Il Sistema Nazionale di Protezione Civile

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Transcript della presentazione:

Il Sistema Nazionale di Protezione Civile Ordine Assistenti Sociali, Consiglio Regionale dell’Emilia Romagna «L’Assistente Sociale nelle emergenze: la responsabilità nella straordinarietà» Bologna, 9 Novembre 2018 Il Sistema Nazionale di Protezione Civile e l’assistenza alla popolazione Dr Federico Federighi Servizio risorse sanitarie Ufficio Volontariato e risorse del Servizio Nazionale Dipartimento della Protezione Civile Presidenza del Consiglio dei Ministri

l’assistenza sanitaria è un diritto Costituzione della Repubblica Italiana, Art. 32 «La Repubblica tutela la salute come fondamentale diritto dell'individuo e interesse della collettività, e garantisce cure gratuite agli indigenti» l’assistenza sanitaria è un diritto le cure sono erogate dal Servizio Sanitario Nazionale (legge 23 dicembre 1978) ……in ordinario e in emergenza Dal 2010, il DPC e le Regioni/PA hanno condiviso la riorganizzazione del sistema nazionale di soccorso sanitario, basandolo più che in passato sul sostegno del SNPC ai SSR

(prevista ad ogni livello la Funzione Sanità) Catena di coordinamento della Protezione Civile DPC SOR CCS COC CCS CCS COC COC COC COC COC COC (prevista ad ogni livello la Funzione Sanità)

(prevista ad ogni livello la Funzione Sanità) Catena di coordinamento della Protezione Civile DICOMAC CCS COC CCS CCS COC COC COC COC COC COC (prevista ad ogni livello la Funzione Sanità)

Il nuovo sistema nazionale per il soccorso sanitario in caso di catastrofe, ha riorganizzato le attività dei SSR in questi tre ambiti: Soccorso urgente ai pazienti critici Specifica assistenza alle persone “fragili” tra la popolazione sfollata Rapido ripristino dell’assistenza socio-sanitaria di base per la popolazione “illesa”

Questi obiettivi sono stati raggiunti attraverso l’elaborazione e la pubblicazione di 4 Direttive: DPCM 28 Giugno 2011 ”indirizzi operativi per l’attivazione e la gestione dei Moduli Sanitari Regionali in caso di catastrofe” G.U. n. 250, 26 Ottobre 2011 DPCM 6 Aprile 2013“Disposizioni per la realizzazione di strutture sanitarie campali, denominate PASS, Posto di Assistenza Socio Sanitaria, preposte all’assistenza sanitaria di base e sociosanitaria alla popolazione colpita da catastrofe” G.U. n. 145, 22/06/2013 DPCM 24 Giugno 2016 “Individuazione della Centrale Remota Operazioni Soccorso Sanitario per il coordinamento dei soccorsi sanitari urgenti nonché dei Referenti Sanitari Regionali in caso di emergenza nazionale” G.U. 194 del 20/08/2016 Direttiva concernente il “Concorso dei medici delle Aziende Sanitarie Locali nei Centri Operativi Comunali ed Intercomunali, l’impiego degli infermieri ASL per l’assistenza alla popolazione e la Scheda SVEI per la valutazione delle esigenze immediate della popolazione assistita”

La riorganizzazione del sistema nazionale di soccorso urgente si basa su tre pilastri Moduli Sanitari Referenti Sanitari Regionali CROSS

Il primo pilastro fu la creazione di una i SSR della Regione colpita “forza sanitaria mobile”, qualificata e in pronta partenza, con cui rinforzare al bisogno i SSR della Regione colpita Con la DPCM 28 Giugno 2011 «indirizzi operativi per l’attivazione e la gestione dei Moduli Sanitari Regionali in caso di catastrofe» (G.U. n. 250, 26 Ottobre 2011) si stabilì che i Moduli Sanitari Regionali dovessero: essere Stand By e con tempi di partenza stabiliti essere composti da uno o più PMA in cui operano solo medici e infermieri esperti in medicina di emergenza-urgenza. partire solo se richiesti dalla Regione colpita operare solo sotto coordinamento del locale SSR

