La legislazione sul rumore ambientale

Slides:



Advertisements
Presentazioni simili
Università degli Studi di Parma
Advertisements

La legislazione sul rumore ambientale
La legislazione sul rumore ambientale
22/11/2010Legislazione sul rumore ambientale1 La legislazione sul rumore ambientale Università degli Studi di Parma Angelo Farina –
La propagazione del suono
22/11/2010Legislazione sul rumore ambientale1 La legislazione sul rumore ambientale Effetti della direttiva CEE n ed aspetti civilistici – art.
La nuova Classificazione dei rifiuti Seminario DPT Politiche Ambientali 30 luglio 2015.
Principali Direttive di prodotto applicabili alle macchine maggio 2016
Il Catasto RDPP Il nuovo sistema d'informazione nel settore della proprietà fondiaria Relatore.
23/11/2012Italian Law on envirnmental noise1 La legislazione sul rumore ambientale Università degli Studi di Parma Angelo Farina –
Direttiva Prodotti da Costruzione (CPD) e Legislazione nazionale Padova 06/04/2005.
Regione Puglia Legge regionale 3 novembre 2016, n
Riforma Erp e piano casa: diritto all'equità
Assemblea dei Presidenti
Stefania Basili & Bruno Moncharmont
Normativa suolo Prof. Fabio Murena Dipartimento di Ingegneria Chimica
Esempi di costo ammortizzato e attualizzazione
Direttiva Derivazioni
Valutazione dell’incertezza associata alla mappa acustica dinamica di Milano Giovanni Zambon; Roberto Benocci; Maura Smiraglia; H. Eduardo Roman.
FONTI DEL DIRITTO.
Il Piano regionale per il risanamento, il miglioramento e il mantenimento della qualità dell’aria
Gestione ottimizzata dello spandimento delle acque di vegetazione
Responsabile Funzione Impianti
Procedura per la determinazione del
Gli atti aventi forza di legge
APPLICAZIONE DELLA DIRETTIVA EUROPEA END PER
L’INQUINAMENTO ACUSTICO LA TUTELA DEL CITTADINO NEL PROCESSO CIVILE
FONTI DEL DIRITTO.
FONTI DEL DIRITTO.
INQUINAMENTO ACUSTICO QUADRO DI RIFERIMENTO NORMATIVO
Il Piano regionale per il risanamento, il miglioramento e il mantenimento della qualità dell’aria
Il pareggio di bilancio nella Costituzione: opportunità o illusione?
DIRITTO DELL’UNIONE EUROPEA L’adattamento dell’ordinamento italiano
Università degli Studi di Parma
Comitato Paritetico Strategia Nazionale Biodiversità
REGIONE TOSCANA Direzione Generale della Politiche Territoriali e Ambientali STRATEGIE DELLA REGIONE TOSCANA NEL PROCESSO DI GOVERNO DELLINQUINAMENTO.
REGIONE TOSCANA Direzione Generale della Politiche Territoriali e Ambientali STATO DELL’INQUINAMENTO ACUSTICO IN TOSCANA : QUADRO CONOSCITIVO E DEFINIZIONE.
L'IMPOSTA DI SOGGIORNO COMUNE DI ROSETO DEGLI ABRUZZI
Delegazione legislativa
IL NUOVO REGOLAMENTO PRIVACY: ADEMPIMENTI PER GLI AVVOCATI
L’esperienza del Comune di Cassano d’Adda
RISULATATI DI SINTESI A.S
AVVISO ATTIVITA’ CULTURALI AGGREGAZIONI DI COMUNI
Verifiche di funzionalità e taratura dei dispositivi e dei sistemi di rilevamento della velocità 28 marzo 2018 Dott.ssa Maristella Giuliano Rivista Giuridica.
La Condizione Limite per l’Emergenza
TORINO 9 GIUGNO 2012 REGGIO CALABRIA 11 GIUGNO 2012
L’utilizzo della piattaforma EMODnet Chemistry per il reporting previsto dalla MSFD Giordano Giorgi ISPRA
PROGRAMMAZIONE ATTIVITA’ DICEMBRE 2013 – LUGLIO 2015 INVITI 2 – 3/2013
Misura della pressione acustica
CAMBIAMENTI DI PRINCIPI CONTABILI OIC 26
Delegazione legislativa
Legislazione sul rumore ambientale
Le fonti in Costituzione
Acustica degli ambienti chiusi
09/13/2003 Requisiti acustici passivi degli edifici - Elaborazione e presentazione dei dati - Angelo Farina 1 Dip. di Ingegneria Industriale – Università.
corso serale di istruzione professionale
La legislazione sul rumore ambientale ed in ambiente di lavoro
La legislazione sul rumore ambientale
Il Governo è l'organo costituzionale formato da:
DECRETO LEGISLATIVO 13 aprile 2017, n. 62
Acustica degli ambienti chiusi
FONTI DEL DIRITTO.
GENERALITA’ Qualsiasi bene immobile può appartenere in proprietà esclusiva a una sola persona, fisica o giuridica, oppure contemporaneamente a più persone.
Analisi dei consumi energetici del Comune nell’anno 2017
Diritto costituzionale
Piccoli Comuni XIX Conferenza Nazionale NOI SIAMO PICCOLI MA…
Corso formatori Forma.Temp Roma, 9 Aprile 2019
Como, 19 giugno 2019 La legge quadro sull’inquinamento acustico n. 447 e il D.P.C.M Giovanni Murgia Studio Legale Marcinkiewicz.
La formazione delle leggi
INCONTRO CON I DIRIGENTI SCOLASTICI
Transcript della presentazione:

