO SVILUPPO SOSTENIBILE E ALLA CITTADINANZA GLOBALE ­ ‐ VISITE IN SCUOLE INNOVATIVE  

Il portfolio racchiude in sé anche: la parte più operativa e didattica del lavoro, tra cui il peer to peer.

PEER to PEER (12 ore): docente neo assunto e docente tutor metodologia di formazione e di apprendimento guidato (mentoring) che prevede una relazione formale o informale tra docente tutor, soggetto senior in quanto ad esperienza professionale e docente neo assunto, soggetto Junior in quanto con meno esperienza professionale. peer mentoring stabilisce uno stimolo reciproco tra due pari.

Un’occasione anche per il tutor Si tratta, dunque, di: un’occasione di confronto e di crescita comune della quale anche il tutor potrà avvantaggiarsi confrontandosi col docente neo assunto con la sua eventuale esperienza. un’occasione di riflessione congiunta raramente riproducibile nel prosieguo della carriera scolastica.

Il docente tutor incaricato dal Dirigente Scolastico, sentito il collegio docenti. E’ un docente preferibilmente della stessa classe di concorso o affine. Deve possedere: adeguate competenze culturali; comprovate esperienze didattiche; attitudine a svolgere azioni di tutoraggio e di supervisione; Accoglie il docente nella comunità scolastica e lo supporta nella redazione del bilancio di competenze iniziale; Progetta insieme al docente neo assunto le attività di “peer o peer”

Il docente tutor Da quest'anno scolastico partecipa assieme al docente neoassunto all’incontro propedeutico di 3 ore per la fase di formazione in presenza. Supervisiona la compilazione del bilancio finale delle competenze del docente e presenta al comitato di valutazione le attività didattiche e formative predisposte e svolte dal docente. Al docente tutor va riconosciuto un compenso economico e una specifica attestazione dell'attività svolta che, se positiva, può essere valorizzata nella valutazione del merito e riconosciuta, con attestazione del DS, come attività di formazione (art.1 comma 124 Legge 107/2015). L’USR di pertinenza organizzerà attività di formazione specifica per i tutor da considerare nel piano triennale di formazione dell’istituto. (Nota D.G.Per 33989 del 02/08/2017)

L’apprendimento guidato peer to peer prevede momenti di: Affiancamento; redazione della documentazione didattica; condivisione di processi organizzativi e progettuali; Realizzazione di strumenti per l’Osservazione in classe (griglie); Osservazione riflessione

A) progettazione Il docente tutor e il docente neo-assunto scelgono le situazioni di apprendimento e gli ambiti operativi da osservare in classe che possano contribuire alla strutturazione della competenza da potenziare. Esempi di situazioni di apprendimento 1. Spiegazione 2. Conversazione/discussione 3. Ricerca di gruppo disciplinare 4. Unità didattica trasversale 5. Insegnamento/apprendimento cooperativo 6. Osservazione/Valutazione Esempi di ambiti operativi Progettuale metodologico organizzativo relazionale motivazionale valutativo

progettazione

b) osservazione in classe Le modalità e tempi possono essere diversi: Si potrebbero strutturare sequenze più o meno brevi in base alle concrete esigenze. Per ognuna delle esperienze si dovranno definire la situazione di apprendimento, i descrittori osservati, il giorno, l’ora di inizio e fine.

Finalità dell’osservazione reciproca L’attività di osservazione reciproca in classe (art. 9 del DM 850/2015) è finalizzata: al miglioramento delle pratiche didattiche alla riflessione condivisa sugli aspetti salienti dell’azione di insegnamento allo scambio di esperienze pregresse alla progettazione comune alla messa in atto di strategie didattiche condivise.

Ruoli per condurre le esperienze di osservazione in classe: neoimmesso/tutor docente neo-assunto: nel ruolo di osservatore: osserva e annota i descrittori riscontrati, annota domande da porre al tutor, autovaluta la propria azione didattica in termini di punti deboli e punti forti e di livello di soddisfazione. tutor: in azione di insegnamento: esercita l’ attività professionale concordata con attenzione ai descrittori previsti.

Ruoli per condurre le esperienze di osservazione in classe: tutor/neoimmesso nel ruolo di osservatore: annota punti deboli, punti forti, domande da porre e primi consigli da fornire al docente neo-assunto. docente neo-assunto: in azione di insegnamento: esercita l’attività professionale concordata con attenzione ai descrittori previsti.

c) RIFLESSIONE SUL PEER TO PEER REALIZZATO si rileggono i materiali precedentemente elaborati in fase di progettazione e di azione e si individuano le differenze tra il progettato e l'agito. Ogni riflessione sull'azione effettuata aiuta: a chiarire le proprie strategie di lavoro e i contenuti utilizzati (dimensione produttiva) a ripensare la propria traiettoria professionale personale (dimensione costruttiva).

le attività svolte dal docente neoimmesso vanno documentate e inserite nella piattaforma. i materiali predisposti dal docente (schede, slides, video, immagini, fotocopie di testi); i materiali elaborati dagli studenti durante e dopo la sessione di lavoro; i video o le immagini riprese durante le attività (sempre che si disponga della liberatoria dei genitori e siano rispettate tutte le norme sulla privacy); le osservazioni a caldo degli studenti, del tutor o del docente stesso.

attività dell'anno di formazione e prova A.S. 2018-19

5. BILANCIO FINALE DELLE COMPETENZE Al termine del percorso il docente dovrà redigere il Bilancio finale delle competenze, il cui scopo è quello di richiamare i bisogni rilevati in fase di avvio (indicati nel Bilancio iniziale) e consentire un’autovalutazione del periodo di formazione.

