Cinema, televisione, web

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Transcript della presentazione:

Cinema, televisione, web Il divismo Cinema, televisione, web

Introduzione Il divismo è un fenomeno di costume nato nel XX secolo che consiste, essenzialmente, in un processo di "divinizzazione" di un individuo, la cui immagine diventa un'icona altamente simbolica e onnipresente nella vita della gente comune, al pari di quello che era stato per le icone religiose del passato. Gli oggetti di questo fenomeno vengono chiamati divi. Il divismo oggi rappresenta un fenomeno di grande rilevanza sociale. Cinema, televisione, web

1. Il divismo nel cinema Il divismo è stato influenzato dal «vaudeville», ovvero uno spettacolo popolare di varietà al quale si deve la presentazione della star come un simbolo di successo. Il Theatre du Vaudeville , primo teatro di gran successo in cui venivano rappresentate i vaudevilles, risale al 1792.

Le origini: hollywood Il cinema si  sviluppato sul piano industriale principalmente negli Stati Uniti, dove era controllato dalla MPcC, ovvero un trust di aziende. Il divismo cinematografico nacque forse in Italia, dove a Torino era presente una delle prime industrie cinematografiche già dagli anni dieci. In seguito divenne un fenomeno prettamente americano, con lo sviluppo di Hollywood e delle grandi case di produzione, che vedevano nei "divi" una sicura fonte di guadagno.

Nasce lo «star system», Sistema prevalentemente legato all'industria cinematografica hollywoodiana volto alla costruzione, al lancio e alla promozione delle star per provocare un fenomeno di attrazione sul pubblico e, quindi, un immediato riscontro economico per i film interpretati dai divi reclutati dalle majors e da queste prodotti. Prima del 1910 i nomi degli attori non comparivano sui manifesti dei film, ma apparivano solo delle immagini a colori firmate con il marchio della casa di produzione oppure con il nome del produttore. Negli anni Trenta e Quaranta gli studios hollywoodiani hanno ulteriormente perfezionato il loro modello divistico creando il cosiddetto «studio system», che si basava sulla necessita’ industriale di avere un controllo totale sulla vita del divo, che diventa una vera e propria «proprieta’ esclusiva».

2. I primi divi I primi divi cinematografici di Hollywood sono comparsi all’interno di film appartenenti al genere western e tra essi spiccano Tom Mix e soprattutto William S. Hart. La prima vera forma di divismo hollywoodiano e’ stata però femminile. Anche in Italia si e’ sviluppato in quegli anni un divismo al femminile particolarmente significativo con la nascita del cosiddetto «cinema delle divine». Progressivamente, e’ emerso anche un mondo maschile del divismo. Rodolfo Valentino  e’ colui che e’ riuscito ad incarnare meglio la figura del divo, generalmente interpretava il ruolo del grande amatore romantico. E’ il primo sex symbol del cinema mondiale.

3. Anni cinquanta: tra james dean e i paparazzi Alla fine degli anni Quaranta, lo studio system  entrato in un periodo meno favorevole perchè gli attori potevano essere impiegati anche per un solo film e questo fece crescere il loro potere. Molti però iniziarono a lavorare per lo strumento di comunicazione che andava sempre più imponendosi: la televisione (temibile concorrente dell’industria cinematografica). James Dean  è considerato sia l’ultimo dei grandi divi dell’epoca classica hollywoodiana, che il primo dei divi della nuova era della televisione. Marilyn Monroe  è un caso dell’altro grande modello divistico del periodo; lei, con la sua vita, ha mostrato a molte donne che dietro alla sua luccicante immagine di diva c’era una notevole fragilità.

La decadenza del divismo cinematografico è rappresentata anche dal fatto che negli anni Sessanta, Hollywood ricorre spesso ad attori di collaudata fama teatrale senza preoccuparsi della loro immagine fisica. Mentre in precedenza la gradevolezza dell’aspetto era una qualità ritenuta fondamentale dai produttori. La televisione ha modificato pienamente il modo di guardare al divo stesso, perchè si colloca pienamente all’interno della quotidianità e produce un effetto di intimità e immediatezza dove lo spettatore riveste un ruolo attivo. Come conseguenza dell’indebolimento dei divi hollywoodiani, arrivano dei divi provenienti Dall’estero. Il nuovo modello cinematografico proposto dalla Nouvelle vague francese negli anni Cinquanta rifiutava le regole del sistema divistico americano. Questo nuovo modello ha attribuito una notevole importanza alla figura del regista.

