Progettare unità didattiche

Slides:



Advertisements
Presentazioni simili
Aneta Chmiel Università della Slesia Istituto di Filologia Romanza Cattedra di Italianistica.
Advertisements

Comprensione e rielaborazione di testi espositivi discontinui
Progettare e programmare PROF.SENAREGA. Progettazione nella scuola  Processo mirato a definire e descrivere le finalità e le caratteristiche o modalità.
LAVORO PROGETTAZIONE Prof.Senarega. Fasi impostazione Riferimento Competenze chiave europee Riferimento Competenze di cittadinanza Riferimento Assi culturali.
IDEAZIONE E REALIZZAZIONE DI UN GIORNALINO PER RAGAZZI.
REPORT SUI DATI RESTITUITI DALL’INVALSI A.S. 2015/2016
BENVENUTO NELLA GIUNGLA - Tra contratti e diritti -
Programmazione per Obiettivi
Economia agroalimentare
Un Corso di Didattica della Chimica per Chimici - Esperienza UNIPI
Non è chiaro quali siano le azioni/ o gli insegnamenti che portano al raggiungimento di alcuni obiettivi Non è chiaro quali siano le azioni/gli insegnamenti.
Progetto Indicazione nazionali per il curricolo della scuola dell’infanzia e del primo ciclo d’istruzione misure di accompagnamento 2015/2016 Certificazione.
Psicologia della Comunicazione 6 CFU – 30 ore Docente Alessandra Tasso
La glottodidattica umanistica
Poseidon – IV fase Simulazione Coordinamento Gruppi
Psicologia dello sviluppo
SOTTOGRUPPO 1 Interlingua e analisi dell'errore
Prof.ssa Stefania Cavagnoli Uniroma2
Psicologia dello sviluppo e dell’educazione
SITUAZIONE LINGUISTICA IDEALE
“La gestione delle classi multilivello” Roma, aprile 2012
Piano Lauree Scientifiche: area matematica
PROGETTO MINDS ON SCUOLA PRIMARIA DI BELFORTE DEL CHIENTI
“Miki, Dodo e il calore delle parole”
LABORATORIO PROGETTUALE
Come si scrive un poster scientifico
Ipotesi di materiali di lavoro a supporto dell’applicazione
Sociologia delle organizzazioni
Laboratorio metodologia applicata II *** Tirocinio
Ricerca on line degli articoli
Progetto CLIL Grammar IC “G. Marconi” Castelfranco Emilia
IL TUTOR E GLI STRUMENTI PER L’ALTERNANZA
DIDATTICA INCLUSIVA E ALUNNI MIGRANTI: BUONE PRASSI PER DIVENTARE VISIBILI IN CLASSE A cura di: Dott.ssa Lisa Mattioli Dott.ssa Giulia Zoboli.
Il tempo cronologico : dalla data alle stagioni Che giorno è oggi?
Le prove autentiche (exempla)
RETE TELEMATICA IMPRESE FORMATIVE SIMULATE
Presentazione Servizi Educativi a cura di Angela Dini 13 luglio 2012
IL Progetto “Comunic/Azione” Ragioni e prospettive
per un Apprendimento di qualità
CREA IL TUO PROGETTO NELLA SCUOLA MEDIA DI PRIMO GRADO
Presentazione Attività svolta nelle classi 1C e 1D
Bisogni, mete e obiettivi
Rapporti con studenti e famiglie Cecco Rita 08/02/2007
LOGICA DEI COMPITI, UNITA’DI APPRENDIMENTO, VALUTAZIONE
Move-Me Project - Final Conference
Percorso Educativo Personalizzato
Laboratorio di Psicologia della Comunicazione
per un Apprendimento di qualità
Documentare la didattica
Progetto “Comunic/Azione”
USR CAMPANIA POLO REGIONALE IIsS A.TORRENTE
Me & my family Classe: III B
Insegnamento delle lingue A.A
Come cambia il nuovo esame di stato
FORM-AZIONE IMPARARE DALL’ESPERIENZA
Istruzioni Di seguito trovate 5 slides che possono guidare il lavoro
Practical Methodology for Teachers working with CLIL
VERSO UN CURRICOLO PLURILINGUE: CLIL - Content and Language Integrated Learning a cura di Stefania Cinzia Scozzonava Piano Pluriennale Poseidon – febbraio.
Dalle prove INVALSI alla didattica
Insegnamento delle lingue A.A
I.C. “F. MAZZITELLI” CESSANITI(VV)
NARRAZIONE/STORYTELLING
Progettare UDA in MAT proposta metodologica
La metodologia del nostro curricolo di italiano: principi generali
DAL TESTO ALLA CONVERSAZIONE
google. it/url
L’unità di acquisizione
CHI È IL DOCENTE DI ITALIANO A STRANIERI?
Progettare UDA in MAT “Gli strumenti”
Progettare UDA in MAT proposta metodologica
Transcript della presentazione:

Progettare unità didattiche Alessandro Borri shantiale@hotmail.com Bolzano, 6 aprile 2013

Progettare l’azione didattica Macroprogettazione (planning) Definizione delle finalità formative e gli obiettivi di apprendimento (progettazione per obiettivi, per sfondo integratore, per compiti…) Microprogettazione (design) Definizione delle modalità di presentazione dei materiali, le tecniche da utilizzare, le procedure da adottare, i modelli operativi . 2

Macro-progettazione La pianificazione di un percorso si articola in fasi: situazione (ente che eroga l'attività formativa, luogo, risorse disponibili…) bisogni degli apprendenti Il bisogno è una nozione dinamica (es. studente Erasmus /badante) Richterich, L’identification des besoins langagiers comme pratiques pédagogique, 1979 sillabo (selezioni di materiali) La specificazione e la sequenziazione dei contenuti di insegnamento fatto in termini di conoscenze e/o di capacità per eseguire prestazioni linguistiche Ciliberti, Manuale di glottodidattica, Firenze, La Nuova Italia 1994 metodologie verifica 3

Micro-progettazione Modelli operativi: lezione; unità didattica unità di apprendimento; modulo unità di lavoro come iperonimo che comprende ogni forma di apprendimento guidato. 4

L'unità didattica Unità di lavoro dotata di una sua compiutezza e coerenza che tuttavia si ricollega alle unità che la precedono e a quelle che la seguono. Freddi, Glottodidattica. Fondamenti, metodi, tecniche. Torino, Utet, 1994 Ogni unità didattica si articola in 4-8 ore e deve portare al raggiungimento di obiettivi linguistici. La sequenza dell’UD: Freddi, Psicolinguistica, sociolinguistica, glottodidattica, Torino, Utet, 1999 Danesi, Neurolonguistica e glottodidattica, Padova, Liviana, 1988 motivazione globalità analisi sintesi riflessione controllo

Gestalt Scuola di Berlino (Carl Stumpf, Kurt Koffka, Max Wertheimer, Wolfang Kohler) La realtà è interpretata secondo principi olistici (dal greco όλος, cioè "la totalità” che fanno percepire l’ambiente come un insieme. Il tutto è più della somma delle parti 6

Il punto di vista neurolinguistico “(...) nel processo di acquisizione di una lingua (primaria o secondaria), l’emisfero sinistro sembra essere cruciale per la comprensione e l’elaborazione di un linguaggio letterale, fonemico e sintattico, mentre quello destro è coinvolto negli aspetti dell’intonazione con cui vengono espresse le parole, le frasi ed il contenuto emotivo ed è anche un importante integratore e organizzatore dei differenti elementi che compongono una conversazione” (Danesi 1988:56) l’apprendimento procede dall’emisfero destro a quello sinistro, cioè dal «contesto al testo», secondo un procedimento di natura anatomica e neurofunzionale . Danesi, Neurolonguistica e glottodidattica, Padova, Liviana, 1988 7

Motivazione La fase motivazionale (di apertura) parte di solito da un input iconico (fotografie, immagini, vignette…) o da un brevissimo testo scritto od orale che permette di elicitare le conoscenze già possedute dagli apprendenti, e le aspettative nei confronti di un dato tema, di sviluppare le competenze orali e di studiare il lessico rilevante anche attraverso l’analisi del paratesto (titolo, didascalie…). Sussidi e tecniche: strumentazioni multimediali, fotografie, immagini legate al contesto di riferimento; brainstorming, costellazioni…