I Moduli Sanitari regionali sono operativi dal 2012 ..e dal 2015 sono integrati da quelli della Marina Militare ..da allora costituiscono il nerbo il «Data-base nazionale delle risorse sanitarie» SAN aggiorna mensilmente le disponibilità dei MSR e conosce la loro composizione

I Referenti Sanitari Regionali per le emergenze Il secondo pilastro fu la nomina di referenti (h24) dei Servizi Sanitari Regionali, con cui coordinarsi in caso di catastrofe DPCM 24 Giugno 2016 “Individuazione della Centrale Remota Operazioni Soccorso Sanitario per il coordinamento dei soccorsi sanitari urgenti nonché dei Referenti Sanitari Regionali in caso di emergenza nazionale” G.U. 194 del 20/08/2016 I Referenti Sanitari Regionali per le emergenze che sono nominati dal Presidente delle Regione/PA e operano in nome e per conto di questo: sono il riferimento DPC presso la Regione/PA colpita da evento, con cui coordinare l’invio dei moduli sanitari e di altre risorse sanitarie eventualmente richieste, ma anche il riferimento DPC presso le altre Regioni/PA, cui fare richiesta di risorse sanitarie e con cui coordinare le eventuali operazioni di evacuazione sanitaria di feriti e infermi dalle Regioni/PA colpite oltre che il riferimento DPC per ricevere accreditate informazioni sugli effetti dell’evento su popolazione e strutture sanitarie

CROSS - Centrale Remota Operazioni Soccorso Sanitario Il terzo pilastro fu l’adozione di uno strumento idoneo a coordinare le operazioni di invio dei soccorsi, e le complesse operazioni MedEvac DPCM 24 Giugno 2016 “Individuazione della Centrale Remota Operazioni Soccorso Sanitario per il coordinamento dei soccorsi sanitari urgenti nonché dei Referenti Sanitari Regionali in caso di emergenza nazionale” G.U. 194 del 20/08/2016 CROSS - Centrale Remota Operazioni Soccorso Sanitario Struttura «remota» del DPC, in stand by h 24, che in caso di attivazione: opera con il RSR della regione colpita opera con i RSR delle altre Regioni invia le risorse mobili necessarie gestisce le operazioni MedEvac Riferisce periodicamente a SAN-DPC

Il sistema funziona così: DPC CROSS DPC Ischia 2017 Il RSR Regione colpita chiese aiuto al DPC Il DPC attivò la CROSS La CROSS contattò il RSR della Regione Colpita per coordinare le risorse richieste RSR

Il sistema funziona così: DPC CROSS Ischia 2017 Il RSR chiese Eli118 La DPC-CROSS reperì in 40 minuti, l’offerta degli Eli118 disponibili nelle altre Regioni, con le caratteristiche richieste (volo notturno e sul mare) …ne fu richiesto e perciò inviato solo uno (dal Lazio) RSR

Il sistema funziona così: DPC CROSS Ischia 2017 ..ma la CROSS-DPC avrebbe potuto anche gestire il MedEvac, nelle altre Regioni.. …avendo a disposizione i posti letto ospedalieri dichiarati dai RSR delle Regioni limitrofe RSR

Contemporaneamente al soccorso urgente, bisogna ripristinare l’assistenza socio-sanitaria di base per la popolazione illesa Riaprire i Poliambulatori ASL e riattivare: Medici di famiglia Pediatri del territorio Infermieri delle cure domiciliari Psicologi Assistenti Sociali Guardia Medica ….altri servizi e specialità

Per aiutare i SSR a ripristinare l’assistenza socio-sanitaria di base il DPC ha sostenuto la nascita di OdV che possono fornire Specialisti Sanitari Volontari ..e ha “inventato” i PASS (Posti di Assistenza Socio Sanitaria) con la DPCM 6 Aprile 2013“Disposizioni per la realizzazione di strutture sanitarie campali, denominate PASS, Posto di Assistenza Socio Sanitaria, preposte all’assistenza sanitaria di base e sociosanitaria alla popolazione colpita da catastrofe” G.U. n. 145, 22/06/2013

Assistenza alla popolazione sfollata con «specifiche necessità» In caso di catastrofe, la «fragilità» può essere intesa come la condizione in cui una persona, temporaneamente o permanente, non riesce a provvedere da sola ai propri bisogni e al proprio decoro, nonostante sia già assistita dal SNPC.

