Sociologia della cura: relazioni di cura reciproche e collaborative

Slides:



Advertisements
Presentazioni simili
Laboratorio Valutazione in Promozione della Salute Torino, 18 maggio 2006 Pillola Formativa Costruzione di alleanze per la salute 51° INCONTRO PROGETTO.
Advertisements

ASST CREMONA NUOVO ROBBIANI Dott. Crea Francesco MMG-Soresina- Continuità assistenziale, il ruolo del MMG.
Aspetti deontologici della gestione della cronicità. R. Chersevani.
Le Professioni di Cura. Genesi delle Professioni Nel Seicento i laureati delle facoltà maggiori: Teologi, Giuristi, Medici Professare una fede, una morale,
LA RETE RURALE AL SERVIZIO DELLE REGIONI Filippo Diasco Regione Campania Direttore Generale Politiche agricole, alimentari e forestali MILANO, LUNEDÌ 14.
Coppia e Famiglia come Relazione sociale Marco Ingrosso.
29 SETTEMBRE 2016 | MANTOVA LE PROFESSIONI DELLA CULTURA: SCENARIO DEI FABBISOGNI PROFESSIONALI PER IL SETTORE DEI BENI CULTURALI CONVEGNO SCIENTIFICO.
Tortoreto, 18 maggio Obiettivo della formazione: Affinare competenze disciplinari psicopedagogiche, metodologico- didattiche, organizzative relazionali,
UNIVERSITA’ DI MODENA E REGGIO EMILIA Prof. Maria Angela Becchi Medicina di Comunità Integrazione Ospedale-Servizi territoriali nel curare e prendersi.
Corso di Sociologia della Salute
Corso di formazione per Amministratore di Sostegno Volontari
Sociologia della cura: relazioni di cura reciproche e collaborative
Sacile 28 ottobre 2016 Luigino Vidotto
eroga SERVIZI Politica sanitaria Ferrera, p
Le Professioni di Cura.
Sociologia della cura: relazioni di cura reciproche e collaborative
Corso Sociologia generale 2016/17
Non si può pensare al presente e al futuro del sistema di emergenza urgenza se non tenendo presente il passato, quando 25 anni fa medici e infermieri hanno.
Alcuni esiti sintetici
Nuovo modello assistenziale territoriale
verso una cura complessa e collaborativa
UNIVERSITA’ DI MODENA E REGGIO EMILIA
Il Ruolo del Medico di Medicina generale nella Prevenzione delle Malattie infettive e nella Gestione delle Campagne vaccinali OPPORTUNITA’ DELLA MEDICINA.
Corso Prof. Marco Ingrosso
Gabriele Grea Innovazioni tecnologiche, organizzative e di business: governare la mobilità del futuro Gabriele Grea
Salute come… fenomeni corporei, naturali, ecologici, “totali” idee, pensieri, nomi-concetti, comunicazioni, conoscenza, capacità, tecniche.
2 - La Salute nei Saluti: conoscenza di sé e auto-educazione
Corso Sociologia della salute 2016/17
La cura ieri e oggi: analisi e proposte
Sociologia della Salute
Il taylorismo: un modello in transizione
Corso Sociologia della salute
Senza benessere sociale
Codice deontologico Art 3.Promozione della salute,ambiente,salute globale. Il medico…collabora all’attuazione di idonee politiche educative,di prevenzione.
Organizzazione Aziendale
VOLONTARIATO IN SANITA’
La sociologia della medicina di Talcott Parsons
a cura di Maria Cristina Pirazzini
Donne in Neuroscienze 2 DICEMBRE 2017
 Scuola di Specializzazione in Psichiatria Sede unica di Modena & Reggio E. Direttore: Prof. Marco Rigatelli Durata: 4 anni Conoscenze teoriche, scientifiche.
Organizzazione Aziendale
Dott. Fabrizio Arrigoni
UNITI PER UNIRE MOVIMENTO INTERNAZIONALE TRANSCULTURALE INTERPROFESSIONALE Manifesto “Buona Sanità Internazionale” Prof. Foad Aodi Fondatore e Presidente.
Micol Bronzini Sociologia della Salute e della Medicina Crediti 9 (1° semestre, 66 ore) Micol Bronzini
L’assistenza domiciliare
Organizzazione Aziendale
Sociologia della Salute
Sala della Trasparenza Regione Liguria Il contesto italiano ed europeo
Le Reti di Patologia ed i modelli di Cure condivise
Prorettore alla Sanità Università degli Studi di Milano
Infermiere Case Manager: importante Agente di cambiamento
Sociologia della Salute
Sociologia della cura: relazioni di cura reciproche e collaborative
Rete Locale Cure Palliative: Gestione Infermieristica
La documentazione provoca orienta modula il cambiamento.
D. Tassinari UO Oncologia
Empowerment del Cittadino
Formazione e ricerca scientifica
IL RUOLO DEL MMG NELL’ OSPEDALE DI COMUNITA’
#DESTINAZIONE COSTA le officine di identità NELL’AMBITO DELL’AMBITO
Promuovere e Comunicare la Salute: paradigmi e sviluppi
Corso Sociologia della salute 2017/18
Centri per Disturbi Cognitivi e Demenze (CDCD):
2 - La Salute nei Saluti: conoscenza di sé e auto-educazione
Educare alla cura di sé degli altri dell’ambiente Marco Ingrosso.
Docenti di ogni ordine e grado
Competenze degli operatori. Competenze della comunità.
SERVIZIO DI PSICOLOGIA SCOLASTICA
2 - La Salute nei Saluti: conoscenza di sé e auto-educazione
Sociologia della Salute
Transcript della presentazione:

Sociologia della cura: relazioni di cura reciproche e collaborative

La sociologia della medicina di Talcott Parsons La malattia come disfunzione per il sistema sociale La medicina come apparato per correggere, regolare, contenere tale disfunzione Il ruolo del medico complementare con quello del paziente: M= universalistico, competenza tecnico- operativa, specificità, neutralità affettiva, interesse collettivo; P=diritto di esenzione, diritto di aiuto, impegno, affidamento Carenza della definizione di malattia e sottovalutazione degli aspetti emotivi

Organizzazione sanitarie che non curano: l’analisi di Irvin Goffman Incuria e spersonalizzazione nelle istituzioni totali segreganti (carceri, orfanotrofi, ecc.) L’analisi di Goffman sugli Ospedali psichiatrici statunitensi (Asylum, 1961) Rapporti di controllo fra Staff e paziente: La carriera morale del malato e la vita nell’OP Disturbo all’efficienza istituzionale quando intervengono aspetti emotivi (specie dello staff)

Sociologia della cura LA CURA ASSENTE: I soggetti “internati” (Goffman; Foucault) b) GLI “ALTRI ATTORI” DELLA CURA Il sapere profano e del malato (illness narrative; lay-care) Self-care e self-help: cura di sé, auto-cura, gruppi di mutuo aiuto (Dean; Katz e Bender) Formal e informal care nei sistemi di salute: self-help groups, volontariato, famiglia, reti informali (Froland; Idler) Lavoro domestico e tempi di cura femminili: attività familiari e organizzazione risorse di cura informali (Balbo, Ingrosso)

Sociologia della cura c – IL DEFICIT DI CURA Soggetti non presi in cura (Bauman), diseguaglianze, scarsa qualità (tecnica, relazionale) d - LE NUOVE PROFESSIONI DELLA CURA Il prendersi cura nelle professioni sanitarie (Melucci, 1994) L’analisi multidimensionale del «lavoro di cura»: chi curato, chi curante, quale relazione, tipo, ambito, luogo, aspetti economici (Thomas, 1993; Colombo, 1995; Ingrosso, 2008)

Sociologia della cura e – LA CURA NON CONVENZIONALE Medicine e pratiche alternative, complementari, non convenzionali: presenza, trasformazioni, professionalizzazione (Melucci, Tognetti, Ingrosso, ecc) f - PROMOZIONE E CURA DELLA SALUTE La cura di sé Le pratiche e le politiche di promozione della salute