La legislazione sul rumore ambientale Università degli Studi di Parma La legislazione sul rumore ambientale Angelo Farina – HTTP://pcfarina.eng.unipr.it – farina@unipr.it 22/11/2010 Legislazione sul rumore ambientale

Legislazione sul rumore ambientale Punti di discussione Attuale quadro legislativo italiano I parametri attualmente in vigore: Leq,giorno Leq,notte Ldifferenziale I limiti attualmente in vigore La zonizzazione acustica del Comune di Parma 22/11/2010 Legislazione sul rumore ambientale

Legislazione sul rumore ambientale Punti di discussione Contenuti della direttiva CEE n. 49/2002 Legge-delega di recepimento (n. 306 del 31/10/2003) I nuovi parametri previsti dalla direttiva: LDEN LNight Ipotesi sui nuovi limiti Effetti pratici applicati a sorgenti di rumore stradale, ferroviario, industriale e civile 22/11/2010 Legislazione sul rumore ambientale

Attuale quadro legislativo DPCM 1 marzo 1991 Legge Quadro sull’inquinamento acustico (L. 447/1995) D.Min.Amb. 11/12/1996 (Applicazione del criterio differenziale per gli impianti a ciclo produttivo continuo) DPCM 14/11/1997 (Determinazione dei valori limiti delle sorgenti sonore) D.Min.Amb. 16/3/1998 (Tecniche di rilevamento e di misurazione dell’inquinamento acustico) DPR 459 del 18/11/1998 (Regolamento del rumore ferroviario) DPR 142 del 30/06/2004 (Regolamento del rumore stradale) 22/11/2010 Legislazione sul rumore ambientale

I parametri acustici in vigore Livello equivalente diurno (Leq,giorno): valore medio energetico ottenuto sull’intero periodo diurno (dalle 06 alle 22) Livello equivalente notturno (Leq,notte): valore medio energetico ottenuto sull’intero periodo notturno (dalle 22 alle 06) Livello differenziale (Ldiff): differenza fra i livelli equivalenti misurati su brevi periodi, corrispondenti rispettivamente al funzionamento ed allo spegnimento di una specifica sorgente sonora di tipo fisso. I primi 2 si misurano all’esterno degli edifici, il livello differenziale si misura all’interno delle abitazioni 22/11/2010 Legislazione sul rumore ambientale

Esempio di Leq diurno e notturno Microfono ad 1m dalla facciata riflettente 22/11/2010 Legislazione sul rumore ambientale

Esempio di Leq diurno e notturno Leq,giorno= 67.7 dBA Leq,notte= 57.1 dBA 22/11/2010 Legislazione sul rumore ambientale

Esempio di Livello Differenziale Cursor: 20/09/2001 13:52:40.700 - 13:52:40.800 LAeq=55.2 dB LASMax=55.6 dB LAF(Inst)=55.2 dB %14 - Fast Logged in Calculations 13:50:30 13:51:00 13:51:30 13:52:00 13:52:30 45 50 55 60 Specific 1 Residual dB LAeq Leq,amb. = 56.9 dBA Ldiff = 8.2 dBA Leq,res = 48.7 dBA 22/11/2010 Legislazione sul rumore ambientale