Assistenza alla popolazione sfollata con «specifiche necessità» La Direttiva concernente il “Concorso dei medici delle Aziende Sanitarie Locali nei Centri Operativi Comunali ed Intercomunali, l’impiego degli infermieri ASL per l’assistenza alla popolazione e la Scheda SVEI per la valutazione delle esigenze immediate della popolazione assistita” ha l’obiettivo di ridurre la sofferenza e i rischi cui è esposta le popolazione assistita, in particolare la parte “fragile”, grazie a un più specifico coinvolgimento delle ASL, allo scopo di: individuare tempestivamente (in area di accoglienza temporanea) chi necessita specifica assistenza; organizzare tempestivamente per essi l’assistenza necessaria; proporre al Sindaco l’idoneo alloggiamento di queste persone; ripristinare i Servizi Socio Sanitari anche tenendo conto delle esigenze riscontrate; assicurare il collegamento diretto tra ASL e COC/COI al fine di una più efficace collaborazione Sanità/Protezione Civile.

Direttiva concernente il “Concorso dei medici delle Aziende Sanitarie Locali nei Centri Operativi Comunali ed Intercomunali, l’impiego degli infermieri ASL per l’assistenza alla popolazione e la Scheda SVEI per la valutazione delle esigenze immediate della popolazione assistita” Scheda SVEI Gli Infermieri ASL hanno il compito di individuare tempestivamente tra la tra la popolazione sfollata, i soggetti “fragili” Per tale compito si avvalgono di Volontari previamente formati E di un sistema di Triage appositamente elaborato

Direttiva concernente il “Concorso dei medici delle Aziende Sanitarie Locali nei Centri Operativi Comunali ed Intercomunali, l’impiego degli infermieri ASL per l’assistenza alla popolazione e la Scheda SVEI per la valutazione delle esigenze immediate della popolazione assistita” Scheda SVEI I Volontari fanno il primo screening, con cui individuano “rossi” e “gialli” Gli Infermieri li valutano, evidenziano i bisogni e provvedono per l’assistenza necessaria ..e consigliano il Sindaco sull’idonea sistemazione alloggiativa

Scheda SVEI I Medici ASL presidiano le Funzioni Sanità COC/COI Direttiva concernente il “Concorso dei medici delle Aziende Sanitarie Locali nei Centri Operativi Comunali ed Intercomunali, l’impiego degli infermieri ASL per l’assistenza alla popolazione e la Scheda SVEI per la valutazione delle esigenze immediate della popolazione assistita” I Medici ASL presidiano le Funzioni Sanità COC/COI ..ove informano il Sindaco degli effetti dell’evento sulla salute della popolazione …sui danni alle strutture sociosanitarie territoriali e sulle operazioni di ripristino dei servizi Se necessario chiedono il supporto delle altre Funzioni Scheda SVEI

Il ruolo degli Assistenti Sociali è indispensabile già dalle prime fasi dell’emergenza, ma diventa primario una volta che le persone assistite sono state alloggiate. Per svolgere appieno questo compito è indispensabile: la resilienza degli Assistenti Sociali competenti per territorio ..e la loro conoscenza del SNPC il coordinamento tra gli Assistenti Sociali di ASL e Comuni il collegamento con le funzioni Sanità COC/COI e CCS il coordinamento con i colleghi delle aree da cui proviene la popolazione sfollata.. …e quelli in cui è stata riallocata la popolazione il coordinamento dei colleghi Volontari giunti in loro rinforzo

Grazie dell’attenzione federico.federighi@protezionecivile.it