Alcune istanze emergenti Valorizzare coloro che curano Difendere il diritto di essere presi in cura Valorizzare il ruolo della persona assistita Sostenere relazioni di cura cooperative e reciproche Arricchire la qualità della cura (dimensioni affettive, comunicative, organizzative, salutogenetiche, ecc.) Sviluppare la collaborazione fra varie figure e professioni di cura

Qualità rapporti di cura: Superare la neutralità affettiva L’orientamento di neutralità affettiva del medico e del personale sanitario (proposto da Parsons, 1951) è incompatibile con lo sviluppo di un’adeguata relazionalità con la persona in cura, col suo coinvolgimento nei percorsi di cura, col mantenimento di un adeguato clima organizzativo nel sistema di cura di appartenenza Il distacco emotivo priva i professionisti di opportune motivazioni intrinseche e favorisce la routinizzazione del lavoro di cura

Stile emotivo e clima organizzativo Fra coinvolgimento e distacco (Elias, 1983) è possibile che ciascun operatore trovi un “giusto coinvolgimento” e un personalizzato “stile emotivo” (temperato da esperienza e professionalità) Formare e sostenere le capacità e sensibilità emotive, empatiche, comunicative e relazionali degli operatori Gli operatori devono concorrere a definire e ad attuare lo stile della relazione di cura che l’équipe/servizio intendono realizzare anche attraverso lo sviluppo di un’adeguata strategia comunicativa, organizzativa e simbolica coordinata distribuita in tutte le fasi dei percorsi di cura

Quale nuovo ruolo delle persone in cura? Testamento biologico Consenso informato EMPOWERMENT Paziente attivo e competente Invecchiamento attivo QUALE CURATO? Health Literacy Associazionismo pazienti Medicina narrativa Siti salute SELF-CARE

Cure palliative e terminali Organizzazione sanitaria - di salute “inclusiva” (comprendente tutte le fasi della vita) secondarie Cure primarie Cure Cura domiciliare Riabilitazione Percorsi cronicità e disabilità Promozione salute Prevenzione Cura di sé Cure palliative e terminali Fitness Wellness

Promozione Salutogenesi Cure di accompagna-mento e iniziativa CONTINUUM DELLE CURE QUELLO TRADIZIONALE è basato sull’intensità della tecnologia medica: Prevenzione MMG gatekeeper Specialisti Ospedali Centri eccellenza uscita dal circuito del paziente cronico e inguaribile NUOVO MODELLO SALUTOGENETICO E COLLABORATIVO: Promozione Salutogenesi Cure specialistiche Cure di accompagna-mento e iniziativa Riabilitazione CURA DI SE’ E PDS Contenimento Patogenesi

Collaborazione interprofessionale e fra differenti risorse di cura Sistemi dedicati di cura: creazione di sistemi di cura più comprensivi delle dimensioni tecniche, relazionali, comunicative, organizzative, motivazionali Lavoro d’équipe e collaborativo: nuove forme organizzative non gerarchiche Valorizzazione professioni di cura nelle loro specificità, ma anche per il lavoro di interfaccia, di coordinamento e coesione dei sistemi di cura Sviluppo dei percorsi di cura: continuità ed efficacia Collaborazione fra varie risorse di cura: cure+care+caring+self-care: effetti sistemici emergenti

Lo scenario della cura complessa e collaborativa Elaborare una Nuova Definizione di Salute Ripensare la logica e organizzazione del Continuum delle Cure Considerare la Multidimensionalità della cura Centralità della dimensione relazionale Costituire Sistemi di cura collaborativi, multiprofessionali, intercurativi, dinamici Governare la Triadicità multipla Utilizzare le innovazioni tecnologiche in una prospettiva socio-tecnica (calibrazione fra relazione, comunicazione a distanza, medicina personalizzata, ecc.) Lo scenario della cura complessa e collaborativa