Legislazione sul rumore ambientale Correzione Tonale Se il rumore presenta un picco tonale rilevante, si applica una maggiorazione del valore misurato pari a +3 dBA Il livello di questa banda supera di oltre 5 dB i livelli delle due bande adiacenti 22/11/2010 Legislazione sul rumore ambientale

Legislazione sul rumore ambientale Correzione Tonale (2) Tuttavia, la maggiorazione va applicata soltanto se il picco rilevato risulta intercettare la isofonica piu’ alta Componente tonale che NON intercetta la isofonica piu’ alta di tutto lo spettro 22/11/2010 Legislazione sul rumore ambientale

Legislazione sul rumore ambientale Correzione Impulsiva Se il rumore presenta un successione di eventi impulsivi si applica una maggiorazione di +3 dBA L’evento è impulsivo se il valore massimo Impulse supera il massimo Slow di almeno 6 dB 22/11/2010 Legislazione sul rumore ambientale

Legislazione sul rumore ambientale Correzione Impulsiva Si verifica la componente impulsiva, indi si applica la penalizzazione di +3 dB(A), allorchè: 1. la differenza tra LAImax (Max. Impulse) ed LASmax (Max. Slow) è per ogni evento superiore a 6 dB; 2. la durata dell’evento a -10 dB dal valore LAFmax (Max. Fast) è inferiore a 1 s. 3. l’evento impulsivo è ripetitivo (almeno 10 volte/ora di giorno e 2 volte/ora di notte) 22/11/2010 Legislazione sul rumore ambientale

Limiti di rumorosità vigenti 22/11/2010 Legislazione sul rumore ambientale

Nuova Zonizzazione acustica del Comune di Parma Sostituisce la prima del marzo 1998 Adottata il 24 luglio 2003 60 gg. di osservazioni Approvazione definitiva nel mese di luglio 2005 22/11/2010 Legislazione sul rumore ambientale

Il principio di scalarità In linea generale, occorre sempre evitare il contatto fra aree adiacenti con classe di destinazione d’uso che differisca di più di una classe. VI V IV III II I 22/11/2010 Legislazione sul rumore ambientale

Eccezioni al principio di scalarità Le classi I mantengono la loro classe anche se sono in adiacenza ad aree di classe molto più elevata VI V IV III II I 22/11/2010 Legislazione sul rumore ambientale

Legislazione sul rumore ambientale Scaletta temporale Adozione in Consiglio Comunale 60 giorni per la presentazione di osservazioni Parere di ARPA Approvazione in Consiglio Comunale Trasmissione alla Provincia ed entrata in vigore Entro 6 mesi le attività produttive valutano il rispetto dei limiti di zona Entro lo stesso termine presentano, se necessario, il Piano di Risanamento Entro 2 anni dalla presentazione attuano il piano di risanamento 22/11/2010 Legislazione sul rumore ambientale

Obblighi per le imprese (6 mesi) Effettuare la verifica del rispetto dei limiti di zona per il rumore emesso dal sito produttivo La verifica va effettuata a cura di un Tecnico Competente in Acustica Ambientale, iscritto all’elenco regionale dei tecnici competenti Qualora i limiti di zona siano superati, predisporre un piano di risanamento acustico, che va presentato al Comune Il piano può prevedere interventi graduati nel tempo, a seconda della loro complessità tecnica ed onerosità, fino ad un massimo di 2 anni dalla data di presentazione 22/11/2010 Legislazione sul rumore ambientale

Legislazione sul rumore ambientale Contenuti della direttiva CEE n. 49/2002 (recepiti tramite Decreto Legislativo 19 agosto 2005, n. 194) Definizione di una metodologia condivisa di valutazione del rumore ambientale Normalizzazione dei parametri oggettivi Non vengono forniti limiti di accettabilità per i parametri oggettivi Gli stati membri debbono modificare la loro legislazione onde renderla congrua con i nuovi parametri entro il 18/07/2004 (entro il 30/06/2004, secondo L. 31/10/2003) Ciascun stato membro è libero di fissare i limiti di accettabilità opportuni Entro il 30/6/2007 occorre realizzare la mappa acustica strategica di tutti i centri abitati con più di 250.000 ab., nonchè delle autostrade, ferrovie ed aeroporti. 22/11/2010 Legislazione sul rumore ambientale