Fellini ha codificato la figura del fotografo di gossip inventando il soprannome «Paparazzo», ovvero un fotoreporter che girava per Roma alla ricerca di un volto nuovo, di una notizia scottante, di un gesto da rubare.

4. I divi della nuova hollywood Negli anni Settanta, l’industria cinematografica americana ha visto più che dimezzarsi le sue entrate e ha dovuto pertanto rivolgersi a un nuovo pubblico composto da giovani, i temi delle nuove pellicole erano di maggior attrazione per un pubblico giovane come la rivoluzione sessuale, le battaglie per i diritti civili, ecc. I cambiamenti hanno fatto emergere parecchi nuovi divi: alcuni corrispondevano ai tradizionali canoni hollywoodiani, ma accanto si sono affermati attori marcatamente differenti (Dustin Hoffman, Robert De Niro, Al Pacino). L’arrivo sugli schermi nel 1977 del primo film della serie guerre stellari e il grande successo di pubblico ottenuto hanno ulteriormente modificato il sistema produttivo di Hollywood, il film ha incassato una cifra maggiore con i prodotti del merchandising piuttosto che con il botteghino. Il merchandising in realtà esisteva nel cinema già dal 1929 con la commercializzazione della figura di Topolino. Il film diventa qualcosa di simile a una marca aziendale. 4. I divi della nuova hollywood

5. Il ritorno del divismo Negli anni Ottanta e Novanta sono emersi altri divi di grande fascino, anche se non sembrava possibile dopo che nel decennio precedente Hollywood mostrava di voler far meno affidamento su queste figure. I nuovi divi puntavano molto sul proprio fisico possente e si sono imposti al pubblico soprattutto in film d’azione, come Bruce Willis, Sylvester Stallone. Ma  è stato soprattutto Arnold Schwarzenegger ad incarnare pienamente il nuovo periodo con il suo corpo da bodybuilder. Molte attrici hanno cominciato a promuoversi mostrando con fierezza la propria pancia incinta; molti divi hanno anche spesso manifestato il loro impegno umanitario (Pitt e Jolie, Clooney, Leonardo Di Caprio).

Negli anni Novanta si è fatto largo un nuovo tipo di cinema indipendente che ha permesso ad altri registi di emergere (Quentin Tarantino, Spike Lee, Sofia Coppola). La natura del cinema è stato fortemente modificata dalla diffusione dell’home video prima e successivamente dall’avvento di Internet che ha portato il linguaggio cinematografico americano a muoversi verso un «cinema postmoderno» dove si indebolisce progressivamente la compattezza narrativa tipica del racconto hollywoodiano classico, a discapito di una narrazione più veloce e una costruzione narrativa costantemente aperta. Si sviluppava così il ricorso a pratiche come il remake, il sequel (o il prequel ) e il reboot.

Dopo l’attentato alle Twin Towers il cinema americano ha portato un forte cambiamento nel cinema americano. I protagonisti sono sempre più spesso personaggi in crisi e alla deriva. La funzione del cinema non può più essere percepita come lontana dalla vita quotidiana degli spettatori. L’11 settembre ha comportato anche un significativo arretramento della cultura sociale verso un orientamento maggiormente conservatore e tradizionalista . Anche le società di produzione stanno notevolmente cambiando, sono nate infatti società come Netflix e Amazon. Negli ultimi anni il divismo del cinema americano si  notevolmente indebolito. I divi emersi negli anni Ottanta e nel decennio successivo rimangono gli ultimi realmente importanti. Dopo Brad Pitt, Angelina Jolie, Leonardo Di Caprio, Johnny Deep non sono comparsi altri divi di livello paragonabile.

Grazie per l’attenzione A cura di: Roberto fida Enrico grasso Matteo ferrara Fabrizio bando Carlos david esposito Ghebremichael afewerki