6. Bisogni formativi futuri CON I Bisogni formativi futuri SI PRESENTANO al docente i contenuti formativi individuati dal Piano NAZIONALE per la Formazione dei docenti (PNFD) 2016-2019, chiedendogli di selezionare quelli di suo interesse.

INCONTRO FINALE (3 ore) Da organizzare entro la fine di aprile 2019 Dovrebbe essere un evento culturale e professionale con eventuale coinvolgimento di esperti, dirigenti scolastici, tutor e docenti neoassunti degli anni precedenti Valutazione punti di forze e di debolezza del percorso Consegna attesto di frequenza dei laboratori e dei due incontri di inizio e fine corso

I Questionari I 4 questionari (1 per il tutor e 3 per i docenti neoassunti), resi disponibili per la compilazione nella fase finale dell’anno di prova, saranno utilizzati per conoscere l’opinione dei docenti in merito all’efficacia della formazione. la loro compilazione è requisito indispensabile per la chiusura della fase di lavoro online.

- Dossier finale - comitato di valutazione

PRIMO LABORATORIO Primaria e infanzia Venerdì 18 gennaio 14. 30-17 PRIMO LABORATORIO Primaria e infanzia Venerdì 18 gennaio 14.30-17.30 COMPETENZE E LORO CERTIFICAZIONE - Girardi Mariateresa Secondaria i° e II° grado Venerdì 18 gennaio 14.30-17.30 Bisogni Educativi speciali - FUMERO FEDERICO

Grazie per l’attenzione E Buon lavoro

Gli strumenti

A) Esempio di Programmazione peer to peer COMPETENZA Attivare gli alunni nel costruire conoscenze individualmente e in gruppo attraverso la definizione di attività “in situazione" aperte e sfidanti che richiedano ricerca, soluzione di problemi, costruzione di progetti SITUAZIONI DI APPRENDIMENTO DA OSSERVARE CONVERSAZIONE DISCUSSIONE PARTECIPATA ATTIVITA’ DI GRUPPO AMBITI OPERATIVI DA SUPPORTARE METODOLOGICO RELAZIONALE TEMPI 1 ORA SETTIMANALE DI OSSERVAZIONE RECIPROCA PER 4 SETTIMANE MODALITA’ DI OSSERVAZIONE Protocollo di osservazione reciproca Compilazione della scheda di registrazione condivisa

B) Esempio di scheda di registrazione condivisa AZIONI DESCRITTORI Cosa fa il docente ? spiega, legge, commenta, divide la classe in gruppi Cosa fanno gli alunni? ascoltano, parlano, partecipano, lavorano in gruppo

Quali contenuti sono trattati? argomenti disciplinari, tematiche interdisciplinari, Quali metodi sono adottati? (STRATEGIE DIDATTICHE) lavoro di gruppo, di squadra, interviste strutturate, problem solving, attività di ricerca, fasi di incoraggiamento, attenzione alle differenze, disabilità, DSA, BES

Quale livello di coinvolgimento si realizza? (CONTESTO) ascolto attivo, clima motivazionale, partecipazione, rapporti interpersonali, rispetto delle regole, uso della voce e dei toni, gestualità, feedback Come si realizza l’organizzazione? (GESTIONE DELLA CLASSE) (gestione del tempo, gestione delle attività, organizzazione degli spazi, ecc.); Elementi di qualità riscontrati strutturazione di percorsi personalizzati, utilizzo di strumenti compensativi, azioni preventive di inclusività

Eventuali situazioni problematiche riscontrate demotivazione di alcuni, scarsa tenuta del livello di attenzione, incongruenza degli interventi degli alunni, confusione sui ruoli Modalità di risoluzione eventualmente adottate coinvolgimento individuale, utilizzo di strategie di comunicazione verbale e non verbale, spiegazioni e simulazioni ANNOTAZIONI

c) Riflessione sul peer to peer realizzato a cura del docente neoassunto Valutazione complessiva dell’esperienza realizzata Positiva/abbastanza positiva/altro rispetto agli ambiti progettuale, metodologico, organizzativo, relazionale/motivazionale, valutativo Livelli di competenza raggiunti Buono/adeguato/potenziamento/rafforzamento/ consolidamento della competenza “Attivare gli alunni nel costruire conoscenze individualmente e in gruppo attraverso la definizione di attività in situazione" aperte e sfidanti che richiedano ricerca, soluzione di problemi, costruzione di progetti”

Nuovi apprendimenti realizzati (conoscenze, abilità, applicazioni, relazioni, responsabilità, autonomia) Nuovi bisogni formativi evidenziati