SPORT e DOPING Prof. Elena Battistini
Il doping (in italiano, drogaggio) è l'uso (o abuso) di sostanze o medicinali con lo scopo di aumentare artificialmente il rendimento fisico e le prestazioni dell'atleta. II doping è un fenomeno con cui si individua un'infrazione all'etica sia dello sport che della scienza medica.
I regolamenti sportivi vietano il doping, regolamentando strettamente le tipologie e le dosi dei farmaci consentiti, e prescrivono l'obbligo per gli atleti di sottoporsi ai controlli antidoping, che si effettuano mediante l'analisi delle urine e in taluni casi anche del sangue. Gli atleti che risultano positivi alle analisi (negli ultimi anni si preferisce l'espressione non negativi) vengono squalificati per un periodo più o meno lungo;
nei casi di recidiva si può arrivare alla squalifica a vita nei casi di recidiva si può arrivare alla squalifica a vita. Il Comitato Olimpico Internazionale (CIO) ha istituito un'apposita agenzia, la WADA, che si occupa della lotta al doping. Nonostante i controlli, l'uso di sostanze e terapie dopanti è diffuso non solo nello sport professionistico ma anche in quello dilettantistico e perfino amatoriale. Attorno al fenomeno del doping c'è un giro d'affari che in Italia è stimato in circa 500 milioni di Euro.
I paesi dell'Europa dell'est (Repubblica Democratica Tedesca in primis), hanno recitato il ruolo di precursori in questo campo, applicando il doping in maniera sistematica nel periodo che va dagli anni '60 agli anni '80 soprattutto sugli atleti che partecipavano alle Olimpiadi. Poco si sapeva degli effetti collaterali dati dalle sostanze somministrate agli atleti, mentre evidenti erano i miglioramenti in termini di struttura fisica e risultati agonistici, specialmente per le atlete donne che venivano "trattate" con ormoni maschili.
Ciò ha portato a gravi danni fisici e psicologici per molti atleti e c'è anche chi addirittura come la pesista Heidi Krieger è stata costretta visti gli ormai enormi cambiamenti nel fisico a diventare un uomo. Casi particolarmente clamorosi di doping sono stati quello di Ben Johnson, squalificato alle Olimpiadi di Seul nel 1988 dopo aver vinto la corsa dei 100 metri piani e stabilito il nuovo record del mondo (che venne annullato), e quello di Marco Pantani, escluso dal Giro d'Italia del 1999 alla vigilia della penultima tappa mentre era largamente in testa alla classifica (Pantani non risultò positivo a sostanze dopanti, ma il suo ematocrito era superiore al valore massimo consentito).
Negli ultimi anni in Italia e altri paesi il doping è diventato un reato, sotto la fattispecie della frode sportiva. Questa normativa permette di colpire più efficacemente una pratica che in precedenza era sanzionabile solo sul piano sportivo. È punibile sia l'atleta che fa uso di sostanze dopanti, sia il medico che le prescrive o somministra, sia chi fa commercio dei farmaci vietati.
CLASSI DI SOSTANZE VIETATE STIMOLANTI: innalzano la soglia della fatica (aumento resistenza) *Esempi: amfetamina, efedrina, stricnina Pur con notevoli diffe-renze, le varie sostan-ze appartenenti a questo gruppo hanno la caratteristica comu-ne di innalzare la so-glia di percezione del-la fatica con un’au-mentata tolleranza allo sforzo ed un pro-lungamento della pre-stazione psicomotoria.