Motivazione Rete degli insegnanti di ITAL2, Percorsi Italiani, Perugia, Guerra ed. , 2009

Globale La fase globale è il primo incontro con il testo con una comprensione generale dell’argomento , grazie all'esplorazione del cotesto e paratesto, evitando l’attenzione su dettagli non rilevanti. Sussidi e tecniche: strumentazioni multimediali, fotografie, immagini legate al contesto di riferimento; ascolto; lettura dell’insegnante, degli apprendenti… domande a scelta multipla, griglie, ascolto/ripetizione, ascolto/lettura/ripetizione… In questa fase prevalenza delle abilità ricettive orali (ascolto) su quelle produttive (parlare/scrivere) e su quelle integrate (presa di appunti, parafrasi, riassunto).

Globale Rete degli insegnanti di ITAL2, Percorsi Italiani, Perugia, Guerra ed. 2009

Analisi La fase di analisi porta all’esplorazione del testo nelle sue caratteristiche linguistiche, testuali, pragmatiche, culturali, anche per verificare ipotesi/inferenze sul funzionamento della lingua. Sussidi e tecniche: strumentazioni multimediali, fotografie, immagini legate al contesto di riferimento; ascolto; lettura dell’insegnante, degli apprendenti… cloze, incastro, sottolineature; brainstorming, inferenze… attività di correzione in coppia. 12

Analisi Rete degli insegnanti di ITAL2, Percorsi Italiani, Perugia, Guerra ed. 2009

Sintesi Attività di rimpiego delle strutture e dei contenuti affrontati allo scopo di fissare o di riutilizzare i contenuti linguistici e culturali analizzati. Sussidi e tecniche: strumentazioni multimediali, fotografie, testi, realia; attività di rimanipolazione, ricreazione, trascrizione in altro genere o codice (es. dal dialogo alla lettera…); attività di simulazione : drammatizzazione; role taking, (simulazione guidata con battute da seguire); role making (il docente assegna situazione, contesto comunicativo, ma all’apprendente è lasciata una certa autonomia); role play (costruzione di un dialogo liberamente).

Sintesi Rete degli insegnanti di ITAL2, Percorsi Italiani, Perugia, Guerra ed. 2009

Riflessione / Controllo In questa fase vengono sistematizzati i fenomeni linguistici incontrati in modo da passare in maniera induttiva dal caso alla regola generale, individuando eventuali eccezioni. Sussidi e tecniche: strumentazioni multimediali, lavagna, schede, tabelloni, quaderno; riflessione orale sugli aspetti linguistici e culturali incontrati; riflessione individuale o collettiva attraverso tabelle, costellazioni… Controllo Testing diffuso e test di verifica per progettare eventuali azioni di recupero

Riflessione Rete degli insegnanti di ITAL2, Percorsi Italiani, Perugia, Guerra ed. 2009

L'Unità d'apprendimento Unità minima che non presenta la rigidità e sequenzialità del modello dell’UD, ma è più flessibile e rispondente ad una serie di variabili che coinvolgono gli apprendenti (bisogni, diversificazione di competenze linguistiche, autoapprendimento…). Introduzione Rete di unità d’apprendimento Conclusione Balboni, Le sfide di Babele, Torino, Utet, 2002

L'Unità di lavoro L’unità di lavoro è un micropercorso guidato, concluso in sé, valutabile e accreditabile. Il passaggio all'UL è da ricercare nel fatto che i percorsi sono particolarmente complessi e quindi necessitano di una maggiore generalizzazione. E’ caratterizzato da tre fasi consequenziali Introduzione Svolgimento Conclusione Diadori, Manuale di didattica dell’italiano L2, Perugia, Guerra, 2009

L'Unità di lavoro Introduzione Svolgimento Conclusione motivazione, attivazione, presentazione del lessico (imput) incontro con i testi, ampliamento, espansione, riflessione, attivazione di una rete di unità di apprendimento da realizzare in classe e all’esterno output attraverso controllo formale (testing) e informale (autovalutazione) per valutare il raggiungimento di risultati e/o all’individuazione di attività di rinforzo.

Dalla pratica didattica: Suggerire strategie di studio - controllo informale

Dalla pratica didattica: Suggerire strategie di studio – controllo informale