Allegati alla Direttiva CEE Allegato I: definizione dei nuovi descrittori acustici Allegato II: metodiche di determinazione dei descrittori acustici Allegato III: relazione dose-effetto Allegato IV: dati da trasmettere alla Commissione entro il 30/12/2007 (mappe acustiche strategiche) 22/11/2010 Legislazione sul rumore ambientale

I nuovi parametri acustici CEE Livello “day-evening-night” (LDEN): si valutano anzitutto i 3 livelli parziali: Lday (livello equivalente dalle 06 alle 20) Levening (livello equivalente dalle 20 alle 22) Lnight (livello equivalente dalle 22 alle 06) Indi si aggiungono 5 dB a Levening, e 10 dB a Lnight. Infine si fa il livello equivalente complessivo Livello equivalente notturno (Lnight): valore medio energetico ottenuto sull’intero periodo notturno (dalle 22 alle 06), coincide con il valore utilizzato nel calcolo di LDEN Si applica solo all’edilizia residenziale, al fine di tutelare il sonno dei residenti Si misurano all’esterno degli edifici, ma escludendo l’effetto della riflessione sulla facciata riflettente. Quindi solitamente si debbono togliere 3 dB al valore misurato 22/11/2010 Legislazione sul rumore ambientale

I nuovi parametri acustici CEE Calcolo del Livello “day-evening-night” (Lden): In teoria, il valore di Lden è rappresentativo della media di tutte le giornate di un intero anno solare Gli stati membri possono cambiare l’ora di inizio del periodo diurno (ad esempio farlo iniziare alle 7 anzichè alle 6), nonchè la durata della fascia serale e notturna. 22/11/2010 Legislazione sul rumore ambientale

Esempio di Lden – periodi “standard” Leq,day= 65.5 dBA Leq,evening= 61.2 dBA Leq,night= 53.8 dBA 22/11/2010 Legislazione sul rumore ambientale

Esempio di Lden – periodi “standard” Leq,day= 65.5 dBA Leq,evening= 61.2+5 dBA Lden= 65.1 dBA Leq,night= 53.8+10 dBA 22/11/2010 Legislazione sul rumore ambientale

Possibili scelte del legislatore utilizzare le fasce orarie adattate alla situazione italiana (definendo il periodo diurno dalle 6 alle 20, stringendo la fascia serale dalle 20 alle 22, e lasciando il periodo notturno dalle 22 alle 6, come quello attuale). mantenere gli attuali limiti diurni e notturni, considerando l’attuale limite diurno come limite per il Lden, e l’attuale limite notturno come limite per l’ Lnight 22/11/2010 Legislazione sul rumore ambientale

La nuova normativa sarà più o meno restrittiva di quella attuale ??? Occorre valutare se, utilizzando il nuovo descrittore Lden, e supponendo che il legislatore mantenga anche per il Lden gli attuali limiti diurni, il rumore prodotto da alcune tipiche sorgenti sonore risulti più alto o no. Ip. 1: Sorgente sonora “piatta” su tutte le 24h (es. Ferrovia MI-BO) Ip. 2: Fabbrica che lavora solo nel periodo diurno, rumore di fondo notturno molto basso. Ip. 3: Fabbrica che lavora solo nel periodo diurno, rumore di fondo notturno molto alto. 22/11/2010 Legislazione sul rumore ambientale

Ipotesi 1 - Profilo piatto 22/11/2010 Legislazione sul rumore ambientale

Ipotesi 2 – Rum. fondo basso 22/11/2010 Legislazione sul rumore ambientale

Ipotesi 3 – Rum. fondo elevato 22/11/2010 Legislazione sul rumore ambientale

Esempio “reale” – Via Spezia 22/11/2010 Legislazione sul rumore ambientale

Legislazione sul rumore ambientale Conclusioni Non pare raccomandabile che il legislatore riduca ulteriormente i limiti di zona diurni vigenti. Sono gia’ molto bassi! A seconda del profilo temporale del rumore, il valore di Lden può risultare sia inferiore che superiore del vecchio LA,eq valutato sul periodo diurno. In ogni caso, per chi produce rumore di notte rimangono validi i limiti notturni, che sono sempre piu’ restrittivi di quelli diurni. 22/11/2010 Legislazione sul rumore ambientale