ANALGESICI NARCOTICI: Le sostanze appartenenti a questa categoria agiscono in maniera specifica come analgesici per il trattamento di dolori di entità forte/moderata. Tuttavia i loro effetti collaterali sono tali da riservarli per patologie molto rilevanti. Le principali caratteristiche negative sono: la dipendenza, sia fisica che psichica e la depressione respiratoria. ANALGESICI NARCOTICI: trattamento dolori Danni: dipendenza e depressione respiratoria *Esempi: codeina, eroina, metadone, morfina, etc
STEROIDI ANABOLIZZANTI incrementano la massa muscolare Gli steroidi androgeni anabolizzanti sono stati utilizzati in maniera illecita e massiccia nella pratica sportiva, sia per incrementare la massa e la potenza muscolare, sia per sollecitare una maggiore carica agonistica. La gravità e l’importanza degli effetti collaterali giustifica ampiamente l’opera di repressione che viene attuata nei loro confronti, infatti i danni conseguenti al loro utilizzo, anche in caso di dosi molto limitate, possono essere a carico di epidermide, fegato, appar. cardio-vascolare e apparato endocrino. STEROIDI ANABOLIZZANTI incrementano la massa muscolare Danni: epidermici, al fegato, all’apparato cardiovascolare, ed endocrino *Esempi: nandrolone, testosterone, stanzololo
Il loro utilizzo illecito è frequente in quelle discipline in cui si deve rientrare in una determinata categoria di peso; oppure per ridurre la concentrazione dei farmaci (e/o dei metaboliti) nelle urine, favorendone una escrezione più rapida. DIURETICI diminuiscono il peso *Esempi: acido etacrinico, furosemide, idroclorotiazide, spironolattone, etc
ORMONI PEPTIDICI, SOSTANZE AD AZIONE MIMETICA ed analoghi *Gonadotropina Corionica (HCG): Provoca un aumento della produzione di steroidi androgeni endogeni, in pratica le stesse conseguenze dell’assunzione di Testosterone (steroide anabolizzante)
*Corticotropina (ACTH) *Ormone della crescita (GH) Determina un incremento del tasso di Corticosteroidi ematici Stimola la sintesi proteica, in particolare a livello muscolare, promuovendo un aumento della forza e della massa muscolare (effetto anabolizzante)
Gli effetti collaterali possono essere molto gravi e sono direttamente collegati all’azione del farmaco, cioè all’incre-mento dell’ematocrito ed al conseguente aumento della viscosità del sangue: ipertensione, insufficienza cardiaca, fenomeni ischemici a carico di svariati distretti dell’organismo (in particolare del circolo cerebrale e delle coronarie, nonché dei rami dell’aorta addominale, etc.) - *Eritropoietina (EPO) Si tratta di un ormone glicoproteico fisiologicamente prodotto dal rene; la sua importanza deriva dall’azione di stimolo e di regolazione della produzione dei precursori degli eritrociti da parte del midollo osseo.
METODI PROIBITI Doping ematico e somministrazione di trasportatori artificiali di ossigeno o di sostituti del plasma. - emotrasfusione: consiste nel somministrare derivati ematici contenenti eritrociti (globuli rossi) allo scopo di incrementare artificialmente il contenuto di emoglobina del sangue ed ottenere un aumento della capacità di trasporto dell’ossigeno ai tessuti, in particolare ai muscoli; in definitiva per migliorare la resistenza aerobica dell’atleta.
Autoemotrasfusione: metodica ampiamente utilizzata in campo medico per evtare i pericoli dell’uso di sangue non sicuro, consiste nel prelevare in più riprese modeste quantità ematiche dall’atleta stesso, per poi reinoculare in corrispondenza degli impegni agonistici più importanti.
Manipolazione Consiste nel tentativo di alterare i liquidi biologici (principalmente sangue ed urine) che vengono utilizzati per effettuare i prelievi relativi ai controlli anti-doping. I metodi classicamente più impiegati si riferiscono all’assunzione di sostanze ad azione farmacologica in grado di modificare il contenuto dei metaboliti proibiti ed alla cateterizzazione vescicale con sostituzione della propria urina con quella di altri soggetti o della propria, precedentemente, “purificata”.
SOSTANZE A RESTRIZIONE D’USO classe Alcool Cannabinoidi effetti - Viene testato esclusivamente su richiesta, specifica, di una federazione; ad alte dosi è dannoso, in particolare depri-mendo il S.N.C. e, di conseguenza alte-rando la coordinazione, l’autocontrollo, l’equilibrio ed allungando tempi di reazione - Il loro uso, in campo sportivo, è assolutamente vietato; il loro effetto varia in funzione del soggetto e della dose, dall’alterazione dell’umore fino alle allucinazioni ed alla psicosi; esiste solo la possibilità di utilizzo in campo terapeutico, a condizione della presentazione di una precisa indicazione clinica e dell’attenta supervisione medica, in rari e ben classificati casi patologici
Anestetici locali Corticosteroidi classe effetti - Il loro impiego deve essere razionalizzato, soprattutto per consentire agli atleti di rispettare i tempi di recupero dopo un infortunio ed evitare il precocee prematuro rientro nell’attività sportiva, spesso causa di recrudescenza e riacutizzazione della patologia. - Anche per il loro uso in campo medico sportivo valgono le considerazioni relative al gruppo precedente, con l’ulteriore considerazione della difficoltà di distinzione fra la somministrazione dall’esterno e la produzione endogena. Vengono utilizzati sia per il loro effetto analgesico ed antinfiammatorio che per l’aumento della carica agonistica; hanno rilevanti effetti collaterali negativi.
- Betabloccanti - Sono farmaci ampiamente utilizzati in ambito medico, per la terapia antiipertensiva, mentre come caratteristica dopante vengono sfruttati per il loro effetto collaterale di soppressione dei fini tremori distali, particolarmente negli sport ad elevata componente neuronica (“di destrezza”), es: automobilismo, motociclismo, biathlon, tiro a segno, a volo, con l’arco, ecc.